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Con riferimento al meccanismo di allocazione delle somme oggetto di finanziamento-investimento, ossia alle modalità con le quali il crowd-investor può selezionare il soggetto da finanziare, si distinguono due differenti tipologie: (i) la scelta è lasciata alla piena discrezionalità dell’investitore (c.d. lender choice); (ii) la scelta avviene sulla base di un algoritmo-proprietario della piattaforma (c.d. automatic diversification o autobid.

Con la modalità lender choice, il crowd-investor seleziona direttamente il

crowd-borrower che intende finanziare sulla base delle informazioni che la piattaforma (e il crowd-borrower) rendono disponibili. Questa modalità dà per presupposto che i singoli crowd-investor abbiano le competenze e il tempo necessario per utilizzare le informazioni sui soggetti da finanziare e dunque valutarne il rischio di credito. Considerato che i crowd-borrower, per motivi di privacy, non sono identificabili direttamente, e le piattaforme generalmente forniscono una propria valutazione sul merito creditizio del soggetto prenditore, ciascun crowd-investor decide quale richiesta finanziare sulla base delle caratteristiche oggettive dei prestiti proposti (rischio di credito, durata, tasso di interesse, ammontare, eventuali garanzie e modalità di rimborso anticipato) e, quando disponibili, caratteristiche soggettive del richiedente (sesso, età, professione, città di residenza e finalità della richiesta di prestito).

Con la seconda modalità, definita di automatic diversification - che

costituisce il modello più diffuso tra le piattaforme per prestiti ai privati nel Regno Unito -la piattaforma ripartisce, invece, i fondi messi a disposizione dal singolo crowd-investor fra più richiedenti mediante l’impiego di un algoritmo che tiene conto delle caratteristiche delle richieste di finanziamento e dei rischiedenti, da un lato, e delle preference espresse dal crowd-investor in termini di rischio, rendimento e maturità, in modo da diversificare l’investimento. Pertanto, con l’automatic diversification il crowd-investor non ha la possibilità di scegliere i crowd-borrower da finanziare ma finanzia simultaneamente, attraverso una modalità unica assicurata dalla piattaforma, più soggetti ricompresi nel portafoglio di credito oggetto d’investimento. La piattaforma sembra così rendersi manufacturer di portafogli di credito diversificati. Per compensare la suddetta limitazione nella scelta dei crowd- borrower, i crediti dei crowd-investor sono protetti con un fondo di salvaguardia

55 Marketplace lending Verso nuove forme di intermediazione finanziaria?

destinato a coprire eventuali perdite fino a capienza del fondo (non si tratta quindi di una garanzia in senso tecnico ma solo di un rafforzamento della posizione del creditore).

Alcune piattaforme prevedono entrambe le modalità di allocazione lasciando libertà di scelta al crowd-investor, cui viene però suggerito di procedere anche in caso di lender choice ad una opportuna diversificazione del portafoglio crediti.

Dal meccanismo di allocazione adottato dalla piattaforma consegue lo schema di remunerazione scelto dalla medesima che definisce parallelamente il tasso di interesse passivo da applicare al crowd-borrower e il tasso d’interesse attivo (medio-ponderato in relazione ai finanziamenti che costituiscono il “basket” creditizio) per il crowd-investor. Il tasso di interesse attivo per il crowd-investor può essere definito tramite asta oppure fissato periodicamente dalla piattaforma.

La procedura ad asta si concretizza in tre fasi. In una prima fase la piattaforma, considerate le caratteristiche del finanziamento e del borrower, suggerisce un tasso d’interesse di riferimento oppure è lo stesso borrower a dichiarare il tasso d’interesse massimo disposto a pagare per ottenere il finanziamento. In una seconda fase, i lender interessati a finanziare quel borrower rispondono alla domanda di credito del borrower formulando una proposta di acquisto di una determinata quota di finanziamento e dichiarando il tasso d’interesse minimo che sono disposti ad accettare come rendimento dell’investimento. Una volta raggiunto l’ammontare richiesto dal borrower, la piattaforma avvia l’ultima fase di asta che segue le modalità

di asta definite in dettaglio da ciascuna piattaforma. L’asta37 era il metodo di

definizione dei tassi più diffuso qualche anno fa, ma è stato progressivamente

37 Nel marketplace lending si utilizzano le aste a valor comune in quanto il tipo di bene oggetto dell’asta ha essenzialmente lo stesso valore per i partecipanti all’asta (a differenza di quanto avviene per le opere d’arte in cui i partecipanti associano un valore tendenzialmente molto diverso). Le aste più comunemente usate sono: l’asta marginale, l’asta inglese e l’asta olandese. L’asta marginale prevede che il crowd-borrower paghi una media dei tassi offerti, ponderata per le rispettive quantità, e rappresenta tuttora la tipologia di asta più utilizzata dai lending

marketplace. L’“asta inglese” è così definita, in quanto è utilizzata dalle note case d’asta inglesi (Sotheby’s e

