4. Le produzioni vegetali
4.3. Gli ortofrutticoli
La frutta
Nel corso del 2016 è proseguita la costante riduzione delle superfici agricole occupate dalle principali colture frutticole, che si sono assestate a 61.476 ettari totali (-3,8%); la riduzione ha interessato esclusivamente le pesche
(-9,6%), le nettarine (-11,6%) e il pero (-1,4%). In aumento troviamo prin-cipalmente il melo (+9%), l’albicocco (+5,4%) e l’actinidia (+5%), oltre che ciliegio e susino come evidenziato in tabella 4.1.
I quantitativi raccolti dalla coltivazione delle principali specie frutticole hanno fatto registrare una diminuzione complessiva di quasi il 10% rispetto al 2015, sia per la citata riduzione delle superfici, sia per le rese inferiori rispetto all’anno precedente (molto abbondanti), soprattutto in alcune spe-cie a maturazione autunnale (pere e actinidia). In forte diminuzione la pro-duzione di ciliegie (-23,5%), da attribuire principalmente all'inverno mite ed al successivo caldo asciutto durante la fioritura, che ha determinato pro-blemi nella delicata fase dell'impollinazione.
E’ importante sottolineare che la PLV regionale della frutta, nonostante la diminuzione delle quantità prodotte, è in aumento del 3,8% grazie ad una ripresa dei prezzi (si veda a riguardo il paragrafo 3.3).
Rese produttive
Le produzioni medie per ettaro delle pere sono state di circa 23 tonnellate, molto inferiori alle oltre 27 t/ha del 2015; meno pronunciata la
Tabella 4.1 - Superfici e produzioni delle principali colture arboree da frutto in Emilia-Romagna (2015 - 2016)
Coltivazioni
2015 2016 Variazione % 2015/2016
Superficie (ha) Produzione raccolta (quintali)
Superficie (ha) Produzione raccolta (quintali)
Superficie (ha) Prod.
raccolta (quintali) totale in
produz. totale in
produz. totale in
produz.
Melo 4.427 3.844 1.521.267 4.821 4.046 1.584.516 8,9 5,3 4,2
Pero 20.390 19.132 5.241.832 20.095 19.204 4.472.519 -1,4 0,4 -14,7
Pesco 6.757 6.034 1.361.270 6.106 5.414 1.240.457 -9,6 -10,3 -8,9
Nettarine 9.685 8.797 2.255.008 8.563 7.850 2.095.980 -11,6 -10,8 -7,1
Susino 4.192 3.425 670.254 4.278 3.520 867.030 2,1 2,8 29,4
Albicocco 5.400 4.429 493.271 5.691 4.517 606.391 5,4 2,0 22,9
Ciliegio 2.195 1.877 148.205 2.291 1.880 113.447 4,4 0,2 -23,5
Actinidia 4.193 3.790 962.420 4.405 3.682 817.306 5,1 -2,8 -15,1
Olivo* 3.896 3.163 64.347 3.917 3.302 54.325 0,5 4,4 -15,6
Loto 1.194 959 231.170 1.309 1.008 214.695 9,6 5,1 -7,1
Totale 63.893 55.853 13.356.072 61.476 54.423 12.066.666 -3,8 -2,6 -9,7
* dati provvisori
Fonte dati: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
62
4. LE PRODUZIONI VEGETALI
63 diminuzione per le mele, che mantengono livelli elevati oltre 39 t/ha, ma infe-riori alle 42 t/ha del 2014 (resa vicina ai record storici).
La campagna produttiva ha registrato problematiche modeste per le mele, dovute a patogeni quali la ticchiolatura; le pere hanno invece subito forti danni causati dalla cimice asiatica (Halyomorpha halys) che sta espandendo la zona d’infestazione. Inoltre, il forte calo produttivo delle pere, soprattutto di Abate Fétel e William bianco, è stato determinato anche da elevati sbalzi termici che hanno caratterizzato la fase successiva all’allegagione dei frutti.
In forte aumento la produzione totale di susine (+30%), la più alta degli ul-timi cinque anni sia per ottime rese produttive (circa 24 t/ha), sia per l’aumento di circa 100 ettari della superficie in produzione. Stessa situazione si è verificata per le albicocche (+23%), dove è confermato il trend di aumen-to delle superfici coltivate.
