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I progetti di collaborazione scuola-università PID-SU

Nel 2014 l’Università di Udine ha creato un Tavolo ufficiale di Raccordo tra la Scuola e l’Università, coordinato dal Rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni, Laura Rizzi, delegata all’orientamento e da me, prima delegata italiana all’Innovazione Didattica. Uno dei principali campi in cui si esplicita l’attività del tavolo è quello che concerne le innovazioni in ambito didattico, a tutti i livelli. Il primo di essi su cui si è deciso di concentrare le principali attenzioni e investire le proprie risorse, umane e materiali, è stato quello della collaborazione con gli insegnanti in proposte basate sulla ricerca didattica e metodologica per la loro stessa formazione con l’obiettivo di apportare un sensibile miglioramento nelle metodologie didattiche adottate nelle scuole primarie e secondarie, di I e di II livello. I progetti ideati con questa finalità, denominati Progetti di Innovazione Didattica Scuola-Università (PID-SU) sono iniziative che interpretano il raccordo tra la scuola e l’università come collaborazione basata sulla ricerca. Riguardano, pertanto, le tre aree relative alla formazione

46 Si veda http://cird.uniud.it/bri2/BRI.HTML 47 Si veda http://cird.uniud.it/lab/LABTEC.HTM 48 Si veda http://www.fisica.uniud.it/URDF/libri/pdf/04InnovazioneDidatticaEOrientamento.pdf 49 Si veda http://www.fisica.uniud.it/URDF/masterDidSciUD/index.htm 50 Si veda http://www.fisica.uniud.it/URDF/SitoMPFDS/index.html 51

Si veda ad esempio http://www.fisica.uniud.it/URDF/laurea/idifo6/master-idifo6.html

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degli insegnanti o meglio lo sviluppo professionale degli insegnanti in servizio, alle attività innovative per studenti, alla diffusione culturale per e con la scuola. I principali obiettivi strategici trasversali puntano ad incentivare l’innovazione didattica in contenuti e metodi, la continuità didattica tra la scuola e l’università, il successo formativo dei ragazzi, la promozione di talenti, la realizzazione di didattica laboratoriale e di strategie di coinvolgimento attivo degli studenti, accanto allo sviluppo professionale degli insegnanti. L’innovazione è operativa, scientifica e istituzionale in quanto riguarda strumenti e metodi, contenuti e modalità di gestione di contenuti e del rapporto tra la Scuola e l’Università, in termini di progetti collaborativi e istituzionali, in presenza e a distanza, con modalità differenziate e multimediali, nel contesto della ricaduta della ricerca e della ricerca-azione di tipo didattico. L’iniziativa è stata accolta con forte entusiasmo tanto dai colleghi universitari, quanto dai docenti delle scuole primarie e secondarie del Friuli Venezia-Giulia e del Veneto che hanno saputo essere lungimiranti vedendo in essa non soltanto un’opportunità per il progresso della didattica e di conseguenza un miglioramento per l’apprendimento dei propri studenti, ma anche un importante investimento per il futuro della propria realtà scolastica. Già in occasione del secondo incontro del Tavolo di raccordo Scuola-Università a ottobre 2014 sono stati presentati 14 progetti di 12 aree disciplinari e trasversali, che hanno costituito la prima e sperimentale edizione di questo genere, assolutamente nuovo, di iniziative, dando di fatto avvio a una collaborazione destinata a essere tanto longeva quanto fruttuosa. Per le attività di formazione dei docenti in servizio nella scuola si è deciso di istituire corsi di formazione di 20 ore, riconosciuti con 2 crediti formativi universitari per tutti gli insegnanti iscritti che abbiano adempiuto agli obblighi formativi di ciascun corso. L’attestato consegnato al termine di ogni corso è stato redatto in termini di Diploma Supplement con indicazioni del profilo formativo specifico di ogni corsista: un’innovazione nelle innovazioni che ha anticipato le disposizioni del programma “La buona scuola” del Governo in materia di formazione degli insegnanti. Ciascuna proposta è stata accuratamente vagliata dai membri della Commissione Giudicatrice che comprendeva rappresentanti dell’Università, dell’Ufficio Scolastico Regionale e delle scuole stesse. È stato formulato un piano di lavoro di ogni progetto seguendo una specifica Rubrica formulata da un comitato scientifico, per procedere all’istituzione ufficiale con Decreto Rettorale di progetti valutati e con esiti valutabili. L’ufficio TID, istituito nel gennaio del 2015, ha raccolto le adesioni delle scuole ai progetti, giunte a seguito della stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia (USR-FVG). L’ufficio TID ha seguito tutte le procedure di ogni corso in modo da consentire a ogni responsabile di progetto di operare e di essere supportato. La condivisione continua è stata fondamentale per garantire la buona riuscita del processo innovativo e per definire la messa a punto di modalità e standard in relazione ai contesti e alle specificità. Sicuramente è possibile asserire che una gestione organizzata e un approccio flessibile hanno favorito la partecipazione all’innovazione nei contesti coinvolti. È stato quindi creato uno standard per le proposte progettuali che sono state poi perfezionate e avviate, in definitiva, nel numero di 15. Sono stati coinvolti 440 insegnanti e oltre 2500 ragazzi. La sfida più importante è stata quella di studiare e realizzare come l’iniziativa potesse essere istituzionalizzata, riconosciuta e riconoscibile per i titoli a cui dà accesso; è stato deciso di emettere due Decreti Rettorali (DR), il primo di istituzione di ciascun progetto come attività ufficiale in un unico DR per ogni anno accademico; il secondo invece riguardava l’istituzione di un corso di formazione insegnanti mediante un DR per ogni progetto di formazione degli insegnanti. Il Rettore ha deciso con il Direttore Generale non solo di riconoscere istituzionalmente i progetti e i loro responsabili, ma anche di incentivare i docenti universitari responsabili dei singoli progetti con un contributo simbolico pari ad € 18,00 per ora, per un massimo di 20 ore per progetto. Le principali caratteristiche dei progetti sono descritte nei seguenti grafici.

