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DALL’EDIZIONE DI DOUSA A QUELLA DI KRENKEL

Nel documento Lucilio: un intellettuale del II secolo a.C. (pagine 108-112)

LE DATE IMPORTANTI DELLA VITA DI LUCILIO 

2) Costituzione dei libri Per determinare le citazioni da attri­ buire a un dato libro, Nonio scorre in modo esauriente ciascu­

5.1. DALL’EDIZIONE DI DOUSA A QUELLA DI KRENKEL

La prima raccolta dei frammenti luciliani risale alla fine del XVI se­ colo: si tratta dell'edizione curata da Franciscus Iani f. Dousa1 pub­

blicata a Leida nel 1597 e più volte ristampata (nel 1661 ad Amster­ dam, nel 1735, nel 1743, nel 1767). Il testo di Dousa fu ripreso nell'e­ dizione di Deux-Ponts, 1785; alcuni estratti ne furono dati da F. Hu­ reg, Iuvenalis, Persii, Sulpitiae Satirae et Lucilii fragmenta... Paris 1882, e da A. Perreau, Paris 1830.

All'edizione di Dousa seguì nel 1845 quella di E. F. Corpet2, pubbli­ cata a Parigi. Poi videro la luce a Zurigo nel 1846 quella di F. D. Ger­ lach3, a Parigi nel 1864 quella di E. Despois4 (ristampata nel 1873,

nel 1886, nel 1908), a Lipsia nel 1872 quella di L. Mueller5 e nel 1876

quella di C. Lachmann6, terminata da M. Haupt e pubblicata da J. Vahlen a Berlino.

1 F. DOUSA, C. Lucilii Suessani Auruncani satyrographorum principis, eq. Romani, (qui

magnus avunculus Magno Pompeio fuit), Satyrarum quae supersunt reliquiae. Fran­

ciscus Iani f. Dousa collegit, disposuit et notas addidit, Leida 1597.

2 E. F. CORPET, Satires de Lucilius. Fragments revus, augmentès, traduits et annotès

pour la première fois en Français par E. F. Corpet, Paris 1845.

3 F. D. GERLACH, C. Lucilii Saturarum Reliquiae, edidit, auxit, emendavit F. D. Ger­

lach, Zurigo 1846.

4 E. DESPOIS, Les Satiriques latins comprenant Juvènal, Perse, Lucilius, Turnus, Sulpi­

tia. Traduction nouvelle publièe avec les imitations françaises et des notices par E.

Despois, Paris 1864.

5 L. MUELLER, C. Lucilii Saturarum Reliquiae. Emendavit et adnotavit Lucianus Muel­

ler. Accedunt Acci et Suei carminum reliquiae, Lipsia 1872.

6 C. LACHMANN, C. Lucilii Saturarum (Reliquiae), Carolus Lachmannus emendavit, Ber­

Al 1904 risale una delle più illustri edizioni di Lucilio, quella curata da F. Marx7: si tratta di un'opera in due volumi, con commentario, ri­

stampata nel 1963.

La prima versione italiana dei frammenti luciliani comparve soltan­ to nel 1932 e fu curata da E. Bolisani8. Ad essa fece seguito l'edizione

critica di N. Terzaghi9, pubblicata a Firenze nel 1934 e ristampata nel

1944 e poi nel 1966 sotto la direzione di I. Mariotti.

Nel 1938 vide la luce l'edizione inglese di E. H. Warmington10, pub­

blicata in Remains of Old Latin e ristampata nel 1967.

Una delle edizioni di Lucilio più recenti è quella di W. Krenkel11,

pubblicata nel 1970 a Leida. 5.2. L’EDIZIONE DI CHARPIN

La più recente edizione luciliana, che ho seguito nel presente lavo­ ro, è quella curata dallo studioso francese F. Charpin1. Essa si com­

pone di tre volumi2, nei quali l'editore distribuisce i frammenti dei

trenta libri delle Satire di Lucilio. Il primo volume, pubblicato a Parigi nel 1978 (294 pagine), comprende i libri I-VIII; il secondo volume, pubblicato a Parigi nel 1979 (339 pagine), contiene i libri IX-XXVIII; nel terzo volume, pubblicato a Parigi nel 1991 (342 pagine), sono rac­ colti i frammenti appartenenti ai libri XXIX-XXX, i frammenti citati

7 F. MARX, C. Lucilii Carminum Reliquiae. Recensuit, enarravit Fridericus Marx, Lip­

sia, vol. I: Prologomena, Testimonia, Fasti Luciliani, Carminum Reliquiae, Indices, 1904 – vol. II: Commentarius, 1905 (= Amsterdam 1963).

8 E. BOLISANI, Lucilio e i suoi frammenti, Padova 1932.

9 N. TERZAGHI, C. Lucilii Saturarum Reliquiae, Firenze 1934, 19442, (N. Terzaghi – I.

Mariotti) 19663.

