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La distribuzione del campione in relazione alla rilevanza istitu- istitu-zionale degli attori coinvolti

Per un’analisi dettagliata sul ruolo di diversi attori nell’innovazione so-ciale si procede nel distinguere le iniziative in funzione della rilevanza isti-tuzionale dei soggetti attuatori e promotori.

Come è stato ampiamente definito nel paragrafo riguardante la metodolo-gia, per “rilevanza istituzionale” dell’attuatore e dei promotori si intende il rilievo dimensionale (nazionale o internazionale) connesso all’identità di un soggetto pubblico o privato. Anche in questo caso, il criterio è stato definito per ciascuna iniziativa attribuendo un livello “alto” o “basso” sulla base del grado di legittimazione riconosciuto al soggetto considerato.

Tipologie di soggetti con scarsa rilevanza istituzionale riguardano ad esempio le istituzioni pubbliche o le organizzazioni private di modesta

enti-tà, sia dal punto di vista economico che a livello dimensionale come ad esempio enti comunali di ridotte dimensioni o imprese medio-piccole ope-ranti in contesti locali. Qualora si tratti invece di un’elevata rilevanza istitu-zionale, l’attore rappresenta istituzioni pubbliche oppure organizzazioni private influenti e legittimate nel territorio: si tratta ad esempio degli enti pubblici statali o provinciali, nonché di imprese medio-grandi appartenenti allo scenario nazionale.

Relativamente ai promotori, si rileva come la maggior parte delle inizia-tive del campione presenti almeno uno sponsor dotato di rilevanza istitu-zionale.

A tal proposito, è possibile affermare che le innovazioni sociali, per il 65%, vengono promosse da soggetti istituzionalmente rilevanti che ne legit-timano l’attuazione (Tabella 45).

Tabella 45 ‒ Progetti di IS suddivisi per livello di rilevanza istituzionale dei pro-motori

Numero %

Promotore con Rilevanza istituzionale 375 65%

Promotore senza Rilevanza istituzionale 203 35%

Totale progetti 578 100%

Questo aspetto è fondamentale nel sottolineare come il fondamentale supporto delle istituzioni sia un presupposto alla realizzazione di nuove ini-ziative di innovazione sociale.

Questa evidenza può essere ulteriormente approfondita qualora si intro-duce nell’oggetto dell’analisi anche la variabile innovativa.

Procedendo a distinguere per tipologia di innovazione e concentrandoci sui progetti promossi da soggetti dotati di rilevanza istituzionale, questi si dedicano per lo più alla promozione di innovazione relazionale (40%), con-tro il 25% delle iniziative che invece riguardano quella tecnologica; valore intermedio risultano le attività che beneficiano di entrambe le innovazioni che sono il 34% del campione (Tabella 46).

Il dato evidenziato fa emergere come il fenomeno dell’innovazione re-lazionale sia un elemento fondamentale per i business innovativi e ad im-patto sociale, fenomeno che è in crescita rispetto allo scorso anno; ne è conferma il fatto che anche i soggetti pubblici se ne siano resi conto (la Tabella 46 evidenzia infatti che il 40% dei progetti è interessato a questa innovazione).

Anche nei casi di promotori con bassa rilevanza istituzionale, il 73% delle casistiche riguarda l’innovazione relazionale.

Tabella 46 ‒ Progetti di IS aventi promotori con rilevanza istituzionale alta, suddi-visi per tipo di innovazione

Tipologia Innovazione in base alla Rilevanza istituzionale alta Numero %

Innovazione tecnologica 95 25%

Innovazione relazionale 151 40%

Entrambe le Innovazioni 129 34%

Tot 375 100%

In questo caso solo il 12% delle innovazioni tecnologiche riporta pro-motori con scarsa rilevanza istituzionale (Tabella 47).

Tabella 47 ‒ Progetti di IS aventi promotori con rilevanza istituzionale bassa sud-divisi per tipo di innovazione

Tipologia Innovazione in base alla Rilevanza istituzionale bassa Numero %

Innovazione tecnologica 25 12%

Innovazione relazionale 149 73%

Entrambe le Innovazioni 29 14%

Tot 203 100%

Tabella 48 ‒ Progetti di IS suddivisi per ambito di rilievo sociale e rilevanza istitu-zionale dei promotori

Promotori con Alta RI Promotori Bassa RI

Ambito IS mero Nu- % Ambito IS mero Nu- %

Assistenza sanitaria 16 3% Assistenza sanitaria 8 1% Assistenzai sociale 57 10% Assistenzai sociale 21 4%

Coworking &

Smartwor-king 22 4%

Coworking &

Smartwor-king 22 4%

Crowfunding &

Microcre-dito 22 4%

Crowfunding &

Microcre-dito 32 6%

Cultura 20 3% Cultura 16 3%

Formazione 48 8% Formazione 14 2%

Integrazione sociale 71 12% Integrazione sociale 22 4% Miglioramento ambientale 48 8% Miglioramento ambientale 13 2% Mobilità sostenibile 20 3% Mobilità sostenibile 12 2% Sostegno alla persona 20 3% Sostegno alla persona 18 3% Riqualificazione urbana e

