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II. I RESTAURI OTTOCENTESCH

II.4 La riapertura del cantiere (1893-1896)

II.4.1 La tribuna occidentale

Uno dei primi e più consistenti interventi fu la riedificazione della tribuna a ridosso della controfacciata, di cui si rintracciarono la base della colonna centrale con la relativa impronta del fusto e gli innesti delle arcate nelle infilate laterali a entrambi i livelli di navate e gallerie102. L’esistenza di quest’apparato, oltre che dalle

sopravvivenze, è assicurata pure da una nota scritta dal rettore Zanetti nel 1763:

«È posto il suo Altar Maggiore all’Oriente, secondo il vecchio rito ecclesiastico, e sopra la Porta Maggiore, che gli è di riscontro, un vestigio v’ha ancora dell’antico vestibolo destinato ai pubblici penitenti»103.

96 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1892 dicembre 29, n. 1940/15834.

97 BERCHET 1894, p. 54.

98 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 gennaio 11, n. 302/15834.

99 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 gennaio 13, n. 69/637.

100 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 febbraio 6, n. 1447/637.

101 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 febbraio 22, n. 2117/1659.

102 CIPOLLA 1893, p. 163; CIPOLLA 1894a, p. 6; BERCHET 1895, p. 72; SORMANI MORETTI 1904, p. 218; PORTER 1917, p. 499; ARSLAN 1939, p. 172; TREVISAN 2008, p. 170.

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Per l’attuazione di questa impresa «concorde colli studi del Rohault de Fleury e del quale si hanno tutti gli elementi sul posto»104, fu steso un dettagliato progetto

da Ghigliani, comprensivo di tavole illustrate (fig. 60):

«Nei rilievi per la costruzione di testata (Tav. VI dettagli) mi attenni alla linea del pavimento vecchio, a cui corrisponde il dado della colonna rinvenuto a 38 centimetri sotto l’altra linea dello attuale pavimento. Ritenni (al secondo quadro di detta Tavola) dover pur segnare la intesa linea del nuovo tetto originata dall’andamento dei due pioventi sulle navate laterali; e ciò come risulta nella precedente Tavola del De Fleury. Nell’esporre la 1/2 colonna (al terzo quadro di detta Tavola) ho ritenuto dover pure segnarvi l’arco di sostegno della cupola che avrebbe il suo corrispondente nel fianco, in chiara mostra, sulla faccia esterna del muro, la di cui imposta correrebbe sulla linea degli altri archi in crociera e nuova testata» (fig. 61)105.

In una successiva missiva l’Ingegnere, assecondando le teorie dell’archeologo francese, postulò l’esistenza di un tiburio nell’incrocio fra la navata maggiore e la crociera, che evidenziò in un nuovo rilievo:

«Detta tavola di Disegno è divisa in due distinte parti. Nella I:

a) un taglio di crociera fino all’asse della Chiesa, e linee della, intesa, Cupola (sul tipo di quella di S. Stefano) indi l’abside col tetto (sul tipo di quello dell’antichissima Chiesetta di S. Giovannino in Corso Borsari).

Nella II parte:

b) da un taglio della Torre Nord [...] emerge isolata la Scala a chiocciola che mette ai Matronei e piano superiore;

c) con altro taglio mediante linea in terra che raggiungendo il centro della navata laterale dietro la detta torre, dalla chiave della I arcata facente capo all’asse della Chiesa e quindi passante fra il muro di testata e quello nuovo di congiunzione dei due matronei: pone in mostra la faccia interna di detta nuova costruzione;

d) la semi-facciata prospettata oltre alla finestrella laterale: presenta quella a trifora (progettata dal Chiarissimo De Fleury in sostituzione della esistente

104 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 maggio 20, n. 835. 105 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 marzo 20, [s.n.].

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[...]) che nel frontone racchiude il simulacro del Santo a cui il tempio è dedicato;

e) in ultima un taglio nella grande Torre-Sud [...] pone in vista le divisioni dei piani interni e ad un tempo la soppressione della torretta in appendice, racchiudente la piccola cappella» (fig. 62)106.

