CAPITOLO IV: ANALISI TRADUTTOLOGICA DI PLASTILINA
3.2. La traduzione dei socioletti
3.2.2. Lo slang giovanile
Questa sezione si riferisce invece al linguaggio utilizzato da Maksim e Lecha, essendo il gergo giovanile spesso associato a quello degli studenti. Il modo di parlare dei due ragazzi è però anche fortemente legato al linguaggio della strada dove passano più tempo rispetto che a scuola e per tale motivo nel loro idioletto e socioletto si riscontrano forme tipiche del gergo carcerario. In seguito alla dissoluzione dell’URSS e all’aumento della violenza sociale, molti dei termini e delle espressioni che un tempo erano considerate un’esclusiva dei prigionieri iniziano ad essere compresi e utilizzati anche dai membri più rispettabili della società, come l’insegnante Ljudmila Ivanovna, ma questo argomento verrà trattato più nello specifico in seguito.
I primi elementi dello slang giovanile si ritrovano nella designazione dei referenti femminili e maschili, in cui spesso vengono utilizzati i suffissi diminutivi -juk/ -ka/ -ki tipici della colloquialità. La traduzione di questi termini è limitata dalla scelta di non utilizzare forme dialettali, che sono molto più ricche di espressioni di questo tipo. La seguente tabella riporta alcuni dei termini usati dai giovani russi per riferirsi all’altro sesso:
TP Commento Traduzione Spettacolare
ЛЕХА. Чё будешь «Приму» что ли перед телками
трескать?
Tёlka: “topa/fica”. Tёlka è metafora zoomorfa in
quanto significa lett. “vitella”, in italiano per mantenere il riferimento animale si potrebbe utilizzare “topa”, ma tale forma tra i giovani italiani ha ormai
assunto un carattere ironico (“bella topa”) e regionale (è molto più utilizzata in Toscana)
e si è quindi optato per una scelta lessicale più neutrale ma
più naturale in un contesto del genere, pur rinunciando al mantenimento del riferimento
animale.236
LECHA: Che fai ti fumi le “MS” davanti alle fighe?
236La prima accezione di questo termine significa lett. “cucciolo di sesso femminile della mucca”, quindi
“giovenca/vitella” (Slovari: http://slovari.ru/search.aspx?s=0&p=3068&di=vmas&wi=72120 – Data di ultima consultazione: 28/06/2020), ma nello slang giovanile possiede l’accezione secondaria di “ragazza avvenente” (Slovari: http://slovari.ru/search.aspx?s=0&p=3068&di=vargo&wi=11698 – Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
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ЛЕХА. Ни чё бикса. Я бы не отказался…..
Biksa: “gnocca/fica”. Questa
espressione è tipicamente giovanile e indica un apprezzamento molto colorito
nei confronti di una bella ragazza.237
LECHA: Sì, che gnocca!. Certo che una bottarella…
ЛЕХА. Там такие телочки ходят.
Teločki: “fregne”. Forma
diminutiva di tёlka, essendoci un suffisso diminutivo vezzeggiativo si sarebbe potuto
utilizzare il termine “fichette”, ma tra i giovani d’oggi tale termine ha assunto un’accezione
dispregiativa per indicare “una ragazza con la puzza sotto al
naso” o viene utilizzato per definire “degli uomini poco virili”. In questa battuta si fa
invece riferimento all’avvenenza di queste ragazze
e si è quindi optato per una forma più utilizzata in questo
contesto nel parlato comune come “fregna”. Si è inoltre aggiunto il termine “atomiche”
sia per rispecchiare l’esagerazione tipica del parlare
di Lecha sia per ottenere un ritmo migliore nella pronuncia
della battuta.
LECHA: Là ci sono delle fregne atomiche!
237 Biksa fa parte del mat e deriva dalla forma dello slang criminale “bika”/”biksa”, assumendo i significati di “prostituta”,
“cagna” ed è probabilmente un prestito dal tataro “büka” (“ragazza”). (V.S. Elistratov, Slovar’ russkogo argot, Slovar’
maternych slov: https://mat.slovaronline.com/ – Data di ultima consultazione 28/06/2020). Nello slang giovanile russo
questo termine è intesto come sinonimo di tёlka e čiksa per dire “tipa/gnocca”, assumendo in altri contesti l’accezione
criminale di “troia/prostituta”. (Slovonovo:
http://www.slovonovo.ru/term/%D0%91%D0%B8%D0%BA%D1%81%D0%B0 – Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
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ЛЕХА. Бабки, блин, прикинь, еще всякие
Babka: “Vecchia/ nonnetta”.
