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Istituzione del Curriculum Design Committee

Nel periodo compreso tra il 2014 e il 2017, l’Offerta formativa dell’Università di Roma “Tor Vergata” è stata razionalizzata allo scopo di aumentarne l’attrattività, l’internazionalizzazione e gli sbocchi occupazionali, seguendo quanto indicato dagli Organi di Governo dell’Ateneo nel documento

Politiche d’Ateneo e Programmazione: obiettivi strategici della Didattica (www.pqa.uniroma2.it). A

tal fine, nel 2014 il Rettore ha istituito un Comitato (denominato Curriculum Design Committe), coordinato dal Prorettore alla Didattica e composto da un docente per ciascuna delle sei macro-aree di Tor Vergata (Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Medicina, Scienze MFN). Come prima cosa, basandosi sui documenti strategici di Ateneo e tenendo conto delle indicazioni dell’Anvur, il Comitato ha esaminato tutti i Corsi di Laurea (L), Laurea Magistrale (LM) e LM a ciclo unico (LMCU) offerti da Tor Vergata nell’anno accademico 2013-2014. I risultati dell’analisi sono stati riportati in un documento organizzato in 6 capitoli, uno per macro-area di Ateneo. Nello specifico, per ogni Corso di Studi (CdS) si è tenuto conto: i) del valore e dell’attualità dei contenuti culturali; ii) di eventuali sovrapposizioni con altri CdS dell’Ateneo; iii) dell’attrattività; iv) del livello di internazionalizzazione; v) della sostenibilità didattica; vi) dell’efficienza (carriere degli studenti); vii) dell’efficacia (sbocchi occupazionali dei laureati); viii) dei legami con le linee di ricerca di Ateneo; ix) delle ricadute sociali ed economiche sul territorio. Il documento analitico dell’Offerta formativa dell’Università Tor Vergata redatto dal Curriculum Design Committee è stato discusso prima con i Coordinatori dei CdS, che hanno fornito chiarimenti sulla performance del Corso da loro coordinato, e poi con i membri del Presidio della Qualità di Ateneo. Dopo le conseguenti integrazioni, il Documento è stato presentato al Rettore per la sua approvazione e, poi, distribuito ai Coordinatori di macro-area, ai Direttori di Dipartimento, al Senato Accademico, al Nucleo di Valutazione e agli uffici dell’Amministrazione Generale preposti alla gestione delle attività didattiche. La stessa procedura è stata ripetuta nei tre anni successivi.

Valutazione dell’attrattività di un CdS

Anzitutto è stato calcolato il numero degli studenti iscritti al primo anno del CdS nell’a.a. preso in esame (studenti ripetenti esclusi), aggiungendovi quello dei trasferiti da altri CdS e/o da altri Atenei. Poi è stata fatta la media aritmetica tra il numero degli iscritti al primo e al secondo anno del CdS nell’anno accademico considerato. Il risultato è stato confrontato con la numerosità consigliata dal MIUR per la classe di appartenenza del CdS esaminato (DM 47/2013). Per le sole LM, come indicatore aggiuntivo di attrattività, è stata esaminata la percentuale degli iscritti che avevano conseguito il titolo di studio di I o II livello in un Ateneo altro.

152 Valutazione del livello di internazionalizzazione di un CdS

Un CdS è stato considerato internazionale quando aveva soddisfatto almeno uno dei seguenti requisiti: 1) essere impartito integralmente in lingua inglese; 2) rilasciare un titolo doppio, multiplo o congiunto con uno o più Atenei esteri.

Valutazione della sostenibilità didattica di un CdS

Per ogni CdS di Tor Vergata è stato considerato il rapporto tra il numero degli iscritti e quello dei docenti utilizzati nell’a.a. è stato giudicato in “sofferenza” un CdS con rapporto iscritti/docenti superiore del 30% al valore medio di Ateneo per tipologia di appartenenza (L, LMCU o LM) e macro-area di riferimento; è stato visto in “sovrabbondanza” un CdS con rapporto iscritti/docenti inferiore a 3. Poiché questa seconda situazione poteva influenzare il costo standard dello studente e la performance di altri CdS, un CdS in “sovrabbondanza” è stato segnalato come possibile fornitore di docenti a un CdS in “sofferenza” avente simili obiettivi formativi. Ulteriore indicatore di sostenibilità didattica è stata la percentuale dei docenti esterni a Tor Vergata (sul totale dei docenti utilizzati) impiegati per quel CdS nell’anno accademico in esame. Quando il rapporto docenti esterni/totale docenti utilizzati superava il 30% si è valutato se il docente esterno rappresentava un valore aggiunto per il CdS (come esperto di grande nome o per competenze non presenti in Ateneo) oppure se la sua attività poteva essere svolta da docenti di Tor Vergata. Infine, è stato esaminato il peso totale dei docenti di riferimento impiegati nell’a.a. in esame. Quando il valore superava di due unità quello indicato dal Miur, il CdS è stato considerato potenzialmente in grado di fornire docenti di riferimento a un altro CdS (avente simili obiettivi formativi) che in futuro avrebbe potuto andare incontro a carenze imputabili, ad esempio, al pensionamento di uno o più docenti di riferimento.

Valutazione dell’efficienza (carriera dello studente) di un CdS

Per ciascun a.a., il Presidio della Qualità d’Ateneo ha esaminato l’efficienza dei CdS di Tor Vergata seguendo indicatori MIUR quali, ad esempio, il numero medio di CFU acquisiti dallo studente per anno, il tasso di abbandono, il numero dei laureati in corso ecc. Nei suoi documenti analitici, invece, il Curriculum Design Committee ha valutato l’efficienza di ognuno dei CdS di Tor Vergata basandosi esclusivamente sui risultati delle indagini del consorzio inter-universitario Almalaurea. In particolare, per ogni CdS è stato riportato il numero degli studenti laureatisi nell’anno solare preso in esame, il tempo medio di conseguimento del titolo e la percentuale dei laureandi soddisfatti del CdS frequentato. I dati ottenuti sono stati confrontati con la media nazionale per classe di Laurea.

Valutazione dell’efficacia (sbocchi occupazionali) di un CdS

Per ogni LM, LMCU e L professionalizzante sono stati considerati i risultati di Almalaurea relativi alla percentuale dei laureati che: i) avevano trovato un lavoro entro un anno dalla Laurea; ii) dichiaravano di utilizzare proficuamente nel lavoro le competenze acquisite con il CdS; iii) non lavoravano perché proseguivano il loro percorso formativo. I risultati sono stati confrontati con la media nazionale per classe di Laurea. L’efficacia non è stata considerata un parametro di valutazione per le lauree non-professionalizzanti offerte da Tor Vergata: secondo Almalaurea e i data-base di Ateneo, infatti, la stragrande maggioranza dei laureati di questi CdS non lavorava ma proseguiva gli studi.

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