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Cronologia argentina

Nel documento Il fantastico nella letteratura argentina (pagine 146-153)

A partire dall’11.000 a. C. il territorio compreso tra le piane subtropicali del Gran Chaco e le lande de- solate della Terra del Fuoco, tra la catena montuosa delle Ande e l’Oceano Atlantico, ha visto transitare popolazioni amerindie perlopiu` nomadi dedite alla caccia. Solo verso l’inizio dell’era volgare alcuni grup- pi stanziali delle Ande occidentali iniziarono a svilup- pare l’agricoltura basata sul mais e i primi stili cerami- ci (Cie´nega, Condorhuasi, Aguada, Candelaria, Dia- guitas, Huarpes e Sanavirones). Nel 1480 la parte nord-occidentale del territorio argentino venne inglo- bata dagli Inca nella regione del Collasuyu, mentre nella rimanente area settentrionale i Guaranı´diedero vita ad una civilta` essenzialmente agricola. Le zone della Pampa e della Patagonia furono attraversate da popolazioni nomadi fino al XVII secolo, ovvero fi- no a quando i Mapuche le unificarono sotto il loro controllo. In questo scenario autoctono intervennero gli spagnoli nel 1516 e nell’arco di quattro secoli con- tribuirono alla quasi totale estinzione delle antiche popolazioni indigene.

. 23.000-16.000 a. C.: primi insediamenti preistorici

nella Pampa e in Patagonia.

. VII millennio a. C.: stazioni preistoriche impor-

tanti (Co´rdoba, Misiones) collegate a gruppi di cacciatori, di origine settentrionale, che usavano punte a foglia.

. 1 d.C.: diverse civilta` basate sul mais si stanziano

nella regione delle Ande occidentali.

. 1480: l’Impero Inca, sotto il regno dell’imperatore

Pachacutec, conquista l’odierna parte nord-occi- dentale dell’Argentina. Nell’area nord-orientale i Guaranı´ sviluppano una cultura basata sulla yucca e la patata dolce.

. 1515-1516: il navigatore Juan Dı´az de Solı´s giunge

presso il Rı´o de la Plata, lo denomina Mar Dulce e rivendica il territorio circostante alla corona di Spagna. Ma l’esperienza si conclude tragicamente. Il condottiero e la maggior parte dei membri del suo equipaggio vengono attaccati nell’attuale loca- lita` di Punta Gorda (Uruguay) da una tribu` canni- bale, probabilmente di etnia guaranı´ o charru´a. I sopravvissuti rientrano in Spagna (settembre

1516), tranne il mozzo Francisco del Puerto che convive per dieci anni con la tribu`.

. 1526: il navigatore italiano Sebastiano Caboto, an-

ch’egli al servizio della Spagna, esplora l’estuario e quindi le regioni interne, spingendosi fino al fiume Parana´.

. 1527: viene fondato da Caboto il primo insedia-

mento spagnolo, il forte di Sancti Spı´ritu, vicino all’attuale citta` di Santa Fe.

. 1536: il 2 febbraio viene fondata per la prima vol-

ta la citta` di Buenos Aires dallo spagnolo Pedro de Mendoza, col nome di Ciudad del Espı´ritu Santo y Puerto Santa Marı´a del Buen Ayre. La citta` e` cosı` battezzata in onore del santuario di Nostra Signora di Bonaria di Cagliari in Sardegna.

. 1544: con il nome di Terra Argentea l’Argentina

compare ufficialmente sulle carte geografiche, il nome nasce dalla leggenda della Sierra de la Plata (montagna d’argento), secondo la quale si credeva vi fossero tesori d’argento nelle regioni interne del Sudamerica, dato l’uso di oggetti d’argento presso le popolazioni locali. La fonte dell’argento esisteva davvero e si trovava nell’area dove viene fondata Potosı´ (Bolivia) nel 1546.

. 1553: viene fondata la citta` di Santiago del Estero.

Assieme a Co´rdoba e Buenos Aires costituisce le basi della colonia che s’impone nella parte setten- trionale del territorio argentino, soggetto all’auto- rita` della corona spagnola (la Gobernacio´n del Rı´o de la Plata).

. 1573: fondazione della citta` di Co´rdoba della

Nuova Andalusia (ad opera di Jero´nimo Luis de Cabrera) e Santa Fe (ad opera di Juan de Garay).

