6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi
6.1. Il credito di banca per le imprese agricole
6.1.1. La consistenza del credito di banca per le imprese agricole
La composizione del capitale dell’impresa agricola è una variabile fonda-mentale per la realizzazione dei suoi migliori risultati economici. Da un lato,
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
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infatti, il capitale è identificabile nella sue fonti di finanziamento, ossia capita-le proprio e capitacapita-le di terzi; dall’altro lato, esso si concretizza nelcapita-le diverse ti-pologie di impieghi, quali le immobilizzazioni, le scorte, le disponibilità a bre-ve termine, rese possibili dai mezzi finanziari a disposizioni e destinate ad at-tuare il processo gestionale nel modo più efficace possibile. È pertanto strate-gica la sinergia fra fonti di finanziamento, impieghi del capitale e risultato economico ed è altrettanto fondamentale il ruolo esercitato dalle banche ad in-tegrazione del capitale proprio e di ogni altra forma di autofinanziamento dell’impresa.
La presenza importante del finanziamento bancario a favore delle impresa agricole dell’Emilia-Romagna è verificabile dal valore della consistenza del credito agrario; in particolare, questa raggiunge i 5.560 milioni di euro, a fine settembre 2016.
Tale consistenza, rapportata a quella del credito totale della regione che, al-la medesima data, raggiunge i 149,5 miliardi di euro, ne costituisce il 3,7%.
Essa risulta più significativa rispetto a quanto emerge dal medesimo confronto per la realtà nazionale; così, il credito agrario nazionale, la cui consistenza è pari a 43.592 milioni di euro, assorbe solo il 2,4% della consistenza del credito totale nazionale, il cui valore è 1.802,3 miliardi di euro (tabella 6.1).
Che il credito di banca alle imprese agricole dell’Emilia-Romagna sia un’importante fonte di finanziamento per la loro attività è anche evidenziabile dalla constatazione che la consistenza di tale credito, a fine settembre 2016, è una componente significativa all’interno della corrispondente variabile a livel-lo nazionale, alla quale contribuisce per una quota pari al 12,8%. Differente-mente, il credito totale regionale, pur rappresentando una componente impor-tante del credito totale nazionale, si ferma all’8,3% di quest’ultimo.
A conferma del fatto che la consistenza del credito agrario sia ben consoli-data nel contesto regionale vi è il suo valore medio per ettaro di SAU pari a 5.212 euro, il quale supera nettamente il corrispondente valore nazionale, che si ferma a 3.383 euro.
Nel loro insieme, questi dati confermano la presenza significativa di un’integrazione finanziaria esogena all’impresa agricola, espressa appunto dal credito di banca.
Volendo valutare il ruolo che assume il credito alle imprese agricole nelle varie province dell’Emilia-Romagna, emerge che è la provincia di Ravenna a presentare il valore più elevato della consistenza di tale variabile che, a fine settembre 2016, supera, seppure di poco, gli 800 milioni di euro. Valori deci-samente elevati sono anche quelli relativi alla consistenza del credito agrario nelle province di Forlì e di Bologna che, in entrambi i casi, non scendono al di sotto di 700 milioni di euro. In tutte le altre province, la consistenza di tale
Tabella 6.1 - Il credito agrario in Emilia-Romagna e nelle sue province, a fine settembre 2016
Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Emilia R Italia Consistenza, in milioni di €
