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I rapporti bilaterali

Nel documento Relazione annuale 2015 (pagine 85-88)

Gli accordi per la prevenzione della corruzione

2.2 I rapporti internazionali

2.2.3 I rapporti bilaterali

Il 2015 è stato un anno in cui a livello internazionale si è manifestato un interesse senza precedenti per il nuovo sistema di prevenzione della corruzione in Italia e per le funzioni e attività dell’ANAC. Numerosi Paesi, attraverso i canali diplomatici o contatti diretti, hanno fatto pervenire all’Autorità la richiesta di materiale informativo, documenti specifici su normative, esperienze e pratiche anticorruzione e/o hanno inoltrato inviti per visite istituzionali, proposte di accordi di cooperazione, richieste di incontri per scambio di informazioni e esperienze o per formazione/assistenza tecnica.

Per quel che riguarda questi ultimi, si possono citare ad esempio gli incontri con delegazioni diplomatiche e/o rappresentanti di istituzioni del Regno Unito, statunitensi, libanesi, indonesiane, vietnamite, turche, brasiliane, irachene, pakistane, australiane, svedesi.

Parimenti, il Presidente dell’ANAC è stato invitato presso Ambasciate, rappresentanze diplomatiche di Paesi stranieri in Italia e istituti intergovernativi. Questo tipo di rapporti ha interessato ad esempio gli Stati Uniti, la Confederazione elvetica, l’Istituto italo-latino americano, l’ESCAP-Commissione economica e sociale per l’Asia e il Pacifico per approfondire il tema del sistema dell’anticorruzione in Italia, le funzioni e le attività dell’ANAC, le migliori pratiche internazionali nel campo.

Nel corso del 2015, dunque, l’Autorità ha continuato a sviluppare le collaborazioni dirette con paritetici organismi stranieri e con istituzioni internazionali finalizzate allo scambio di conoscenze su teorie, metodologie e pratiche di prevenzione e contrasto della corruzione. È rilevante specificare che tali relazioni bilaterali sono espressamente previste dalle più importanti convenzioni internazionali nel campo dell’anticorruzione, come ad esempio la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione che, per quel che riguarda la reciproca assistenza tecnica e lo scambio di informazioni, pone particolare enfasi sulla necessità di condividere dati, conoscenze, esperienze e buone pratiche per agevolare la prevenzione e il contrasto della corruzione a livello nazionale e internazionale.

In seno alla fitta rete di rapporti bilaterali intessuti dall’Autorità si rappresentano, tra gli altri, quelli con Tunisia, Serbia e Montenegro che sono stati caratterizzati da incontri istituzionali

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del Presidente dell’ANAC con rappresentanti governativi e istituzionali dei tre Stati, volti ad avviare collaborazioni e a sostenere il lavoro delle autorità locali che si occupano di prevenzione della corruzione. Proprio da questi incontri è scaturita, nel corso del 2015, la sottoscrizione di specifici protocolli d’intesa con il Ministero delle istanze costituzionali tunisino (in merito alle attività di assistenza tecnica per la progettazione e l’implementazione del sistema di prevenzione della corruzione in Tunisia e di costituzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione tunisina); con le autorità montenegrine per rendere operativa l’Agenzia Anticorruzione a partire dal 1 gennaio 2016 e per sostenere il programma di attuazione delle riforme nel campo dello stato di diritto previsto dai negoziati di adesione del Paese all’UE; con l’Agenzia Anticorruzione serba (ACA).

Particolarmente intensi e rilevanti sono stati i lavori comuni con quest’ultima Agenzia e con le istituzioni serbe in generale, anche a seguito del twinning project europeo (assegnato nel 2015 all’Italia) nato nell’ambito delle attività di gemellaggio amministrativo promosse e finanziate dalla Commissione europea. In tale contesto, nel 2015 il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha pubblicato un bando per la presentazione di proposte di “Progetti di gemellaggio Twinning” che vedono la Serbia come Paese beneficiario, da parte delle amministrazioni degli Stati membri.

