4. Le produzioni vegetali
4.6. Le produzioni industriali
Per la barbabietola da zucchero è stata un’annata tutto sommato soddisfa-cente, nonostante un andamento climatico decisamente anomalo. Le prime dif-ficoltà legate al clima si sono manifestate già nel periodo delle semine, che in
Tabella 4.5 - Prezzi all'ingrosso dei cereali di produzione nazionale rilevati sulla piazza di Bologna (€/100 kg)
Produzioni Media campagna Var. %
camp.
2015 2016
Frumento tenero
Speciale di forza 22,53 20,16 -10,5
(lug.-dic.) (lug.-dic.)
Speciale 19,20 16,99 -11,5
(lug.-dic.) (lug.-dic.)
Fino 18,38 16,55 -10,0
(lug.-dic.) (lug.-dic.)
Frumento duro
Fino nazionale prod. Nord (a) 29,30 20,71 -29,3
(lug.-dic.) (lug.-dic.)
Mais
Nazionale comune (b) 17,21 17,25 0,2
(ott.-dic.) (ott.-dic.)
Orzo
Nazionale pesante (b) 17,85 15,60 -12,6
(lug.-dic.) (lug.-dic.)
Sorgo
Nazionale bianco (a) 17,46 16,13 7,6
(ott.-dic.) (ott.-dic.)
(a) Franco partenza produttore.
(b) Franco arrivo.
Fonte: Associazione Granaria Emiliana-Romagnola.
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2016
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molti casi sono state ritardate a causa delle precipitazioni molto superiori alla norma già nel mese di febbraio e proseguita nel mese di marzo. In aprile l’anomalia ha riguardato le temperature, che nelle prime due decadi sono state elevatissime per il periodo, con punte fino a 26-27 °C, con precipitazioni inve-ce quasi assenti. In maggio, le temperature lievemente inferiori alla norma e le frequenti piogge con alcuni fenomeni caratterizzati da grandinate a metà e fine mese, hanno comunque permesso di mantenere il contenuto idrico dei terreni in generale nella norma, o a livelli superiori nel ferrarese. Le condizioni meteo del mese ed anche quelle di giugno sono state ideali allo sviluppo della cerco-spora in quanto caratterizzate da una forte umidità relativa (spesso superiore all’80%) che ha interessato non solo le ore notturne ma anche quelle serali e mattutine, con temperature medie superiori ai 20°C. Il livello di virulenza è stato superiore a quanto registrato negli ultimi anni e si è reso necessario ap-plicare le strategie di difesa con estrema attenzione, sia in termini di tempi sia di prodotti, allo scopo di salvaguardare il più a lungo possibile l’apparato fo-gliare.
A giugno le prime due decadi sono state variabili e fresche, poi le tempera-ture massime hanno superato i 30°C, con piovosità in generale nella norma.
Nella seconda decade è iniziata l’irrigazione con il primo intervento sulle col-ture irrigabili. Nel mese di luglio vi sono state tre brevi ondate di caldo inter-rotte da fasi più fresche con temporali anche forti ed intense grandinate; tem-perature nel complesso comunque superiori al clima e piogge, escluso aree della Romagna, molto inferiori alle attese, con deficit di bilancio prossimo a 30 mm. Con tali condizioni la seconda irrigazione è stata effettuata general-mente nella seconda decade del mese.
In alcune località si sono rilevate catture di adulti di Mamestra brassicae e Spodoptera exigua che, laddove presenti, hanno richiesto l’intervento con pro-dotti specifici, applicati durante gli interventi anti-cercosporici. Il mese di ago-sto è stato caratterizzato nelle prime due decadi da continua variabilità meteo-rologica, marcate oscillazioni nelle temperature, frequenti temporali con gran-dinate, ma precipitazioni nel complesso prossime alla norma, che hanno con-sentito un regolare svolgimento della raccolta fino alla seconda decade di set-tembre. Maggiori difficoltà dovute al clima si sono invece avute a fine periodo di raccolta, con una piovosità frequente che ha complicato le operazioni di estirpo e prolungato la campagna fino alla fine di ottobre, rendendo talvolta difficoltoso anche il solo trasporto dei cumuli di barbabietola allo stabilimento.
Nel complesso le avverse condizioni climatiche di inizio anno non hanno co-stituito una limitazione alle intenzioni di semina degli agricoltori del bacino di Minerbio dove la superficie bieticola si è incrementata del 13,8% rispetto al 2015, raggiungendo i 20.512 ettari. In regione, tuttavia, la superficie bieticola
4. LE PRODUZIONI VEGETALI
77 complessiva si è ridotta del 8,3% venendo a mancare il bacino bieticolo di San Quirico a causa della sospensione di attività dello stabilimento saccarifero.