. 1580: seconda e definitiva fondazione di Buenos

Aires col nome di Ciudad de la Santı´sima Trini- dad y Puerto de Nuestra Sen˜ora de los Buenos Ai- res. Buenos Aires diventa capitale della colonia che ivi sorge, dipendente del Vicereame spagnolo del Peru`.

. 1617: il territorio conquistato dagli spagnoli viene

ordinato in provincia autonoma del Rı´o de la Plata nell’ambito del Vicereame del Peru` (Virreinato del Peru´).

. 1776: durante il regno di Carlo III di Spagna, ini-

le politica ed economica dell’appena costituito Vi- cereame spagnolo del Rı´o de la Plata (Virreinato del Rı´o de la Plata, il cui primo virrey e` Pedro de Ceballos), comprendente anche i territori degli attuali Paraguay, Uruguay e Bolivia.

. 1796: il blocco della flotta inglese nel Rı´o de la

Plata arresta momentaneamente i rapporti econo- mici con la Spagna.

. 1806-1807: invasioni dell’Impero britannico nel

Rı´o de la Plata. Entrambe respinte dalla popola- zione creola.

. 1810: il 25 maggio, dopo la conferma delle voci

circa la detronizzazione di re Ferdinando VII da parte di Napoleone, i cittadini di Buenos Aires con Manuel Belgrano in testa, sotto la guida della municipalita` (cabildo) sfruttano la situazione a proprio vantaggio, Revolucio´n de Mayo, e creano un giunta rivoluzionaria provvisoria, Primera Jun- ta, alla quale si aggiungono il 18 dicembre i depu- tati delle regioni interne, formando cosı` la Junta Grande.

. 1811: il Paraguay si proclama indipendente e in

Uruguay si forma un movimento separatista.

. 1816: il 9 luglio 1816, nella citta` di San Miguel de

Tucuma´n, il Congresso dei deputati di Buenos Ai- res e delle altre province argentine dichiara l’indi- pendenza dalla Spagna. La nuova formazione sta- tale viene denominata ‘‘Province Unite del Sud- america’’, in seguito rinominata ‘‘Province Unite del Rı´o de la Plata’’.

. 1817: Jose´ de San Martı´n attraversa le Ande per

liberare Cile e Peru` e difendere l’indipendenza ar- gentina, sconfiggendo le armate spagnole.

. 1819: 11 maggio, prima costituzione delle ‘‘Pro-

vince Unite del Rı´o de la Plata’’, modellata sull’e- sempio inglese.

. 1820-1861: conflitto tra centralisti e federalisti

(Unitarios e Federales), le cui conseguenze sono guerre civili sanguinose tra Buenos Aires e le pro- vince. I federalisti delle zone interne (proprietari terrieri di tendenza conservatrice sostenuti dai gauchos e dalla classe lavoratrice rurale) richiede- vano a gran voce l’autonomia provinciale, mentre i centralisti (borghesia mercantile e marittima libe- rale) della capitale appoggiavano il potere centrale di Buenos Aires.

. 1825: occupazione luso-brasiliana delle province

nord-orientali argentine.

. 1825-1828: guerra contro l’Impero del Brasile. . 1828: indipendenza delle province nord-orientali

o della Banda Oriental, a seguito degli accordi di pace col Brasile. Nasce cosı` lo Stato Orientale del- l’Uruguay (Estado Oriental del Uruguay).

. 1820-1852: ad eccezione di un breve intervallo tra

il 1825 e il 1827, manca un governo nazionale. Le

province assumono il pieno controllo governativo limitato ai loro territori, tranne per la rappresen- tanza della politica estera, assunta dal governo di Buenos Aires a carico di Manuel de Rosas, sedi- cente federalista.

. 1829: la legislatura di Buenos Aires proclamo` Juan

Manuel de Rosas governatore di Buenos Aires l’8 dicembre, con il titolo di Restaurador de las Leyes e Instituciones de la Provincia de Buenos Aires (‘‘Restauratore delle Leggi e Istituzioni della Pro- vincia di Buenos Aires’’) e nello stesso atto gli ven- nero concesse facolta` straordinarie. Dal 1829 al 1832 e dal 1835 al 1852 Rosas impone al paese una dittatura spietata, fortemente accentratrice, a dispetto dell’ideologia federalista sempre profes- sata.

