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2.1 Il Dalai Lama: dalle montagne del Tibet a Dharamsala

4. CINDIA A CORTO DI ENERGIA

4.1. L'approvvigionamento di nuove risorse

4.1.3. Il gas naturale birmano

Negli ultimi anni alcuni progetti di gasdotti sono stati al centro del dibattito internazionale: basti pensare al TAPI (Turkmenistan - Afghanistan - Pakistan - India

Pipeline), all'IPI (Iran - Pakistan - India Pipeline) e al MBI (Myanmar - Bangladesh -

India Pipeline). Il TAPI è il progetto di costruzione di un gasdotto della lunghezza di 1700 km a partire dai giacimenti turkmeni di Daulatabad, che attraversa le città di Herat e Kandahar in Afghanistan, il Belucistan pakistano e termina il suo percorso nella città indiana di Fazika. Allo stato attuale il progetto appare di difficile realizzazione, dal momento che il gasdotto si troverebbe ad attraversare zone "calde" e scarsamente controllate, mentre i cinesi prevedono di realizzare un gasdotto concorrente per tagliare fuori l'India. Per quanto riguarda invece il progetto IPI, nel 1999 esteso anche all'India, è attualmente in sospeso per motivi di sicurezza.

Accantonato è anche il progetto di gasdotto che avrebbe dovuto collegare il Myanmar all'India, passando per il Bangladesh. Del piano si iniziò a discutere nel 1997, ma le trattative entrarono presto in una fase di stallo a causa delle divergenti politiche di India e Bangladesh e dell'iniziativa cinese.

Sia la Cina che l'India avevano rafforzato i legami con il Myanmar, difendendo il Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, vissuta a Delhi quando era studentessa. 366 Il presidente indiano A. P. J. Abdul Kalam visitò il Myanmar nel marzo del 2006, senza però incontrare Aung San Suu Kyi, poche settimane dopo che

364 VECCHI L., "Il futuro del pianeta", in scienzaesalute, 27 gennaio 2006

365 Anonimo, Greenpeace expedition shows dramatic impact of climate change at the Mt. Everest, in Greenpeace East Asia", 30 maggio 2015

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103 il primo ministro birmano Soe Win aveva visitato Pechino, incontrando il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao, 367 legati da accordi militari con la Birmania. Nel frattempo la città birmana di Kyauk Phyu diventava il punto di raccolta del greggio che arrivava dal Medio Oriente e dall'Africa e che sarebbe stato inviato in Cina lungo un percorso di quasi ottocento chilometri. Le condutture passavano dallo stato occidentale di Rakhine e dalle regioni Magway e Mandaly, entrando in territorio cinese a Ruili, nella provincia dello Yunnan. 368

Tuttavia, come sottolineato da diversi analisti, le riserve di gas naturale dell'ex Birmania non sono sufficienti a sopperire contemporaneamente al crescente fabbisogno di Cina e India. 369 Da parte sua l'India sembra aver perso la scommessa nei confronti della Cina, essendo stata estromessa dalla costruzione del gasdotto Birmania - India. Nonostante le compagnie di stato indiane ONGC Videsh e Gail detenessero il 30 % delle quote dei due blocchi A-1 e A-3 del gasdotto, l'India non è riuscita a convincere la Birmania a vendergli il gas naturale al posto della Cina. Infatti, a seguito di un incontro avvenuto nel 2007 tra la Birmania e l'azienda cinese

PetroChina, la prima ha deciso che il gas dei blocchi A-1 e A-3 sarebbe stato

venduto ai cinesi, comunicando la decisione all'India, durante una riunione tenutasi nella capitale Nay Piy Taw. 370 Sebbene la Gail facesse notare come l'offerta indiana fosse più competitiva, la Birmania è rimasta sulle sue posizioni e il Ministro per il petrolio ha dichiarato che l'accordo per il gasdotto sarebbe stato firmato entro il giugno successivo.

Nel 2009 poi, i governi di Pechino e Nay Pyi Taw si sono accordati per la costruzione di un oleo-gasdotto che pomperà idrocarburi dalla costa occidentale del Myanmar fino alla città cinese di Kunning.

Dopo circa tre anni di lavori, nel luglio 2013 il gasdotto–oleodotto che collega la Birmania alla Cina, trasportando 12 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, 371 è stato inaugurato ufficialmente a Mandalay. Salutato come un'operazione che rafforza la Paukphaw, ovvero l'amicizia "fraterna" fra Cina e Birmania, il gasdotto e l'oleodotto sono anche la chiave per aggirare quello che il presidente Hu

367 MEREDITH R., The Elephant and the Dragon: The Rise of India and China and What it Means for All of Us, op. cit., pag. 167

368

BELLOMIA F., "L'India e il problema energetico: situazione attuale e prospettive", in Geopolitica, 3 aprile 2013

369 Ibidem

370 SMITH D., Il dragone e l'elefante. La Cina, l'India e il nuovo ordine mondiale, op. cit., pag. 265 371

104 Jintao ha definito il "dilemma della Malacca", ovvero la dipendenza cinese dal canale di Singapore per la fornitura del greggio e del gas naturale. 372

Contemporaneamente, al fine di promuovere lo sviluppo economico del Myanmar e di migliorare gli standard di vita della popolazione, la Cina ha deciso di destinare al paese due milioni di tonnellate di greggio, il 20 % della produzione di gas, oltre a finanziamenti per dieci miliardi di dollari. Gli sviluppi socio-economici immediati comprendono la costruzione di 45 scuole e di 24 cliniche a vantaggio dei 19 mila studenti e delle 800 mila persone che abitano nelle località interessate dalle condutture. Le autorità cinesi dichiarano anche che la costruzione del gasdotto ha dato lavoro a oltre 6 mila persone coinvolgendo oltre 220 imprese birmane. 373

Il nuovo oleodotto dunque mette la Cina in una posizione particolarmente favorevole per quanto riguarda l'approvvigionamento di energia: mentre lo scorso anno aveva importato dallo Stretto di Malacca circa il 37 % del proprio fabbisogno, con il nuovo oleodotto la quota potrebbe scendere al 30 %. 374

372 MEDETTI S., "Cina-Birmania e l'accordo sull'energia", in Panorama.it, 30 luglio 2013 373 Ibidem

374

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