Data prima compilazione scheda: 5 luglio 2010
ELEMENTI DESCRITTIVI
• Proponente Comune di Quarrata • Oggetto del processo
Definizione delle linee guida per la stesura del regolamento comunale sulla partecipazione. • Tempi
Gennaio - Luglio 2009. • Fattori di contesto significativi
Il processo segue alcune esperienze analoghe, che erano però centrate su temi urbanistici. Risponde ad un’esigenza di strutturare maggiormente la partecipazione, riportando nel contesto locale le indicazioni della L.r. 69.
Il contesto del comune presenta forti caratteristiche di frammentazione, sia per la natura degli insediamenti, che per la conseguente organizzazione sociale ed economica del territorio.
• I luoghi
Tre incontri in luoghi diversi del capoluogo. • Finalità del processo partecipativo
Le finalità sono chiare, ma probabilmente non chiaro fin dall’inizio il fatto che non si sarebbe potuti arrivare alla stesura di un vero regolamento per la complessità della materia, ma solo all’indicazione di linee guida.
• Costi e risorse
Sostegno Autorità Risorse proprie* TOTALE
Personale (unità) 19.200
Attrezzature 1.000
Locali 1.000
Consulenze esterne 0
Esperti 0
Costo dei partecipanti 1.995
Foto, registrazione audio e video 0
Comunicazione ed informazione 3.155
Altro (risorse organizzative) 21.450 21.450
TOTALE 19.000 26.350 47.800
* Nella colonna si è riportato, dove possibile, il dettaglio delle spese documentate dagli organizzatori. Il totale è diverso dalla loro somma in quanto non
tutte le spese sono state dettagliate
IL PROCESSO
• Partecipanti
Le attività di partecipazione vere e proprie si sono concentrate in una giornata di discussione (presentazione dell’iniziativa e presentazione dei risultati sono state le altre 2 tappe). Hanno partecipato 75 cittadini (33 donne e 42 uomini).
51 facevano parte di un elenco di estratti a sorte (1.000 inviti) ed i rimanenti 24 si sono autocandidati.
La rappresentatività della comunità è relativa alla distribuzione dei partecipanti fra fasce d’età ed alla divisione non particolarmente sbilanciata di donne e uomini. Sono mancati invece rappresentanti di categorie deboli (un diversamente abile invitato ma non presente).
I partecipanti intervenivano a titolo personale (anche se erano presenti persone facenti parte di associazioni), mentre nella fase di preparazione sono stati intervistati rappresentanti di associazioni. Le interviste sono servite nella preparazione della guida utilizzata nella giornata di discussione. Sempre nella fase preliminare si sono svolti dei focus
• Meccanismi di neutralità e imparzialità
Comitato di garanzia che ha poi partecipato anche alle riunioni della commissione consiliare affari istituzionali incaricata di stendere il regolamento.
• Regole/procedure
Dopo le interviste ed i focus group è stata stesa una guida per la discussione che chiariva i termini del processo. • Informazioni ai partecipanti sul p.p.
Le interviste sono servite anche per promuovere l’iniziativa, inoltre si è organizzata un’assemblea informativa ed un articolo sul giornale del comune. Volantini e manifesti, oltre al sito web del comune hanno completato il lavoro di comunicazione.
• Coinvolgimento
La composizione dell’assemblea è valutata come rappresentativa, visti i dati anagrafici del campione raffrontati alla composizione della popolazione comunale.
Prevista una commissione che verifichi in occasione dei primi processi l’applicazione del nuovo regolamento. • Metodo
Il metodo scelto è stato quello delle interviste e focus group per la prima fase di raccolta informazioni e di una discussione assembleare per la seconda, ma con divisione per gruppi di piccole dimensioni (12), in modo da permettere un dibattito completo e tempi di dibattito prestabiliti per tema. La complessità del tema è stata gestita grazie alla scrittura e distribuzione prima dell’assemblea di una guida.
• Qualità dialogico-deliberative
I facilitatori avevano il compito di realizzare le interviste ed i focus group per poi compilare la guida. Nell’assemblea hanno avuto il compito di guidare i tavoli e poi di arrivare ad un documento di sintesi delle proposte emerse.
Non si è avuto un processo decisionale in senso stretto, ma la costruzione di un set di proposte. • Restituzione
La prima fase ha dato luogo alla guida e la seconda è stata riportata in un’assemblea conclusiva, in cui sono stati sintetizzati i risultai e le proposte contenuti in un rapporto inviato a tutti i partecipanti, con richiesta di eventuali correzioni ed integrazioni (per altro non pervenute).
• Sistema politico-amministrativo
I rappresentanti politici hanno partecipato alla fase di presentazione e di restituzione dei risultati.
OUTCOME
• Esito
Report scritto con sintesi delle proposte maggiormente condivise. • Consenso
Solo una posizione divergente è stata espressa con alcune proposte che non sono state valutate come pertinenti o fattibili e quindi che non sono passate nelle proposte per il regolamento.
• Legittimità delle scelte
Rispetto alla comunità locale è difficilmente valutabile dai materiali disponibili. • Partecipanti
Soddisfazione è stata espressa dai partecipanti ed è rilevabile dai questionari. • Influenza
Inizialmente era stata ipotizzata una definizione degli articoli con votazione nella fase assembleare, che però si è rivelata impraticabile dati i tempi e la complessità del tema.
Il consiglio comunale ha votato il regolamento che è stato scritto dalla commissione affari istituzionali, sulla base delle proposte del laboratorio e della L.r. 69.
Sarà da valutare l’impatto del regolamento in occasione di nuovi percorsi di partecipazione.
ELEMENTI (DOMANDE) DI VALUTAZIONE GENERALI
• Progetto derivante da un’iniziativa istituzionale.
• Il progetto è finalizzato a strutturare forme ordinarie di amministrazione partecipate data la natura del regolamento, ma è ovviamente da valutare se e quanto questo avverrà in futuro. Il regolamento però, per sua natura, non dà luogo a forme di partecipazione ordinarie, bensì le norma.
• Da valutare se in occasione di nuovi processi vi sarà un rafforzamento delle capacità e dell’efficacia di nuove politiche e decisioni a seguito di nuovi percorsi partecipativi.
• Non si nota una particolare attenzione ai soggetti deboli.
• Il progetto per sua natura non ha caratteri di replicabilità nel luogo (almeno fino ad un’eventuale riscrittura del regolamento), ma sicuramente li ha in senso generale.
• Il progetto è in continuità a pratiche già esistenti.