. 1852: Rosas e` sconfitto nella battaglia di Caseros

dall’Esercito Grande, un’alleanza tra le province di Entre Rı´os e Corrientes, le truppe rosse (tropas coloradas) dell’Uruguay e altre del Brasile, capita- nata da Justo Jose´ de Urquiza, governatore di En- tre Rı´os, presidente provvisorio.

. 1853: viene istituita l’unita` nazionale, di regime fe-

derale, e promulgata la costituzione. Buenos Aires non accetta la costituzione e si separa dalla Confe- derazione Argentina. La capitale viene quindi sta- bilita nella citta` di Parana´.

. 1859: la Confederazione sconfigge Buenos Aires

nella battaglia di Cepeda, ma non avviene alcuna riunificazione del paese.

. 1861: nella battaglia di Pavo´n, le province confe-

derate si arrendono innanzi alle truppe di Buenos Aires, al comando di Bartolome´ Mitre. Si pone fi- ne all’esistenza di due stati separati e Mitre assume la presidenza della nazione unificata.

. 1865-1870: sanguinoso conflitto de la Triple

Alianza (Argentina, Brasile, Uruguay) contro il Paraguay, detta anche Guerra del Paraguay, a se- guito della quale l’Argentina conferma il possesso del Chaco centrale, rinunciando al Chaco boreale.

. 1867: scoppia una epidemia di colera a Buenos Ai-

res.

. 1868-1874: presidenza di Domingo Faustino Sar-

miento.

. 1870: inizia la costruzione della rete ferroviaria.

Assassinio di Urquiza nel palazzo di San Jose´.

. 1871: epidemia di febbre gialla.

. 1874-1880: presidenza di Nicola´s Avellaneda. Ini-

zia un periodo di crisi economica.

. 1876: legge sull’immigrazione e la colonizzazione. . 1877: l’Argentina inizia ad esportare le sue produ-

zioni agricole in Europa. La ricchezza derivata da queste esportazioni fa dell’Argentina, negli anni ’20 del 1900, uno dei paesi economicamente piu` floridi e meta ambita dalla popolazione migrante.

Tra la meta` dell’800 e gli inizi del ’900 la popola- zione decuplica, passando da 800.000 a 8 milioni di abitanti, prevalentemente di origine italiana e spagnola.

. 1878: Julio Argentino Roca presenta il suo pro-

gramma per la Conquista del Desierto, campagna militare per strappare la Pampa e la Patagonia al controllo delle popolazioni indigene (mapuche, te- huelche e ranquel), continuando la campagna ini- ziata nel 1875 da Adolfo Alsina (ministro della guerra del governo di Avellaneda) che, diversa- mente da Roca, non aveva intenzioni genocide. La stima finale dei morti e` variabile: dai 14.000 ai 55.000 nativi, alcuni parlano addirittura di 100.000. I sopravvissuti sono confinati in riserve, sottratti alle loro famiglie e culture.

. 1880-1886: presidenza di Julio A. Roca.

. 1886-1890: presidenza di Miguel Jua´rez Celman. . 1890-1892: Carlos Pellegrini succede a M. Jua´rez

Celman.

. 1891: nascita del partito liberal-democratico di

centro-sinistra denominato Unio´n Cı´vica Radical (UCR).

. 1892-1895: presidenza di Luis Sa´enz Pen˜a. . 1895-1898: Jose´ E. Uriburu ultima la presidenza

di L. Sa´enz Pen˜a.

. 1896: nascita del Partido Socialista (PS).

. 1898-1904: seconda presidenza di Julio A. Roca. . 1904-1906: presidenza di Manuel Quintana. . 1906-1910: Jose´ Figueroa Alcorta succede a M.

Quintana.

. 1910: centenario della Rivoluzione di Maggio. . 1910-1914: presidenza di Roque Sa´enz Pen˜a. . 1912: viene approvata la Legge Sa´enz Pen˜a. L’Ar-

gentina e` il primo paese sudamericano ad adottare il suffragio universale maschile, eliminando le limi- tazioni in base alla ricchezza e all’alfabetizzazione.

. 1914-1916: Victorino de la Plaza ultima la presi-

denza di R. Sa´enz Pen˜a.

. 1914-1918: l’Argentina si mantiene neutrale du-

rante la Prima Guerra Mondiale.

. 1916-1922: presidenza del radicale Hipo´lito Iri-

goyen.