Don Scapini, che intendeva procedere con l’innalzamento della tribuna dall’inizio del mese di giugno107, inviò a Berchet un resoconto delle spese necessarie per la

prosecuzione dei lavori:

«Per la base, la colonna, il capitello, il pulvino in pietra viva, per la ricostruzione dell’arcata trasversale all’ultimo pilastro, contratto fatto collo scalpellino, Lire: 170,00; Bolognini semicircolari in tufo per le colonne semicilindriche n. 50, Lire: 32,50; Settimanali ai muratori e manovali, Lire: 102,50. Per quietanza delle sopraddette Lire 305,00 (trecentocinque)»108.

Il Direttore Regionale ottenne gli stanziamenti richiesti e109, nel mese di luglio, la

struttura doveva essere completa perlomeno nella parte inferiore, dal momento che il Vicario fece apporre sull’abaco del capitello d’ingresso la data di realizzazione (figg. 63-64): COLUMNAS ET ARCUS SUPERPOSITOS EX INTEGRO INSTAURATOR RESTITUIT ANNO DOMINI 1893110 E scrisse:

«Levando l’intonaco sulla parte interna della facciata ho rilevato un arco che anticamente esisteva poggiante sulle

106 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 giugno 5, n. 1010, cc. 1r-2r. 107 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 maggio 12, [s.n.].

108 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 giugno 26, [s.n.].

109 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 giugno 6, n. 6444/6735.

110 BELVIGLIERI 1898, p. 252. Scapini, inoltre, annotò: «Ora se io potessi continuare gli intrapresi lavori e potessi compire anche l’arcata trasversale superiore, si avrebbe un forte risparmio; e quindi io sarei disposto a continuare qualora avessi l’assicurazione che in tempo non lontano potrei ottenere il promesso sussidio». Cfr. SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 luglio 2, [s.n.].

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due spalle della porta, e che comincia a dare un po’ di luce anche su questa parte finora oscura»111.

Berchet informò Roma di questo nuovo ritrovamento112 mentre Scapini insisteva

per intraprendere l’erezione del piano superiore della loggia113:

«Ho finito l’arcata trasversale inferiore, ho levato l’intonaco ad altre due arcate laterali [...] La colonna di mezzo in faccia alla porta è riuscita a perfezione, ed avendo modificata la bussola facendola a doppia entrata il temuto sconcio della colonna contro la porta è svanito, e tutti ammirano la chiesa la quale ha preso un aspetto del tutto nuovo. Sarebbe necessario ricostruire l’arcata superiore, ed io mi impegno a compierla entro un mese, qualora mi vengano tosto consegnate le promessemi 1.000 lire»114.

Berchet incalzò Roma affinché fosse elargito un primo anticipo di 500 lire a favore del Rettore115, che inviò un sommario delle spese già sostenute per la

base, la colonna, il capitello e l’abaco dell’arcata trasversale superiore, per un totale di 998,41 lire 116 ; nel mese di ottobre Carlo Cipolla annotò

entusiasticamente come l’annesso fosse quasi concluso: «E l’effetto che ne resultò è veramente bellissimo»117. Dopo un’aspra polemica con Alberto

Ghigliani118, tuttavia, la direzione del cantiere passò all’ingegner Antonio Maffei

111 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 luglio 27, n. 1372.

112 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 luglio 28, n. 1372/10430.

113 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 settembre 9, n. 1743. 114 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 agosto 12, [s.n.].

115 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 agosto 21, n. 1513/10760.

116 La cifra comprendeva anche la ricostruzione di cinque semicolonne attorno ai pilastri nei quali s’innestava la tribuna, la riapertura delle due monofore nel prospetto di facciata e il rappezzamento del paramento murario esterno del fronte. Cfr. SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 settembre 13, [s.n.].

117 CIPOLLA 1893, p. 163.

118 L’emolumento di Ghigliani, per il tempo in cui avrebbe diretto la campagna di restauro di San Lorenzo, doveva essere di 5 lire al giorno, pari a 150 lire mensili (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 gennaio 13, n. 69/637). Il compenso, tuttavia, tardò a essere erogato sin dai primi mesi di lavoro, costringendo Berchet a continui solleciti nei confronti del Ministero (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 gennaio 27, n. 101/1144; ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 febbraio 6, n. 197/1565). Dopo aver ricevuto i pagamenti previsti (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 febbraio 16, n. 482/1565), l’Ingegnere

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del Genio Civile di Verona, che su richiesta del Direttore Regionale119 compilò un

rendiconto dei lavori compiuti per erigere la tribuna:

«Arcata inferiore e superiore tra i due primi pilastri presso l’entrata.

