Progettiamo insieme il regolamento urbanistico di Grosseto
Data prima compilazione scheda: 14 settembre 2010
ELEMENTI DESCRITTIVI
• Proponente
Comune di Grosseto. • Oggetto del processo
Raccolta proposte e discussione sugli elementi caratterizzanti il nuovo regolamento urbanistico. • Tempi
Febbraio - Ottobre 2009 • Fattori di contesto significativi
Il progetto si inserisce in un’attività di partecipazione già avviata (citata nei documenti, ma non descritta o chiarita nei suoi elementi).
Il tema fa invece parte dell’ampio numero di progetti che hanno sullo sfondo le trasformazioni urbane e che, in questo caso soprattutto, si collegano a quanto previsto dalla legge 1/05 in materia di partecipazione dei cittadini alle scelte di governo del territorio.
• I luoghi
Le attività hanno cercato di coprire tutte le aree abitate del territorio comunale. • Finalità del processo partecipativo
Contribuire alla costruzione del RU, con in particolar modo attenzione a: - definire strategie per la riqualificazione dello spazio pubblico; - affrontare il tema sociale della casa;
• Costi e risorse
Sostegno Autorità Risorse proprie TOTALE
Personale (unità) 0
Attrezzature 0
Locali 0
Consulenze esterne 42.000 42.000
Esperti 0
Costo dei partecipanti 0
Foto, registrazione audio e video 0
Comunicazione ed informazione 20.775 20.775
Altro (risorse organizzative) 97.000 97.000
TOTALE 42.000 117.775 159.775
IL PROCESSO
• Partecipanti
250 partecipanti ai 12 laboratori di progettazione nelle circoscrizioni; 160 persone alla “festa della partecipazione”;
124 per le 6 assemblee nelle circoscrizioni; 10 bambini nell’attività specifica a loro dedicata;
45 persone all’iniziativa denominata “futuro della città: un patto tra generazioni”.
Non vi è stato un vero criterio di selezione, ma auto-selezione di chi ha risposto ai numerosi inviti nelle circoscrizioni ed a livello comunale.
La presenza era a titolo personale, anche se si è avuto cura di informare gli stakeholder.
Il campione che si è così formato è risultato rappresentativo, anche di categorie svantaggiate, pur non avendo dedicato a queste attività attenzioni particolari (si registra però una prevalenza maschile 68%).
• Meccanismi di neutralità e imparzialità
Organizzazione e gestione sono state affidate al dipartimento di urbanistica dell’università di Firenze ed ad una società esterna. I due organizzatori hanno garantito l’imparzialità del percorso.
• Regole/procedure
La festa della partecipazione si è svolta con una tecnica consolidata di raccolta proposte e loro discussione (metaplan). I laboratori sono stati organizzati come sessioni di lavoro aperte, senza schemi particolarmente rigidi
• Informazioni ai partecipanti sul p.p.
L’informazione sulle fasi del processo sono circolate prevalentemente attraverso giornali locali, manifesti, inviti del sindaco, sito internet del comune, cartoline ecc.
Nel periodo intermedio fra i laboratori decentrati e la festa, con i materiali dei laboratori, sono stati preparati i “giornali di progetto”, informativi rispetto alle proposte ed alla festa stessa.
• Coinvolgimento
Il numero di persone coinvolte è significativo, soprattutto per un tema complesso come un RU.
Una forma di monitoraggio ex-post è costituita dalle sei assemblee nelle circoscrizioni in cui si sono riletti i risultati usciti dalle prime due fasi con tecnici, consiglio di circoscrizione e commissioni consiliari. Dopo questa fase non è però previsto un meccanismo specifico di monitoraggio, ma la VAS riaprirà una fase di partecipazione.
• Metodo
I laboratori hanno avuto l’approccio positivo del appreciative inquiry, una tecnica che ha lo scopo di raccogliere proposte al posto di lamentele (anche se le seconde non sono da escludere). Lavorando direttamente su cartografie e con strumenti semplici si è cercato di arrivare a quadri di proposte condivise. Eventuali alternative e comunque tutte le proposte sono poi state oggetto di deliberazione nella festa della partecipazione, che si è avvalsa della tecnica del
metaplan.