Forma colloquiale e diminutiva derivante da baba (“nonna”), utilizzata nello slang giovanile
per indicare le “nonnette”, in alcuni casi le milf, o più in
generale le donne sopra i sessant’anni. Presenta, inoltre, il
significato secondario e dispregiativo di “fattucchiera/strega”238
LECHA: Che poi pure le vecchie ci sono! ПАРЕНЬ. Не знаю. Ландух, по-моему, какой-то повесился из-за бабы. Так вроде говорили. Baba: “tipa”
Questo termine, comunemente noto come forma diminutiva di
babuška (“nonna”), nello slang
giovanile è utilizzato come iperonimo per riferirsi a qualsiasi tipologia di ragazza e quindi simile al nostro “tipa”.239
RAGAZZO: Boh. Sarà uno di quegli sfigati che si impiccano
per le tipe. O almeno così dicono.
ГОЛОС ЛЁХИ. Дяденьки миленькие, пожалуйста! Мамочка! Ой, мамочка!
Djad’ki: comunemente significa
solo “ragazzi/tipi/pischelli”, ma in Plastilina djaden’ki assume
una sfumatura differente, in quanto Lecha la usa nel tentativo di ottenere la pietà dei
due stupratori, imbonendoseli.
VOCE DI LECHA: Gentili signori, vi prego! Mamma!
Mammina!!
Il modo di parlare dei giovani è caratterizzato da espressioni spesso colorite, aggressive e offensive, ma tipiche del periodo di ribellione adolescenziale e possono essere dunque riscontrate
238Oltre al significato di “nonnetta” questo termine presenta l’accezione dispregiativa di “strega, fattucchiera”
(Enciklopedičeskij slovar’, Akademik:
https://dic.academic.ru/dic.nsf/es/6549/%D0%B1%D0%B0%D0%B1%D0%BA%D0%B0 – Data di ultima
consultazione: 28/06/2020). Tale forma al plurale ha assunto tra i giovani anche il significato di “soldi/grana”“, in un dizionario del Russkij mat si legge infatti che “il nome deriva probabilmente dalle banconote imperiali che raffiguravano Caterina II, chiamate dai criminali babki, ovvero ‘nonnette’” (Pisdec! Slovar’ russkogo mata i neformal’nogo jazyka: http://www.russki-mat.net/page.php?l=RuEn&a=%D0%91 – Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
239Baba è inoltre un colloquialismo per dire “una contadina” o “una donna dagli umili natali” (Slovari:
http://slovari.ru/search.aspx?s=0&p=3068&di=vsem1&wi=715 – Data di ultima consultazione 28/06/2020); nello slang giovanile prende invece il significato di “tipa” (Pisdec! cit.: http://www.russki-mat.net/page.php?l=RuEn&a=%D0%91; D.N. Ušakov, Tolkovyj slovar’ Ušakova, Akademik: https://dic.academic.ru/dic.nsf/ushakov/742214 - Data di ultima consultazione 28/06/2020).
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negli slang giovanile di qualsiasi lingua. Questo atteggiamento si vede in Lecha quando, all’innocente domanda di Maksim sul perché non fosse andato al funerale di Spira, lui risponde sfacciatamente con če ja tam ne videl? (“Perché, mi sono perso qualcosa?”), rincarando successivamente la dose con protuch, figali! (“”Cazzo, sarà stato marcio), in cui vi è sia un elemento tipico del mat, caratteristico del modo di parlare di Lecha ma non eccessivamente volgare (creato a partire dalla radice fig, “cazzo/merda”), sia quello osceno e aggressivo (“sarà stato marcio”). Lecha è il personaggio che maggiormente incarna lo slang giovanile e i suoi piccoli monologhi hanno suscitato non poche difficoltà traduttive nel trovare degli equivalenti italiani e giovanili che non avessero origine dialettale. Inoltre, è un personaggio che tende a parlare molto velocemente, mettendo su delle vere e proprie scenette in modo molto espressivo. In particolare, nei suoi ritmati, logorroici e affannati monologhi fa un ampio uso delle interiezioni colloquiali prikin’ e koroče, che diventano una sorta di impronta verbale del personaggio; in traduzione si è dunque deciso di mantenere tali termini per caratterizzare al meglio la sua voce. Nei primi anni Duemila tra gli adolescenti italiani si faceva un uso smodato di forme come “c’è” e “calcola”, usate come intercalare o nei racconti agli amici, e per questo mi è sembrata la scelta più opportuna anche per la voce italiana di Lecha.240
TP: ЛЁХА. А я же, блин, прикинь, вчера-то домой не пошел. Иду такой, короче, вау на встречу
бикса чешет. Датая. Я такой к ней подруливаю. Пива, такой говорю, попьём. Она такая – даром. Я такой, бах, пивца взял, мальбара. В подъезд с ней такие пошли. Она какая-то не местная, короче. И того маленько, короче. (Крутит пальцем у виска).