Le ciliegie hanno avuto una forte riduzione del 23% della produzione tota-le, con un calo maggiore per le varietà precoci, in parte influenzate dal mal-tempo e in particolare a causa delle piogge.
Pesche e nettarine hanno registrato un aumento delle rese, ma una produ-zione complessiva in diminuprodu-zione del 7,7%, dovuta ad una riduprodu-zione delle su-perfici di oltre il 10% (oltre 1.500 ettari in meno rispetto al 2015). Il calo delle superfici nel corso degli anni è costante e consistente, tanto che i 27.735 ettari totali del 2015 si sono ridotti a poco più della metà (14.669) nel 2016.
Le rese delle pesche sono state pressoché stabili a circa 22,9 t/ha rispetto alle 22,5 t/ha nel 2015; per le nettarine si è passati da 23 t/ha del 2013 a circa 28 t/ha nel 2014 e 25,5 t/ha nel 2015, fino a giungere alle 26,7 t/ha del 2016.
Dal punto di vista qualitativo la campagna è stata molto buona, anche grazie al rinnovamento varietale svolto in questi anni.
La campagna olivicola del 2016 è stata caratterizzata da una produzione in netto calo a causa dei pesanti attacchi stagionali di mosca olearia. In alcuni ca-si, dove non è stato eseguito un attento monitoraggio con interventi mirati, il danno è stato tale da non consentire la raccolta. Il trend di aumento dei danni provocati dalla Dasineura oleae (rogna delle foglie d’olivo) è proseguito so-prattutto nelle colline del riminese.
La produzione del loto è stata buona anche se risultata inferiore a quella del 2015 di circa il 7%, pur con un aumento della superficie in produzione di quasi il 5%. Infine, per l’actinidia, si è avuto un calo consistente della produzione raccolta pari al 15% circa, praticamente a parità di superfici coltivate.
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
64
Andamento di mercato
Le difficoltà commerciali derivanti dall’embargo russo continuano a pesare sul mercato di alcune specie ortofrutticole autunno-invernali a lunga conserva-zione. Favorevoli invece per i consumi il caldo estivo e le produzioni ridotte, che hanno portato le quotazioni di parecchie specie ortofrutticole a valori più in linea con i costi di produzione.
Appare evidente una ripresa diffusa delle quotazioni per tutte le referenze dopo il drastico calo del 2014, anche rispetto al lieve recupero avvenuto nel 2015.
Quotazioni in aumento del 25-30% per il comparto delle pesche e delle nettarine, che risultano estremamente importanti per contenere la continua ri-duzione delle superfici coltivate (tabella 4.2).
Anche le ciliegie hanno avuto un aumento molto importante delle quota-zioni, raggiungendo un prezzo medio di circa 3,50 €/kg (quasi il 50% in più ri-spetto alle campagne precedenti), soprattutto per mancate produzioni in alcune importanti aree vocate e per la buona qualità del prodotto.
Le quotazioni delle mele sono aumentate anche nel 2016 di circa il 10%, ma soltanto per alcune varietà più apprezzate dal mercato come Pink Lady, Fuij e gruppo Gala; in calo invece la Golden Delicious e le rosse Delicious.
Anche le quotazioni delle pere, positivamente influenzate da produzione di buona qualità, hanno segnato un aumento medio di circa il 10%, con qualche punto percentuale in più per la varietà William bianco. In ripresa le quotazioni per la varietà Conference dopo due anni di mercato stazionario; sostenuto il mercato di Abate Fétel e Decana del Comizio.
Per le albicocche continua l’aumento del prezzo medio, che ha raggiunto 1
€/kg; andamento positivo soprattutto per le nuove varietà pigmentate.
Quotazioni in risalita anche per l’actinidia dopo la negativa campagna del 2015 (con un prezzo di circa 0,45 €/kg), che ha realizzato una performance ol-tre il 30%, raggiungendo i valori medi del 2013.
L’unico settore in controtendenza è quello delle susine dove si registra un calo significativo dei prezzi, soprattutto il gruppo delle Black (quasi il 40%); si conferma l'andamento altalenante dei prezzi per questa specie.