10 E. H. WARMINGTON, Remains of Old Latin, newly edited and translated, in four

volumes, III, Lucilius, The XII Tables, Cambridge Massachusetts-London 1938, 19672.

11 W. KRENKEL, Lucilius Satiren, lateinisch und deutsch I-II, Leida 1970.

1 Per alcune considerazioni su questa edizione vd. J. ANDRE, Sur une édition de Luci­

lius, “Revue de philologie, de littèrature et d’histoire anciennes” 53 [1] (1979), 116

ss. e R. DEGL’INNOCENTI PIERINI, Note a Lucilio, “Atene e Roma” 26 (1981), 50 ss.

2 F. CHARPIN, Lucilius, Satires, I (livres I-VIII), texte établi, traduit et annoté par F.

Charpin, Paris 1978; F. CHARPIN, Lucilius, Satires, II (livres IX-XXVIII), texte établi,

traduit et annoté par F. Charpin, Paris 1979; F. CHARPIN, Lucilius, Satires, III (livres

senza riferimento a un libro delle Satire e i frammenti la cui attribu­ zione a Lucilio è dubbia.

Per quanto riguarda i principi di classificazione dei frammenti, Charpin non accoglie né la teoria di Marx né la legge di Lindsay. Am­ mettendo l'impossibilità di riprodurre l'esatta successione dei fram­ menti dell'edizione antica, egli “ricrea” l'opera adottando i seguenti principi guida:

a) I commentatori antichi citano un frammento senza riferirlo a un libro preciso: lo si lascia fra i frammenti “incerti” senza pro­ vare a introdurlo in un dato libro. Nella misura del possibile, lo si accosta ad altri frammenti “incerti” che trattano un tema comparabile.

b) I commentatori antichi citano i frammenti di un dato libro sen­ za trasmettere l'indicazione sul contenuto di questo libro:

1) Parecchi frammenti sembrano trattare di uno stesso tema: ven­ gono raggruppati sotto una stessa rubrica; si mettono in testa i frammenti che definiscono più precisamente questo tema sup­ posto; i frammenti che possono essere loro associati si colloca­ no di seguito. I frammenti che sembrano non poter entrare in alcun raggruppamento di questo tipo si aggiungono alla fine. 2) Parecchi frammenti sembrano corrispondere e delineare la

struttura di un intero libro (come nel caso del libro secondo). Nella misura del possibile, tutti i frammenti vengono raggrup­ pati in funzione di alcuni punti base.

c) I commentatori antichi citano i frammenti di un dato libro e in­ dicano il contenuto di questo libro:

1) Nessun frammento sembra riferirsi al tema indicato. Si pubbli­ cano i frammenti secondo i principi decretati sopra (b, 1).

2) Parecchi frammenti sembrano riferirsi al tema indicato: vengo­ no collocati sotto una stessa rubrica. Tra gli altri frammenti, quelli che sembrano riferirsi ad uno stesso tema vengono rag­ gruppati; quelli che sembrano non entrare in alcun raggruppa­ mento di questo tipo vengono collocati di seguito.

È naturale che, al momento dell'applicazione di questi principi, si inserisca inevitabilmente una certa arbitrarietà: l'unica soluzione è cercare di ridurla il più possibile.

Nell'edizione charpiniana, ciascun frammento è presentato con:  un numero d'ordine nella serie in cui è collocato, che potrebbe

essere un libro (I-XXX) o un corpus di frammenti la cui colloca­ zione è incerta (H.: esametri; SN.: senari giambici; SP.: settenari

trocaici) o la cui attribuzione a Lucilio è dubbia (D.) [es. Libro I, fr. 2];

 il numero d'ordine dei versi nell'edizione di Marx (M.) [es. 9 M.];  l'indicazione della fonte e dei suoi riferimenti precisi [es. PROB.

Vita Pers. 10];

 la citazione dal contesto che introduce il frammento [es. …lecto

Lucili libro decimo, vehementer saturas componere instituit, cuius libri principium imitatus est…].

Quando uno stesso frammento è trasmesso da molte fonti, queste sono separate da due lineette diritte [es. PROB. Vita Pers. 10: …lecto

Lucili libro decimo, vehementer saturas componere instituit, cuius libri principium imitatus est… ││ SCHOL. PERS. I 1: hunc versum de Lucili pri­

mo transtulit].

Per tutti i frammenti e le relative fonti viene proposta una traduzio­ ne in lingua francese, collocata a sinistra. L'apparato critico (positivo) trova invece spazio in basso a destra, dopo tutti frammenti contenuti in ogni pagina. Il commento di ciascun frammento è offerto nelle note complementari, poste alla fine di ogni volume.

CAPITOLO III

TRASFORMAZIONI POLITICHE

Nel documento Lucilio: un intellettuale del II secolo a.C. (pagine 108-112)