TS: LECHA: Cazzo, calcola che ieri sera non sono proprio tornato a casa. Stavo tornando, no? Quando vedo questa figa da paura che si trascina per la strada. Lercissima. Allora mi ci avvicino e le faccio: maaa una birretta?. E lei “vabbè”. E allora, sbam, ho preso i birrini e un pacchetto di Marlboro e me la sono portata su delle scale… Non era della zona… insomma, stava un po’ (fuori).. (Ruota il dito sulla tempia).
TD: LECHA: Cazzo, calcola che ieri sera non sono proprio tornato a casa. Stavo tornando, no? Quando
vedo questa figa da paura che si trascina per la strada. Ubriaca marcia. Allora mi ci avvicino e le faccio: oh, ti va una birretta?. E lei “Vabbè”. E allora, sbam, ho preso delle birre e un pacchetto di Marlboro e me la sono portata su delle scale… Non era della zona… insomma, stava un po’ (fuori).. (Ruota il dito sulla tempia).
МАКСИМ. И чё? MAKSIM: E quindi?
TP: ЛЁХА. Чё, чё. Присунул чё. Сперва такая ломалась. Ой, да я еще целка, такая. Все дела. А потом
сама презик одела. В подъезде неудобняк такой, прикинь. Третья уже. Зря ты со мной не пошел. У неё тетка, короче, в «китайской стене» живет. Можно, если чё…. А тебе-то кто навалял?
TS: LECHA: E quindi niente, me la sono fatta. All’inizio un po’ scassava. Tutta un “sono ancora vergine” e stronzate così. E poi calcola che il cappuccio me l’ha messo lei. Che poi, cazzo, sulle scale è così scomodo. È la terza. Lo vedi che dovevi venire con me!!! Comunque, sua zia vive al “Serpentone”, sai, dove ci sta quel palazzone lunghissimo. Magari, se ci si va… A te chi t’ha pestato?
TD: LECHA: E quindi niente, me la sono fatta. All’inizio scassava. Tutta un “sono ancora vergine” e stronzate così. E poi il preservativo me l’ha messo lei. Che poi, cazzo, sulle scale è così scomodo. È già la terza. Dovevi venire con me! Comunque, sua zia vive al “Serpentone”, sai, dove ci sta quel palazzone lunghissimo. Magari, se ci si va… A te chi è che t’ha pestato?
МАКСИМ. Так. Ерунда.
240 L’uso del prikin’ si ritrova anche nei dialoghi tra Ragazzo e Ragazza nella scena 1, anch’essi un ottimo esempio di
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MAKSIM: Lasciamo perdere.
ЛЁХА. Можно ж и разборки сделать. Я братишу подключу. Кто такие-то? LECHA: Facciamogliela pagare. Ci mando mio fratello. Chi so’ questi?
