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e l’editoria italiana: prospettive recent

Nel documento Il fantastico nella letteratura argentina (pagine 140-146)

Nella storia della presenza della letteratura ispa- noamericana in Italia il ruolo dell’Argentina e` stato sempre di primo piano, tanto che si puo` affermare che tutti gli scrittori piu` importanti di quel paese so- no stati tradotti da noi nel corso degli ultimi sessan- t’anni, ed alcuni, come Borges, Corta´zar o Puig han- no anche conosciuto un certo successo di pubblico e sono diventati presenze stabili nei cataloghi editoria- li italiani: una tale posizione di primo piano si con- ferma anche in anni recenti, tanto che una ricogni- zione sulle traduzioni del quinquennio 2004-2008 ci conferma che il numero degli autori argentini tra- dotti e` il piu` alto tra quelli ispanoamericani (56) e, pur con le inevitabili assenze, mostra con una discre- ta ampiezza la ricchezza della proposta letteraria ar- gentina dell’ultima decade.

In questa breve rassegna cercheremo di dare conto delle iniziative piu` significative, rimandando, per gli ulteriori approfondimenti che i lettori voles- sero intraprendere, alla lista completa delle traduzio- ni che si trova in allegato all’articolo.

Per iniziare il nostro percorso non possiamo che partire dai ‘‘classici’’ ed inevitabilmente dal ‘‘classi- co’’ argentino per eccellenza, Jorge Luis Borges, e risulta d’obbligo segnalare la prosecuzione del pro- getto della traduzione delle sue opere complete in Adelphi, un progetto che, passando dai testi piu` fa- mosi ad opere meno note (come La misura della mia speranza), o comunque mancanti dal mercato italiano da molti anni (Discussione) ha permesso una scoperta del vasto continente borgesiano, ben piu` ampia dell’immagine un po’ stereotipata che si era venuta costruendo negli anni settanta-ottan- ta. Di particolare pregio si rivelano poi le traduzio- ni de L’oro delle tigri e de La moneta di ferro, che ripropongono una poesia piu` tarda, passata abba- stanza sotto silenzio al momento della prima appa- rizione in Italia. Einaudi pubblica inoltre degli ine- diti, le lezioni sulla letteratura inglese tenute all’U- niversita` di Buenos Aires nel 1966, con il titolo de La biblioteca inglese, che arricchiscono il quadro del Borges critico letterario, gia` presente con altri titoli nel progetto Adelphi.

Sul versante degli altri grandi protagonisti della narrativa ispanoamericana degli anni sessanta, si deve riconoscere che alcuni di loro sono entrati de- finitivamente nel canone editoriale-letterario, sia attraverso l’inerzia delle ristampe che per la risco- perta di opere minori. Una tale posizione si puo` ap- prezzare, ad esempio per l’area rioplatense, soprat- tutto con Julio Corta´zar, del quale vengono final- mente pubblicati i racconti nelle raccolte separate: puo` sembrare infatti strano, ma alcune importanti singole raccolte, come Fine del gioco, Tutti i fuochi il fuoco e Le armi segrete erano disponibili in italia- no solo nella edizione dei racconti completi della Einaudi/Ple´iade di modo che quando la stessa Ei- naudi ha provveduto a colmare questo vuoto pub- blicandole separatamente in edizione economica, ha reso cosı` accessibile ad un pubblico piu` ampio la ricchezza della narrativa breve di Corta`zar. Se poi consideriamo che finalmente approda all’edi- zione tascabile anche Il gioco del mondo, dobbiamo riconoscere che oggi il lettore italiano ha a disposi- zione gran parte della sua opera, per apprezzarne a dovere tutto il valore. Vengono poi riscoperti e tra- dotti anche alcuni libri considerati minori, affasci- nanti raccolte miscellanee come Ultimo Round e Il giro del giorno in ottanta mondi, entrambe pub- blicate dall’editore Alet, e troviamo anche due tito- li, Vita di Edgar Allan Poe e Del racconto e dintorni (Guanda, 2009) che rivelano la qualita` del Corta`zar critico letterario, nota in Italia fino ad oggi solo agli specialisti.

