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• Proponente

Associazione Amaremarina. • Oggetto del processo

Riqualificazione del water-front del porto di Marina di Carrara. • Tempi e fasi

Il processo, secondo la scheda progetto presentata all’Autorità regionale per la partecipazione, doveva iniziare nel febbraio 2010 e concludersi entro luglio 2010.

Il processo è iniziato nel mese marzo 2010 con la convocazione della prima riunione del tavolo di accompagnamento. Gli

incontri dei membri del tavolo di accompagnamento (5 cittadini individuati dal soggetto proponente, 2 rappresentanti dell’associazione Amaremarina, 1 rappresentante dell’amministrazione comunale, 1 rappresentante dell’Autorità portuale) sono stati complessivamente tre (15 e 22 marzo, 19 aprile).

L’attività del tavolo di accompagnamento è stata finalizzata:

- alla definizione delle metodologie di selezione del campione rappresentativo di cittadini residenti nel comune di Carrara, da coinvolgere nelle attività laboratoriali per la definizione delle linee guida per la realizzazione del water-

front;

- all’illustrazione del percorso partecipativo e delle modalità di svolgimento dei laboratori; - alla definizione di una “Guida” da distribuire alla cittadinanza ed ai partecipanti dei laboratori.

Tappa intermedia è stata la presentazione del processo alla cittadinanza (28 aprile 2010).

I cinque laboratori di progettazione partecipata hanno costituito la parte più operativa del processo e si sono svolti nei

mesi di maggio e giugno 2010 (7 e 21 maggio; 4, 11 e 18 giugno) con la partecipazione dei cittadini selezionati.

Il processo si è concluso ufficialmente il 15 luglio 2010 con l’Assemblea di presentazione delle linee guida per la

riqualificazione del water-front, rispettando i termini temporali previsti. • Fattori di contesto significativi

Nel 2002 l’Autorità portuale di Marina di Carrara accede ad un finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’intervento di riqualificazione del water-front. Il finanziamento ammonta a 25.900.000 euro.

Nel 2003 viene bandito, dall’Autorità portuale, un concorso di idee per la progettazione preliminare (vince il progetto dello studio 3c+t Capolei Cavalli Architetti Associati). In seguito il progetto vincitore del concorso di idee viene presentato alla cittadinanza.

La soluzione proposta riscontra però, tra il 2003 e il 2008, difficoltà ad essere recepita nella sua completezza sia a livello territoriale (cittadinanza) sia a livello istituzionale (comune di Carrara).

A partire dal 2008 il comitato “Marina si ribella” e altre associazioni ambientaliste riaccendono il dibattito sul water-front, contestando con forza il progetto.

Nel dicembre 2008 il consiglio comunale di Carrara chiede, con apposita delibera consiliare, una revisione del progetto di

water-front secondo alcune linee guida che in sintesi:

- escludono nuove volumetrie nello spazio water-front;

- confermano la necessità di razionalizzare e dividere i traffici portuali e urbani, di riorganizzare parte della viabilità esistente, di prevedere nella zona di levante un unico accesso al porto per mezzi pesanti, di permettere una maggiore fruibilità degli spazi a mare tramite la realizzazione di una nuova passeggiata (a ponente);

- chiedono di realizzare percorsi pedonali e ciclabili e la rete fognaria esterna all’area portuale.

Nell’ottobre 2009 l’Autorità portuale presenta una seconda idea progettuale che recepisce le indicazioni del consiglio comunale.

Nel 2010 l’associazione Amaremarina riceve un finanziamento dall’Autorità regionale per la partecipazione per il percorso partecipativo “Porto le mie idee”. Successivamente l’amministrazione comunale firma il protocollo d’intesa con la regione Toscana col quale si impegna a sospendere gli atti di propria competenza la cui adozione o attuazione possono prefigurare una decisione che pregiudichi gli esiti del processo “Porto le mie idee”.