In questo senso un elemento che complica la gestione di questi eventi sembra essere il raccordo fra facilitatori esperti di tecniche e conoscenza della materia specifica oggetto di discussione. Il concentrarsi su uno strumento urbanistico molto specifico e caratterizzato rende particolarmente delicata la partecipazione e le questioni di comunicazione fra sapere esperienziale e tecnico. Le proposte elaborate, in questo senso, sono entrate molto nel dettaglio delle linee di indirizzo del RU.
• Qualità dialogico-deliberative
I facilitatori hanno avuto il compito di far emergere le proposte nella fase dei laboratori, preparando poi il quadro delle questioni e suggerimenti per la festa. Nella seconda fase hanno facilitato il metaplan con assistenza diretta ai partecipanti per esprimere con scritti, disegni,schizzi ecc. le proprie idee, per poi riorganizzare e sintetizzare i materiali in
instant report.
Con la festa della partecipazione si è arrivati a definire una serie di raccomandazioni e indicazioni da inserire nel RU. Si è arrivati anche a tratteggiare la possibilità di un’alternativa condivisa per il polo logistico di Braccagni, oggetto di precedenti contrasti.
• Restituzione
I laboratori hanno dato luogo ai “giornali di progetto”. La festa ad un documento finale. I materiali sono stati messi a disposizione sul sito web dedicato. I laboratori sono anche stati filmati undici cortometraggi sono stati inseriti nella pagine web del progetto
• Sistema politico-amministrativo
Il personale politico è stato più direttamente coinvolto nella fase di verifica finale (assemblee nelle circoscrizioni), ma non è mancato anche un suo ruolo alla festa della partecipazione. Tecnici, dell’amministrazione e del gruppo di lavoro del RU hanno partecipato a tutte le fasi.
OUTCOME
• Esito
Documento di raccomandazioni per l’amministrazione ed i progettisti del RU. • Consenso
Nei laboratori si è cercata la condivisione. Sulle proposte si è avuta una votazione durante la festa della partecipazione con una sostanziale unanimità su tutte, tranne per il polo logistico.
• Legittimità delle scelte
Non sono emersi a posteriori casi di conflitto. • Partecipanti
Effetti di miglioramento sulla comunità locale non sono oggetto di considerazioni nei documenti e comunque difficilmente stimabili in un contesto urbano allargato.
• Influenza
La grande maggioranza delle proposte è stata valutata come utile dai progettisti del RU, con qualche inevitabile ingenuità. Incerto però l’assenso della provincia sui cambiamenti relativi al polo logistico che sono emersi nel corso del lavoro. La fase attuativa corrisponde al tempo di vita previsto del RU (5 anni).
ELEMENTI (DOMANDE) DI VALUTAZIONE GENERALI
• Il progetto è il risultato di iniziativa istituzionale.
• Il progetto potrebbero dar luogo a forme ordinarie di amministrazione partecipate nella gestione urbanistica (per altro previste dalla L. 1/05), ma questo è il primo RU per Grosseto elaborato con questo procedimento.
• Da valutare in futuro se le politiche territoriali ed urbanistiche del comune denotino un rafforzamento delle capacità e
dell’efficacia legata alla partecipazione
• Non vi è stata un’attenzione particolare ai soggetti deboli.
• I laboratori decentrati sono in effetti un processo di valorizzazione dei saperi locali, almeno in parte. • Il progetto ha caratteri di replicabilità.
• Da valutare nella scrittura e attuazione del RU se vi sarà un canale prioritario per quanto passato attraverso decisioni partecipate (anche se molte raccomandazioni non hanno un carattere immediatamente attuativo).
• Il progetto non è in continuità a pratiche già esistenti legate al PS.
COMUNE DI SCANSANO