I) Arcata inferiore

1) Costruzione di n. 4 mezze colonne cilindriche a corsi alternati di cotto speciale e tufo, battuto alla martellina a grana fina, del diametro di m. 0,50 ed altezza del fusto m. 3,50 – fondazione compresa – [...] Lire: 140;

2) Capitelli per le dette mezze colonne: a) Parte a corsi [...] Lire: 19,20;

b) Pulvino di vivo di S. Ambrogio (0,65x0,50x0,21/4) [...] Lire: 32,40;

3) Colonna di mezzo:

a) Fusto di marmo giallo levigato diam. 0,40 altez. 3,12 [...] Lire: 90;

b) Base in vivo di S. Ambrogio di 0,70x0,70x0,40 e pulvino del capitello 0,70x0,70x0,21 [...] Lire: 48; c) Capitello in vivo di S. Ambrogio a foglie

0,58x0,58x0,48 [...] Lire: 40;

4) Muratura in cotto per l’arcata inferiore: a) Muratura ad arco [...] Lire: 38,70; b) Muratura retta [...] Lire: 71,28. II) Arcata superiore

5) N. 2 mezze colonne con capitelli come ai precedenti n. 1 e 2 [...] Lire: 95,80;

6) Colonna di mezzo come quella inferiore (precedente n. 3) [...] Lire: 178;

7) Muratura per l’arcata a corsi alternati di tufo e cotto:

domandò un aumento di 90 lire mensili per le prestazioni offerte e chiese altresì di essere reintegrato in servizio in maniera stabile dopo l’assunzione temporanea (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 agosto 4, n. 9958). Da Roma non accolsero nessuna delle suddette richieste (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 settembre 7, n. 11424/9958) e, nonostante l’appoggio di Carlo Ferraris, rettore dell’Università di Padova, che definì Ghigliani «professionista degno di ogni riguardo e che versa nella più stretta indigenza» (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 ottobre 7, n. 4540), costui fu sollevato in maniera inappellabile dall’incarico (ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 ottobre 9, nn. 12462, 12099; ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 ottobre 29, [s.n.]) dopo aver ricevuto parole di biasimo anche dal rettore Scapini, che l’accusò di avergli impropriamente sottratto dei disegni relativi al progetto di ripristino della chiesa (SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 luglio 12, n. 1273).

119 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 novembre 16, n. 2102/14251.

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a) Parte ad arco, come al n. 4 [...] Lire: 51,60; b) Muratura retta [...] Lire: 95,20;

8) Altra mezza colonna contro uno dei due pilastri dell’arcata, costruita fino al capitello, fusto alto m. 1,75 [...] Lire: 17,60;

9) Per apertura di due finestrine e per altri piccoli lavori da precisarsi [...] Lire: 82,22.

Totale lire: 1.000»120.

Questa somma fu domandata alla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti121, ma il responso fu avverso122 poiché, per ottenere la sovvenzione richiesta,

occorrevano anche particolareggiate relazioni corredate da disegni illustrativi123.

Berchet inoltrò quest’istanza al Prefetto di Verona124 e a don Scapini125, che si

premurò di stendere un nuovo resoconto126 a integrazione della perizia del Genio

Civile127:

«A comprovare l’esistenza primitiva dell’arcata trasversale fra i due ultimi pilastri della navata principale, abbiamo il fatto della attuale esistenza della base della colonna di mezzo. Infatti scavando nel terreno alla profondità di 45 cent., livello dell’antico pavimento della chiesa si è trovata e si vede tuttora la pietra che serviva di plinto alla sovraccennata colonna, pietra dello spessore di 35 cent. e di 70 cent. in quadro, dimensioni precise del plinto di tutte le altre colonne. Si poterono pure osservare allo stesso livello le basi delle due colonne semicilindriche attaccate ai sopradetti pilasti, e che a tutta evidenza appariscono tagliate in un rimodernamento della chiesa. Si constatò pure sui medesimi pilastri la traccia dell’impostazione degli archi

120 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 novembre 11, [s.n.], Perizia dei lavori di ristauro dell’arcata inferiore e superiore tra i due primi pilastri della navata centrale della Chiesa di S. Lorenzo in Verona.

121 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 settembre 27, n. 1806/12260.

122 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 ottobre 4, n. 12290/12260; ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 ottobre 17, n. 12862/12831.