In questo passaggio ritroviamo molte delle problematiche traduttive di Plastilina come la struttura frammentata e serrata dei dialoghi, l’utilizzo di particelle colloquiali come že e -to, i referenti gergali come biksa e tёtka, gli iperonimi tipici del lessico colloquiale (takoj/takaja), il turpiloquio (si noti la differenza tra blin, un volgarismo ormai sdoganato come il nostro “cacchio”, “cavolo”, o “merda”, e i blja/ chuj, utilizzati in altri dialoghi e percepiti come più osceni, come il nostro “cazzo”, sebbene spesso venga ormai utilizzato come intercalare), espressioni tipicamente giovanili come ona togo (“stava fuori”) e dataja (“lercissima”), espressioni del gergo criminale come ja bratišku podključu (“ci mando mio fratello”), il culturema Kitajskaja stena (lett. “muraglia cinese”), una metafora per indicare i grandi palazzoni popolari tipici delle periferie russe, che è stato tradotto con “Il Serpentone”, un noto palazzo popolare romano che si estende per metri e metri come un serpente, a cui ho voluto aggiungere una breve spiegazione direttamente in traduzione (“sai, quel palazzone lunghissimo”) in modo tale che lo spettatore potesse comprendere al meglio il senso della battuta anche senza essere a conoscenza di questo edificio.241 Nel corso del colloquio con l’attore che impersona Lecha, Enrico Spelta, si è cercato di trovare le forme colloquiali che lui avrebbe utilizzato normalmente in un contesto del genere e, rispetto alla TD, abbiamo modificato “ubriaca marcia” con “lercissima” e “preservativo”, troppo neutro rispetto all’espressione giovanile prezik, con “cappuccio”.242
Vediamo dunque altre espressioni dello slang giovanile presenti in Plastilina:
TP Commento Traduzione Spettacolare
ЛЁХА. Здесь была. Чё, маромойка, смоталась, что
ли? Говорю тебе, блин, короче одевайся. Такой
Smotalas’: un modo colloquiale
per dire “andare via senza che nessuno se ne accorga”. La forma
colloquiale più utilizzata in italiano è “filarsela”.243
LECHA: Stava qui. Non mi dire che quella facilona se l’è filata.
Te l’avevo detto di sbrigarti, cazzo. Che sfiga! Cagna
maledetta. Che si fa?
241 Questa espressione potrebbe far riferimento a una fermata dell’električka di Verchnjaja Salda, situata precisamente in
via Voronova, a rimarcare ancora di più l’elemento autobiografico della pièce, ma non esistendo dichiarazioni di Sigarev in merito non possiamo esserne certi.
242 Prezik nello slang giovanile è sia la forma breve per “preservativo” che per “presidente” (Slovonovo:
http://www.slovonovo.ru/term/%D0%9F%D1%80%D0%B5%D0%B7%D0%B8%D0%BA – Data di ultima
consultazione: 01/07/2020).
243 Questo termine deriva dal gergo criminale e significa sostanzialmente “andarsene” (Vorovskoj žargon. Akademik:
https://argo_ru.academic.ru/5761/%D1%81%D0%BC%D0%BE%D1%82%D0%B0%D1%82%D1%8C%D1%81%D1 %8F – Data di ultima consultazione: 28/06/2020), ed è ormai entrato nel linguaggio colloquiale col significato di “andare via velocemente, filarsela” (T.F. Efremov, Sovremennyj tolkovyj slovar’ Efremovoj, Akademik:
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облом, на фиг. Падла вонючая. Чё делать-то?
ЛЕХА. Тебе-то по бороде. А меня маминская убьёт.
Tebe-to po borode: idiomatismo
che significa “non te ne frega niente” ed equivalente di tebe vsё
ravno. In italiano può essere
tradotto con “sbattersene” o “fottersene”.244 LECHA: Tu te ne fotti ma a me mammina m’ammazza. ЛЁХА. Погнали сёдьня в кино. Там знаешь чё? Помнишь, Богатка говорил, по видику он смотрел «Калигула» кино? Порнуха.
Pognali: un’espressione dello
slang giovanile simile a pošli per dire “muoviamoci/ si va” o per
proporre di “iniziare a fare qualcosa”.245
LECHA: Oh, allora ci si becca dopo. Lo sai che ci sta? Ti ricordi che Bogatka parlava di quel film di Tinto Brass in Tv ,“Caligola”? È un pornazzo.
МАКСИМ. Тебе чё жить насрать?
ДЕТИНА. Насрать. Пидор. .