Per quanto riguarda la soia le semine sono state effettuate da fine aprile alla prima decade di maggio e le precipitazioni del periodo hanno permesso un’ottima emergenza e un investimento regolare. I diserbi di pre-emergenza sono stati attivati dalle piogge e la loro efficacia è stata buona, permettendo anche di superare le problematiche di resistenza delle malerbe ai principi attivi di post-emergenza, criticità particolarmente sentita nella zona dell’alto ferrare-se. Grazie alle condizioni climatiche primaverili la pianta si è sviluppata rego-larmente, e solo a luglio, in seguito ai picchi di calore e nei terreni più sciolti e torbosi, si sono manifestati i primi attacchi di ragnetto rosso.
Per la soia ed il girasole l’andamento climatico del periodo estivo è stato penalizzante per le rese produttive che, in particolare per la soia (più sensibile alla disponibilità idrica) sono risultate inferiori alla media.
Per quanto attiene alle superfici investite in regione si registrano: 26.860 et-tari di soia che segna un sensibile decremento (-23,6%) rispetto all’anno pre-cedente, 6.084 ettari di girasole, che segna un incremento del 29,3%, 1.602 et-tari di colza in marcato recupero (+38,2%). Relativamente alle produzioni re-gionali la barbabietola da zucchero registra 1,28 milioni di tonnellate (2,6% ri-spetto al 2015), la soia 765 mila tonnellate (-50%), il girasole 180 mila tonnel-late (+14,4%) e il colza 57 mila tonneltonnel-late (+66%), come riportato in tabella 4.6.
Per quanto attiene il livello dei prezzi, quello della soia ha confermato, con un valore medio annuo di 363 €/t, il risultato dell’anno precedente. Quello del
Tabella 4.6 - Superfici e produzioni di barbabietola da zucchero, semi oleosi (2015 - 2016)
Produzioni
da zucchero 22.360 20.512 559,5 625,9 12.509.591 12.838.240 -8,3 2,6 Soia* 35.171 26.860 44,1 28,4 1.536.624 765.226 -23,6 -50,2 Girasole* 4.705 6.084 33,9 29,0 157.861 180.562 29,3 14,4
Colza 1.159 1.602 30,0 36,0 34.600 57.723 38,2 66,8
Totale 63.395 55.058 14.238.676 13.841.751 -13,2 -2,8
* Per soia e girasole le superfici riportate (per gli anni 2014 e 2015) sono da intendersi come superfici per produzione di granella (è stato scorporato il dato relativo alle superfici semen-tiere).
Fonte: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.
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girasole, con 313,8 €/t, è aumentato del 5,1%. Il prezzo della barbabietola da zucchero era stato stabilito già dagli accordi interprofessionali: complessiva-mente la rimuneratività della barbabietola per i produttori dell'Emilia-Romagna si è collocata circa sui 385 euro per tonnellata di bietola, compren-dendo la valorizzazione energetica delle polpe, l'importo accoppiato previsto dall'articolo 52 (Reg. CE 1307/2013) e le premialità ed i contributi da parte dell'industria.
Per la campagna 2017 va segnalata la riapertura dello zuccherificio di San Quirico (PR) grazie soprattutto alla ripresa del prezzo dello zucchero, con con-seguente recupero dei bacini produttivi dell’area nord-occidentale. Per quanto attiene alla normativa che disciplina il mercato europeo, come da tempo stabi-lito, dal 1 ottobre 2017 verrà meno sia il regime delle quote che il prezzo mi-nimo della barbabietola e rimarranno solo poche disposizioni sulla gestione del mercato. Fortunatamente a livello mondiale si registrano aumenti nei con-sumi di zucchero con un trend previsto di circa il +2% all’anno fino al 2020; il prezzo, grazie anche alla riduzione degli stock e delle produzioni mondiali di zucchero, ha segnato una significativa ripresa dai minimi toccati nel 2015.
Il trend di aumento dei consumi non riguarda però i Paesi più sviluppati, condizionati dalla tendenza di molti consumatori a ridurre la quantità di zuc-chero nella propria dieta. L’industria saccarifera italiana per mantenere il pro-prio mercato e valorizzare il prodotto punta a sensibilizzare il consumatore perché percepisca l’importanza di un prodotto ottenuto interamente da coltiva-zioni realizzate in Italia.