Rivitalizzazione periferie 17 3%

Riqualificazione urbana e Rivitalizzazione comunità

periferie 10 2%

Turismo sostenibile 14 2% Turismo sostenibile 15 3%

La tabella sopra riportata (Tabella 48) raffigura la distribuzione dei pro-getti nei diversi ambiti di applicazione, evidenziando la rilevanza nale dei promotori. Per quanto concerne i soggetti dotati di rilievo istituzio-nale, le innovazioni si collocano in modo piuttosto eterogenee nei differenti contesti, assumendo valori non superiori al 12%: si evidenziano gli ambiti dell’Integrazione Sociale (12%) e dell’Assistenza Sociale (10%). Per i pro-getti i cui promotori sono privi di rilevanza istituzionale, la maggior parte delle iniziative si concentra Crowfunding & Microcredito (6%).

Riguardo i soggetti attuatori delle iniziative, invece, è possibile afferma-re la netta pafferma-revalenza di afferma-realtà prive di rilievo istituzionale (86% dei casi) (Tabella 49).

Tabella 49 ‒ Progetti di IS suddivisi per livello di rilevanza istituzionale dell’attuatore

Numero %

Attore con Rilevanza istituzionale 79 14%

Attore senza Rilevanza istituzionale 499 86%

Totale progetti 578 100%

Nel corso del seguente capitolo è stato rilevato come, in ciascuna delle tipologie innovative identificate, le NPO risultino i principali attuatori dell’innovazione sociale (53%) (Tabella 30). Si tratta di entità per lo più di piccole dimensioni, nelle quali operano un numero ridotto di individui. Ne segue che la scarsa rilevanza istituzionale degli attuatori dell’innovazione sociale deriva proprio dalla natura dei soggetti menzionati, protagonisti del-lo scenario italiano inerente la social innovation, ma, nella maggioranza dei casi, privi di una significativa struttura dimensionale ed organizzativa. Le imprese sono gli attuatori immediatamente successivi alle NPO in termini di numerosità campionaria e anche in questo caso, la rilevanza istituzionale delle stesse, in qualità di attuatori, risulta spesso limitata, trattandosi di soggetti di dimensioni non grandi che agiscono operanti su scala per lo più locale o al massimo regionale. È bene sottolineare che questo risultato vale per tutte le tipologie di innovazione analizzate.

Nel prosieguo vengono distinti i progetti in funzione delle tipologie in-novative. Nell’ambito degli attuatori con rilevanza istituzionale assume maggior peso l’innovazione relazionale nella quale si colloca il 7% dei pro-getti, immediatamente seguito da entrambe le innovazioni con il restante 8% (Tabella 50).

Anche per quanto concerne gli attuatori privi di rilievo istituzionale nel-la suddivisione dei progetti tra le diverse innovazioni risulta spiccare l’innovazione relazionale con il 45% del campione di riferimento.

L’innovazione tecnologica ed entrambe le innovazioni risultano invece omogenee aggirandosi tra il 19% e il 22% (Tabella 51).

Tabella 50 ‒ Progetti di IS aventi attuatori con elevata RI suddivisi per tipo di in-novazione

Tipologia Innovazione in base alla RI (alta) Numero %

Innovazione tecnologica 9 2%

Innovazione relazionale 38 7%

Entrambe le Innovazioni 32 6%

Tot 79 14%

Tabella 51 ‒ Progetti di IS aventi attuatori con bassa RI suddivisi per tipo di inno-vazione

Tipologia Innovazione in base alla RI (bassa) Numero %

Innovazione tecnologica 111 19%

Innovazione relazionale 262 45%

Entrambe le Innovazioni 126 22%

Tot 499 86%

Analizzando il comportamento dei soggetti attuatori con e senza rile-vanza istituzionale in funzione degli ambiti sociali di applicazione, emerge come gli attori privi di rilevanza istituzionale siano portati a realizzare ini-ziative connesse in prevalenza agli ambiti dell’Integrazione sociale (14,4%), dell’Assistenza sociale (11,9%) e del Miglioramento ambientale (9,5%) (Tabella 52).

Nei casi di attuatori con rilevanza istituzionale prevalgono la Formazio-ne (3,5%), IntegrazioFormazio-ne sociale (1,7%) e Assistenza sociale (1,6%); bisogna ricordare che questo campione è decisamente più ristretto rispetto a quello degli attuatori senza rilevanza istituzionale (Tabella 52).

Una plausibile conclusione di ciò consiste nel fatto che gli attuatori con rilevanza istituzionale impegnano le proprie risorse in progetti particolar-mente strutturati, alla base dei quali vi sono programmi di inserimento pro-fessionale, nonché interventi strategici, ben definiti.

È opportuno per completezza verificare anche la potenziale relazione tra sostenibilità economica delle iniziative e rilevanza istituzionale di promoto-ri e attuatopromoto-ri.