. 1919: dal 7 al 14 gennaio, Semana Tra´gica. Una se-

rie di scioperi e proteste di operai, per ottenere migliori condizioni lavorative, vengono sedati dal- la polizia con una violenta repressione: 9 morti e una trentina di feriti. Questo fa scattare scontri tra operai e poliziotti. Successivamente la Liga Pa- trio´tica Argentina, un gruppo paramilitare prove- niente dalle classi abbienti, inizia a perseguire e uccidere dirigenti operai, anarchici ed ebrei. La settimana tragica si conclude con un bilancio di 700 morti e 4000 feriti.

. 1922-1928: presidenza del radicale Marcelo T. De

Alvear.

. 1926: sorge la Confederacio´n Obrera (COA). . 1928-1930: seconda presidenza di Irigoyen. . 1929: crisi economica.

. 1930: 6 settembre, colpo di stato da parte di Jose´

Fe´lix Uriburu, conservatore. Si ispira al regime fa- scista italiano.

. 1930: il COA si fonde con la Unio´n Sindical Ar-

gentina (USA) formando la Confederacio´n General del Trabajo (CGT).

. 1930-1932: dittatura di Uriburu. Inizio della de´ca-

da infame: nel contesto mondiale della Gran De- pressione, della Guerra Civile Spagnola (1936- 1939) e della Seconda Guerra Mondiale (1939- 1945), l’Argentina vive un momento caratterizzato da frodi elettorali sistematiche, repressione degli oppositori, proscrizione dell’Unio´n Cı´vica Radical e corruzione generalizzata. In questo clima diffici- le, l’Argentina stringe il Patto Roca-Runciman con il Regno Unito, che garantisce l’esportazione di carne in cambio di importanti concessioni econo- miche agli inglesi, come i mezzi di trasporto pub- blico della citta` di Buenos Aires. Al tempo stesso, trovandosi in uno stato di isolamento commerciale da parte delle grandi potenze mondiali, cresce lo sviluppo industriale interno.

. 1932: sale al governo Agustı´n P. Justo. . 1938-1942: governo di Roberto M. Ortiz.

. 1939-1945: Seconda Guerra Mondiale. L’Argenti-

na rimane neutrale per quasi tutta la durata della guerra e si unisce alle Forze Alleate il 27 marzo del 1945.

. 1942: Ramo´n S. Castillo ultima il governo di R.

Ortiz.

. 1943: giugno, nuovo golpe militare del GOU

(Grupo de Oficiales Unidos). Pedro P. Ramı´rez prende il governo e nomina, nel novembre dello stesso anno, Juan Domingo Pero´n sottosegretario alla guerra, ministro del lavoro e dello stato socia- le.

. 1944: il generale Edelmiro Farrell assume il gover-

no. Juan Domingo Pero´n viene nominato segreta- rio alla guerra. Si rompono le relazioni diplomati- che con l’Asse (Germania nazista, Regno d’Italia, Impero giapponese).

. 1945: 2 ottobre, Pero´n sposa l’attrice Eva Duarte.

La seconda moglie di Pero´n diventa in breve tem- po famosa e molto amata. Aiuta il marito a soste- nere il sindacato e i gruppi femminili.

. 1945: 9 ottobre, costretto alle dimissioni dai suoi

oppositori, Pero´n viene arrestato. Grandi manife- stazioni di massa, organizzate dal sindacato CGT, costringono il governo al rilascio di Pero´n. Il 17 ottobre una imponente concentrazione popolare

in Plaza de Mayo segna l’inizio del peronismo. Si dichiara guerra all’Asse.

. 1946: 24 febbraio, con il 56% dei voti Juan Do-

mingo Pero´n e` eletto presidente.

. 1946-1952: presidenza di Juan D. Pero´n. Nel 1947

annuncia il primo piano quinquennale per dare impulso all’industrializzazione del paese. La sua ideologia confusamente ugualitaria, detta peroni- smo, porta avanti un esperimento di governo auto- ritario sostenuto dai lavoratori urbani (descamisa- dos) e dal sindacato ed ebbe come sbocco istitu- zionale la costituzione del Partito Giustizialista (Partido Justicialista), molto influente tra i partiti politici argentini.

. 1947: diritto di voto per le donne.

. 1949: si promulga una nuova costituzione, nella

quale si prevede la rielezione del presidente.

