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CAPITOLO II: IL NOVAJA DRAMA E I SUOI PRECURSORI

2. IL NOVAJA DRAMA

2.1. La storia del Novaja Drama

La caduta dell’Unione Sovietica portò con sé il crollo delle industrie, carenza di cibo, aumento dell’analfabetismo e dei livelli di disoccupazione, un maggiore tasso di mortalità infantile, suicidi e omicidi che colpì soprattutto le periferie e le zone più povere del paese. Durante i primi due mandati del governo Putin (2000-2008) l’economia russa si riprese portando nuovamente stabilità a una popolazione logorata e scioccata dai costanti conflitti sociali, politici e psicologici subiti dalla Guerra Fredda in poi. Nei primi anni Novanta si fa quindi avanti una generazione di giovani drammaturghi pronti a fissare questa nuova realtà che si andava formando, creando opere che fossero effettivamente il frutto del loro tempo, utilizzando, ad esempio, le nuove tecnologie, le influenze del rap e del cinema. Il Novaja Drama diede un nuovo slancio creativo al teatro russo modernizzandolo, ma la comparsa di testi contemporanei è anche la manifestazione dell’inquietudine sociale portata dal sistema di bugie e corruzione dei governi El’cin e Putin.88 Il teatro del ND89 è stata l’unica arte a rispondere e per questo non è solo un movimento teatrale, ma un vero e proprio fenomeno sociale nato dalla necessità di portare avanti una discussione provocatoria nel mondo dell’arte che si era chiuso nella paura e nel degrado.90 I drammaturghi del ND sono riusciti ad avere un approccio proattivo che ha risolto il periodo di stagnazione teatrale che in altri paesi del mondo, come ad esempio l’Italia, è tuttora presente.

Il ND ha inoltre il merito di aver dato nuovamente spazio ai giovani drammaturghi e registi che erano stati lasciati fuori dai teatri stabili; è un movimento che infatti non nasce nei teatri, ma nei festival fondati dagli ex-drammaturghi della perestrojka come Kazancev e Koljada che auspicavano il ritorno della contemporaneità a teatro.91

88 P. Rudnev, Nuova drammaturgia: i fiori del male sovietico, in Dossier teatro russo 2.0, a cura di R. Arcelloni e F.

Malcovati, “Hystrio”, n.4, 2012, p. 42.

89 Da questo momento in poi si userà l’abbreviatura ND per riferirsi al Novaja Drama.

90 J. Freedman, Real and Phantom pains: An Anthology of New Russian Drama, s.l., New Academia Publishing, 2014, p.

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91 Nel corso degli anni il ND e i suoi seguaci hanno fondato moltissimi festival oltre al Ljubimovka e il Novaja P’esa.

Riporto qui una lista dei maggiori festival dedicati al teatro contemporaneo russo: Zolotaja Maska e il Soffitto D’orto, validi per tutti i generi teatrali (Mosca e San Pietroburgo); La stagione Stanislavskij (Mosca) dedicato ai giovani autori delle scuole di drammaturgia che hanno così la possibilità di esibirsi affianco ai maestri del teatro; Festival internazionale Čechov (Mosca) che ospita i maggiori esponenti del teatro mondiale; NET – Nuovo Teatro Europeo (Mosca) che ospita le pièce contemporanee russe ed europee; Monocle (SPB) biennale internazionale del monodramma; Festival d’arte Platonov (Voronež) dedicato anche alla prosa e alle arti visive; Festival internazionale Volkov (Jaroslavl’) per celebrare la drammaturgia russa nelle lingue del mondo; Teatro Sverdlovskij (Ekaterinburg) dedicato a musical, danza e musica; Festival internazionale Petruška il Grande presso il teatro delle marionette che ospita spettacoli di burattini da tutto il mondo; Festival internazionale di drammaturgia moderna A. Vampilov (Irkutsk) per i testi in slang; Majskie Čtenija di Levanov a Togliatti. Cfr. I. Gremizzi, è sempre giorno di festival!, in Dossier Teatro Russo 2.0, a cura di R. Arcelloni, F. Malcovati, “Hystrio”, n.4, 2012, p. 45.