Accanto a un nome ormai cosı` consolidato si trova anche qualche sorpresa inattesa, quasi l’ac- cenno di un recupero e di una riscoperta di quel va- sto continente del cosiddetto post-boom, di autori che si impongono nella seconda meta` degli anni settanta e agli inizi degli anni ottanta, ma la cui pre- senza viene oscurata dagli ‘‘effetti secondari’’ del boom: troviamo allora i nomi di Adolfo Bioy Casa- res, di Juan Jose´ Saer, di He´ctor Tizo´n. Sono recu- peri importanti, iniziati in alcuni casi anche negli anni precedenti, ma purtroppo nessuno di essi inci- de davvero sulla ricezione della letteratura argenti-

na, anche perche´ spesso il recupero avviene in for- ma confusa, disperso su vari editori, e non sempre attraverso una scelta oculata dei titoli o una effetti- va diffusione dei libri: di Bioy Casares troviamo al- lora una selezione di racconti in Einaudi (Un leone nel parco di Palermo) ed un’altra in Cavallo di Ferro (L’eroe delle donne, 2009), editore che sembra esse- re comunque quello maggiormente impegnato nel recupero di questo autore, con la pubblicazione an- che di due suoi romanzi. Di Saer vengono invece proposti due libri, L’indagine e Luogo: se il primo e` una curiosa variazione sul tema del romanzo po- liziesco, il secondo non rappresenta forse al meglio la produzione di uno scrittore altrove molto piu` ap- prezzato, e del quale varrebbe la pena forse di recu- perare L’arcano, introvabile da anni nelle edizioni Giunti. La notevole riscoperta di He´ctor Tizo´n, scrittore schivo e lontano dai circoli letterari alla moda, e` dovuta tutta alla casa editrice Gore´e, edi- tore toscano che negli ultimi anni si e` distinto per le proposte fuori dai canoni esclusivamente com- merciali e per voler fornire un’immagine della lette- ratura ispanoamericana svincolata da stereotipi or- mai logori.

Nell’ambito dei grandi scrittori del passato dob- biamo pero` lamentare anche la scomparsa dalle li- brerie italiane di alcuni nomi importanti, come ad esempio Horacio Quiroga, Roberto Arlt od Ernesto Sa´bato, travolti dal collasso degli Editori Riuniti, mentre altri autori, quali Haroldo Conti o David Moyano (solo per ricordare alcuni nomi tra tanti) ri- mangono di fatto sconosciuti al pubblico italiano. Per il prossimo anno si annuncia peraltro la prima traduzione italiana integrale di Ada´n Buenosayres di Macedonio Ferna´ndez presso la Vallecchi di Fi- renze, impresa meritoria cui si deve augurare la mi- gliore fortuna.

Al passare invece a nomi e proposte piu` recenti, possiamo osservare alcuni cammini collegati a generi consolidati, accanto a itinerari assolutamente indivi- duali e impossibili da classificare in griglie precosti- tuite.

Un caso particolare e` ad esempio quello del ro- manzo poliziesco, di grande diffusione in Italia ne- gli ultimi anni: il giallo argentino, come del resto quello ispanoamericano, sembra muoversi verso al- cune direzioni precise. La prima e` un segno di con- tinuita` nei confronti del recente passato e procede sulla scia del successo dei romanzi di Paco Ignacio Taibo II: romanzi con uno stesso detective come protagonista, di ambientazione urbana, con una

decisa inclinazione all’analisi sociale, quando non alla denuncia vera e propria, tutti legati al grande filone nato dal Pepe Carvalho di Va´zquez Montal- ba´n. Dall’Argentina viene uno di questi detective solitari, il detective Etchenik, protagonista di una serie scritta da Juan Sasturain, e di cui viene pub- blicato in Italia Il manuale dei perdenti, dall’editore Le Lettere, senza peraltro un grande riscontro di pubblico.

In realta` il titolo piu` rappresentativo si richiama ad un’altra direzione possibile, quella del ‘‘noir’’ co- me palinsesto per narrare storie di violenza urbana, dove la ricerca del ‘‘colpevole’’ risulta del tutto se- condaria, dato che alla fine e` il contesto della metro- poli postmoderna a risultare il vero responsabile e su questo piano si situa uno dei titoli piu` interessanti che arrivano dall’Argentina, quel Soldi bruciati di Ri- cardo Piglia, stampato da Guanda nel 2000 e ristam- pato in Feltrinelli nel 2008.