Gli ortaggi
Il 2016 ha visto una importante aumento delle superfici coltivate di oltre il 5%; è il valore più alto degli ultimi cinque anni. La superficie coltivata è stata di 58.229 ettari coltivati in pieno campo e 890 in serra (tabella 4.3). Anche le produzioni totali ottenute sono risultate in forte aumento di quasi il 15%,
Tabella 4.2 - Prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli rilevati in Emilia-Romagna (2015- 2016)
Produzioni 2015
€/Kg
2016
€/Kg
Var. %
2015/16 Produzioni 2015
€/Kg
2016 €/Kg
Var. % 2015/16 Pesche a pasta gialla, precoci 0,42 0,50 19,0 Albicocche 0,94 1,00 6,4
a pasta gialla, medie 0,33 0,40 21,2 Susine: Stanley 0,42 0,36 -14,3 a pasta gialla, tardive 0,33 0,42 27,3 President 0,50 0,50 0,0
Nettarine: precoci 0,42 0,55 31,0 Gruppo Black 0,55 0,35 -36,4
medie 0,33 0,45 36,4 Ciliegie: 2,40 3,50 45,8
tardive 0,33 0,45 36,4
Pere: William 0,40 0,45 12,5 Actinidia: Hayward 0,45 0,60 33,3
Max Red Bartlett 0,55 0,55 0,0
Abate Fétel 0,72 0,77 6,9 Meloni: 0,35 0,35 0,0
Conference 0,50 0,55 10,0 Cocomeri: 0,25 0,27 8,0
Decana del Comizio 0,80 0,85 6,3 Fragole: in cestini 1,75 1,80 2,9 Mele: gruppo Gala 0,40 0,45 12,5
Delicious rosse 0,34 0,30 -11,8 Cipolle: Bianca 0,20 0,12 -40,0
Golden Delicious 0,23 0,20 -13,0 Dorata 0,18 0,10 -44,4
Fuji 0,42 0,45 7,1 Patate: in natura 0,28 0,24 -14,3
Fonte dati: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.
4. LE PRODUZIONI VEGETALI
65
Tabella 4.3 - Superfici e produzioni delle principali colture orticole in Emilia-Romagna (2015 - 2016)
Coltivazioni
2015 2016 Variazione % 2015/2016
Superfici (ha)
Produzioni raccolte (100 kg)
Superfici (ha)
Produzioni raccolte (100 kg)
Coltivazioni in piena aria
Coltivazioni in serra in piena in serra in piena in serra in piena in serra in piena in serra
sup. prod. sup. prod.
aria aria aria aria
Aglio e scalogno 451 - 49.401 464 44.516 2,9 -9,9 -
-Asparago 676 1 41.102 25 647 1 44.640 25 -4,3 8,6 100,0 0,0
Basilico 6 1.055 17 3.011 - - 176,4 185,4
Bietola 112 6 25.764 2.745 50 11 14.050 3.445 -55,4 -45,5 83,3 25,5
Carciofo 68 - 2.496 83 3.480 22,1 39,4 -
-Carota 2.178 - 870.240 2.062 1.127.000 -5,3 29,5 -
-Cavolfiore 149 - 42.088 150 42.640 0,7 1,3 -
-Cavolo cappuccio 51 - 16.700 51 16.780 0,0 0,5 -
-Cavolo verza 55 - 18.230 53 17.820 -3,6 -2,2 -
-Cetriolo da mensa 22 32 9.200 9.920 18 32 8.160 31.735 -18,2 -11,3 -0,5 219,9
Cipolla 3.045 - 1.179.094 3.381 1.786.275 11,0 51,5 -
-Cocomero 1.167 18 429.665 3.770 1.174 17 432.850 3.889 0,6 0,7 -5,6 3,2
Fagiolo - Fagiolino 3.862 8 259.335 640 4.963 6 356.291 564 28,5 37,4 -25,0 -11,9
Fava per legume fresco 20 - 1.120 25 1.470 25,0 31,3 -
-Finocchio 187 - 61.910 178 60.180 -4,8 -2,8 -
-Fragola 217 60 60.865 18.125 218 58 72.280 19.580 0,5 18,8 -2,5 8,0
Indivia 189 17 83.250 11.020 183 13 79.650 6.700 -3,2 -4,3 -24,4 -39,2
Lattuga 1.317 125 460.060 40.135 1.289 114 446.990 33.645 -2,1 -2,8 -8,4 -16,2
Melanzana 113 41 47.210 26.010 86 44 36.350 29.620 -23,9 -23,0 7,3 13,9
66 IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
Tabella 4.3 – Continua
Coltivazioni
2015 2016 Variazione % 2015/2016
Superfici
(ha)
Produzioni raccolte (100 kg)
Superfici (ha)
Produzioni raccolte (100 kg)
Coltivazioni in piena aria
Coltivazioni in serra in piena in serra in piena in serra in piena in serra in piena in serra
sup. prod. sup. prod.
