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Il primo intervento per danni di guerra (1945)

III. I RESTAURI NOVECENTESCH

III.3 Il restauro post-bellico di San Lorenzo

III.3.1 Il primo intervento per danni di guerra (1945)

Nel 1944 il parroco don Festa e il fabbriciere Da Lisca notificarono al Soprintendente ai Monumenti di Verona che, a seguito dell’incursione del 5 luglio e per effetto delle bombe esplose nelle adiacenze del complesso, la chiesa e l’annesso oratorio subirono cospicui danni:

«Per effetto del materiale proiettato, le tegole dei tetti furono spezzate; un coperto di un’annessa loggetta venne sfondato; vetri e telai furono infranti»40.

Per recuperare le strutture, fu richiesto uno stanziamento di 15.000 lire che venne accordato da Gazzola41.

Nel maggio del 1945, dopo che la compagine era stata pressoché dilaniata dai due successivi attacchi aerei del 12 ottobre 1944 e del 28 febbraio 1945, il Soprintendente chiese al Rettore che facesse pervenire un progetto di massima con un preventivo di spesa per il risanamento della chiesa42. Don Festa presentò

prontamente un piano d’intervento steso dall’ingegner Brunelli43 e Gazzola,

successivamente, riassunse così le opere da attuare con la massima urgenza44:

«Demolizione della volta della navata centrale; demolizione della volta della navata settentrionale; demolizione di un tratto di muratura della torre;

ricostruzione di un tratto di muro della navata settentrionale; ricostruzione di un tratto demolito del muro della torre; ricostruzione di una parte del muro di facciata;

ricostruzione delle volte della navata settentrionale;

40 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1944 luglio 8, [s.n.].

41 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1944 luglio 18, n. 2484.

42 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 maggio 26, n. 432.

43 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 giugno 14, [s.n.].

44 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 giugno 30, n. 539.

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ricostruzione del tetto compreso il legname occorrente i tavelloni e le tegole e ferramenta per il tetto a vista della nave centrale;

apprestamento e posa in opera di serramenti provvisionali di porte e finestre;

copertura delle tombe con lastre in pietra dello spessore di 10 cm;

ultimazione e consolidamento della scala a chiocciola nella torre»45.

Il preventivo di spesa a integrazione del capitolato riportava le seguenti voci:

«1) Opere di demolizione:

a) volte della navata centrale (21,10x5,60)+25% [...]; b) volta navata settentrionale (2,70x2,60)+20% [...]; c) tratto muratura torre 7,00x4,20x0,70 [...] lire

21.218,40.

2) Opere in muratura di pietrame:

a) ricostruzione tratto di muro della navata settentrionale 8,00x3,50x0,70 [...];

b) ricostruzione tratto demolito del muro torre [...];

c) ricostruzione del muro facciata n. 4x1,00x0,70x0,30 [...] lire 82.040.

3) Opera di copertura:

a) ricostruzione volte della navata settentrionale n. 3x0,70x2,60+20% [...] lire 30.312;

b) legname di abete per orditura del tetto: capriate:

tiranti 6,20x0,20x0,20x15 [...]; puntoni 3,20x0,20x0,20x30 [...]; monaci 0,90x0,20x0,20x15 [...]; travi navate laterali:

n. 24x3,50x0,20x0,15 [...]; travicelli: n. 9x31,10x0,15x0,12 [...]; n. 12x31,10x0,15x0,12 [...]; morali: n. 206x3,20x0,05x0,07 [...]; n. 103x3,20x0,05x0,07 [...];

tavole sottotegola per la navata laterale: n. 2x31,10x2,70x0,02 [...];

deduzione 50% di materiale recuperabile - netto, lire 136.295;

c) tavelloni sottotegola per la navata centrale: n. 2x31,10x3,20 [...] lire 49.760;

d) tegole curve:

n. 2x31,10x7,20 [...];

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deduzione 20% di materiale recuperabile - Netto [...] lire 143.748;

e) ferramenta [...] lire 5.300: f) calce comune [...] lire 7560;

g) mano d’opera (carpentieri, muratori e manovalanza) [...] lire 42.784.

