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COMUNE DI FIGLINE VALDARNO

Progetto Idee in piazza. Progettazione partecipata per la riqualificazione urbana di piazza Marsilio Ficino

Data prima compilazione scheda: 21 maggio 2010

ELEMENTI DESCRITTIVI

• Proponente

Comune di Figline Valdarno. • Oggetto del processo

Progetto di riqualificazione di piazza Marsilio Ficino. • Tempi

Febbraio - Ottobre 2009, richiesta di proroga era già contenuta nella domanda. • Fattori di contesto significativi

Il comune aveva già istituito un ufficio intersettoriale di “progetto valorizzazione centro storico”, quindi il lavoro si inserisce in una linea programmatica chiara, ma non in continuità con precedenti iniziative di partecipazione.

Figline ha un’ampia comunità mussulmana che è stata presa in considerazione nel percorso. • I luoghi

Il progetto riguarda la piazza centrale di Figline e le attività si sono concentrate nel centro storico. • Finalità del processo partecipativo

La finalità era inizialmente di dar corpo ad un concorso di idee per il progetto esecutivo partendo dai risultati del processo partecipativo, si è poi deciso, in corso d’opera, di evitare il concorso e di proseguire nel lavoro con i cittadini fino alla progettazione preliminare, affidata allo stesso consulente.

• Costi e risorse

Sostegno Autorità Risorse proprie* TOTALE

Personale (unità) 0

Attrezzature 564 564

Locali 0

Consulenze esterne 25.000 14.402 39.402

Esperti 0

Costo dei partecipanti 275 275

Foto, registrazione audio e video 600 600

Comunicazione ed informazione 4.161 1.269 5.430

Altro (risorse organizzative) 49500 49.500

TOTALE 30000 65771 95.771

* Nella colonna si è riportato, dove possibile, il dettaglio delle spese documentate dagli organizzatori. Il totale è diverso dalla loro somma in quanto non tutte le spese sono state dettagliate

IL PROCESSO

• Partecipanti

Portatori di interessi coinvolti mediante interviste e con inserimento nei laboratori di progettazione; cittadini ordinari coinvolti con attività informative e di progettazione; studenti scuola superiore mediante questionari. Circa 1.000 le persone contattate, circa 30 fra portatori di interessi e cittadini comuni per la fase di progettazione.

Selezione degli organizzatori rispetto ai portatori di interessi per le interviste e contatti con tutti i commercianti direttamente coinvolti. Campione casuale per i contatti in piazza e le attività informative e di interazione allargata. Campione rappresentativo selezionato fra tutti i contattati per i laboratori.

Relativamente ai soggetti deboli si è avuta la presenza di un rappresentante i diversamente abili, mentre i giovani sono stati intercettati mediate i questionari a scuola.

Si è avuta una sostanziale parità di genere.

Come presenza istituzionale si è avuta la partecipazione di alcuni tecnici agli incontri di progettazione. • Meccanismi di neutralità e imparzialità

Comitato di garanzia con compiti di supervisione, formato da presidente del consiglio comunale, rappresentante dell’opposizione ed un esperto di comunicazione.

• Regole/procedure

Chiarite direttamente alle persone contattate durante le giornate di ascolto in piazza. Non emergono problematiche particolari in questo senso, data la natura del progetto e non sono emerse neanche a seguito del cambiamento di

• Informazioni ai partecipanti sul p.p.

Mezzi tradizionali (volantini, pieghevoli, locandine). Alcuni pannelli mobili utilizzati in occasioni pubbliche (fiere, mercati ecc.), sito web del comune.

• Coinvolgimento

Il metodo di selezione del campione, grazie ai contatti avuti in piazza, ma anche grazie a contatti con le 800 famiglie residenti nel centro storico, ha garantito rappresentatività della comunità del nucleo centrale di Figline.

Il monitoraggio ex-post è garantito dalla prosecuzione dell’esperienza fino alla progettazione preliminare. • Metodo

Sono state utilizzate interviste strutturate, questionari e realizzati di punti di ascolto (che sono contemporaneamente anche occasioni di lancio) per la prima parte. Per la seconda è stato riorganizzato un laboratorio progettuale (3 ore in un evento unico, ma preparato da attività precedenti) con tecniche di progettazione collettiva (simili al planning for real). • Qualità dialogico-deliberative

I consulenti esterni avevano il compito di gestire il processo nelle sue fasi di coinvolgimento, di raccolta informazioni, di restituzione e di relativo supporto metodologico. In corso d’opera si è aggiunto il compito di progettazione preliminare.

Il progetto non aveva uno scopo decisionale in senso stretto, ha comunque superato lo scopo dichiarato di raccolta informazioni e di valutazione delle potenzialità finalizzate ad impostare un progetto classico, evolvendo verso una vera progettazione partecipata.

• Restituzione

Report degli organizzatori su ognuna delle fasi specifiche del progetto. I documenti sono disponibili on line sul sito del comune.

• Sistema politico-amministrativo

Il coinvolgimento è stato prevalentemente relativo alla parte tecnica del comune. Per limitare la partecipazione del personale dell’amministrazione al laboratorio di progettazione (avrebbero costituito una componente troppo presente ed in grado di limitare la partecipazione degli attori esterni), data la non possibilità di organizzare un laboratorio con troppi partecipanti, si è realizzata una apposita sessione di lavoro fra soggetti dell’amministrazione nella fase di preparazione del laboratorio di progettazione.

OUTCOME

• Esito

Report su tutte le fasi di lavoro, ma soprattutto progetto preliminare (ancora non disponibile). • Consenso

Nel progetto è stato possibile far convergere tutte le posizioni, trovando soluzioni condivise. • Legittimità delle scelte

Non rilevabile dai documenti del progetto. • Partecipanti

Il progetto sembra aver creato un clima di fiducia, ma naturalmente non si è arrivati ad una conclusione con realizzazione fisica di quanto previsto ed è quindi prematuro fare una valutazione in questo senso.

• Influenza

Lo scarto fra obbiettivi e risultati è stato a vantaggio del processo che ha saputo introdurre un elemento di forte novità (dalla raccolta informazioni alla progettazione partecipata).

L’impatto è evidente nella scelta di aprire una fase di progettazione preliminare partecipata.

I tempi per l’attuazione non sono ne brevi ne certi, l’amministrazione, a fine mandato, non ha stanziato fondi per le opere e non è in discussione nessuno stanziamento al momento.

ELEMENTI (DOMANDE) DI VALUTAZIONE GENERALI

• Il progetto nasce da una spinta istituzionale dell’amministrazione e non da iniziativa autonoma.

• Essendo questo una prima esperienza di questo tipo non nasce in continuità con processi passati. Una successiva richiesta di finanziamento pervenuta all’Autorità (ma non finanziata) da parte del comune di Figline sembra comunque far presagire la trasformazione di questo evento in forma ordinaria di amministrazione.

• Non essendo stata realizzata l’opera e neanche messa in programma non vi è stato un rafforzamento delle capacità e

• Il progetto partiva dalla volontà di valorizzare i saperi locali. • Sicuramente si ha replicabilità.

• Non vi è stato un canale prioritario per il progetto. • Non si è avuta continuità a pratiche già esistenti.

• L’esperienza ha caratteristiche intersettoriali anche se si appoggia più sul settore gestione lavori pubblici e urbanistica.