Una ulteriore proposta risulta essere quella del romanzo ‘‘noir’’ con un retroterra ‘‘intellettuale’’, co- struito tra professori, universita` spesso inventate e personaggi storici usati come materiale intertestuale: qui l’autore piu` interessante e` l’argentino Pablo de Santis, del quale la Sellerio propone ben tre titoli, prima che L’enigma di Parigi approdi nel prestigioso catalogo Mondadori.1 Al suo nome possiamo colle- gare quello di Guillermo Martı´nez, autore di un tito- lo che e` stato un vero best-seller nel suo paese e in altre aree, tanto da diventare anche un film con pro- duzione e cast internazionali, tradotto in italiano co- me La serie di Oxford che qui da noi non ha cono- sciuto un uguale successo, forse travolto dalla satu- razione del genere ‘‘alla Dan Brown’’ in cui era stato inserito e dal quale peraltro rimane sostanzialmente lontano.

Nel campo invece del ‘‘romanzo al femminile’’, altro genere di grande risonanza presso il pubblico italiano (e sulla cui consistenza dal punto di vista let- terario molti dubbi sono stati espressi), dall’Argenti- na arrivano nomi che si distinguono nel privilegiare il tema del recupero della memoria, e varra` la pena ricordare qui i nomi di Elsa Osorio, di Luisa Valen- zuela e di una voce piu` giovane (e forse di una qua- lita` meno significativa) come quella di Eugenia Al- meida. Di Elsa Osorio aveva favorevolmente impres- sionato I vent’anni di Luz, che riappare in edizione economica nel 2007, insieme al nuovo Lezione di Tango, che probabilmente non convince tanto come il primo, ma conferma una solida vena narrativa. Luisa Valenzuela e` di sicuro un nome piu` valido e

1 Di lui si deve anche ricordare una apprezzabilissima attivita` di autore per ragazzi, testimoniata dalla pubblicazione di tre suoi

una vena ironica amara e sottile rende notevoli i suoi romanzi e racconti, tutti proposti da Gore´e (oltre a un titolo, Noir con argentini, pubblicato da Perosini nel 2002), che risultano di gradevole e non banale lettura. In tutti questi casi il punto di vista femminile si ricollega a quello piu` generale del riscatto di una memoria relativa al controverso periodo delle ditta- ture militari degli anni settanta-ottanta, cui accenne- remo piu` avanti e che invece solo tangenzialmente viene affrontato da un’autrice pubblicata da Einau- di, Carla Guelfenbein, mentre scompare dall’oriz- zonte di un romanzo piu` recente, Le vedove del gio- vedı`, di Claudia Pin˜eiro, a meta` tra il ‘‘noir’’ e il ‘‘ro- sa’’, ben accolto dal pubblico, ma non troppo valu- tato dalla critica.

Dicevamo dunque dell’importanza del tema della memoria: un gruppo di titoli abbastanza significati- vo cerca di indagare gli anni della dittatura (e non solo) e lo fa da diversi punti di vista: oltre a quella gia` ricordata di He´ctor Tizo´n, emerge con forza dal nostro panorama quella di Antonio Dal Masetto, autore gia` pubblicato in anni precedenti, ma che ne- gli ultimi anni si impone, pur nella consueta disper- sione editoriale, con titoli legati all’immaginario pae- se di Bosque, sua creazione e luogo dalla grande ca- pacita` evocativa. Altre voci che e` possibile ricollega- re a questo tema sono quelle di Rolo Dı´ez, con un romanzo, Foglie nel vento, sospeso tra il ricordo e il poliziesco, di Rafael Flores, che spazia dagli anni della dittatura (Otumba) alla figura di Carlos Gar- del, di Miguel Bonasso, che parte dalla sua esperien- za personale per rivisitare la forma della scrittura te- stimoniale (Diario di un clandestino). Una memoria multiple e` invece al centro del piu` recente romanzo tradotto di Mempo Giardinelli, autore peraltro ab- bastanza conosciuto in Italia, Visite fuori orario, in cui varie memorie femminili si accumulano intorno a un corpo morente. Di lui vengono anche ripropo- sti, in versione tascabile, anche i suoi due titoli mi- gliori, Finale di romanzo in Patagonia e La rivoluzio- ne in bicicletta.

Una particolare versione del recupero della me- moria e` quella del romanzo storico, genere di grande rilievo in Argentina e in tutto il continente, ma che non incontra altrettanto riscontro nelle traduzioni, probabilmente a causa della scarsa conoscenza in Italia del retroterra storico di quelle narrazioni. Non e` dunque un caso che troviamo qui solo il ro- manzo di Federico Andahazi, non ambientato in America, e l’avventura di uno strano arcangelo cata- pultato, spesso suo malgrado, negli eventi storici piu` rilevanti della storia argentina, narrato in Gli anni dell’arcangelo di Rosalba Campra. In questo campo si deve pero` ad esempio lamentare la scomparsa, davvero prematura, dal catalogo Einaudi del bel ro-

manzo di Sylvia Iparraguirre, Terra del Fuoco, a te- stimonianza del difficile rapporto del pubblico ita- liano con la storia americana.