aria aria aria aria
Melone 1.380 308 373.150 56.250 1.524 306 409.530 54.960 10,4 9,7 -0,5 -2,3
Patata comune 5.382 - 1.924.437 5.412 2.243.652 0,6 16,6 -
-Peperone 37 11 11.800 4.012 106 19 36.540 8.425 186,5 209,7 69,6 110,0
Pisello fresco 4.593 2 226.285 378 5.896 2 450.104 250 28,4 98,9 -
-Pomodoro 294 116 184.250 136.428 245 95 142.400 104.290 -16,7 -22,7 -18,2 -23,6
Pomodoro da industria 26.311 - 18.030.373 26.456 20.156.157 0,6 11,8 -
-Prezzemolo 108 6 33.415 1.975 70 12 25.240 4.644 -35,2 -24,5 87,5 135,1
Radicchio 772 - 188.253 814 9 187.073 3.584 5,4 -0,6 -
-Ravanello 6 3 900 1.097 6 3 900 1.070 0,0 0,0 -11,8 -2,5
Sedano 141 5 101.775 3.560 158 4 115.420 3.440 12,1 13,4 -13,0 -3,4
Spinacio 985 - 152.152 912 1 151.077 200 -7,4 -0,7 -
-Valeriana 2 260 1 180 - - -47,4 -30,8
Zucche e zucchine 1.434 78 397.445 29.320 1.555 87 458.610 33.492 8,4 15,4 11,2 14,2
Altre in serra 47 8.660 38 8.545 - - -18,5 -1,3
Totale 55.322 891 25.281.965 355.385 58.229 890 28.968.125 355.294 5,3 14,6 -0,1 0,0
- il dato non è disponibile perché la coltura non è presente nella provincia o per mancata rilevazione o per assenza di produzione.
Fonte dati: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.
4. LE PRODUZIONI VEGETALI
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IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
68
ma nonostante questo la PLV degli ortaggi è risultata in leggera diminuzione di oltre il 2%.
Rese produttive
Il pomodoro da industria nel 2016 ha visto una conferma delle superfici coltivate (dopo l’aumento del 22% del 2014 e del 7% del 2015), con circa 26.450 ettari coltivati in regione, valori che non si toccavano dall’annata re-cord 2004. La resa produttiva nel 2016 è stata elevata (oltre 71,5 t/ha), deter-minando così un aumento della produzione regionale di quasi il 12%, tra l’altro con un livello qualitativo molto buono e grado Brix nella media.
Stessa situazione si è riscontrata per le patate le cui superfici, nel corso del 2016, sono leggermente aumentate e l’elevata resa media di 41,5 t/ha rispetto alle 35,7 del 2015 ha determinato un aumento della produzione regionale di quasi il 17%.
Per le cipolle l'andamento è stato analogo, ma con numeri ancora più im-portanti: l’incremento produttivo regionale è stato di oltre il 50%, originato da un +11% di superfici coltivate e da una resa produttiva elevatissima (53 t/ha).
Dopo diversi anni di diminuzione risultano in aumento di oltre 1.000 ettari le superfici coltivate a piselli (si attestano a 5.896 ettari); forte recupero anche per fagiolini e fagioli di oltre 1.000 ettari coltivati, aumento da attribuire pre-valentemente al comprensorio piacentino.
