• Non ci sono risultati.

Realizzazione del Progetto

Le azioni sono state articolate in:

 Formazione di base, dedicata a docenti junior (ricercatori di tipo A o B, assunti negli ultimi 5 anni, di età inferiore ai 45 anni); le attività di formazione hanno riguardato la capacità di rapporto con gli studenti, la presenza in aula, il mantenimento dell’attenzione, la capacità riflessiva, l’utilizzo delle nuove tecnologie, la costruzione del Syllabus, la metodologia di conduzione degli esami e i criteri di assegnazione del voto e la contestualizzazione del proprio insegnamento nel percorso didattico in cui è inserito, puntando l’attenzione sullo sviluppo delle competenze trasversali. Il percorso formativo si è articolato in 13 incontri seminariali, generalmente della durata di 3 ore (alcuni consistenti di lezioni frontali, altri di laboratori per gruppi più piccoli) così articolati:

Presentazione del percorso, delle tematiche affrontate, della prospettiva student-centered, degli esiti del questionario somministrato (Teaching Perspectives Inventory) – E. Felisatti e A. Serbati (UniPD)

 Progettare la didattica: definire i risultati di apprendimento attesi – Laboratorio di stesura dei risultati di apprendimento del proprio insegnamento, utilizzando appropriate tassonomie e costruendo un Syllabus coerente – C. Riley (UniTN) e A. Serbati

 E-learning: progettare e gestire didattica con l’uso delle tecnologie – Approcci, metodi e strumenti per la progettazione e gestione di interventi didattici on-line basati su metodiche centrate sullo studente e/o sul gruppo. Approfondimento sul metodo flipped classroom – G. Cecchinato (UniPD) e M. Ranieri (UniFI)

109

Metodologie di insegnamento e apprendimento: overview di metodologie didattiche e delle loro caratteristiche – Presentazione e sperimentazione di metodi e tecniche di active learning, la relazione con gli studenti, micro-teaching e peer feedback – J. Coryell (Texas State University) e M. Cinque (LUMSA, Roma)

 Metodologie di valutazione degli apprendimenti: tipi di prove, valutazione diagnostica e formativa – Analisi e miglioramento delle modalità di valutazione utilizzate dai partecipanti,

peer review, ipotesi di intervento per una valutazione partecipata – C. Corsini (UniCH) ed E.

Felisatti

 Follow-up – Feedback sull’applicazione, difficoltà e traguardi raggiunti nella didattica – Focus group finale – E. Felisatti e A. Serbati.

 Formazione esperta, dedicata ai docenti senior che dovranno rappresentare figure di riferimento –

teaching learning designer – in ogni Dipartimento: personale docente strutturato con elevata

esperienza didattica, particolarmente motivato a migliorare le proprie pratiche didattiche, a metterle in discussione, dando e ricevendo feedback con i colleghi, e a condividere riflessioni su strategie innovative di insegnamento e apprendimento finalizzate a sviluppare, pur nell’insegnamento delle discipline curriculari, le relative competenze trasversali. Sono stati svolti 14 seminari, alcuni consistenti di lezioni frontali, altri di laboratori per gruppi più piccoli:

 Presentazione del percorso e sviluppo della consapevolezza sulle proprie motivazioni allo sviluppo professionale – E. Felisatti, B.M. Lombardo, R. Piazza, E. Taylor (Penn State

University)

 Pratiche riflessive in comunità di apprendimento_1 – R. Piazza, E. Taylor

 Pratiche riflessive in comunità di apprendimento_2 – E. Taylor

 Metodologie per lo sviluppo professionale – G. Bonaiuti (UniCA)

 Modelli di consulenza esperta – E. Felisatti

Strategie di documentazione e valutazione – F. Poletti (Supsi, CH), J. Atenas (University

College, London)

 Conclusione e follow-up – E. Felisatti, B.M. Lombardo, R. Piazza, A. Serbati.  Formazione mirata, con percorsi specializzati:

a) formazione dei docenti del 1° anno. Le difficoltà che gli studenti dimostrano nel passaggio dalla scuola all’università (evidenziate dalle percentuali di abbandoni fra il 1° e 2° anno) e il cambiamento nel modo di approcciarsi alla conoscenza delle nuove generazioni richiedono l’introduzione di strumenti e metodologie didattiche innovative, meno frontali, che mettano lo studente al centro del processo di apprendimento; i docenti del 1° anno devono essere più consapevoli del loro ruolo e degli errori che devono essere evitati in questa fase. Nel primo anno di attività sono stati organizzati diversi incontri seminariali trasversali:

 Insegnare al primo anno – aprire le matricole al mondo della formazione universitaria - G. Ronsisvalle (UniCT)

 Insegnare ad apprendere – rafforzare negli studenti la consapevolezza della loro illimitata capacità di apprendere – G. Ronsisvalle

 Centralità dello studente e qualità della didattica – Metodi e strumenti per pratiche di insegnamento efficaci – G. Del Gobbo (UniFI) ripetuti per più gruppi e un incontro seminariale più specifico rivolto ai docenti di matematica del primo anno dei corsi di laurea a carattere scientifico

 Apprendimento attivo e tutorato negli insegnamenti di matematica di base dei corsi di laurea scientifici – G. Anzellotti (UniTN)

110

b) formazione dei Presidenti di CdS. Tenuto conto della necessità per i docenti che svolgono questo ruolo di sviluppare specifiche competenze professionali, sempre più complesse, e del fatto che il ruolo è soggetto a periodico avvicendamento, si è ritenuta necessaria una specifica attività di formazione reiterata negli anni. Sono stati svolti diversi incontri, sia per piccoli gruppi che in riunione plenaria, sui seguenti argomenti:

- DM 987/2016 e indicatori Anvur

- Modalità di redazione della Scheda di Monitoraggio Annuale

- Il sistema AVA e la visita di accreditamento periodico (Linee Guida 10 agosto 2017); il requisito R3

- Compilazione della Scheda Sua-CdS - Il sistema AQ di Ateneo

- Accreditamento periodico – Didattica - Riesame ciclico.

Gli incontri sono stati tenuti da docenti interni, in maggioranza componenti del Presidio della Qualità (B.M. Lombardo, S. Ingrassia, G. Giustolisi, V. Tomaselli) e dalla prof.ssa P. Molinelli (UniBS).

c) formazione dei Tutor. Tenuto conto dell’ampia configurazione prevista per questo profilo professionale – personale a contratto (tutor qualificati), dottorandi e studenti delle lauree magistrali (tutor junior) – è sembrato importante prevedere dei percorsi di formazione parzialmente differenziata, per rendere più proficue le attività svolte da chi si presta a svolgere azioni di tutorato. Gli incontri di formazione per i tutor sono stati così articolati:

 lezione plenaria – Gestione delle variabili emotive correlate all'apprendimento

 1° laboratorio – Immagine di sé e auto efficacia

 2° laboratorio – Gestione dello stress e dell'ansia d'esame e ripetute per diversi gruppi.

La formazione disciplinare, ove richiesta, è stata assicurata dai Dipartimenti. Le lezioni plenarie sono state seguite contemporaneamente dai tutor junior e dai tutor qualificati, così come il 1° laboratorio, mentre il 2° laboratorio è stato dedicato solo ai tutor qualificati. Le lezioni plenarie sono state svolte in parte dal prof. S. Di Nuovo (UniCT) e in parte dalla prof.ssa P. Magnano (UniKORE), i laboratori tutti da quest’ultima.