Al di la` di questi generi letterari piu` riconoscibili sono numerosi gli autori che sfuggono a una rigida suddivisione per proporre una scrittura variegata, oscillante tra molte suggestioni possibili, ad immagi- ne di un continente che ormai sfugge a qualsiasi semplificazione.

D’altra parte se osserviamo anche un recente progetto antologico che vuole presentare, a partire dal Rı´o de la Plata, la nuova generazione degli scrit- tori, scopriamo un titolo come quello di Disgrega- cio´n Terminal, che bene esprime la nozione di sepa- razione, di dispersione, di un territorio le cui dimen- sioni si sono a tal punto allargate da renderne diffi- cile, se non impossibile, una ricognizione completa e aggiornata.

Non possiamo dunque qui che limitarci a rapide osservazioni, a qualche indicazione veloce, segnalan- do quelli che a nostro avviso sono i nomi piu` interes- santi apparsi in Italia negli ultimi anni, e che varreb- be la pena seguire nel prossimo futuro.

Uno scrittore non certamente giovane, ma che e` stato scoperto dall’editoria italiana solo recentemen- te e` Cesar Aira: di lui era stato tradotto, molti anni fa, Ema la prigioniera (Bollati, 1991) un notevole ro- manzo storico ambientato nel diciannovesimo secolo e dopo un lungo periodo di oblio sono apparsi in Feltrinelli due romanzi brevi, Come diventai monaca e Il mago, opere della piu` recente produzione dello scrittore, che si caratterizza proprio per la brevita`, con storie rapide e fulminanti, ambientazioni inu- suali e una particolare passione per trame sorpren- denti destinate a spiazzare il lettore.

Tra le nuove generazioni si segnala il nome di Alan Pauls, scrittore e critico letterario di grande fama nel suo paese e di cui la stessa Feltrinelli pro- pone Il passato (premio Herralde 2003) un roman- zo di non facile lettura e che richiama molteplici evocazioni intertestuali, con una trama complessa ma a suo modo affascinante. Proprio quest’anno poi la casa editrice Fazi ha pubblicato Storia del pianto, che di nuovo indaga il tema della memoria degli anni della dittatura, ma questa volta con un’i- ronia che non avevamo ancora osservato, almeno nelle traduzioni italiane. Nel 2004 la Sellerio aveva invece fatto conoscere una scrittrice come Anna Kazumi Stahl, che riunisce nelle sue origini tutta la varieta` delle componenti etniche dell’Argentina: le sue radici giapponesi, centroeuropee e statuni- tensi si riflettono nei suoi testi in una costellazione di grande suggestione.

Altri due autori molto noti in patria e che inizia- no ad essere conosciuti anche in Italia sono Juan

Forn, di cui viene pubblicato Tutte bugie, romanzo ambientato nella citta` immaginaria (ultima di una serie prestigiosa) di Pampa del Mar, e Rodrigo Fre- sa´n, del quale la Mondadori propone I giardini di Kensington, la cui tematica, qui invece tutta euro- pea, testimonia la recente volonta` di alcuni tra i piu` giovani scrittori ispanoamericani di uscire dalle frontiere continentali per affrontare temi e storie piu` universali.

Uno scrittore del quale vengono pubblicati ben due romanzi, entrambi dalla casa editrice Nuova Frontiera, e` Rau´l Argemı´, autore radicato a Barcelo- na da molti anni e che ricorda, con i dovuti distin- guo, la scrittura, le tematiche e l’ironia di Osvaldo Soriano.

Infine dovremo ricordare il nome di Jose´ Pablo Feinmann, del quale viene ristampato Il cadavere im- possibile e pubblicati due titoli nuovi, Il giorno della madre e L’ombra di Heidegger, che confermano la capacita` di questo autore di muoversi tra generi e forme narrative anche molto diverse tra loro.