Il twinning, della durata di 24 mesi, è finalizzato alla promozione di maggiori condizioni di efficienza nella lotta alla corruzione, tramite un rafforzamento delle competenze e dei poteri dell’ACA e dei meccanismi di prevenzione della corruzione in linea con le best practice europee e conformemente agli obiettivi già individuati nel documento contenente la Strategia Nazionale Serba Anticorruzione e nel connesso Piano di Azione. Al riguardo, in considerazione dell’esperienza maturata nelle positive attività di gemellaggio condotte in passato, della specificità dell’oggetto del bando incentrato sulla prevenzione e sulla lotta contro la corruzione, e della collaborazione con la Serbia per il rafforzamento dell’efficacia del sistema giudiziario e in generale della lotta contro la corruzione, l’Autorità ha predisposto il proprio progetto, proponendosi quale soggetto capofila, insieme al Ministero della Giustizia ed alla Scuola Superiore della Magistratura in qualità di partner, allo Spanish Prosecutor Office e alla Spanish International Foundation of Administration and Public Policies in qualità di junior partners. Il progetto dell’Autorità è risultato vincitore del bando e tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 sono state svolte tutte le attività istruttorie e preparatorie, prodromiche all’avvio del progetto. A metà aprile la bozza di contratto è stata approvata dalla Direzione Competente della Commissione europea e nel mese di maggio è previsto l’avvio delle attività del progetto che saranno implementate principalmente dagli esperti delle amministrazioni individuate, coordinati dal Project Leader. Il raccordo con gli esperti delle amministrazioni serbe coinvolte con il progetto è invece assicurato dal Resident Twinning Advisor (RTA), cioè il soggetto distaccato presso l’Amministrazione dello stato beneficiario, per tutta la durata del progetto. Sempre per quel che riguarda la cooperazione con la Serbia, il 7 luglio 2015 è stata ricevuta presso l’Autorità una delegazione di rappresentanti delle istituzioni serbe che si occupano di

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public procurement nel contesto di attività di formazione e assistenza tecnica promosse dalla Commissione europea per le istituzioni della Serbia attraverso un progetto Technical Assistance and Information Exchange instrument of the European Commission (TAIEX) finalizzato ad approfondire il funzionamento del sistema degli appalti pubblici negli stati membri dell’UE. Il 22 settembre 2015, inoltre, si è tenuta la visita presso la sede dell’ANAC della delegazione dell’ACA, accompagnata da esponenti dell’OCSE che ha patrocinato la missione, durante la quale è stato firmato il protocollo d’intesa tra ANAC e la stessa ACA nel campo della cooperazione per la prevenzione della corruzione. La visita è stata l’occasione per approfondire il tema delle riforme serbe nel campo dell’anticorruzione e per discutere dei benefici che potranno portare nel quadro dei negoziati di adesione della Serbia all’UE. Per rendere il più completa e proficua possibile la visita della delegazione serba e dei rappresentanti dell’OCSE, l’ANAC ha organizzato degli incontri di alto livello anche presso altre istituzioni italiane, quali la GdF, il Ministero della Giustizia, la Procura Nazionale Antimafia, la Corte dei conti, il DFP della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’AGCM. In tali incontri sono stati approfonditi i temi di competenza di ciascuna istituzione e soprattutto l’approccio sinergico che le istituzioni italiane sempre di più cercano di adottare per contrastare la corruzione e più in generale l’illegalità nella PA. Tale aspetto è stato in particolare rilevato e apprezzato dai componenti della delegazione visitante, che hanno manifestato l’interesse a cercare di proporlo per quanto possibile in Serbia.

Per quel che riguarda i rapporti con le istituzioni montenegrine si segnala la visita del 26 novembre 2015 presso l’Autorità di una delegazione del Ministero degli interni e della Procura speciale per uno scambio di informazione sui sistemi di prevenzione e repressione della corruzione in Italia e Montenegro.

I rapporti dell’ANAC con le istituzioni serbe e montenegrine si inseriscono in un contesto più ampio che vede l’Italia come partner di riferimento per i Paesi balcanici nel settore della rule of law anche in materia di collaborazione nell’attività di contrasto alla corruzione, tema d’importanza cruciale nei negoziati di adesione di tali Paesi all’UE.

Tra le attività internazionali bilaterali da segnalare nel 2015 vi è anche l’avvio di negoziati per la stipula di specifiche intese bilaterali, quali: il memorandum con la Segreteria della funzione pubblica degli Stati Uniti messicani in materia di integrità, trasparenza e lotta alla corruzione; il memorandum di cooperazione con la Segreteria di Stato per gli affari interni e la giustizia della Repubblica di San Marino, con l’intento di consolidare e rafforzare la cooperazione in essere tra entrambi gli Stati, anche nell’ambito delle attività del GRECO del Consiglio d’Europa, e nella prospettiva della conclusione di un accordo di associazione tra San Marino e l’UE; i rapporti con l’OCSE per quel che riguarda gli sviluppi dello specifico protocollo d’intesa per le attività di cooperazione successive a “EXPO Milano 2015”.

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PARTE II

Nel documento Relazione annuale 2015 (pagine 85-88)