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CAPITOLO II: IL NOVAJA DRAMA E I SUOI PRECURSORI

2. IL NOVAJA DRAMA

2.2. Fondamenta ideologiche

Il teatro russo è malato ma i critici non vogliono riconoscerlo. Se una persona soffre di anemia gli vengono prescritte delle medicine specifiche. Il Novaja Drama è la pillola amara che i palchi russi devono inghiottire in quanto è stata prescritta da quei teatranti che col tempo hanno compreso la minaccia. 94

Queste sono le parole di Ugarov, che, in un emblematico discorso del 2004, considerato come una sorta di manifesto del movimento, espone allo stesso tempo la morte e la cura del teatro russo, ovvero la nuova generazione di drammaturghi. Il ND nasce come reazione alla stagnazione teatrale, ma anche alla crisi identitaria post-sovietica che ha lasciato le nuove generazione in un limbo per cui non comprendevano a pieno né la società sovietica né quella contemporanea in frantumi. Il maggiore intento di questo teatro è quello di riportare in scena la contemporaneità e le voci di chi non è mai stato ascoltato, come gli emarginati e le vittime della violenza sovietica e dei bassifondi sociali:

94 M. Ugarov, Krasota pogibut mir! Manifest “Novoj Dramy”, “Iskusstvo kino”, 2 febbraio 2004. Disponibile al link:

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nessuno aveva mai scritto riguardo la guerra cecena, la situazione delle comunità di tossici nelle periferie, dei nuovi russi arricchitisi dopo il crollo o dei magnati della televisione. È dunque significativo che i maggiori interpreti del movimento vengano dalle aree che più hanno sofferto dopo la dissoluzione, come Togliatti, la Siberia o Ekaterinburg, e non dai principali centri culturali di Mosca e San Pietroburgo. Per tale motivo il ND è stato definito come “il teatro della consapevolezza”95, è un teatro impegnato socialmente e politicamente che nasce dall’urgenza di trovare non solo un nuovo linguaggio teatrale, ma un nuovo dialogo con i suoi spettatori.96

Fin dagli albori di questo movimento, i critici hanno fortemente osteggiato le pièce dei giovani drammaturghi definendole una “sramaturgija”, ovvero una vergogna, a causa dell’assenza di una morale o della catarsi tipica del teatro greco e per l’uso estensivo di oscenità e violenza in scena.97 Un altro problema per i critici riguarda la confusione terminologica che circonda il nome del movimento, che fa infatti riferimento a più concetti: il movimento teatrale di stampo naturalista nato in Europa nel XIX-XX secolo con l’intenzione di esporre i problemi sociali, tra cui troviamo Zola, Shaw, Ibsen e Gor’kij in Russia; l’omonimo festival Novaja Drama; la comunità del “Živoj žurnal”; il teatro di marina Oleneva a Perm’ e il nome di un sito internet della comunità della Casa del Drammaturgo di San Pietroburgo.98 Questa molteplicità di riferimenti ha mandato in confusione i critici, che non avevano ben compreso cosa fosse questo Novaja Drama del XXI secolo. Il loro nome è in realtà uno slogan ideologico che designa quello che stanno facendo, ovvero testi attuali che, come dice Vyrypaev, parlano del “qui e ora” e non del “lì e allora”.99

Inoltre, data l’eterogeneità di stili e temi trattati, i critici hanno tuttora delle difficoltà a caratterizzarlo come movimento o a definirne uno stile primario. Secondo i suoi esponenti ciò che li accomuna è la volontà di riportare la contemporaneità a teatro e un atteggiamento di ribellione al sistema teatrale che hanno ereditato. Secondo Ugarov, il ND può essere sicuramente classificato come un movimento in quanto cerca di riavvicinarsi alle persone e alla realtà; la Gremina invece lo considera uno studio sociologico sulla comunicazione moderna.100 Per quanto riguarda la definizione

95 M. Mamaladze, op. cit.

96 I palchi dei teatri associati al ND sono noti come podvalnye teatry (teatri dell’underground) in quanto si trovano

sottoterra e non sono rialzati per mantenere un contatto più diretto con il pubblico. Inoltre, nelle sale spesso non entrano più di quaranta o cinquanta spettatori per mantenere una cerchia intima.

97I. Smirnov, Sramaturgija, “Nezavisimaja gazeta”, 13 maggio 2000. Disponibile al link: http://www.ng.ru/culture/2000-

05-13/7_tipa_gramaturgia.html; (Data di ultima consultazione: 15/04/2020);

98 E. Fanajlova, Itogi festivalja “Novaja Drama”, Radio Svoboda, 13 ottobre 2003. Disponibile al link:

https://www.svoboda.org/a/24200693.html (Data di ultima consultazione 4/04/2020);

99 M. Davydova, Interv’ju s Kirillom Serebrennikom: “zdes’ i sejčas i ne tam i togda”, “Vremja Novosti”, n. 211, 16

novembre 2011. Disponibile al link: http://www.vremya.ru/2001/211/10/16519.html (Data di ultima consultazione: 12/05/2020);

100 K. Matvienko, Stala li rossjskaja novaja drama stilem v teatral’nom iskusstve?, “Teatr”, n. 3, 2011.Disponibile al

link: http://oteatre.info/stala-li-rossijskaya-novaya-drama-stilem-v-teatralnom-iskusstve/ (Data di ultima consultazione: 20/05/2020);

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di uno stile unico la Koval’skaja ritrova uno stile nel senso di unità storica esteticamente indotta, vi riscontra infatti un’unità estetica che non vuole solo dare l’illusione della realtà, come solitamente avviene a teatro, ma rappresentarla così com’è, senza filtri o timori e in questo rappresenta sicuramente una nuova prospettiva e di conseguenza un nuovo stile.101

Le parole della Gromova permettono di avere una visione più definitiva ed esplicativa sull’argomento:

I drammaturghi contemporanei rigettano la classificazione di genere tradizionale, insistendo sull’individualità di ogni singola pièce. Rigettano anche lo sviluppo dell’azione scenica proprio del dramma classico (intreccio, climax ecc.), sperimentano con la composizione, ampliano gli espedienti per una “presenza autoriale” più marcata. Ecco perché, spesso, accanto all’etichetta “pièce”, è possibile incontrare “testo”, “progetto”, “composizione” e una moltitudine di definizioni inventate dagli autori stessi.102

Sebbene sia troppo presto per definire le caratteristiche di un movimento ancora in attività, non si può contestare il fatto che il ND sia stato un potente motore nella creazione di una nuova estetica del teatro russo che ha così riacquistato la sua importanza anche all’estero.