Nasrat’: verbo appartenente al mat che può essere tradotto con
“Non me ne frega un cazzo”. Per necessità ritmiche si è preferita la forma breve “sticazzi”. Nella domanda di Maksim si è invece
usata una forma edulcorata ma che avesse maggiormente la
forma di una minaccia.246
MAKSIM: Non ci tieni alla vita, eh? RAGAZZONE: Sticazzi. Frocio. ЛЁХА. Так ему и надо. Чмо такое воще. Я с ним в душевой, блин, мылся. У него, прикинь, не одной волосиночки. И вот такая ягодка. Сам-то он воще же,
Los’ takoj: Lett. los’ significa
“alce” ed è quindi una metafora zoomorfa iperbolica per raffigurare una persona molto robusta per la sua età, come a dire
“è un toro/ un armadio”.247
LECHA: Gli sta bene. Era proprio un coglione. Merda, ci
ho pure fatto la doccia in piscina, manco due peli aveva. E là sotto, una nocciolina. Che
https://dic.academic.ru/dic.nsf/efremova/246638/%D0%A1%D0%BC%D0%BE%D1%82%D0%B0%D1%82%D1%8C %D1%81%D1%8F – Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
244 J. Šebek, op.cit., p. 48. Inoltre, nello slang giovanile la forma boroda indica “una situazione disperata, in cui tutti gli
sforzi sono vani” (L.A. Zacharova, A.V. Šuvaeva, Slovar’ molodёžnogo slenga, Tomsk, TGU, 2014, p. 37.), nel lessico criminale assume invece il senso di “che sfiga!” (J.P. Dubjagina, A.G. Bronnikova, op.cit., p. 22).
245 L.A. Zacharova, A.V. Šuvaeva, op. cit, p. 89.
246Pisdec! cit.: http://www.russki-mat.net/page.php?l=RuEn&a=%D0%9D (Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
Nel mat presenta le seguenti accezioni: 1. Defecare, alleggerirsi, alleviarsi (ispražnit’sja, oblegčit’sja) 2. Infastidire qualcuno 3. Puzzare (navonjat’). (Slovar maternych slov: https://mat.slovaronline.com/2095-NASRAT – Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
247Anche questo termine deriva dal lessico criminale: (V. Leonov, op. cit.:
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да. Лось такой. Считай, в девятом классе же учился.
La struttura è simile anche a
Oblom takoj, tradotto con “che
sfiga!”
poi era bello grosso, una bestia. Calcola stava al liceo.
ЛЁХА. …Не. Я домой. Маминская орать будет. И
жрать хочу еще. Ладно. Давай.
Žrat’: l’accezione primaria di
questo verbo indica l’azione di “ingurgitare/ ingoiare cibo con avidità”, ma nel lessico giovanile è ormai diventato un sinonimo più espressivo per dire “mangiare”. In traduzione si è quindi optato per un’espressione colloquiale molto utilizzata tra i giovani italiani,
ovvero “morire di fame”. 248
LECHA: …Nah. Vado a casa. Mamma sarà incazzata nera e sto morendo di fame. Vabbè,
dai, bella.
Максим подходит к своему подъезду. «Солит» об косяк
сигарету.
Solit’ nel lessico giovanile è un
verbo che indica il gesto di spegnere la sigaretta, in italiano si dice solitamente “ammazzare una
sigaretta” e “l’ammazzo” per indicare l’ultimo tiro. Kosjak ha invece creato alcuni problemi in quanto può significare anche
“fumarsi una canna”.249
Maksim arriva al portone di casa sua. “Ammazza” la sigaretta sullo stipite della porta.
ЛЁХА (достал пачку). На, блин. «Кэмел». (Сунул пачку Максиму). Бери всю. Чё будешь «Приму» что ли перед телками трескать? Меня маминская щас
Babcy: in questo contesto tale
termine indica genericamente “i soldi/ la grana”.
LECHA: (tira fuori il
pacchetto). Dai, cazzo, ho le
“Camel”! (Molla il pacchetto a
Maksim). Prendilo. Che fai, ti
fumi le “MS” davanti alle fighe?
248Bol’šoj tolkovyj slovar’ russkich glagoly, Akademik:
https://verbs_ru.academic.ru/944/%D0%B6%D1%80%D0%B0%D1%82%D1%8C (Data di ultima consultazione: 28/06/2020).
249 L’espressione (za)solit’ sigaretu non si trova facilmente nei dizionari, ad eccezione di quelli online (Slovar’ molodёžnego slenga, Značenie slova: https://znachenieslova.ru/slovar/youthslang/zasolit- Data di ultima consultazione:
03/07/2020), in quanto è probabilmente un recente neologismo, come sottolineato dall’autore tramite le virgolette. Per risalire al significato di questa espressione sono stati fondamentali i social e il confronto con dei giovani madrelingua.