Credito totale 38.268 7.167 14.838 21.195 23.791 6.683 13.534 13.736 10.243 149.455 1.802.354 Credito totale in sofferenza 4.407 838 1.656 2.641 3.160 825 1.245 1.754 1.727 18.253 186.729
Credito agrario 785 598 611 609 688 576 806 744 144 5.560 43.592
Credito agrario in sofferenza 70 45 108 20 94 25 45 60 14 483 5.728
Credito agrario/HA SAU (€) 4.525 5.050 4.863 5.962 5.395 3.239 6.900 8.297 4.072 5.212 3.383 Credito agrario soff./HA SAU (€) 405 382 858 197 738 143 387 668 405 452 445
Confronti, in %
Credito totale (Pr./ER.; ER./IT)) 25,6 4,8 9,9 14,2 15,9 4,5 9,1 9,2 6,9 100 8,3 Credito agrario (Pr./ER.; ER./IT) 14,1 10,7 11,0 10,9 12,4 10,4 14,5 13,4 2,6 100 12,8 Credito agrario /credito totale 2,1 8,3 4,1 2,9 2,9 8,6 6,0 5,4 1,4 3,7 2,4 Credito agr. soff. /credito tot. soff. 1,6 5,4 6,5 0,8 3,0 3,1 3,6 3,4 0,8 2,6 3,1 Credito totale soff./credito tot. 11,5 11,7 11,2 12,5 13,3 12,3 9,2 12,8 16,9 12,2 10,4 Credito agrario soff./credito agr. 9,0 7,6 17,7 3,3 13,7 4,4 5,6 8,1 9,9 8,7 13,1
Variazione 2016/15, in %
Credito totale -7,2 -0,7 2,5 -1,1 -3,6 -6,0 -1,7 -2,0 -6,2 -3,4 -1,0
Credito totale in sofferenza 6,5 -2,5 5,2 12,8 8,4 -25,5 9,8 13,5 -9,7 5,1 1,2
Credito agrario 2,1 0,8 -2,7 -3,3 -7,3 2,9 -1,1 -7,5 -7,2 -2,4 -2,3
dic.2015/sett.2015 -2,4 0,3 0,1 -3,4 -0,8 -0,7 -5,0 -3,8 -4,4 -2,2 -0,6
mar.2016/dic.2015 1,2 -1,7 -0,6 -0,9 -1,6 0,1 0,8 -0,1 -1,4 -0,3 -0,7
giu.2016/mar.2016 -0,5 2,6 -2,0 -1,2 -3,2 -0,6 3,7 -2,7 0,1 -0,5 -0,6
sett.2016/giu.2016 3,9 -0,4 -0,3 2,2 -2,0 4,3 -0,5 -1,1 -1,6 0,6 -0,3
Credito agrario in sofferenza -11,0 -1,2 8,7 -1,0 7,5 -25,9 18,3 22,2 51,2 4,2 1,1 Tasso di variazione medio annuo 2011-2016, in %
Credito totale -4,9 -2,2 -2,1 -2,2 -2,1 -2,8 -1,0 -2,2 -4,2 -3,0 -1,5
Credito agrario 3,7 0,8 0,2 0,2 -0,3 1,4 -0,9 -1,7 -1,7 0,3 0,0
Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.
111 I6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI
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variabile si attesta su valori che si avvicinano a 600 milioni di euro; in partico-lare, l’importo più elevato è quello della provincia di Modena, pari a 688 mi-lioni di euro; mentre quello più basso si riferisce alla provincia di Ferrara, che raggiunge i 576 milioni di euro. È solo con riferimento alla provincia di Rimi-ni che la consistenza del credito agrario si ferma ad un valore piuttosto basso, che non raggiunge i 150 milioni di euro.
Si può pertanto constatare che la distribuzione della consistenza del credito agrario fra le province dell’Emilia-Romagna non si caratterizza per una diso-mogeneità di forte rilievo. A conferma di ciò, è possibile esprimere il ruolo della consistenza del credito agrario nelle otto province in termini percentuali rispetto alla consistenza del credito agrario regionale; tali percentuali si collo-cano fra il valore minimo, pari a 10,4%, per la provincia di Ferrara e il valore più elevato corrispondente alla provincia di Ravenna, che raggiunge il 14,5%, seguita a brevissima distanza da quella di Bologna, con una percentuale pari a 14,1%.
Con riferimento alla consistenza del credito agrario provinciale in termini medi per ettaro di SAU, la provincia di Forlì è quella con il valore più elevato, pari a 8.297 euro. Un valore più alto rispetto alla media regionale è anche per la provincia di Ravenna, che si avvicina ai 7 mila euro. A sua volta, è la pro-vincia di Ferrara che, anche con riferimento a questa variabile, presenta il dato minimo in regione, fermandosi ad un valore di poco superiore a 3 mila euro. In tutte le altre province, questa variabile non si discosta in misura di rilievo ri-spetto alla media regionale.
