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I rapporti con organizzazioni di livello regionale europeo

Nel documento Relazione annuale 2015 (pagine 82-85)

Gli accordi per la prevenzione della corruzione

2.2 I rapporti internazionali

2.2.2 I rapporti con organizzazioni di livello regionale europeo

Il Consiglio d’Europa

Nei primi mesi dell’anno il Presidente ha effettuato una visita al Consiglio d’Europa ed è intervenuto in un’audizione alla Commissione Affari Politici dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Autorità Nazionale Anticorruzione

L’Autorità è componente della delegazione italiana nel Groupe d’Etats contre la Corruption (GRECO), organismo del Consiglio d’Europa operante in materia di contrasto alla corruzione. Istituito nel 1999, esso conta oggi 49 gli Stati membri (48 Stati europei e gli Stati Uniti d’America); il suo scopo è quello di monitorare il livello di conformità delle legislazioni di ciascuno degli Stati aderenti agli standard anti-corruzione dell’Organizzazione attraverso un meccanismo di reciproca valutazione (c.d. “peer review”). A partire dal 2007, anno della propria adesione al GRECO, l’Italia ha affrontato tre “cicli” di valutazione, l’ultimo dei quali conclusosi con un basso livello di compliance che ha richiesto alla stessa di riferire entro il 31 dicembre 2015 su diversi temi. Il 1 gennaio 2016 è iniziato per il nostro Paese il quarto ciclo di valutazione.

Il 18 giugno 2015 è stato pubblicato il Report annuale del GRECO, nel quale a proposito dell’Italia si segnala positivamente la ratifica delle Convenzioni penale e civile sulla corruzione, l’inasprimento dell’apparato sanzionatorio per i reati di corruzione e di traffico di influenze illecite, l’introduzione di una disciplina sistematica sul finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali, l’introduzione di misure volte ad aumentare la trasparenza dei conti degli enti collegati ai partiti, l’introduzione di regole chiare in materia di revisione contabile obbligatoria delle attività finanziarie dei partiti.

L’Unione europea

Di rilevante importanza sono i rapporti che l’Autorità, in qualità di interlocutore per le numerose questioni che in materia di prevenzione della corruzione ricadono nell’ambito delle competenze dell’UE, mantiene soprattutto con la Commissione europea.

Nel corso del 2015 l’ANAC ha preso parte alle due diverse visite compiute dall’UE in Italia nell’ambito del monitoraggio rafforzato previsto dalla Macroeconomic Imbalances Procedure. La Commissione europea, unitamente ai rappresentanti della Banca centrale europea, ha chiesto di incontrare gli esperti di diverse amministrazioni nazionali per area di competenza, nonché di rispondere a una serie di quesiti, alcuni riguardanti le misure adottate dall’Italia in materia di anticorruzione; in questo contesto anche l’Autorità è stata chiamata a riferire.

Nel 2015 è pure entrato nel vivo il secondo esercizio di valutazione dello stato della corruzione nell’UE e nei suoi Paesi membri, che dovrebbe concludersi nel corso del 2016. Per le questioni di propria competenza, l’Autorità collabora con il focal point nazionale (individuato nel Ministero della Giustizia) nella redazione dei documenti esplicativi per la Commissione europea.

Con uno specifico organo della Commissione europea, l’Ufficio europeo per la Lotta Antifrode (OLAF), l’Autorità ha avviato negoziati per un accordo in materia di lotta alla corruzione da attuarsi mediante una collaborazione reciproca e un proficuo scambio di informazioni e di assistenza operativa e tecnica. L’accordo tra l’ANAC e l’OLAF, finalizzato nel mese di aprile 2016, in linea con l’approccio europeo che sostiene una collaborazione

Autorità Nazionale Anticorruzione

efficace tra le autorità di differenti Stati, segna un traguardo importante nella cooperazione europea nella lotta ai fenomeni corruttivi.

Sempre nell’ambito dell’UE, nel corso del 2015, l’Autorità ha continuato a partecipare attivamente ad alcune iniziative per la diffusione dell’e-procurement e l’interoperabilità dei sistemi informatici, come meglio di seguito descritti.

Nell’ambito del workshop CEN BII3 finalizzato a diffondere e facilitare l’uso degli standard per l’e-procurement, l’Autorità ha contribuito alla produzione della documentazione tecnica che norma i processi e i documenti di gara (dalla pubblicazione all’ordine e alla fatturazione elettronica) e ha partecipato alle riunioni per la definizione dei profili CEN BII e dei documenti architetturali, dando notizia dell’avvio della consultazione pubblica attraverso il proprio sito web e prendendo parte alle fasi di review.

In seno al progetto e-SENS (Electronic Simple European Networked Services) per lo sviluppo di una piattaforma di “servizi di base” generici e riutilizzabili (building blocks) per le PA (come ad esempio: e-document, e-delivery, etc.), l’Autorità ha preso parte ai seguenti GdL o work package (WP):

WP4 - “centro di competenza e consulenza legale per l’intero progetto”, collaborando alla produzione, tra gli altri, dei documenti di inquadramento legale per i sistemi pilota in via di realizzazione, approfondendo le tematiche legate all’e-procurement e, in particolare, alla presentazione dell’offerta per il tramite di strumenti elettronici (e-tendering) e al fascicolo virtuale per la presentazione dei documenti a comprova del possesso dei requisiti di partecipazione alle gare da parte dell’OE, Virtual Company Dossier (VCD);

WP5.1 - “implementazione di sistemi pilota su e-procurement”, con specifico riferimento alla partecipazione nei progetti pilota per la fase di presentazione dell’offerta in formato elettronico e per il VCD;

WP6 - “sviluppo di building blocks e servizi di base per la realizzazione dei progetti pilota”, contribuendo, alla guida di una specifica task force, alla definizione dei servizi di corrispondenza semantica, da utilizzarsi come base per il pilota del VCD e del servizio per il “documento di gara unico europeo”. Nell’ambito del medesimo WP l’Autorità ha partecipato, tra gli altri, ai tavoli di lavoro per il riconoscimento trans-frontaliero di firme ed identità digitali.

Sempre nel contesto e-SENS, è stata avviata un’attività di pilotaggio a livello nazionale insieme alle centrali di committenza Consip e IntercentER per l’integrazione del VCD all’interno delle piattaforme per gli acquisti sotto le soglie comunitarie e del sistema dinamico di acquisizione come strumento per la prequalifica degli OE (solo capacità tecnica).

Nell’ambito delle attività per lo sviluppo di un VCD europeo, l’Autorità ha collaborato anche al progetto e-Certis 2.0 per la trasformazione del sito e-Certis, gestito dalla Commissione europea, in un portale contenente i documenti necessari per la comprova del possesso dei

Autorità Nazionale Anticorruzione

requisiti di partecipazione alle gare da parte degli OE, nonché - limitatamente alla parte redazionale - all’aggiornamento dei contenuti dello stesso sito, insieme con il Dipartimento Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio e con le altre amministrazioni nazionali interessate.

Nel quadro delle iniziative avviate nel contesto europeo si inserisce, in ultimo, anche il contributo fornito dall’Autorità, di concerto con il Dipartimento Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio, all’avvio dell’Internal Market Information System della Commissione europea per lo scambio e la verifica transfrontaliera dei documenti e delle informazioni sugli appalti regolati dalle direttive comunitarie.

Nel documento Relazione annuale 2015 (pagine 82-85)