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La gestione del procedimento

Nel documento Processo edilizio e gestione urbana (pagine 115-117)

4.4 Programmare per obiettivi nei LL.PP

4.4.1 La gestione del procedimento

Il Documento preliminare di avvio alla progettazione (DPP) costituisce l’at- to con il quale si fornisce consistenza all’intero progetto di un’opera pubblica. Esso quindi non `e soltanto uno studio di fattibilit`a ma `e lo strumento at- traverso il quale le domande del contesto ambientale e della committenza dialogano le strutture tecniche per la definizione, pianificazione e program- mazione dell’opera. Questo documento svolge in parallelo le seguenti due funzioni:

• funzione informativa degli organismi di progettazione; • progettazione organizzativa e gestionale del procedimento.

34Archibald, Russel D., Project management, angeli, Milano, 1997, p.115. Ciribini,

Angelo, Il project management nei lavori pubblici, Il sole 24 ore, Milano, 2003, p.284.

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Ciribini, Angelo, Il project management nei lavori pubblici, Il sole 24 ore, Milano, 2003, p.38.

Sotto la direzione del RUP queste attivit`a trovano una loro convergenza, che non si deve fermare alla verifica dei dati preliminari di progetto forniti dalla committenza. Il DPP dovrebbe costituire un atto progettuale vero e proprio, che corre in parallelo al progetto durante tutto il suo svolgimeno, verificandone le ipotesi attraverso momenti di confronto continuo con la do- manda e la committenza. Tenere distinti i due momenti di impostazione del DPP e di definizione del progetto, considerando il primo come una fase preliminare conclusa, vuol dire togliere alla struttura tecnica la facolt`a di contribuire alla definizione del progetto e delle sue prestazioni. Infatti, l’o- pera non dovrebbe essere tecnicamente definita soltanto dai progettisti e dai produttori ma `e elaborata attraverso il confronto continuo con le strutture tecniche dell’ente (settori dell’ente pubblico, organismi e enti territoriali): in tal modo operando una verfica ed un confronto continuo delle esigenze e dei vincoli tecnici con i requisiti economici e politici36.

Il DPP descrive in dettaglio le prestazioni che l’opera deve svolgere in base alle esigenze espresse dalla pubblica amministrazione. Tale definizione implica un processo di raccolta delle specifiche della domanda sociale da parte del RUP. Si tratta di una pratica interattiva e di ascolto delicata, spesso conflittuale e defatigante, che per`o difficilmente pu`o essere delega- ta dal RUP agli organismi di progettazione. Qualora questo avvenisse e si spezzasse il legame tra esigenze e prestazioni del progetto, verrebbero meno alcuni dei punti nodali che legittimano la rispondenza del progetto al suo contesto, declassando il RUP a certificatore di atti37.

Per questa sua doppia valenza di atto strategico e tecnico assieme, il DPP si profila come un ibrido tra uno studio di fattibilit`a ed un atto di nomina da un lato e il progetto preliminare dall’altro. Gode per`o di una maggiore

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Ciribini, Angelo, Il project management nei lavori pubblici, Il sole 24 ore, Milano, 2003, p.42.

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Questo `e uno dei punti pi`u delicati che viene definito dal regolamento attuativo della legge quadri sui LL.PP. In esso vengono definite alcune linee guida e punti da porre sotto controllo per il raggiungimento della rispondenza tra requisiti e prestazioni del progetto preliminare. Nell’art.15 c.5, dlgs. 554 del 10 dicembre 1999 si legge: il documento prelim- inare, con approfondimenti tecnici ed amministrativi graduati in rapporto all’entit`a, alla tipologia e alla categoria dell’intervento da realizzare, riporta fra l’altro l’indicazione: a) della situazioe iniziale e della possibilit`a di fare ricroso a tecniche di ingegneria natural- istica; b) degli obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli; c) delle esigenze e dei bisogni da soddisfare; d) delle regole e3 norme tecniche da rispettare; e) dei vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento `e previsto; f) delle funzioni che dovr`a svolgere l’intervento; g) dei requisiti tecnici che dovr`a rispettare; h) degli impatti dell’opera sulle componenti ambientali; i) delle fasi di progettazione da sviluppare e della loro sequenza logica nonch´e dei relativi tempi di svolgimento; l) dei livelli di progettazione e degli elaborati grafici da redigere; m) dei limiti finanziari da rispettare e della stma dei costi e delle fonti di finanziamento; n) del sistema di realizzazione da impiegare.

Come si pu`o notare da questo elenco, almeno tre di questi requisiti perdono di contenuto se non sono oggetto di un confronto continuo tra committenza e responsabile del progetto.

4.4. PROGRAMMARE PER OBIETTIVI NEI LL.PP. 109 autonomia di contenuti rispetto a questi, a seconda delle sollecitazioni che vengono dal flusso di negoziazioni intraprese con tutti i soggetti dei procedi- mento, responsabili politici e dirigenze settoriali inclusi. Esso `e un vero docu- mento strategico costruito in modo interattivo, che descrive le prestazioni e le caratteristiche dell’opera attraverso una risposta sensibile alle domande del contesto.

Proprio la delicatezza di questo processo comunicativo, i cui canali sono molti e fragili, potrebbe spesso portare ad un meccanismo di confronto fit- tizio con le controparti della committenza, dando corso ad un espletamento di adempimenti soltanto formale; per ovviare a questo si potrebbero isti- tuzionalizzare i momenti di confronto tra il RUP e gli altri soggetti, interni ed esterni all’amministrazione, perch´e il DPP non si esaurisca con il pro- getto preliminare ma prosegua, nella continua e dinamica ridefinizione e negoziazione delle scelte, almeno fino alla gara d’appalto38.

Il DPP si presenta quindi come il momento pi`u delicato della pianifi- cazione di un intervento sul territorio. A partire da questo si ha una artico- lazione di fasi procedurali i cui contenuti riguardano eminentemente l’attenta definizione tecnica delle risorse e dei tempi da assegnare. Il RUP gestisce e individua tutte queste fasi in riferimento ai fattori di rischio plausibili ed alle criticit`a (progettazione, aggiudicazione, realizzazione, collaudo). Egli negozia le risorse disponibili da assegnare ad ogni fase (con la stazione ap- paltante dell’ente) e successivamente adotta tutti gli strumenti per il com- pletamento del procedimento amministrativo (conferenze di servizi per la definizione del progetto definitivo ed esecutivo) e del processo di produzione dell’opera (rapporti con gli organismi di progettazione, con la direzione dei lavori, con la commissione di collaudo e con l’impresa).

Le instabilit`a che fanno capo a queste fasi sono di natura diversa da quelle politico-consensuali proprie della decisione di politica localizzativa, esse fanno capo ai rischi di blocco autorizzativo (rapporti inter-istituzionali) e di blocco produttivo (il meno prevedibile di tutti), con l’accensione del relativo contenzioso e della rinegoziazione del contratto di fornitura o dei temini di consegna39. Il confronto tra processo edilizio e processo urbanistico dovrebbe potere garantire una gestione continuativa ed interattiva di queste criticit`a di natura eterogenea.

Nel documento Processo edilizio e gestione urbana (pagine 115-117)