4) Serramenti in legno di larice: porte n. 1x3,40x2,30 [...]; finestre n. 2x2,20x0,90 [...]; finestre n. 2x0,70x1,80 [...]; finestre n. 1x1,40x1,85 [...]; finestre n. 1x1,20x1,10 [...] lire 29.661. 5) Opere in pietra:

copertura di tombe con lastre di spessore cm. 10 [...] lire 9600.

6) Mano d’opera per sistemazione scala a chiocciola nella torre - a corpo, lire 6.000.

7) Nolo di ponteggi, attrezzi ecc. - a corpo, lire 6.500. Per opere impreviste: lire 59.221,60

Totale complessivo: lire 630.000»46.

Il 3 settembre del 1945 fu dato ufficialmente il nulla osta per l’inizio dei «lavori di primo intervento per la riparazione danni di guerra»47, che la Soprintendenza

affidò alla direzione dell’architetto Vittorio Filippini (fig. 101)48 . L’impresa

continuava ancora nel mese di novembre 49 , quando Gazzola scrisse

all’Ingegnere capo del Genio Civile:

«Dovendo passare alle opere di sottomurazione esterna e di cucitura muri laterali, sono a pregare codesto Ufficio di voler gentilmente disporre a che venga sgombrato con la

46 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, [s.d.], [s.n.]. 47 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 settembre 3, n. 722. Numerosi documenti riportano, in dettaglio, i materiali edili che furono richiesti al Genio Civile per dare inizio all’impresa di restauro. Cfr. SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 agosto 29, [s.n.]; SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 settembre 2, n. 709; SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 settembre 5, n. 725; SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 settembre 6, [s.n.]; SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 settembre 7, n. 737; SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 settembre 7, n. 738. 48 RIGOLI 1994, p. 437.

49 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 novembre 3, n. 900.

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massima possibile sollecitudine lo spazio necessario a detti lavori dalle macerie»50.

Con il prosieguo del cantiere, nel corso dei lavori di abbattimento delle parti pericolanti, i danni si rivelarono assai più gravi di quanto sembrassero in un primo tempo; in conseguenza di ciò, la Soprintendenza fu costretta a stilare una nuova perizia che, sottoposta all’esame dei competenti Organi Alleati, fu ritenuta indispensabile ed approvata. Gazzola informò la Direzione Generale Antichità e Belle Arti di Roma che questi lavori supplementari non erano stati previsti in un primo momento poiché il tempio si presentava ancora gravato da un grande cumulo di macerie e, perciò, era impossibile da valutare adeguatamente51;

l’asportazione dei detriti e il totale crollo del già pericolante oratorio adiacente alla chiesa 52 , produssero una rotazione verso l’esterno della parte superiore

dell’edificio che danneggiò gravemente la struttura muraria del fianco settentrionale e, pertanto, il Soprintendente rimarcò:

«1) Matronei di sinistra [...] Il muro perimetrale ha subito una lesione longitudinale per tutto il senso della lunghezza con rotazione verso l’esterno. È necessario scaricarlo del peso sovrastante demolendo un rialzo settecentesco sul matroneo e nello stesso tempo ricostruire un pilastro esterno allo scopo di rafforzarlo. Detto pilastro facente parte della struttura primitiva della Chiesa venne intaccato fino a due terzi dell’altezza per costruire l’oratorio settecentesco. La parte alta rimasta, grava attualmente sulla muratura perimetrale aumentando il pericolo della stessa.

2) Due colonne interne per la rotazione del muro sopradetto hanno subito schiacciamento; necessita ricostruire un rinforzo in muratura delle arcate rimandando la rimozione delle colonne per togliere il sovraccarico al fusto già intaccato.

