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I Servizi ecosistemici

Nel documento AREE PROTETTE E SVILUPPO SOSTENIBILE: (pagine 115-118)

Capitolo 4 Il concetto di sviluppo sostenibile 4.1 The world conservation strategy (WCS)

5.3 Neoliberismo e aree protette

5.3.1 I Servizi ecosistemici

Nell’economia dell’ambiente la valutazione del valore totale degli ecosistemi prende in considerazione il valore economico totale che è il risultato della somma dei valori strumentali e dei valori intrinseci240, a loro volta composti dai valori di cui al seguente schema (Figura 5.1)

Componenti del valore economico totale

valori d'uso diretti Valori d'uso indiretti Valori d'opzione Valori strumentali

(d'uso)

Valori d'esistenza Valori di lascito Valori intrinseci

(di non uso) Valore economico totale

Figura 5.1. Componenti del valore economico totale (fonte: WCPA, 1998, op. cit., p.11)

I valori d’uso diretti sono quelli derivanti dall’utilizzo diretto dell’ambiente naturale come ad esempio la caccia, il turismo, lo sfruttamento delle risorse o la ricerca scientifica. I valori d’uso indiretti non implicano lo sfruttamento od il consumo delle risorse, ma rappresentano i benefici economici che i servizi ecosistemici forniscono naturalmente: la protezione degli spartiacque, la stabilizzazione del clima o la capacità di assorbire l’anidride carbonica ne sono alcuni esempi. E’ interessante soffermarsi sull'assorbimento della CO2, in quanto questo gas serra è al centro del dibattito politico e scientifico in merito ai cambiamenti climatici. In una ricerca sull’assorbimento di CO2 da parte del sistema di aree protette

240 WCPA, Economic Values of Protected Areas: Guidelines for Protected Area Managers,

canadesi241 è stato calcolato che questo sistema ne riesce ad assorbire più di quattro gigatonnellate, un valore di circa 200 volte il valore dell’anidride carbonica prodotta dal Canada nel 2000. Se le aree protette dovessero scomparire, il Canada dovrebbe spendere tra i 72 ed i 78 miliardi di dollari US per ottenere lo stesso risultato.

I valori d’opzione rappresentano il valore potenziale, cioè il valore, diretto o indiretto, che deriverà dall’uso futuro dell’ecosistema, dell’area protetta o di un singolo servizio ecosistemico.

Se i valori d’uso sono in qualche modo sempre calcolabili in maniera più o meno oggettiva, i valori intrinseci non sono collegati ad alcun uso reale o potenziale del bene: essi rappresentano la sfera soggettiva ed i metodi più utilizzati per cercare di calcolarli sono rappresentati dalle ricerche dirette sottoforma, ad esempio, di questionari sulla volontà a pagare per la conservazione di un determinato ambiente, ecc.

Nello schema da noi proposto i valori intrinseci sono divisi in valori d’esistenza e valori di lascito. Il valore di esistenza fu definito nel 1967 da Krutilla242 come il valore che gli individui possono attribuire alla semplice conoscenza dell’esistenza di specie rare e differenti, di ambienti naturali unici, o di qualunque altro “bene”, anche se questi individui non hanno mai intenzione di farne un uso attivo o di beneficiarne in modo più diretto. Il valore di lascito è invece connesso al desiderio di preservare intatta per le generazioni future la possibilità di fruire della risorsa.

Lo studio del valore economico dei servizi ecosistemici, considerati come i benefici economici forniti dall’ambiente naturale all’uomo ed alle sue attività (Tabella 5.1), è uno dei filoni più importanti nella scienza della conservazione.

I servizi forniti agli uomini dagli ecosistemi sono il risultato di complesse interazioni delle loro componenti biotiche e abiotiche. Esempi su questo punto sono: la competizione intra ed interspecifica per le risorse trofiche che mantiene accettabile il livello di un’ipotetica specie, facendo in modo che la stessa non cresca fino a diventare infestante, oppure l’utilità di una zona umida come filtro per rimuovere le sostanze inquinanti dall’acqua, consentendo che il flusso che scorre a valle possa essere utilizzato a fini domestici.

241 Kulshreshtha S. N., Carbon sequestration in protected areas of Canada : an economic

valuation, Saskatoon, Sask., Dept. of Agricultural Economics, University of Saskatchewan,

2000, pp. 142.

242 Krutilla J. V., Conservation reconsidered, Washington, D.C., Resources for the Future, 1967,

Nel 1997, Costanza243 ed i suoi collaboratori hanno sintetizzato più di cento tentativi di valutare i beni ed i servizi forniti dall’ecosistema. Nel fare questa importante analisi, essi hanno utilizzato un’ampia gamma di tecniche, tra cui il metodo dei prezzi edonici (hedonic pricing) e quello della la valutazione contingente (contingent valuation).

Il gruppo di lavoro, utilizzando casi studio, ha derivato il valore medio dei servizi ecosistemici, raggruppati in 17 categorie, per 16 diversi biomi e ne ha estrapolato il valore totale, moltiplicando il valore medio di ciascun servizio calcolato per l’area di ciascun bioma. Costanza ha stimato che il valore annuale dei servizi della natura si collocava intorno ai 33, 3 Trilioni (1012) di dollari americani a fronte dei 18 trilioni del prodotto globale lordo del periodo.

Tabella 5.1 I servizi ecosistemici (Fonte: Brown, 1997, p.96)

Servizi ecosistemici Valore (Trilioni di $ US)

Produzione di materie prime (cibo, legname e altri materiali da costruzione, prodotti della foresta non legnosi,foraggio, medicine, sostanze coloranti)

0,8

Impollinazione 0,4

Habitat e rifugio 1,4

Riserve idriche 2,3

Risorse genetiche 0,8

Riciclaggio delle sostanze nutritive 2,3

Mantenimento e creazione dei suoli 17,1

Regolazione delle perturbazioni 1,1

Regolazione del clima 1,8

Regolazione dei gas atmosferici 0,7

Ricreazione, cultura, scienza, educazione 3,0

Altri servizi 1,6

Totale 33,3

La rete globale di aree protette fornisce molti servizi ecosistemici e ne fornirà sempre di più, proporzionalmente allo sviluppo numerico di particolari categorie quali la V e la VI della classificazione IUCN, nelle quali è permessa anche l’estrazione sostenibile di risorse naturali.

243 Costanza R., R. d'Arge, R. de Groot, S. Farber, M. Grasso, B. Hannon, K. Limburg, S.

Naeem, R. O'Neill, J. Paruelo, R. Raskin, P. Sutton e M. van den Belt, The value of the world's

Balmford ed altri244 hanno stimato che le aree protette a livello mondiale forniscono beni e servizi per un valore compreso tra 4,4 e 5,2 trilioni di dollari americani, valore 100 volte superiore alla spesa di mantenimento delle aree stesse nel periodo da loro considerato. In ogni caso la molteplicità di territori di conservazione rende complicato il computo globale del valore economico delle aree protette: molti benefici, come ad esempio quelli derivanti dalle aree a tutela integrale o dalle aree protette marine, sono estremamente difficili da calcolare. Un altro fattore di difficoltà nell’esprimere valutazioni economiche in tale campo deriva dalla mancanza diffusa di esatti regimi di proprietà riguardanti flora, fauna, acque, eccetera; queste spesso vengono considerate alla stregua di res nullius, la cui tutela appare per molti aspetti problematica.245

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