Solit’ ha infatti come prima accezione il significato di “salare, conservare del cibo”, nel gergo criminale è sinonimo di vredit’ (“nuocere a qualcuno”) tanto che viene utilizzato anche per indicare un borseggio. (V. Leonov, op.cit.:
http://www.biometrica.tomsk.ru/ftp/dict/slang/jargon.htm – Data di ultima consultazione 03/07/2020). Kosjak è uno di quei termini che nel lessico giovanile e criminale, che come abbiano detto tendono spesso a sovrapporsi, ha assunto svariati significati: 1. Una dose di erba 2. Una camicia con il colletto obliquo 3. Una fascia sulla manica di un poliziotto o un detenuto addetto a lavori sociali 4. Una grande tasca dove nascondere la refurtiva 5. Un detenuto 6. Un gruppo di bulli. (J.P. Dubjagina, A.G. Bronnikova, op.cit.,p. 90). Tra i giovani viene maggiormente usata per indicare “una canna”
o l’azione di “rollarsi una canna” se nell’espressione kosjak zabit’. (Slovonovo:
http://www.slovonovo.ru/term/%D0%9A%D0%BE%D1%81%D1%8F%D0%BA – Data di ultima consultazione: 03/07/2020).
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нормально подогревает бабцами.
Mammina ultimamente mi sta mollando un sacco di soldi.
Altre espressioni dello slang giovanile vanno invece ad indicare le parti del corpo che vengono solitamente coinvolte nelle risse o negli atti sessuali, anch’esse spesso derivate dal gergo criminale. Per tale motivo li troviamo sia nei dialoghi di Maksim e Lecha che di Nataša e di altri personaggi deviati sessualmente come Sposa.
TP
Commento Traduzione Spettacolare
ЛЁХА. Так это всё из-за этого…. Как его? Ну, которому ты по дыне в раздевалке тогда настучал…
Po dyne: lett. “melone”, ma nel
lessico giovanile è una metafora per dire “testa/cranio” (esiste
anche la forma tykva- “zucca”).250
LECHA: è per quella cosa lì … Com’è che si chiama quello? Dai, quello a cui hai mollato un
cazzotto in testa nello spogliatoio…. НЕВЕСТА (смеётся). Чё захотел! (Кричит жениху). Славик, сука, меня этот пидор за сиську схватил! Стой, бля, шакал! (Ride) Sis’ka: “seno/tetta”251
SPOSA: (ride) Ma chi ti credi di essere? (urlando al marito) Slavik, questo cazzo di frocio
mi ha afferrato per le tette! Porco, fermati cazzo!
НАТАХА (поставила пакет
на стол). Такой крутой был. Я
тебе, говорит, такое сделаю. За машку лапал. (Смеётся).
Maškа: “sedere”, mentre nel
lessico carcerario si riferisce a una tipologia di omosessuale
più effemminato. Anche il verbo lapat’ appartiene al lessico criminale e significa “palpare, toccare, afferrare” o “stimolare zone erogenee”.252
NATAŠA: (Mette il pacco sul tavolo). Faceva tanto il duro.
Tutto un “non sai che ti faccio”. Mi ha pure dato una pacca sul
culo…
250 L.A. Zacharova, A.V. Šuvaeva, op. cit., p. 56. 251Slovar’ russkogo argot, Akademik:
https://russian_argo.academic.ru/11578/%D1%81%D0%B8%D1%81%D1%8C%D0%BA%D0%B0 (Data di ultima consultazione 28/06/2020)
252 Pisdec! cit..: http://www.russki-mat.net/page.php?l=RuEn&a=%D0%9B (Data di ultima consultazione 28/06/2020); maška nel lessico carcerario ha essenzialmente tre accezioni: 1. Donna 2. Prostituta 3. una checca (Slovar’ russkogo argot,
Akademik: https://argo_ru.academic.ru/3420/%D0%BC%D0%B0%D1%88%D0%BA%D0%B0 . Data di ultima consultazione 28/06/2020), ma in questo contesto è metonimia da donna per dire “sedere”.
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МАКСИМ. Башка, бля,
опять… Baškа: “zucca/testa”
253
MAKSIM: La testa, cazzo, di nuovo…