Le posizioni dell’associazione Amaremarina partono dal presupposto che, secondo quanto argomentato dall’associazione sulla base dei dati precedentemente resi noti dall’Autorità portuale, dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Camera di Commercio, le quantità di merci movimentate nel porto di Marina di Carrara hanno subito un calo negli ultimi tre anni. Alla luce della valutazione di quei dati, secondo l’associazione, che si dice favorevole ad una riqualificazione del water-front:

- sarebbe un errore prevedere un ulteriore potenziamento delle funzioni commerciali del porto; - dovrebbe essere garantito uno sviluppo all’insegna del turismo e della sostenibilità ambientale;

- la futura pianificazione del water-front non dovrebbe precludere la possibilità della eventuale successiva riconversione delle esistenti funzioni portuali da commerciali a turistiche.

La principale critica dell’associazione Amaremarina alla pianificazione urbanistica proposta dall’Autorità portuale su indicazione del consiglio comunale, è quella della possibile preclusione della possibilità di riconversione a scopi turistici del porto, che sarebbe determinata dall’ampliamento degli spazi adibiti ai traffici commerciali. Inoltre essendo stato l’attuale progetto definito sulla base del piano regolatore portuale, che ha ricevuto parere negativo dal Ministero dell’Ambiente nel 2001, l’associazione contesta all’Autorità portuale il fatto che la progettazione del water-front non è stata preceduta dalla definizione e adozione del nuovo piano regolatore portuale.

Entrando più nello specifico l’associazione contesta la previsione dell’apertura di un nuovo ingresso per l’area portuale oltre la foce del torrente Carrione: questo da un lato sarebbe funzionale all’espansione delle attività portuali a levante, vista negativamente dall’associazione, e dall’altro lato creerebbe un pericolo per il territorio alla luce del rischio idrogeologico che caratterizzerebbe l’area in oggetto.

Anche la riduzione da quattro a due delle corsie dedicate alla viabilità urbana sul viale Da Verrazzano, altra idea progettuale avallata dall’Autorità portuale, viene contestata dall’associazione per la possibile congestione del traffico che ne deriverebbe, in particolare nei fine settimana e nei mesi estivi.

Infine l’associazione teme che la riduzione delle aree di sosta e di parcheggi sui viali Colombo e Da Verrazzano creerebbe dei grandi disagi per le aree interne del centro urbano di Marina di Carrara, e contesta la previsione di un’ulteriore consumo di spazi fruibili dai cittadini.

Le posizioni sul progetto dell’Autorità portuale in particolare e sull’area del porto in generale diffuse presso la cittadinanza, alla luce di interviste effettuate durante lo svolgimento del processo partecipativo, sembrano ampiamente in linea con quelle espresse dall’associazione. Il water-front ricopre un posto privilegiato nell’immaginario della popolazione di Marina di Carrara, fatto dimostrato dalla straordinaria partecipazione che ha caratterizzato le fasi di progettazione partecipata. Le persone generalmente muovono critiche nei confronti dell’attuale sistemazione dell’area portuale, che risulta essere troppo incentrata su funzioni di carattere commerciale, oggi considerate anacronistiche alla luce della diminuzione del movimento merci che viene registrata nel porto, a scapito di un auspicato sviluppo delle funzioni turistiche. Lo sviluppo turistico del porto favorirebbe, secondo la cittadinanza, una maggiore distribuzione di ricchezza sul territorio rispetto a quello che attualmente viene determinato dalla vocazione commerciale del porto.

• I luoghi

I laboratori progettuali sono stati svolti presso le aule di una scuola primaria di Marina di Carrara. • Finalità del processo partecipativo

Le attività dei laboratori erano finalizzate alla definizione di Linee guida da consegnare all’amministrazione comunale. Quest’ultima, una volta valutate le proposte progettali emerse dai tavoli, avrebbe dovuto accogliere o respingere i suggerimenti avanzati e, in caso positivo, procedere all’elaborazione di nuovi indirizzi per la progettazione del water-

front.

• Costi

Sostegno Autorità Risorse proprie TOTALE

Personale (unità) 0

Attrezzature 0

Locali 300 300

Consulenze esterne 24.000 24.000

Esperti 620 620

Costo dei partecipanti 2.438 2.438

Foto, registrazione audio e video 1.900 1.900

Comunicazione ed informazione 1.904 1.904

Altro (risorse organizzative) 15.843 15.843

TOTALE 47.005 47.005