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Organizzazioni internazionali ed aree protette

Nel documento AREE PROTETTE E SVILUPPO SOSTENIBILE: (pagine 32-35)

Capitolo 2 Le aree protette nella politica internazionale

2.1 Organizzazioni internazionali ed aree protette

La gestione delle aree protette è parte di un complesso meccanismo al quale fanno capo una vasta gamma di istituzioni, accordi e processi; questi sono intrecciati a varie scale da quella locale a quella globale.

Un riferimento chiave è rappresentato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for the Conservation of Nature, IUCN).

L’IUCN, creata in seguito alla conferenza di Fontainebleau del 1948, è un particolare tipo di organizzazione aperta sia ai governi ed alle loro agenzie sia alle Organizzazioni non governative (ONG).

Attualmente l’IUCN è formata da più di 1000 organizzazioni, di cui più di 200 sono governative e più di 800 non governative. E’ presente in 140 Paesi e divisa in sei Commissioni di cui una dedicata in modo specifico alle aree protette: la World Commission on Protected Areas (WCPA).

La WCPA segue quattro principali obiettivi86:

1. Rafforzare la capacità e l’efficienza dei gestori delle aree protette attraverso la produzione di linee guida, strumenti ed informazioni.

2. Integrare le aree protette con lo sviluppo sostenibile e la conservazione della biodiversità tramite suggerimenti strategici rivolti ai governi.

3. Aumentare gli aiuti economici a sostegno delle aree protette, persuadendo investitori pubblici e privati sul valore delle stesse.

4. Rafforzare la capacità della WCPA stessa ad implementare il suo programma attraverso la collaborazione della IUCN e dei suoi partner.

La WCPA è organizzata geograficamente, tematicamente e funzionalmente in87:

• 15 Regioni: Australia/Nuova Zelanda; Brasile; Carabi, America Centrale; Asia Orientale; Africa Orientale e Meridionale; Europa; Africa Settentrionale/Medio Oriente; America Settentrionale; Eurasia Settentrionale; Pacifico; America Meridionale; Asia Meridionale; Sud-Est Asiatico; Africa Occidentale e Centrale.

• 2 Biomi: montano e marino.

86 Le informazioni sulla WCPA sono disponibili al sito internet www.iucn.org/themes/wcpa

(accesso: 1/06/2008).

87Lockwood M., G. L. Worboys e A. Khotari (a cura di), Managing protected Areas: a global

• 6 Temi: “Costruire un sistema globale”; “Comprendere e prepararsi per il cambiamento globale”; “Incrementare l’efficienza gestionale delle aree protette”; “Equità e popolazione”; “Sviluppare la capacità di gestione”; “Sostenere finanziariamente le aree protette”.

Ogni dieci anni la Commissione ospita il Congresso Mondiale sui Parchi (vedi da 2.3 a 2.7) I congressi dell’IUCN, invece, si tengono circa ogni due anni (tabella 2.1): sono occasione di confronto tra i massimi esperti della conservazione e le tematiche trattate sono di ampio respiro.

Le raccomandazioni dell’IUCN, come quelle del Congresso Mondiale sui Parchi, sono un classico esempio di soft laws cioè accordi che non raggiungono lo scopo di Trattati formali tra Stati e le parti contraenti non hanno vincoli legali. Le soft laws assumono molte forme, quali possono essere l’enunciazione di principi generali o l’adozione di linee guida.

In ogni caso, pur non costituendo vincoli legali, questi documenti sono spesso il primo passo che gli Stati compiono verso la negoziazione di Trattati formali88.

