Come precedentemente esposto nel paragrafo riguardante la metodolo-gia, per sostenibilità economica dei progetti/organizzazioni di Social Inno-vation si intende la capacità di attrarre e generare risorse economiche (at-traverso diverse modalità) tali da garantire l’equilibrio economico nel me-dio termine e una certa capacità di accumulazione di utile per la crescita delle attività.
Nella nostra analisi, come già espresso, abbiamo distinto la sostenibilità economica in “potenziale” e “debole”; si è definita una sostenibilità eco-nomica potenziale quando, sulla base delle informazioni e della
documen-tazione disponibile, appare che l’iniziativa sia almeno potenzialmente in grado di generare flussi in entrata costanti e duraturi. Di contro, sono state definite “deboli” le casistiche non strutturalmente in grado di generare flus-si di cassa in modo continuo. Si sottolinea che le suddette valutazioni sono basate su informazioni pubblicamente disponibili, ma non direttamente ve-rificate mediante il confronto con gli attuatori dei singoli progetti in que-stione.
Il 54% dei progetti facenti parte del campione appare avere sostenibilità economico-finanziaria potenziale; di conseguenza, il 46% delle iniziative non è certamente nelle condizioni di raggiungere una propria sostenibilità economica e finanziaria (Tabella 39). Tale evidenza conferma i risultati presentati nel precedente rapporto.
Tabella 39 ‒ Progetti di IS suddivisi per livello di sostenibilità economico-finanziaria
Livello di Sostenibilità Economico-Finanziaria Numero %
Sostenibilità Economica Potenziale 315 54%
Sostenibilità Economica Debole 263 46%
Totale 578 100%
A tal proposito risulta in linea e conforme anche allo scorso anno il ri-sultato secondo cui le iniziative con maggiore sostenibilità potenziale sono quelle che hanno ad oggetto l’innovazione di tipo relazionale.
Addirittura il 65% delle iniziative sostenibili si colloca infatti nella menzionata tipologia innovativa, seguita dalle casistiche che coinvolgono entrambe le innovazioni (22%) ed infine da quelle basate sulla tecnologia (12%) (Tabella 40).
Tabella 40 ‒ Progetti di IS con sostenibilità potenziale suddivisi per tipo di inno-vazione
Sostenibilità Economica Potenziale
Tipologia di Innovazione Numero %
Innovazione Relazionale 206 65%
Innovazione Tecnologia 39 12%
Entrambe le Innovazioni 70 22%
Totale 315 100%
Allo stesso modo, le iniziative aventi una prospettiva di sostenibilità eco-nomico-finanziaria debole, sono maggiormente concentrate nell’ambito di
quelle caratterizzate da innovazione reazionale (36%), seguite da “entrambi le innovazioni” 33% ed “innovazione tecnologica” 31% (Tabella 41).
Tabella 41 ‒ Progetti di IS con sostenibilità debole suddivisi per tipo di innovazione
Sostenibilità Economica Debole
Tipologia di Innovazione Numero %
Innovazione Relazionale 94 36%
Innovazione Tecnologia 81 31%
Entrambe le Innovazioni 88 33%
Totale 263 100%
Questa evidenza può essere spiegata considerando che il livello di im-pegno economico-finanziario necessario alla realizzazione dei progetti ri-chiede uno sforzo minore nel caso dell’innovazione relazionale, che per sua natura ricerca competenze di natura non monetaria (come condivisione di conoscenza o di dati, scambio di beni e servizi nell’ambito di piattaforme interattive), rispetto all’impegno richiesto nel caso dell’innovazione tecno-logica.
La tecnologia al contrario richiede spesso elevati investimenti economi-ci che spesso prevedono un ritorno di lungo periodo.
È il caso ad esempio di quelle soluzioni tecnologiche che, oltre al conte-nuto sociale innovativo, implicano la progettazione e realizzazione di stru-menti volti a far fronte alle esigenze di persone con handicap: apparecchi per non udenti o protesi meccaniche. Tali applicazioni richiedono interventi economici differenziati per importo e durata rispetto ad alcune casistiche di mera innovazione relazionale incentrate esclusivamente sulla condivisione di informazioni.