Nel campo del racconto breve, genere dalla splendida tradizione nel Rı´o de la Plata ma che per consolidata opinione non trova dalle nostre parti un adeguato favore di pubblico, bisogna segnalare come in questi ultimi anni sia riuscito a disegnarsi un piccolo spazio nelle traduzioni italiane, soprattut- to grazie ad autori rioplatensi, come Rau´l Brasca, maestro del microracconto, come Angelica Gorodi- scher, scrittrice dalla prestigiosa traiettoria in patria ma del tutto sconosciuta in Italia e come Marcelo Birmajer, autore di un intrigante e ironica raccolta, Storie di uomini sposati, mentre piu` recentemente e` uscito Storia di una donna (Cavallo di Ferro, 2009). L’area della poesia, che rispetto a tutto il conti- nente ha mostrato molta vitalita`, tanto che risultano ben 27 gli autori tradotti, con 35 titoli proposti (nu- meri che per un genere notoriamente ‘‘povero’’ co- me quello poetico non sono pochi), per quanto ri- guarda l’Argentina si segnala solamente per la pre- senza di due grandi nomi, Juan Gelman, gia` noto in Italia, anche a causa del lungo esilio vissuto in parte a Roma, e Alejandra Pizarnik, tradotta invece per la prima volta in volumi indipendenti: purtrop- po la scarsa diffusione del genere non permette la dovuta conoscenza di questi come di altri poeti la cui scrittura dimostra il livello eccelso raggiunto dal- la poesia ispanoamericana nel ventesimo secolo.

Al contrario della poesia, la saggistica rivela un panorama variegato ma contraddittorio: tra i diversi nomi ne troviamo alcuni di notevole qualita`, come quelli di Beatriz Sarlo, Fernando Devoto e Ricardo Piglia, mentre da segnalare con interesse e` l’impegno della casa editrice Irradiazioni nel pubblicare le ope- re di He´ctor A. Murena e la proposta della traduzio-

ne del viaggio in Europa di Alberdi; per il resto il panorama e` occupato da saggistica politica, spesso anch’essa legata al tema della memoria e che altret- tanto spesso dimostra di non essere particolarmente originale e di grande spessore.

ARGENTINA

Autori tradotti nel quinquennio 2004-2008

Aira, Ce´sar, Come diventai monaca, Milano, Feltrinelli, 2007.

Aira, Ce´sar, Il mago, Milano, Feltrinelli, 2006.

Almeida, Eugenia, La sovversiva, Parma, Guanda, 2007.

Andahazi, Federico, La citta` degli eretici, Milano, Frassinelli, 2007.

Argemi, Rau´l, Penultimo nome di battaglia, Roma, Nuova Frontiera, 2006.

Argemi, Rau´l, Patagonia ciuf ciuf, Roma, Nuova Fron- tiera, 2008.

Becerra, A´ngela, Il penultimo sogno, Milano, Corbac- cio, 2007.

Belgrano Rawlson, Eduardo, Radio Miami, Roma, Nuova Frontiera, 2007.

Bioy Casares, Adolfo, Diario della guerra del maiale, Roma, Cavallo di Ferro, 2007.

Bioy Casares, Adolfo, Un leone nel parco di Palermo. Racconti 1948-1962, Torino, Einaudi, 2005.

Birmajer, Marcelo, Storie di uomini sposati, Milano, Mondadori, 2006.

Bonasso, Miguel, Diario di un clandestino, Milano, Marco Tropea, 2006.

Borges, Jorge Luis, Io, poeta di Buenos Aires, Roma, Datanews, 2006.

Borges, Jorge Luis, Discussione, Milano, Adelphi, 2004.

Borges, Jorge Luis, Libro di sabbia, Milano, Adelphi, 2004.

Borges, Jorge Luis, L’oro delle tigri, Milano, Adelphi, 2004.

Borges, Jorge Luis, Testamento poetico letterario, Fi- renze, Giunti, 2004.

Borges, Jorge Luis, Prologhi, Milano, Adelphi, 2005. Borges, Jorge Luis, Il libro degli esseri immaginari, Mi-

lano, Adelphi, 2006.

Borges, Jorge Luis, La biblioteca inglese. Lezioni sulla letteratura, Torino, Einaudi, 2006.

Borges, Jorge Luis, La misura della mia speranza, Mi- lano, Adelphi, 2007.

Borges, Jorge Luis, Una vita di poesia, Milano, Spirali, 2007.

Borges, Jorge Luis, La moneta di ferro, Milano, Adel- phi, 2008.

Brasca, Rau´l, L’edonista e altri racconti, Reggio Cala- bria, Falzea, 2007.

Campra, Rosalba, Gli anni dell’arcangelo, Viterbo, Il Filo, 2007.

alle Grazie, 2006.

Copi, Teatro, Milano, Ubulibri, 2005.

Corta´zar, Julio, Vita di Edgar Allan Poe, Firenze, Le

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