. 1952: 26 luglio, muore Eva Pero´n.

. 1952-1955: seconda presidenza di Juan D. Pero´n. . 1953: secondo piano quinquennale.

. 1955: settembre, Revolucio´n Libertadora. Un col-

po di stato militare organizzato da Pedro E. Aramburu, i problemi economici, una dilagante corruzione e i conflitti con la Chiesa cattolica con- tribuiscono alla destituzione di Pero´n, che si reca in esilio in Paraguay ed infine a Madrid.

. 1956: si reprimono fuochi peronisti. Il Partito

Giustizialista viene proscritto. Un’assemblea costi- tuente torna alla costituzione del 1853.

. 1958-1962: Arturo Frondizi vince le elezioni con

l’aiuto del peronismo.

. 1962: A. Frondizi deve rinunciare al suo mandato.

Lo sostituisce Jose´ Maria Guido.

. 1963-1966: presidenza del radicale Arturo U. Illia. . 1966: colpo di stato da parte del generale Juan

Carlos Onganı´a che destituisce il presidente Illia. Inizia cosı` la dittatura autodenominata Revolucio´n Argentina. Il 29 luglio la polizia federale argentina sgombera le universita` occupate da professori, studenti e laureati che difendevano i principi della riforma universitaria, per l’autonomia universitaria dal potere politico, e il cogoverno tripartito di stu- denti, docenti e laureati. La repressione, nota co- me Noche de los bastones largos, e` piuttosto vio- lenta, specialmente nelle facolta` di Scienze Natu- rali, Filosofia e Lettere dell’Universita` di Buenos Aires. Vennero imprigionate 400 persone e di- strutti laboratori e biblioteche universitarie.

. 1970: Onganı´a e` sostituito alla presidenza dal ge-

nerale Levingston.

. 1971: defenestrazione di Levingston, presidenza

di Alejandro A. Lanusse fino al 1973.

. 1973: Lanusse ammette la costituzione di nuovi

partiti e indice nuove elezioni. Il peronista He´ctor

Jose´ Ca´mpora assume la presidenza e poi cede il potere a Juan D. Pero´n.

. 1974: Pero´n muore (I luglio). Gli succede la sua

terza moglie Isabel Martı´nez de Pero´n, che pero` si dimostra debole. Durante il suo governo conti- nui sono gli scontri tra gruppi di destra e sinistra.

. 1976: 24 marzo, una giunta militare realizza un

nuovo golpe, destituendo il governo democratica- mente eletto di Marı´a Estela (Isabel) Martı´nez de Pero´n.

. 1976-1981: il generale dell’esercito Jorge Rafael

Videla assume la presidenza. Inizia cosı`, sotto la denominazione di Proceso de Reorganizacio´n Na- cional, la dittatura militare che governa di fatto l’Argentina tra il 1976 e 1983. La giunta militare, oltre che da Videla, e` guidata anche da Emilio E. Massera (capo di stato maggiore della marina mi- litare) e Orlando R. Agosti (comandante generale dell’aeronautica). La giunta assume il governo in un clima di violenza e disordini crescente, caratte- rizzato da scontri tra fazioni armate di sinistra e della destra peronista, e l’azione violenta di orga- nizzazioni di guerriglia urbana come i montoneros e le ERP (di tendenza marxista). I militari iniziano una forte azione repressiva contro le organizzazio- ni della guerriglia armata e i loro diretti opposito- ri, contando sull’appoggio degli Stati Uniti (Guer- ra Sucia). Migliaia di oppositori e di sospetti ven- gono detenuti in centri clandestini, eliminati senza processo e letteralmente fatti sparire in fosse co- muni o gettati in mare da aerei delle forze armate. Le organizzazioni per i diritti umani stimano una quantita` di 30.000 persone scomparse, noti come desaparecidos.

. 1976: 16 settembre, Noche de los la´pices (notte

delle matite spezzate). Si iniziano una serie di se- questri di studenti (10 in totale) delle scuole supe- riori nella citta` di La Plata, come esempio dell’a- zione repressiva del Proceso.

. 1977: la Commissione argentina dei Diritti Umani

denuncia il regime di Videla innanzi all’ONU.