Si può constatare inoltre che il ruolo che esercita il credito agrario all’interno del credito totale varia significativamente nelle diverse realtà pro-vinciali. Ciò è in relazione al fatto che, mentre la distribuzione della consisten-za del credito agrario è piuttosto omogenea fra le diverse province, quella rela-tiva al credito totale si connota per un rilevante grado di concentrazione, che vede nella provincia di Bologna concentrarsi ben il 25,6% di tale credito; con-siderando anche altre due province con importante consistenza di credito tota-le, Reggio Emilia e Modena, tale percentuale sale al 55,7%. Ne deriva che, per le province di Piacenza e Ferrara, quelle con la consistenza di credito totale più bassa, la consistenza del credito agrario arriva, rispettivamente, all’8,3% e all’8,6% di quello totale; situazione decisamente diversa è per la provincia di Bologna in cui, concentrandosi più di in quarto del credito totale, la consisten-za del credito agrario supera di poco il 2% di quella del credito totale.
In particolare, nell’arco di tempo che va da fine settembre 2015 a fine set-tembre 2016, la sua consistenza passa da 5.696 milioni di euro a 5.560 milioni di euro; ciò corrisponde ad una riduzione di 136 milioni di euro che, in termini percentuali, rappresenta una diminuzione del -2,4%. Si inverte pertanto la
ten-6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI
113 denza verificatasi negli anni precedenti; così a fine settembre 2015 la consi-stenza del credito agrario regionale aumenta dell’1,1% rispetto a quella di fine settembre 2014; e tale incremento è in misura identica rispetto a quanto emer-ge dal confronto fra i valori della consistenza di tale variabile riferita a fine settembre 2014 rispetto a quella di fine settembre 2013.
La diminuzione media regionale della consistenza del credito agrario negli ultimi dodici mesi rispecchia minimamente la realtà evolutiva delle nove pro-vince dell’Emilia-Romagna. Così vi sono propro-vince in cui la riduzione percen-tuale supera nettamente quella regionale; in particolare con riferimento alle province di Modena, Forlì e Rimini essa raggiunge livelli superiori al -7%.
D’altro lato, non mancano province, come nel caso di Bologna, Piacenza e Ferrara, in cui la variazione della consistenza del credito agrario presenta negli ultimi dodici mesi una variazione positiva.
Anche a livello nazionale si ripropone una situazione analoga rispetto a quella regionale. Così la consistenza del credito agrario nazionale a fine set-tembre 2016 si riduce del -2,3% rispetto al valore relativo a dodici mesi prima.
Inoltre, si conferma, anche con riferimento alla media italiana, un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, quando si registra una crescita, sep-pure di modesta entità e non superiore all’1%.
La riduzione del credito agrario regionale negli ultimi dodici mesi presenta un andamento analogo rispetto a quanto si verifica con riferimento al credito totale regionale, che si caratterizza anch’esso per una riduzione, sebbene se di entità superiore rispetto a quello regionale, pari a -3,4%; in questi termini, il credito totale regionale conferma la tendenza alla diminuzione, già ben presen-te a fine setpresen-tembre 2015 rispetto a fine setpresen-tembre 2014, pari a -3,2%.
Analizzando con maggiore dettaglio le variazioni all’interno dei quattro trimestri in cui può essere suddiviso il periodo che va da fine settembre 2015 a fine settembre 2016, si può constatare che la riduzione della consistenza del credito agrario è determinata soprattutto dalla restrizione che si verifica nel trimestre di fine anno 2015, pari a -2,2%. Diversamente, nei tre successivi tri-mestri del 2016, le variazioni sono di modesta entità e rispettivamente pari a -0,3%; -0,5%; 0,6%.
A sua volta, la consistenza del credito agrario nazionale nei quattro succes-sivi trimestri del periodo in esame conferma variazioni percentuali con segno sempre negativo ma di modesta entità con valore inferiore al -1%.
Volendo effettuare un confronto nel medio periodo e mettendo pertanto a confronto la consistenza del credito agrario a fine settembre 2016 rispetto a quella rilevata 5 anni prima, la variazione del credito agrario regionale, espres-sa attraverso il tasso di variazione medio annuo, si ferma allo 0,3%, confer-mando una situazione evolutiva di palese staticità. Il corrispondente tasso di
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variazione per la realtà nazionale è pari allo zero per cento. Diversamente, la dinamica evolutiva in tale periodo della consistenza del credito totale regionale si caratterizza per una discreta riduzione e il tasso di variazione medio annuo raggiunge il -3%.
Da quanto è possibile rilevare dall’analisi della consistenza del credito agrario in Emilia-Romagna a fine settembre 2016 e dai confronti effettuati si può affermare che le imprese agricole della regione continuano ad avvalersi in misura importante del sostegno finanziario da parte degli istituti di credito, no-nostante una lieve flessione nell’ultimo anno.