Stabili, invece, le superfici coltivate ad aglio, con una resa produttiva in aumento di circa il 10% e un buon livello qualitativo grazie ad un andamento stagionale favorevole che ha permesso una perfetta essiccazione naturale del prodotto direttamente in campo.
In aumento la produzione di melone per effetto di un incremento delle su-perfici di circa il 10%, mentre per il cocomero si confermano sia la susu-perficie che la resa produttiva (37 t/ha) dell’anno precedente. Stabili le superfici a fra-gole dopo diversi anni di continuo calo, con rese per ettaro elevate, che hanno determinato un incremento produttivo di quasi il 20%.
Andamento di mercato
Un buon andamento per quanto riguarda le patate: il 2016 è stato caratte-rizzato da una produzione europea che, nonostante l’incremento delle superfi-ci, è risultata non elevata; per questo motivo si è verificata una tenuta delle quotazioni del prodotto locale anche con una produzione in aumento di circa il 17%. I prezzi sono stati mediamente di 0,24 €/kg, in calo rispetto ai 0,28 €/kg del 2015 ma ben sopra ai 0,13 €/kg del catastrofico 2014.
4. LE PRODUZIONI VEGETALI
69 Il mercato delle cipolle è stato probabilmente il peggiore tra quelli degli or-tofrutticoli, con quotazioni diminuite del 40%. Meno drammatico l’andamento delle varietà rosse e delle borettane. Quotazioni in leggero aumento per l’aglio.
I cocomeri hanno avuto un'ottima campagna di commercializzazione, con quotazioni leggermente superiori al 2015, che già rappresentava un’ottima campagna dal punto di vista del mercato. Si conferma l’interesse sempre cre-scente per la categoria delle “mini” angurie. Le fragole sono passate da 1,50
€/kg del 2014 a 1,75 €/kg del 2015 a 1,80 €/kg del 2016, pur in presenza di un aumento di quasi il 20% delle quantità prodotte.
I meloni hanno avuto come al solito alti e bassi di mercato, con quotazioni medie pressoché invariate.
Il quadro della produzione è completato dal pomodoro da industria, che presenta rese produttive elevate (oltre 71,5 t/ha) e un calo del prezzo medio (circa -11% rispetto al 2015). L’incremento totale della produzione ha com-pensato il calo del prezzo facendo rimanere invariato il valore della produzio-ne complessiva regionale. Le rese sono state più alte produzio-nella zona di Piacenza e scarse rispetto alla media nel ferrarese e ravennate. L’andamento estivo ha fa-vorito una produzione molto elevata del pomodoro tardivo raccolto nel mese di settembre. Si riscontra un incremento delle superfici a pomodoro biologico pari a circa il 5% del totale.
L’accordo di inizio anno (campagna 2016), raggiunto tra le parti con un forte ritardo, ha fissato il prezzo base di riferimento corrisposto agli agricoltori a 85,20 €/t, con l’introduzione di una variazione del prezzo del pomodoro in funzione della corretta programmazione da parte dei produttori, essendo stata individuata una quantità ottimale compresa fra 2.350.000 t e 2.550.000 t.
Il conseguente meccanismo di premi/penalità ha lo scopo di regolare l’offerta senza incidere in maniera eccessiva sulla remunerazione del produtto-re.
I dati dell’Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da industria Nord Italia hanno indicato una produzione delle OP associate pari a 2.773.146 tonnellate (superando l’obiettivo prestabilito) rispetto a 2.623.514 t del 2015, 2.322.065 t nel 2014 e 1.889.374 t nel 2013. Il grado Brix medio ponderato, pari a 4,82, è risultato in linea con la media storica.
Conclusioni
In sintesi la PLV regionale totale degli ortofrutticoli, dopo un aumento di oltre il 18% nel 2015, conferma il trend in aumento grazie a un recupero gene-ralizzato dei prezzi. I numeri indicano una PLV totale di circa 1.171 milioni di euro, con un incremento di circa 15 milioni rispetto al 2015.
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
70
La superficie complessiva (frutta + ortaggi) risulta praticamente invariata con circa 120.000 ettari coltivati ad ortofrutta in regione Emilia-Romagna.