. 1977: 30 aprile, prima manifestazione di resistenza

non violenta di madri di desaparecidos in Plaza de Mayo, davanti alla Casa Rosada. Chiedono al pre- sidente de facto Jorge Videla di sapere dove si tro- vano i loro figli. Nasce cosı` l’associazione Madres de Plaza de Mayo, che inizia a riunirsi ogni giovedı`, nella stessa piazza, per eseguire una marcia circo- lare intorno alla piramide centrale. Nel dicembre dello stesso anno sequestrano tre madri fondatrici dell’associazione e alcuni attivisti dei diritti umani, ma il movimento non si lascia intimorire e conti- nua la sua manifestazione non violenta. Negli anni l’associazione ha fatto luce su molti casi di persone scomparse.

. 1981: Videla viene deposto per mano di Roberto

Viola, a cui a sua volta succede il generale Leopol- do Galtieri.

. 1982: il 2 aprile l’Argentina invade le isole britan-

niche Falkland o Islas Malvinas. La guerra per il possesso delle isole, da subito disastrosa, e` vinta dall’Inghilterra. Galtieri che aveva promosso l’a- zione militare per aumentare la sua popolarita` si dimette ed e` sostituito da Reynaldo Benito Bigno- ne, che non gode di buona fama.

. 1983: si convocano nuove elezioni. Il radicale Rau´l

Alfonsı´n e` eletto presidente.

. 1983-1989: il nuovo presidente, Rau´l Alfonsı´n, av-

via una commissione d’inchiesta sulle atrocita` commesse dai regimi militari (CONADEP, Comi- sio´n Nacional sobre la Desaparicio´n de Personas), abroga il decreto Bignone di amnistia per i re- sponsabili degli eccessi repressivi e deferisce alla corte marziale molti alti ufficiali, tra cui tutti i pre- sidenti succedutisi dal 1976 al 1983 (processo dei generali). Successivamente, a causa dell’inflazione e del malcontento crescenti, si verificano levanta- mientos (sollevazioni) dei milicos o bichos verdes (i militari), i quali minacciano di ritornare al pote- re per risolvere meglio le difficolta` del paese. Al- fonsı´n, costretto da queste pressioni economiche e politiche, emana le discusse leggi di Obediencia Debida e Punto Final che scagionavano i militari da ogni crimine commesso durante la dittatura.

. 1984-85: Trattato di Pace e Amicizia argentino-ci-

leno (Tratado de Paz y Amistad) che pone fine alle rivendicazioni territoriali sul Canale del Beagle, iniziate nel 1856 e riemerse nel 1971 (Conflicto del Beagle). Vengono stabiliti i confini dei due paesi dal Canale del Beagle a Capo Horn.

. 1985: si presenta il Piano Australe come soluzione

all’inflazione.

. 1989: vittoria del peronista Carlos Sau´l Menem

che assume il governo del paese con 5 mesi di an- ticipo nel mezzo di violente proteste sociali.

. 1989-1995: il nuovo presidente gode di un largo

consenso popolare, dovuto al rivitalizzarsi del po- pulismo. Adotta misure economiche di emergenza con vari interventi di privatizzazione e deregola- mentazione delle aziende pubbliche, tagli alle spe- se sociali e puntando anche sull’arrivo di capitali stranieri. Menem si dimostra aperto ai ‘‘suggeri- menti’’ del FMI e degli Usa, e si lancia in una po- litica neoliberista. L’obiettivo e` privatizzare il piu` possibile per eliminare la spesa pubblica, al fine di estinguere il debito estero.

. 1991: indulto per le Forze Armate. Creazione del

Mercado Comu´n del Sur (Mercosur), unione doga- nale tra Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, in vigore ufficialmente solo dal 1995. Nei primi anni

‘90 l’Argentina sembra uscire dalla crisi perenne. Menem istituisce la parita` peso argentino-dollaro statunitense (Ley de Convertibilidad del Austral). L’effetto immediato e` quello della cancellazione dell’inflazione che vale a Menem la rielezione, solo dopo una modifica costituzionale nel 1994 che ri- duce il mandato presidenziale da 6 a 4 anni.

. 1995-1999: Menem e` eletto nuovamente presiden-

te. Ma i costi del risanamento economico, ovvero la svendita a capitali stranieri di infrastrutture pubbliche, portano a un forte aumento della di- soccupazione e della poverta`, a seguito di licenzia-

Nel documento Il fantastico nella letteratura argentina (pagine 146-153)