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La storia del ND inizia nel 1991 con il Ljubimovka, il primo festival interamente dedicato alla drammaturgia contemporanea e istituito dai registi e drammaturghi Viktor Slavkin, Aleksej Kazancev, Michail Roščin e Vladimir Gurkin, che si erano già espressi sul problema della stagnazione teatrale ricollegandola proprio all’assenza di opere contemporanee che guardassero alla realtà con un nuovo occhio critico, ritenendo infatti che il rinnovamento teatrale sia possibile solo tramite un confronto generazionale. 92 Da questo festival si venne a creare un sistema di supporto composto da due riviste teatrali collegate al movimento, “Dramaturg” fondata da Kazancev nel 1992, e “Sovremennaja Dramaturgija” (1993-1998), fondata in collaborazione con il drammaturgo Roščin.93 Nel 1996 Kuročkin, uno dei primi drammaturghi del ND, fonda il Debut.centr per permettere la rappresentazione di quelle opere che si erano fatte notare al Ljubimovka. La prima pièce che venne rappresentata è Sacharinskaja žena (La moglie di Sacharin) di Elena Gremina, considerabile come la madre del movimento. Fu proprio lei, insieme a Kazancev, a invitare il Royal Court Theatre di Londra a Mosca per una serie di seminari (1999-2000) sulle nuove tecniche teatrali, tra cui il verbatim, per modernizzare il teatro russo che era rimasto isolato dal mondo per troppo tempo.

Le prime pièce associate al ND sono precedenti ai seminari, indice che già qualcosa si stava muovendo, e sono: Kak ja s’’el sobaku (Come ho mangiato il cane-1998) di E. Griskovec e Tanja Tanja (1994) e Ju (1996) di E. Muchina, le quali, rispetto alle pièce successivamente prodotte dai drammaturghi del ND, avevano ancora uno stile lirico. Tra i padri fondatori troviamo N. Koljada, un autore che durante la perestrojka era stato bollato sotto l’etichetta di černucha per la pubblicazione di un’opera omosessuale, Rogatka (1989). Egli è il primo drammaturgo che riesce a rappresentare il nuovo e un grande sostenitore del movimento tanto da fondare una scuola di drammaturgia a Ekaterinburg da cui uscirà Vasilij Sigarev, una delle figure più importanti del ND e l’autore della pièce tradotta per questa trattazione.

Un momento di svolta è rappresentato dalla fondazione del Centr Dramaturg i Režisery (CDR) nel 1998, il primo teatro dedicato esclusivamente a opere contemporanee e che ospiterà la prima rappresentazione russa di Shopping&Fucking di M. Ravenhill, il principale esponente dell’In-Yer- Face, e il festival “Novaja P’esa”, poi rinominato proprio “Novaja Drama”. Qui nel 2000 venne portato in scena uno spettacolo controverso, Plastilina di V. Sigarev, ed è con questa pièce che il ND diventa finalmente una realtà. Dopo Plastilina tutto era cambiato, i giovani ricominciarono a interessarsi al teatro anche grazie al fatto che molte pièce circolavano gratuitamente su internet o nei

92 Il festival è ancora in attività ma dal 2007 si tiene presso il Teatr.Doc. (La storia del “Ljubimovka” viene raccontata in

una sezione apposita nel sito del festival, qui disponibile: https://lubimovka.ru/istoriya)

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vari festival rendendo il teatro più accessibile e multimediale, un vero e proprio teatro per i giovani del nuovo millennio.

Nel Duemila il ND raggiunge il picco e si assiste alla nascita di numerosi teatri legati al movimento, che cambiarono drasticamente il panorama teatrale russo. Nel 2002 M. Ugarov e la Gremina fondano il Teatr.Doc, che diviene presto il palco del ND e delle maggiori sperimentazioni teatrali. Su questa scia vengono fondati a Ekaterinburg il Teatr Koljada, dal nome dell’omonimo drammaturgo, e, nel 2005 a Mosca, il Teatr Praktika di E. Bojakov. La storia del ND viene divisa da Beumers e Lipovetsky in due periodi: i drammaturghi dei primi anni Novanta e Duemila (Koljada, Gremina, Ugarov, Kuročkin, Sigarev), che hanno di fatto posto le basi del movimento, e la nuova generazione di drammaturghi (Klavdiev, i fratelli Durnenkov, Levanov, Prjažko), attivi dal 2005 al 2008, anno che secondo i critici segna la fine del movimento. A mio avviso, è ancora troppo presto per determinare la fine di un movimento che è ancora in mezzo a noi e che sta ancora sviluppandosi e mutando per restare al passo coi tempi; credo dunque che il ND non sia affatto terminato, ma si sia semplicemente stabilizzato trovando posto nei suoi teatri e in piccola parte nei teatri più tradizionalisti che si stanno lentamente aprendo al processo di modernizzazione. Dimostrazione di ciò è il ruolo che il ND ha avuto nelle proteste anti-putiniane del 2011 e la nascita di nuovi teatri legati al movimento come il Teatr Post (2011), che ha l’intento di ricercare esclusivamente la lingua della contemporaneità o il Gogol’- Centr di K. Serebrennikov, uno dei registi più importanti del ND, che nel 2012 ha ristrutturato completamente il Teatro Gogol’ facendolo diventare uno dei centri dell’avanguardia teatrale russa.