Tabella 2.1 Date e luoghi delle assemblee generali / congressi dell’IUCN I congressi dell'IUCN

2008 Barcellona 1972 Banff

2004 Bangkok 1969 Nuova Delhi

2000 Amman 1966 Lucerna

1996 Montreal 1963 Nairobi 1994 Buenos Aires 1960 Varsavia

1990 Perth 1958 Atene

1988 San José 1956 Edinburgo

1984 Madrid 1954 Copenhagen

1981 Christchurch 1952 Caracas 1978 Ashkhabad 1950 Brussel 1975 Kinshasa 1948 Fontainebleau

Anche le Nazioni Unite hanno diverse agenzie che si occupano in maniera rilevante di aree protette, tra queste l’UNESCO che ha come principale obiettivo il mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo, promuovendo la collaborazione tra le Nazioni tramite educazione, scienza, cultura e comunicazione. L’UNESCO ha negoziato la

88 Garner R. (a cura di), Environmental Politics. Britain, Europe and the Global Environment,

Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità ed amministra il Programma Uomo e Biosfera (MAB); entrambe le iniziative hanno un risvolto pratico nell’individuazione di aree che dal punto di vista dell’integrazione uomo-natura volta allo sviluppo sostenibile sono di enorme importanza.

Anche il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) svolge un ruolo importante. L’UNEP, nato nel 1972, è una delle tre agenzie attuative del Global Environmental Facilities (GEF) insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ed alla Banca Mondiale.

Il GEF, creato nel 1992 in seguito alla Convenzione sulla diversità biologica (vedi par. 2.2), è uno strumento finanziario per sviluppare la cooperazione internazionale principalmente legata a progetti per la conservazione della biodiversità e l’utilizzo sostenibile delle risorse. Il denaro viene elargito alle agenzie da Paesi donatori e successivamente sono rilasciati prestiti, in particolar modo a Paesi a basso o medio indice di sviluppo umano.

I GEF per ciò che riguarda le aree protette sono stati e sono uno strumento di finanziamento fondamentale89: in totale il GEF ha finanziato più di 2200 diversi progetti riguardanti la messa in pratica di politiche per l’ambiente90. Nello specifico, la maggior parte di progetti che hanno coinvolto direttamente le aree protette sono stati quelli relativi alla conservazione della biodiversità ed al suo uso sostenibile. In questi casi il GEF ha contribuito con un totale di 7.2 Miliardi di Dollari US in 750 progetti totalmente o parzialmente finanziati.

L’UNEP, oltre al ruolo nel GEF, è stato anche coinvolto nel monitoraggio delle specie a rischio. Il centro di monitoraggio è stato creato dall’IUCN, nel 1979, a Cambridge in partenariato con il WWF ed appunto l’UNEP. Nel 1988 il centro di monitoraggio è diventato ciò che oggi è conosciuto come World Conservation Monitoring Center (WCMC). Il WCMC, insieme alla WCPA ed a diverse organizzazioni non-governative ed agenzie di gestione delle aree protette, è responsabile della compilazione del database sulle aree protette mondiali. Tale database, fornisce un gran numero di dati sulle aree protette: la categoria di riferimento (sulla base IUCN), i siti internazionali, i siti non

89 Il rapporto annuale del 2005 indica che il GEF, dalla sua nascita al 2005, ha finanziato progetti

con 6.2 Miliardi di Dollari US ai quali devono essere aggiunti altri 20.1 Miliardi di Dollari US in

progetti co-finanziati. Il rapporto è liberamente scaricabile dal sito http://www.gefweb.org/

(accesso: 1/06/2008).

compresi in nessuna categoria, l’ampiezza dei siti e la loro localizzazione sia puntuale sia poligonale.

Tra le centinaia di organizzazioni non governative (ONG) che si impegnano per lo sviluppo delle aree protette, quelle che svolgono un ruolo centrale sono il Fondo Mondiale per la Natura (WWF), Nature Conservancy (NC) e Conservation International (CI).

Il modo in cui queste organizzazioni lavorano è simile: esse rappresentano gruppi di pressione per far sì che le problematiche relative alla conservazione siano incluse nell’agenda politica internazionale ed operano per tradurre le strategie politiche in azioni effettive.

Nel documento AREE PROTETTE E SVILUPPO SOSTENIBILE: (pagine 32-35)