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Confronto tra narrazioni lineari e multilineari in interazione con le Funzioni Esecutive dalla Seconda Infanzia alla Preadolescenza

7.1.4. Criteri di analis

Le produzioni sono state analizzate secondo i seguenti criteri:

 qualitativo/quantitativo fenomenologico, attraverso il calcolo del numero complessivo di interventi per ciascuna storia, classificati secondo i criteri indicati nel paragrafo 4.1;

 qualitativo, di tipo fenomenologico-osservativo e critico-riflessivo, attraverso un'analisi che si rifà a un modello di analisi multidimensionale (Ochs, 1979a; Ochs e Schieffelin, 1979b; Ochs e Capps, 2001; Mantovani e Spagnolli, 2003). Le dimensioni da noi scelte sono riconducibili a dimensioni delle Funzioni Esecutive, secondo le linee teoriche presentate nei precedenti capitoli e indicate nel paragrafo 4.2. e ad abilità macrolinguistiche riconducibili a competenze pragmatiche, testuali/discorsive, attuate attraverso la capacità di instaurare vincoli di coesione strutturale e di coerenza concettuale tra gli enunciati prodotti (Marini, 2008, Marini, Boewe, Caltagirone e Carlomagno, 2005a; Marini, Carlomagno, Caltagirone e Nocentini, 2005b; Marini e Nocentini, 2003).

Nello svolgere le analisi è stato seguito un metodo 'meticciato' indicato da Mortari (2007, p. 195- 196), per azioni sequenziali:

 oltre al momento di trascrizione testuale dal video, in cui è stato svolto un attento processo di ascolto e visione, è stata svolta una ulteriore lettura iniziale complessiva di tutte le trascrizioni delle narrazioni, in modo da acquisire uno sguardo di insieme sul materiale;  è stata considerata singolarmente ogni frase pronunciata dai bambini, così come segnato

nei protocolli, in modo da individuare elementi significativi rispetto ai costrutti della ricerca e ai criteri scelti. In vista del secondo tipo di analisi (paragrafo 4.1), sono stati individuati passaggi significativi, queste 'unità' sono state ordinate in una lista per ogni attività.

 Per ogni unità significativa è stata attribuita una provvisoria descrizione sintetica e, quindi, una siglatura concettuale, in base ai criteri scelti e qui di seguito indicati.

7.1.4.1 Analisi qualitativo/quantitativo fenomenologica attraverso il calcolo del numero complessivo di interventi per ciascuna storia, classificati secondo i criteri qui di seguito indicati

IN Innovativo, originale, prospettico

C Corretto, pertinente

P Parziale

E Errato, incongruente

I Irrilevante, indifferente

D Comportamenti disattenti (espressi verbalmente o fisicamente)

S Comportamenti con evidenza di scarsa abilità sociale (interruzioni, litigi, gesti aggressivi verbali o fisici)

Specificazioni:

Errori: si considerano solo quelli di tipo logico, macrostrutturale, relativo alla Grammatica delle Storie e all'ordine sequenziale (in questa analisi non sono considerati tali gli errori sintattici, lessicali, grammaticali).

Corretti, pertinenti: sono gli interventi classificati rispetto alla correttezza logica e sequenziale; nella storia in modalità conosciuta, gli interventi devono indicare elementi pertinenti alla storia. Innovativi, originali, prospettici: si considerano tali gli interventi corretti che presentano aspetti di originalità, che indicano nuovi punti di vista o nuovi modi di considerare le scelte dei personaggi, che indicano nuove direzioni della storia o particolari che arricchiscono il plot narrativo. Vengono considerate in questa categoria anche le ideazioni fantastiche, qualora vengano giustificate e risultino congruenti con la logica narrativa in atto.

Parziali: in questa categoria vengono classificati gli interventi che, pur corretti e pertinenti, non sono completi, non giustificano le affermazioni fatte.

Irrilevanti: interventi, che seppure corretti in sé, non servono alla costruzione narrativa (es: riferimenti a esperienze mediali generiche, ripetizioni di interventi già fatti dai compagni precedentemente).

Nella categorizzazione degli interventi si è scelto di adottare una prospettiva integrata ed ecologica, che tenga conto della elaborazione sequenziale e collaborativa della narrazione.

In questa prospettiva, dunque, non si è mai considerato il singolo intervento come decontestualizzato dall'intera processualità narrativa messa in atto.