Per quanto riguarda le iniziative con promotori ad alta rilevanza istitu-zionale si evince che c’è una distribuzione uniforme tra la sostenibilità eco-nomica Potenziale (31%) e quelli con sostenibilità ecoeco-nomica debole

(34%). Tale evidenza suggerisce il sussistere di una plausibile relazione se-condo la quale, nel caso di progetti promossi da realtà istituzionalmente ri-conosciute, la forza economica tende ad essere meno rilevante (Tabella 53). Tabella 52 ‒ Progetti di IS suddivisi per ambito di rilievo sociale e rilevanza istitu-zionale dell’attuatore

Attuatori alta Rilevanza istituzionale Attuatori bassa Rilevanza istituzionale Ambito IS Numero % Ambito IS Numero %

Assistenza sanitaria 2 0,30% Assistenza sanitaria 22 3,80% Assistenza sociale 9 1,60% Assistenza sociale 69 11,90%

Coworking &

Smartworking 5 0,90%

Coworking &

Smartworking 39 6,70%

Crowfunding &

Mi-crocredito 5 0,90%

Crowfunding &

Mi-crocredito 49 8,50%

Cultura 7 1,20% Cultura 29 5,00%

Formazione 20 3,50% Formazione 42 7,30%

Integrazione sociale 10 1,70% Integrazione sociale 83 14,40% Miglioramento

am-bientale 6 1,00%

Miglioramento

am-bientale 55 9,50%

Mobilità sostenibile 5 0,90% Mobilità sostenibile 27 4,70% Sostegno alla

perso-na 6 1,00%

Sostegno alla

perso-na 31 5,40%

Riqualificazione ur-bana e Rivitalizza-zione comunità peri-feriche 3 0,50% Riqualificazione urbana e Rivitaliz-zazione comunità periferiche 25 4,30% Turismo sostenibile 1 0,20% Turismo sostenibile 28 4,80%

Totale 79 14% Totale 499 86%

Tabella 53 ‒ Numero di progetti di IS suddivisi per livello di sostenibilità econo-mica e per rilevanza istituzionale promotori

Sostenibilità economica

Potenziale Debole Totale

Rilev Istituz Promotori

Si 31% 34% 65%

No 23% 12% 35%

Tot 54% 56% 100%

Per quanto concerne le iniziative prese da soggetti attuatori invece, pre-valgono i privi di rilevanza istituzionale (86%) e la sostenibilità economica viene distribuita in maniera omogenea tra il 45% e il 41% (Tabella 54).

Tabella 54 ‒ Numero di progetti di IS suddivisi per livello di sostenibilità econo-mica e per rilevanza istituzionale degli attori

Sostenibilità economica

Potenziale Debole Tot

Rilev Istituz Attuatori

Si 9% 4% 14%

No 45% 41% 86%

Tot 54% 46% 100%

Conclusioni

Dall’analisi del nostro database composto da 578 esperienze emerge che la maggior parte delle iniziative di innovazione sociale si concentrano nell’ambito dell’Integrazione Sociale e in quello dell’Assistenza Sociale e della Formazione. Anche gli altri campi di applicazione mostrano, tuttavia, una significativa rappresentatività e ciò evidenzia che l’innovazione sociale è un fenomeno eterogeneo.

Il 52% del campione è caratterizzato da innovazione di tipo relazionale, a dimostrazione dell’orientamento collettivo di base dell’innovazione socia-le, la quale prende forma grazie allo sviluppo di reti di organizzazioni e soggetti che si scambiano informazioni, conoscenze e know-how. Le Orga-nizzazioni no profit emergono chiaramente come protagoniste dell’innova-zione sociale, sia come attori attuatori che come promotori. Dall’analisi dei promotori emerge un dato interessante: il 39% del campione è rappresenta-to da reti di promorappresenta-tori. Nel fenomeno dell’innovazione sociale le reti com-poste da differenti soggetti sono una peculiarità. Grazie a queste reti, i sog-getti che partecipano come sostenitori e/o finanziatori alla creazione delle condizioni per l’attuazione del progetto riescono ad aggregare competenze, conoscenze e risorse e ad amplificare il loro sostegno.

Dal campione emerge che la maggior parte delle iniziative di innovazione sociale viene alla luce nella forma di organizzazioni ad hoc, in un’ottica di continuità e durabilità e che non sono progetti limitati nel tempo o alla realiz-zazione di una singola attività. Il 78% delle organizzazioni ad hoc ha soste-nibilità economica potenziale, sembrando in grado di generare entrate ade-guate per raggiungere una discreta stabilità economica. Inoltre, dal punto di vista del ruolo assunto dagli attori dell’innovazione sociale, i promotori sono in maggioranza dotati di elevata rilevanza istituzionale. Di contro, gli attuato-ri delle iniziative sono nell’86% dei casi soggetti non istituzionali, eviden-ziando il ruolo determinante di entità private (prima di tutto “no profit”).

7. La sharing economy quale modalità

di implementazione e diffusione