Conferma del fatto che l’innovazione relazionale risulti più valida anche sotto il profilo economico viene evidenziato nella tabella sottostante, che pone in rilievo la percentuale di progetti che, in funzione della tipologia in-novativa, riportano una forza economica più o meno elevata.
Si evince che il 68% delle iniziative produttive di innovazione tecnolo-gica è dotato di una debole sostenibilità economica, mentre il 69% delle in-novazioni relazionali sia potenzialmente sostenibile. In caso di entrambe le innovazioni i progetti risultano invece piuttosto bilanciati, tra innovazioni economicamente sostenibili e non (Tabella 42).
Al fine di rendere completa questa analisi vengono proposte due tabelle in funzione di una nuova variabile: l’ambito applicativo in cui il busi-ness/progetto si posiziona. In genere la capacità di un business/organiz-zazione di generare flussi di casa positivi e continuativi nel tempo è legata
al revenue model, proprio per ogni attività. In questa sede si evidenzia nuo-vamente che questa analisi ha un limite importante nel fatto che è basata sulle sole informazioni e dati resi pubblicamente disponibili dai soggetti di-rettamente coinvolti.
Tabella 42 ‒ Progetti di IS suddivisi per tipologia di innovazione e livello di soste-nibilità (valori %)
Sostenibilità Economica Innovazione Relazionale Innovazione Tecnologica Innovazioni Entrambe
SE potenziale 69% 33% 44%
SE debole 31% 68% 56%
Totale 100% 100% 100%
Tabella 43 ‒ Progetti di IS suddivisi per ambito di rilievo sociale rispetto ai totali distribuiti per livello di sostenibilità
SE Potenziale SE Debole
Ambito IS Numero % Numero %
Assistenza sanitaria 14 2% 10 2%
Assistenzai sociale 56 10% 22 4%
Coworking & Smartworking 34 6% 10 2%
Crowfunding & Microcredito 45 8% 9 2%
Cultura 23 4% 13 2%
Formazione 20 3% 42 7%
Integrazione sociale 34 6% 59 10%
Miglioramento ambientale 21 4% 40 7%
Mobilità sostenibile 17 3% 15 3%
Sostegno alla persona 24 4% 14 2%
Riqualificazione urbana e Rivitalizzazione comunità
periferiche 12 2% 15 3%
Turismo sostenibile 15 3% 14 2%
Totale 315 54% 263 46%
Il maggior numero di iniziative economicamente sostenibili è ravvisabi-le nel contesto dell’Assistenza sociaravvisabi-le e del Crowfunding & Microcredito: si tratta nel primo caso del 10% del totale delle iniziative sostenibili, nel se-condo del 8% (Tabella 43).
Viene inoltre proposta una distribuzione dei casi, economicamente so-stenibili e non, per ciascun ambito di applicazione dell’innovazione sociale, osservando la distribuzione delle iniziative con potenziale e bassa sostenibi-lità economica rispetto al totale di ogni specifico ambito di applicazione.
Dallo studio emerge come il Crowfunding & Microcredito, Coworking & Smartworking e Assistenza sociale siano gli ambiti dotati di sostenibilità economico-finanziaria potenziale (rispettivamente per il 83%, 77% e 72%) (Tabella 44).
Tabella 44 ‒ Progetti di IS suddivisi per livello di sostenibilità rispetto ai totali di-stribuiti per ambito
SE Potenziale SE Debole
Ambito IS Numero % Numero % Numero
Assistenza sanitaria 14 58% 10 42% 24
Assistenzai sociale 56 72% 22 28% 78
Coworking &
Smart-working 34 77% 10 23% 44
Crowfunding &
Micro-credito 45 83% 9 17% 54 Cultura 23 64% 13 36% 36 Formazione 20 32% 42 68% 62 Integrazione sociale 34 37% 59 63% 93 Miglioramento ambien-tale 21 34% 40 66% 61 Mobilità sostenibile 17 53% 15 47% 32
Sostegno alla persona 24 63% 14 37% 38
Riqualificazione urbana e Rivitalizzazione
co-munità periferiche 12 44% 15 56% 27
Turismo sostenibile 15 52% 14 48% 29
Totale 315 263 578