3) Oltre il transetto, sempre al piano dei matronei, sia la muratura esterna dei matronei che quella della navata principale è fortemente lesionata e spostata dal baricentro oltre i limiti di sicurezza. Si presenta quindi la necessità di

50 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 novembre 5, n. 927. Alla fine del mese di novembre, tuttavia, Gazzola intimò nuovamente l’asportazione dei detriti al Genio Civile, che non se n’era ancora occupato. SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 novembre 30, n. 1044.

51 SABAPVr, Archivio del Patrimonio Immobiliare, b. VR/91, fasc. 28a, SL, doc. 1945 novembre 24, n. 1007.

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demolire il tratto di muratura esterna dei matronei per ricostruirla completa degli archi allo scopo di rinforzare quella della navata centrale.

4) La muratura di sinistra della navata centrale, pur rinforzata dal contrasto delle volte sottostanti dei matronei deve necessariamente essere demolita in considerazione del pessimo stato di costruzione e conservazione per il tratto dell’altezza di cresta.

5) Per quanto concerne la volta, mentre in un primo tempo sembrava potersi conservare fino a metà della chiesa, un esame più scrupoloso porta a ritenere la sua completa demolizione.

Quanto sopra, in considerazione della conservazione del monumento comprende il minimo dei lavori indispensabili ed indilazionabili» (figg. 102-109)53.

Il preventivo allegato riportava:

«1) Costruzione di uno sperone esterno nella fiancata settentrionale in muratura in cotto [...] lire 30.000.

2) Demolizione del piano di sovrastruttura ai matronei settentrionali dal transetto alla facciata [...] lire 30.000. 3) Demolizione del muro esterno dal transetto all’abside dei matronei settentrionali per un’altezza m. 2,50 [...] lire 6.490 [...] lire 5.500.

4) Ricostruzione dello stesso con muratura a vista [...] lire 30.000.

5) Ricostruzione di un pilastro in mattoni a sostegno delle volte [...] lire 8.060.

6) Ricostruzione di n. 7 archi a tutto sesto in muratura mista [...] lire 18.000.

7) Ricostruzione del muro di chiusura della testata del transetto con due finestre a strombatura e cinque lesene [...] lire 60.000.

8) Ricostruzione di 8 muri, tre angolari di rinforzo al muro settentrionale della navata sovrastante agli archi dei matronei [...] lire 16.110.

9) Ricostruzione di due volte a crociera dei matronei in corsi di tufo e mattoni [...] lire 30.000.

10) Ricostruzione del tetto dei matronei nel lato settentrionale:

legname per orditura [...] lire 88.000; tavelle [...] lire 7.200;

cemento [...] lire 885; tegole [...] lire 15.200;

calce comune [...] lire 6.800; sabbia [...] lire 2.400;

151 muratore [...] lire 6.490; manovale [...] lire 5.500; ponteggi lire 10.000.

11) Ricostruzione del tetto a capanna della testata settentrionale del transetto:

legname per orditura [...] lire 38.500; tavelle [...] lire 3.360;

tegole [...] lire 7.800»54.

Gazzola, dopo aver ottenuto l’approvazione ministeriale55, riepilogò in questo

modo le operazioni svolte:

«Si rese necessario demolire le strutture murarie pericolanti, ricostruire i muri periferici indispensabili alla stabilità dell’edificio, ricomporre il tetto ed apprestare serramenti protezionali; fu compiuta inoltre la demolizione dell’informe cappella ottocentesca verso l’Adige, che nascondeva il fianco nord della Chiesa. Oltre a ciò venne ricostruito il transetto, e completata la demolizione della volta quattrocentesca; il tetto venne ricostruito a capriate a vista, non potendosi per ragioni statiche ricostruire le antiche volte. Furono messe in luce tracce delle volte e di peducci delle antiche crociere secondo elementi rinvenuti; si eseguì la fasciatura delle torri con ricuciture murarie e la sistemazione delle aperture di facciata con la ricostruzione dei serramenti. Molti frammenti architettonici di varie epoche vennero alla luce durante i lavori di restauro che convalidarono l’antichità della Chiesa»56.

III.3.2 Le operazioni di consolidamento e l’interruzione del cantiere (1946-