123 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1893 dicembre 6, n. 84/14251.

124 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 dicembre 9, n. 2201.

125 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1893 dicembre 10, n. 2224; SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1894 gennaio 10, n. 91.

126 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1894 gennaio 13, n. 96. 127 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1894 gennaio 24, n. 143.

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all’altezza precisa delle altre arcate laterali. Ad escludere ogni dubbio della primitiva esistenza di questa arcata [...] levato l’intonaco alla parte interna della facciata, tanto nel piano terreno quanto in quello delle logge, apparirono e sono tuttora a tutti visibili le vestigia di due volte a crociera che comprovano a tutta evidenza la primitiva esistenza della colonna tanto inferiore che superiore. Altro argomento della necessaria preesistenza di questa arcata l’abbiamo nei due primitivi fenestrini esistenti sulla facciata e che all’interno, come tutti gli altri laterali, vanno a cadere sotto gli archi formando in tal modo un complesso armonico. Da tutti questi argomenti risulta razionale l’arco binato trasversale indicato in rosso nel tipo» (figg. 65-67)128.

Berchet inviò a Roma la relazione, corredata dai rilievi e dal preventivo del Genio Civile di Verona129 che, previa richiesta ministeriale130, era stata ratificata dalla

Commissione Conservatrice dei Monumenti di Verona131 e godeva del placito del

prefetto Sormani Moretti132. Ciò nondimeno, dal Ministero trasmisero una

durissima invettiva contro il Direttore Regionale con la quale fu sospeso qualsiasi indennizzo a favore di Scapini, reo di aver portato a compimento l'innalzamento della tribuna senza attendere l’autorizzazione ministeriale133. Berchet replicò che

la Direzione Regionale non aveva taciuto «a codesto Ministero che l’abate Scappini in analogia a queste premesse continuava in buona fede il lavoro coscienzioso, sia pure senza formale autorizzazione»134.

E aggiunse:

«Solo alla successiva domanda 27 settembre 1893, n. 1806 di un fondo per proseguire nei restauri colla conseguente messa in luce degli affreschi scoperti codesto Ministero dimandò che prima gli fosse presentato il progetto dei lavori

medesimi e quindi naturalmente ogni lavoro fino alle ulteriori

128 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1894 gennaio 2, [s.n.], cc. 1r-2r.

129 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1894 gennaio 25, n. 124/1199.

130 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1894 marzo 1, n. 1774/1586.

131 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1894 marzo 7, n. 2106/2847.

132 SABAPVe, Archivio Storico, b. A/12, SL, doc. 1894 marzo 10, n. 389.

133 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1894 marzo 17, n. 2105/2117.

134 ACS, Divisione Monumenti e Scuole d’Arte, II ver., II s., 1891-1897, b. 565, fasc. 6070, SL, doc. 1894 marzo 20, n. 442/2374, c. 1v.

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decisioni superiori rimase sospeso. Ma intanto il lavoro dell’arcata trasversale era già stato eseguito e siccome esso lo fu secondo il progetto poscia approvato dalla Commissione dei monumenti, come ho potuto verificare nella visita che feci sul posto ai primi di questo mese, non si poteva rifiutarsi di attestarlo per mettere in regola la pratica. Solo questa direzione avrebbe potuto procrastinare la presentazione della polizza Scappini perché non emergesse la irregolarità giustamente notata dal Ministero, ma si teneva con ciò in errore il Ministero, ed essa ha preferito di spedirla subito per mettere le cose al loro vero posto ed avere una norma precisa per l’avvenire. Oso sperare che queste spiegazioni convinceranno codesto Ministero come poté aver corso un equivoco senza responsabilità di nessuno e poté eseguirsi senza autorizzazione di nessuno un lavoro, il quale per fortuna poi non ebbe conseguenze contrarie ai postulati dell’arte e

corrisponde a quanto pubblicò il celebre Rohault de Fleury nelle tre tavole unite alla sua grande pubblicazione “La Messe”»135.

Il Direttore Regionale ottenne il pieno appoggio dell’ispettore agli scavi e ai monumenti per la Provincia di Verona, Carlo Cipolla136 e, finalmente, l’ispettore

ministeriale Francesco Bongiovannini, «dopo aver ricevuto le necessarie delucidazioni» dispose un mandato di pagamento a favore di don Scapini di 998,41 lire (fig. 68)137.