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La devolution nella storia: nascita ed evoluzione fino agli anni Novanta

2. LL “QUASI” REGIONALISMO INGLESE: UNITED KINGDOM & DEVOLUTION

2.2 IL QUASI REGIONALISMO INGLESE TRA UNIONE E DEVOLUZIONE

2.2.1 La devolution nella storia: nascita ed evoluzione fino agli anni Novanta

Il tema della devolution è stato un tema ricorrente nell’agenda politica del Regno Unito sin dal primo Home Rule Bill introdotto dal primo ministro William Gladstone nel 1886 (formalmente conosciuto come the Government of Ireland Bill)179. Questo tema emerse,

infatti, come soluzione al cd. problema irlandese: l’Irlanda durante il XIX secolo fu protagonista di grandi scontri all’interno del parlamento, e in più occasioni (1885, 1892, 1910) i parlamentari irlandesi si rivelarono decisivi per gli equilibri della camera dei comuni180. Il governo così, per ovviare questo problema, propose The Home rule Bill che fu

però bocciato nel 1886 e successivamente nel 1893.

Nel 1920 finalmente venne approvato The Government of Ireland Act: questo prevedeva l’istituzione di parlamenti paralleli per il sud ed il Nord dell’Irlanda, con la speranza che questi prima o poi si sarebbero riuniti. Speranza questa che venne definitivamente abbandonata nel 1922 quando l’Irlanda del sud dichiarò l’indipendenza, divenendo nel 1949 “Repubblica di Irlanda”. L’Irlanda del nord rimase, invece, all’interno dell’Unione con un proprio governo ed un proprio parlamento181. Questo sistema sopravvisse fino alla sua

sospensione nel 1972: a seguito dello scoppio dei “The Troubles”, Westminster decise infatti di sospendere la devolution ristabilendo un governo diretto182. I successivi tentativi di ristabilire

forme di devolution nel nord dell’Irlanda fallirono fino al Belfast (o ‘Good Friday’) Agreement del 1998 che ha reso la sua reintroduzione possibile attraverso Northern Ireland Act 1998. Mentre la questione della Irish Home Rule e della separazione dell’Irlanda del Sud dominava il dibattito a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, parallelamente si sviluppava una sempre maggiore consapevolezza delle diversità esistenti tra i vari stati dell’Unione. Di conseguenza,

178 Dipartimento della funzione pubblica per l’efficienza delle amministrazioni, La Public Governance in Europa,

Formez, 2004, Vol.5.: Il Regno Unito p.231

179Blick A., Devolution in the UK: Historical Perspective, Kings’s College London, 2016, pp.2-5

180 The Constitution Committee, The Union and devolution, 2016, par.16

181 The Constitution Committee, The Union and devolution, 2016, par.16

il governo della Gran Bretagna gradualmente iniziò a sviluppare strutture amministrative separate anche per Scozia e Galles.

Nel 1885 venne istituito lo “Scottish Office”, un Dipartimento del Governo del Regno Unito incaricato della conduzione degli affari scozzesi. A questo erano attribuite responsabilità nei campi dell'educazione, della salute, del governo locale, della pesca, della pubblica sicurezza, delle prigioni e delle strade183. Nel 1926 lo Scottish Office divenne Segretariato di Stato

allargando progressivamente le sue competenze e spostando la sede da Londra ad Edimburgo nel 1939184. La Seconda guerra mondiale vide poi un particolare e distinto

rafforzamento delle istituzioni nazionali scozzesi: il welfare scozzese ottenne maggiori riconoscimenti con l’istituzione di un servizio sanitario nazionale indipendente creato parallelamente al servizio sanitario di Inghilterra e Galles185 . Il Segretario di Stato scozzese

divenne, dunque, responsabile per una considerevole parte dell’amministrazione del Governo scozzese, tanto che è in tale contesto che si arriva a parlare di amministrazione indipendente186.

In Galles la devolution amministrativa si è sviluppata in maniera più lenta. Nonostante ciò, un numero crescente di poteri veniva gestito separatamente attraverso i dipartimenti di stato, tanto che il Segretario di stato, anche in questo caso, divenne responsabile dell’amministrazione di una larga parte delle attività governative gallese. Nel 1953 fu creato un ministero per gli affari del Galles e nel 1964 il Welsh office.

Le pressioni per una maggiore devolution crebbero lentamente durante la seconda metà del Novecento. In un contesto dove aumentavano le preoccupazioni che il Governo ed il Parlamento del Regno Unito non fossero in grado di affrontare efficacemente le difficoltà economiche che Galles e Scozia si trovavano ad affrontare, e, visto il crescente appeal dei partiti nazionalisti sull’opinione pubblica, sia Laburisti che Conservatori si risolsero ad utilizzare l’arma della Devolution.

A seguito di ciò, negli anni Sessanta, si avviò un serio dibattito sull'opportunità di istituire Assemblee devolute in Scozia e Galles. Nella ‘Declaration of Perth’, il Leader conservatore Edward Heath dichiarò il supporto del suo partito alla causa della devolution e istituì una commissione che avrebbe dovuto redigere una proposta per istituire un Parlamento scozzese. Allo stesso tempo il governo Laburista istituì una commissione Reale sulla

183 Deacon R., Devolution in the United Kingdom, Edinburgh University Press, 2012, p.1-19

184 Commission on Scottish Devolution (the Calman Commission), Serving Scotland Better, p 30

185The National Health Service (Scotland) Act 1947.Anche il parlamento Nord Irlandese istituì un NHS parallelo

Health Serviîces (Northern Ireland) Act 1948. V. J.D.B. Mitchell, Constitutional Law, Second edition, W.Green &

Son, Edinburgh, 1968, pp. 209.

186 Il segretario di Stato per la Scozia e the Scottish Law Officers erano anche responsabili per assicurare la

costituzione nel 1969, conosciuta come Commissione Kilbrandon187. La maggioranza dei

suoi membri si dichiararono favorevoli alla creazioni di un’assemblea scozzese e di un’assemblea gallese con poteri legislativi ed eletta su base proporzionale188. Lo Scotland Act

ed il Wales Act relativi furono promulgati nel luglio 1978 ed entrambi, affinché entrassero in vigore, richiedevano un’approvazione referendaria. I referendum in entrambe le nazioni si tennero nel 1979.

In Scozia votarono in favore 1.230.937, con una maggioranza di oltre 77mila voti. Ma questo rappresentava solo il 32.9% dell'elettorato, al di sotto dunque del 40% richiesto da Westminster perché l'atto entrasse in vigore.

Il Galles, invece, espresse un voto chiaramente contrario189. Nessuna delle due assemblee,

dunque, fu istituita.

Tuttavia i sostenitori della devolution non si persero d’animo e nel corso degli anni Ottanta e degli anni Novanta continuarono con le loro campagne. Dal 1988 una Convenzione Costituzionale Scozzese condusse una campagna per il cambiamento, ne facevano parte politici laburisti e liberal-democratici, autorità locali, rappresentanti del business e di gruppi civici e persone di chiesa. Questa, iniziata nel 1989 con la firma del “Claim of Right' 190, nel

1995 sviluppò proposte dettagliate per un Parlamento Scozzese: la relazione finale - Un Parlamento della Scozia, un Diritto della Scozia - fu pubblicata nel 1995.