Alcuni esempi di classificazione:

N Innovativo, originale, prospettico - ...possono andare insieme a fare una passeggiata per andare a trovare una loro amica cavalla

- Videmeo fa un dolce delizioso alla panna, al cioccolato a tutti i gusti e lo mangiano tutti e tre

- ... possono coprirsi bene e andare dall'orco a riprendere le provviste, di notte, senza farsi vedere

- accanto alla casa di paglia si può costruire anche un garage di paglia, con la macchina dentro di paglia

C Corretto, pertinente - ...giocano e poi costruiscono le case, poi arriva il lupo, loro si nascondono dentro alle case, il lupo va per aprire la porta del porcellino più piccolo e lui gli dice 'no, no' perchè tu mi vuoi mangiare

- costruiscono case diverse

- e gli gnomi vanno a prendere le provviste, finchè l'orco dorme P Parziale - ma l'orco non può rubare il cibo di questi tre gnomi ( nella

narrazione l'aveva già rubato)

- quando i porcellini erano scappati erano andati sulla spiaggia IN-P

- perchè aveva preso una scala, era sceso dal camino (C) e vedeva le cose arancioni e si bruciava la coda (P)

E Errato, incongruente - I maialini dopo non trovavano più la strada (riferito alla storia conosciuta in forma lineare)

- il lupo li mangia tutti ( riferito ai porcellini nella storia conosciuta lineare)

I Irrilevante, Indifferente - una casa di mattoni (era stato appena detto.) - io ho visto la storia in TV

- l'orco ruba le provviste (“ricordi che vi ho raccontato che le ha già rubate?”)

D Comportamenti disattenti

(espressi verbalmente o fisicamente) - i bambini si sdraiano sulla schiena, senza fare rumore- si distrae guardando il sole S Comportamenti con evidenza

di scarsa abilità sociale (interruzioni, litigi, gesti aggressivi verbali o fisici, commenti giudicanti )

- dice qualcosa sopra la voce della compagna - si alzano in piedi, saltellano

- voglio dire una cosa: 'Lei non ha ancora parlato!'

7.1.4.2 Criteri di Analisi qualitativa, di tipo fenomenologico-osservativo e critico-riflessivo multidimensionale con indicatori riconducibili alle Funzioni Esecutive, secondo lo schema seguente.

INDICATORI E SIGLATURE RIFERIMENTI

SEQUENZIALITÀ (S) Possiamo considerare questa dimensione tipica della struttura narrativa, come indicatore di una capacità di pianificazione, rilevante in bambini di questa fascia di età, dato che si colloca in una finestra critica di sviluppo (Salmaso, 2003) e sembra costituire una dimensione più facile rispetto ad altre di tipo micro-strutturale, pertanto, risulta sensibile alle difficoltà specifiche (Roch, Levorato, 2013)

CAUSALITA' (C) Anche questo indicatore macrostrutturale si può attribuire alla capacità di dare una coerenza testuale (Marini et al., 2008), attraverso connessioni, elaborazioni e congruenze; in genere, risulta più difficile per i bambini di questa fascia di età (Marini ib.)

CONFIGURAZIONI E

RICONFIGURAZIONI (RIC) Possiamo considerare questo indicatore, come un livello macrostrutturale ancora più complesso del precedente, tenendo conto che noi abbiamo attribuito questa categoria solo a parti delle narrazioni in cui veniva a configurarsi o riconfigurarsi, in modo decisivo, logico, congruente o innovativo, una serie di azioni precedentemente indicate. METACOGNIZIONE (M) Pur sapendo che tale abilità è all'inizio del suo sviluppo per i

bambini di questa fascia di età (Cornoldi, 1996), riteniamo che rilevare qualche indizio di sua presenza, possa evidenziare buone capacità di meta riflessione sul processo in corso.

VARIAZIONI DI STILE, IPOTESI

STATI INTENZIONALI

E DI TEORIA DELLA MENTE (TM/I)

Secondo gli studi evidenziati nei capitoli precedenti del nostro lavoro, l'attivazione di queste due abilità, possono essere ricondotte alle definizioni di Funzioni Esecutive di tipo 'hot' che danno alcuni autori in letteratura.

HUMOR (H) Anche il sense of humor può essere ricondotto alle due categorie precedenti: inferenze sugli stati mentali e metacognizione.

PROBLEM POSING e SOLVING

(PS) Dentro la struttura narrativa, che possiamo considerare come un intero problem setting, vengono individuate le sequenze di interventi che presentano problemi posti o soluzioni possibili. RICORDI INTRUSIVI

DIFFICOLTA' CONTROLLO INIBITORIO

DIFFICOLTA' DI MEMORIA (DIFF)

Abbiamo preferito raggruppare insieme queste tipologie di difficoltà, sebbene di tipo diverso, perché nelle produzioni narrative di questo gruppo, spesso appaiono insieme o non sono numericamente rilevanti, se prese singolarmente.

INSERIMENTO DI UN FINALE

DEFINITO Abbiamo tenuto questa categoria a parte, come indice di una capacità di segnalare la costruzione narrativa in modo consapevole.

Per questa analisi non si è proceduto per singole unità di intervento verbale, come per l'analisi precedente, ma per 'periodi' o sequenze, classificandoli in base alle dimensioni indicate. Verranno presentati i dati di analisi nel paragrafo n.7.

E' possibile vedere tutte le siglature effettuate negli allegati n. 6. e nelle appendici inserite in cd- rom.

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