Christie’s). I lending marketplace che utilizzano tale asta definiscono un tasso d’interesse di riserva ossia il tasso d’interesse massimo da riconoscere ai crowd-investor. I crowd-investor competendo tra di loro, offriranno tassi d’interesse più bassi, con dei ribassi multipli del tasso di variazione indicato dalla piattaforma stessa. Quando l’offerta di denaro è pari a quella richiesta dal crowd-borrower e nessun crowd-investor è disposto a ridurre ulteriormente il tasso d’interesse allora l’asta si chiude e il crowd-borrower otterrà il prestito dai crowd-investor che avranno offerto il proprio denaro al tasso d’interesse più basso. Al contrario, le piattaforme marketplace lending che utilizzano l’asta olandese definiscono un tasso d’interesse molto basso ossia il tasso d’interesse minimo da riconoscere ai crowd-investor. E questo viene alzato lentamente finché i crowd-investor non offriranno una somma di denaro pari a quella richiesta dal crowd-borrower. E’ definita “asta olandese” in quanto è stata storicamente utilizzata in Olanda per la vendita dei tulipani. Per maggiori informazioni rigurardo ai meccanismi d’asta adottati dai lending marketplace si veda Franks et al. (2016) e Liskovich e Shaton (2017).

Il mechanism design delle aste rappresenta uno dei campi di studio più affascinanti della teoria dei giochi e hanno

avuto uno sviluppo notevole dopo la prima crisi dell’OPEC, quando il Governo USA ha deciso di vendere all’asta i diritti di perforazione per nuovi pozzi petroliferi. Più recentemente è stato di interesse per la necessità di privatizzare le imprese pubbliche e le assegnazioni delle frequenze e delle quote di emissione dei gas a effetto serra (Protocollo di Kyoto). È noto in letteratura che le aste possono soffrire di problemi di collusione o altre manipolazioni e che i vincitori delle aste, precedentemente definite, sono affetti della cosiddetta “maledizione del vincitore” ossia i vincitori che da un lato si aggiudicano il bene oggetto dell’asta ma per farlo in media hanno sovrastimato l’oggetto dell’asta e dunque lo pagheranno ad un prezzo superiore rispetto al valore effettivo del bene (nel nostro caso i crowd-investor riceveranno un tasso d’interesse inferiore rispetto a quello al tasso mercato).

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Quaderni FinTech

N. 5 luglio 2019

abbandonato dalla maggior parte delle piattaforme in quanto ritenuto troppo complesso, nonché molto dispendioso in termini di tempo per crowd-borrower e crowd-lender (Franks et al. 2018; Vallee e Zeng 2018; Wei e Lin 2016).

Un altro modo di definire lo schema di remunerazione vede la piattaforma

fissare periodicamente (in genere giornalmente) il tasso d’interesse sulla base del

rating del crowd-borrower, considerata la tipologia e la durata del prestito. Con questa modalità crowd-borrower con le medesime caratteristiche ottengono il prestito al medesimo tasso d’interesse passivo. Parallelamente, il crowd-investor può selezionare quali crowd-borrower finanziare (lender choice) e per quale importo conoscendo ex-ante il tasso d’interesse attivo. Quasi sempre le piattaforme che adottano questo modello consentono ai crowd-investor di optare per una ripartizione automatica (automatic diversification o “autobid”) del proprio investimento. In questo caso i crowd-investor indicano il profilo rischio-rendimento, la durata e l’ammontare complessivo del finanziamento, che viene poi suddiviso dalla piattaforma su più richiedenti. Questa modalità operativa è la più diffusa negli USA e nel Regno Unito, nonché quella prevalente per i prestiti alle PMI.

Tra i lending marketplace rivolti al segmento privati, più del 95% negli

Stati Uniti e del 75% in Europa usano la modalità di allocazione dell’automatic diversification (o autobid) (Ziegler et al. 2018; Ziegler et al. 2017; Baeck et. al. 2016).

Nei casi, infine, in cui la piattaforma eroga finanziamenti avvalendosi di un

fondo d’investimento, la medesima stabilirà periodicamente il tasso di interesse

passivo per ciascuna classe di rating. Il rendimento percepito dai crowd-investor - sottoscrittori delle quote del fondo, talvolta anche quotato in borsa - dipende, invece, dalla valorizzazione del patrimonio del fondo e dunque anche dai tassi di insolvenza. Questo modello di allocazione è stato adottato da alcune piattaforme francesi per superare il quadro regolamentare stringente (es. Younited Credit, Lendix – ora denominata October).

4.1.7 Forme di protezione per il finanziatore (prestiti unsecured,

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