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A conclusione dei progetti ciascun responsabile ha redatto un rapporto in cui ha illustrato i seguenti punti: Titolo, Responsabile, Natura del progetto (Laboratorio per studenti, Formazione insegnanti, Diffusione culturale), Destinatari, Obiettivi, Esiti di apprendimento (Learning outcomes)/profilo formativo, Strumenti e Metodi, Aspetti innovativi, Fasi di svolgimento, Programma, Materiali disponibili/offerti, Prodotti, Valutazione dei partecipanti, del progetto e di attuazione. Analizzando i dati emerge una valutazione molto alta in merito alla validità dell’iniziativa. L’analisi del percorso a posteriori permette una considerazione che riguarda la gestione dell’Ufficio TID e, per estensione, delle aree in cui si mettono in atto processi innovativi. Le procedure nuove e le attività innovative devono essere supportate da una conduzione amministrativa competente ed efficiente, necessaria per valorizzare la qualità dell’offerta formativa. Si è anche riscontrato come gli stessi corsi che hanno offerto elementi utili all’attività didattica e di tipo operativo siano stati quelli che hanno maggiormente fornito elementi di novità e risposto alle aspettative, condizione motivata probabilmente anche dalla visione progettuale che ogni docente ha utilizzato per la stesura e per l’attuazione della propria sperimentazione didattica. Visto il successo riscosso, in termini di miglioramento della didattica scolastica e l’apprezzamento dimostrato sia da parte dei docenti che da parte degli alunni coinvolti, l’iniziativa avviata all’inizio del 2015, a grande richiesta, è stata replicata e arricchita nell’anno accademico successivo (a.a. 2015-2016), con una nuova, ampliata edizione di progetti. Sulla base delle dichiarazioni di interesse espresse dalle scuole nel mese di giugno 2015, l’Università degli studi di Udine, nell’ambito delle attività del Tavolo di Innovazione Didattica (TID), ha offerto un’ampia offerta formativa costituita da 20 progetti. Le attività proposte, tutte a titolo gratuito, hanno riguardato varie e differenti aree tematiche e didattiche quali attività di diffusione culturale, costituite da cicli di seminari dedicati a tematiche specifiche, aperti a docenti e studenti interessati sia del primo che del secondo ciclo; attività laboratoriali per studenti del I e II ciclo, tra le quali laboratori concettuali, Masterclass ed iniziative di supporto alla preparazione del percorso da presentare all’Esame di Stato; corsi di formazione e sviluppo professionale per docenti. Tutte le proposte progettuali pervenute sono state sottoposte alla valutazione della Commissione Giudicatrice ottenendo valutazioni e adesioni sufficienti per essere avviate. Come avvenuto per la precedente edizione, ad attività concluse, ciascun responsabile ha redatto per il proprio progetto un report. Alla valutazione – aspetto fondamentale – sono state riservate tre differenti voci, in quanto una sua analisi puntuale permette maggiormente di sviluppare il progetto di innovazione nel senso della crescita e del miglioramento. Rispetto alla prima sessione, in questa rassegna di progetti molti docenti responsabili hanno deciso di includere nelle proprie rendicontazioni scientifiche anche una parte conclusiva che racchiudesse un personale commento generale sull’esperienza vissuta, ne mettesse in evidenza eventuali criticità e proponesse utili suggerimenti, allo scopo di apportare migliorie.