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La delibera sull’esercizio del potere sanzionatorio

Nel documento Relazione annuale 2015 (pagine 137-140)

La tutela della trasparenza

5.1.3 La delibera sull’esercizio del potere sanzionatorio

Con la del. 10/2015 concernente l’individuazione dell’autorità amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici obblighi di trasparenza, l’Autorità ha fornito indicazioni in merito all’interpretazione delle disposizioni sanzionatorie contenute all’art. 47 del decreto 33, per violazione di obblighi di pubblicazione e comunicazione di dati e informazioni, modificando il precedente orientamento espresso con la delibera n. 66 del 31 luglio 2013, con particolare riguardo all’individuazione dell’autorità amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni. L’indirizzo interpretativo offerto con la del. 66/2013 comportava infatti il rischio di un’applicazione eterogenea e difforme delle norme in argomento, attraverso l’adozione dei differenti regolamenti sanzionatori da parte di ogni singolo ente o amministrazione.

Nella delibera sono stati evidenziati il ruolo e i poteri di vigilanza e controllo in capo all’Autorità, delineati nella legge 190 e nel decreto 33 e ancor più rafforzati con il decreto 90: a seguito del trasferimento all’ANAC dei compiti prima svolti dal DFP l’Autorità si configura quale presidio a livello centrale per la prevenzione della corruzione nelle PA, anche mediante la regolazione e il controllo della disciplina sulla trasparenza.

Nella delibera è stato necessario sottolineare, altresì, la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia, in quanto la normativa sulla trasparenza dell’attività amministrativa costituisce individuazione del livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili ed esercizio della funzione di coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale, ai sensi dell’art. 117, co. 2, lett. m) e r), Cost. (art.1, co. 15 e 36, l. 190/2012; art. 1, co. 3, d.lgs. 33/2013).

Alla luce del quadro normativo esposto e tenuto conto del potere di segnalazione alla autorità amministrativa competente espressamente riservato al Presidente dell’ANAC, con specifico riferimento alle violazioni contemplate dal citato art. 47, l’Autorità ha individuato se stessa, in coerenza con i principi della l. 689/1981, quale soggetto che contesta la violazione con la

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possibilità del pagamento della sanzione in misura ridotta e conseguente estinzione del procedimento sanzionatorio e il prefetto quale autorità amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni in misura definitiva.

Vista la delicatezza della materia, con apposita segnalazione 2/2015, l’Autorità ha, peraltro, espresso l’esigenza di una modifica normativa volta a eliminare ogni incertezza al riguardo, in coerenza con il principio di legalità che informa il sistema sanzionatorio, auspicando che, analogamente a quanto avviene relativamente ad altre autorità indipendenti, il legislatore privilegi un’impostazione che indichi l’ANAC quale autorità amministrativa competente all’irrogazione di dette sanzioni. Nelle more dell’adozione di un intervento efficace, l’Autorità nel luglio 2015 ha proceduto all’emanazione di un apposito Regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio, come peraltro descritto nel par. 1.4.

5.2 L’attività di vigilanza

L’attività di vigilanza in materia di trasparenza, nel corso del 2015, è stata svolta d’ufficio sulla base di apposite delibere di programmazione annuale o su richiesta del Consiglio e di altri uffici dell’Autorità, nonché su segnalazioni motivate di chiunque ne abbia avuto interesse, ivi incluse associazioni od organizzazioni rappresentative di interessi collettivi o diffusi, anche mediante la piattaforma web “Campagna Trasparenza”.

Nella seconda parte del 2015 all’attività di vigilanza in materia di trasparenza si è affiancata un’attività sanzionatoria, di cui all’art. 47 del d.lgs. 33/2013, nei casi di mancata e incompleta comunicazione dei dati patrimoniali del titolare dell’incarico politico e di pubblicazione e comunicazione dei dati relativi agli enti controllati.

Il procedimento per l’applicazione delle sanzioni è stato delineato dall’ANAC con la del. 10/2015 e con apposito Regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio.

Come sarà illustrato nei successivi paragrafi, l’attività di vigilanza ha inteso rispondere a una domanda di controllo del rispetto delle regole della trasparenza diventata nel tempo più articolata e complessa; al tempo stesso, anche a seguito della det. 8/2015, la vigilanza ha ampliato il suo spettro di azione nei confronti delle società e degli enti di diritto privato partecipati e/o controllati dalle PA.

Si è, pertanto, verificata una fisiologica evoluzione dell’approccio della vigilanza in materia di trasparenza, con una particolare attenzione al controllo sulla corretta applicazione di alcuni obblighi di pubblicazione per i quali sono previste sanzioni e di quelli considerati particolarmente rilevanti ai fini della prevenzione della corruzione.

È stato valorizzato, al tempo stesso, l’esercizio da parte dei cittadini del diritto dell’accesso civico previsto dall’art. 5 del decreto 33, istituto appositamente concepito per consentire l’accesso ai dati oggetto di pubblicazione attraverso un rapporto diretto tra cittadini ed amministrazioni.

Autorità Nazionale Anticorruzione

Nel corso del 2015 l’Autorità ha istruito complessivamente 341 procedimenti, dei quali 174 di vigilanza e 167 sanzionatori. I procedimenti di vigilanza sono stati avviati: 135 su segnalazione e 39 d’ufficio, come anche riportato nella tabella 5.1. Con riferimento ai procedimenti sanzionatori, sono state attivate 110 richieste di informazioni relative a violazioni soggette a sanzioni amministrative pecuniarie, dalle quali sono derivate 57 comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio, per i casi di mancata e incompleta comunicazione dei dati reddituali e patrimoniali del titolare dell’incarico politico.

Tabella 5.1 Procedimenti definiti (2015)

Tipologia dei procedimenti avviati Numero

Procedimenti di vigilanza di cui:

avviati d’ufficio avviati su segnalazione

39 135

Totale procedimenti di vigilanza 174

Procedimenti sanzionatori di cui:

richieste di notizie al RT per eventuale avvio procedimento sanzionatorio (art. 47 d.lgs. 33/2013) comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio nei confronti di titolari di incarichi politici (art. 47, co.1, d.lgs. 33/2013)

110

57

Totale procedimenti sanzionatori 167 Totale procedimenti in materia di trasparenza 341

Fonte: ANAC

I risultati dell’attività di vigilanza avviata sugli obblighi di pubblicazione confermano un significativo livello di efficacia di detta attività nel sensibilizzare le amministrazioni sul tema della trasparenza e nell’accompagnare le medesime in un progressivo percorso di adeguamento nell’applicazione della disciplina della trasparenza amministrativa. Percorso che, come attesta il permanere di una parte di amministrazioni ed enti che non si adegua alle richieste dell’Autorità, si conferma a volte difficoltoso, soprattutto per le “realtà” di ridotte dimensioni.

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Nel documento Relazione annuale 2015 (pagine 137-140)