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L A GENESI DI ACIM E ALCUNI RIFERIMENTI STORICO BIOGRAFIC

2 “Q UESTO È UN CORSO IN MIRACOLI P ER FAVORE , PRENDI NOTA ”

4. W ILLIAM T HETFORD

William (o Bill) Thetford è descritto come un professore timido, intellettualmente aperto e curioso, con un buon senso dell’umorismo, ma di carattere calmo e passivo. Era probabilmente di orientamento omosessuale, e soffriva sovente di momenti di depressione65

.

era nato a Chicago nel 1923, ultimo di tre figli: aveva un fratello, morto però nella prima infanzia, e una sorella di poco più vecchia di lui.

I genitori erano entrambi appartenenti alla chiesa della Christian Science66

, sebbene il padre, impiegato alla Illinois Bell Telephone Company, fosse un praticante assai più saltuario della madre.

aveva una dedizione del tutto particolare per i bambini mentalmente ritardati con i quali lavorò alla New York Clinic.

65 “It was probably not easy to be a gay man in East Coast academia from the fifties to the

seventies, but his private nature seems to have limited how much was known by others about his personal struggles. … He lived for ten years with a male lover in New York, and with a woman in northern California for four. … What seems most likely is that his almost overwhelming tendency toward ambivalence permeated every aspect of his life”. MILLER, The Complete Story of the Course, 50.

66 La Christian Science (o Church of Christ, Scientist) si configura come una vera e propria

Quando Bill aveva 7 anni, la sorellina contrasse una malattia infettiva, e nonostante tutti i tentativi disperati (tradizionali e non) dei genitori di salvarle la vita, la bimba morì. I genitori, da quel momento in poi, rinunciarono definitivamente al loro credo religioso, e non misero più piede in una chiesa scientista.

Anche Bill, poco dopo la morte della sorella, si ammalò molto gravemente e fu costretto a letto per ben due anni. Ma lui sopravvisse, e potè proseguire la sua vita e i suoi studi.

Durante i primi anni di università studiò psicologia, all’Università DePauw dell’Indiana. Quindi fu ammesso alla Scuola Medica dell’Università di Chicago. Per sostenersi economicamente, durante gli anni della seconda guerra mondiale, trovò un impiego presso la medesima università come supervisore di edifici dedicati alla sperimentazione top-secret nella ricerca atomica. Lì lavoravano il dottor Glenn

sulla “guarigione”, nel contesto del generale movimento di “cura attraverso la mente” di quel periodo. Mary Backer Eddy (1821-1910), la sua fondatrice, parla di un’esperienza di guarigione “miracolosa” come dell’evento centrale dal quale ebbe origine la Christian Science: nel 1866 la Eddy cadde sul ghiaccio e riportò una grave lesione alla colonna vertebrale; il terzo giorno dopo l’accaduto, mentre leggeva il racconto di Gesù che guarisce il paralitico dal vangelo di Matteo (Mt 9, 2), si sentì profondamente toccata e commossa, ebbe la sensazione di cogliere una profonda verità spirituale, e in quel medesimo istante guarì. Nel 1875 venne pubblicato il suo “Science and Health with the key of Scripture”, che è tutt’ora considerato dagli scientisti come un testo di altissima levatura spirituale, in grado di affiancare e interpretare rettamente la Bibbia. Per la Eddy, Gesù Cristo è l’unico essere umano della storia che ha saputo dimostrare pienamente cosa significhi essere figlio di Dio, e ogni essere umano dovrebbe impegnarsi nella vita per realizzare completamente la propria relazione con Dio come ha fatto Gesù. Questo significa, secondo gli insegnamenti della Eddy, portare alla luce la reale perfezione di cui ognuno è dotato in qualità di figlio di Dio, anziché accettare le limitazioni della loro natura apparente. Peccato e malattia nascono entrambi dall’errore, ossia da un non-riconoscimento della propria natura di figli di Dio, e dunque la salvezza e la guarigione avvengono attraverso la “verità”: l’atonement (redenzione) è inteso come l’essere “at-one-ment” con Cristo. I praticanti scientisti, di fronte ad un malato, cercano attraverso la preghiera di focalizzarsi sulla vera natura divina della persona sofferente, e di trasmettere alla mente del malato questa nuova comprensione di sé: se fosse riuscito a “vedersi con gli occhi di Cristo”, sarebbe guarito istantaneamente e senza l’aiuto di alcuna medicina. Il mondo fenomenico, abitato dal limite, dalla decadenza, e dalla morte, è visto come illusorio: è solo una pallida ombra della perfezione di Dio. Dio è inteso come “Mente” onnipervasiva e onnisciente, le cui leggi costituiscono appunto la “scienza” divina. Per un primo approfondimento vedi ad esempio: ALBANESE, America. Religions and Religion, 233 e seg., oppure M. INTROVIGNE, J.-F. MAYER, and E. ZUCCHINI, I Nuovi Movimenti Religiosi. Sètte cristiane e nuovi culti (Torino: EDC, 1990), 179 e ss.

Seaborg, futuro premio Nobel, ed Enrico Fermi, che guidò nel 1942 la prima reazione a catena della storia.

Bill sentì che il progetto scientifico nel quale si era trovato ad essere coinvolto aveva la priorità sui suoi studi di medicina, ai quali quindi rinunciò. Nel 1945 però la prima bomba atomica fu sganciata su Hiroshima, e Bill diede le dimissioni dal suo incarico quello stesso mese, atterrito dagli effetti disastrosi della bomba.

In quell’anno giunse all’Università di Chicago il dottor Carl Rogers, all’epoca già molto conosciuto nel campo della psicologia, e Bill si iscrisse al suo primo corso di “Client Centered Psychotherapy” (“Psicoterapia centrata sul cliente”)67

.

Presto si entusiasmò per gli insegnamenti di Rogers: “Le premesse professionali di Carl Rogers”, racconta, “erano fondate sulla sua teoria della

considerazione incondizionatamente positiva, o perfetto amore”. Con sua sorpresa Bill

divenne in breve tempo non solo insegnante assistente del corso, ma anche assistente di ricerca nel consultorio appena formato da Rogers, e considerò questo uno straordinario onore e una grande opportunità: “passare dall’essere coinvolto con

67 Carl Rogers (1902-1987), ispirato dagli insegnamenti di Otto Rank, sviluppò verso la metà

del secolo scorso un nuovo approccio psicoterapico, la cosiddetta “terapia centrata sul paziente”. Nel 1951, mentre lavorava all’Università di Chicago, pubblicò la sua opera principale, Client-Centered

Therapy, e più tardi On Becoming a Person (1961) e A Way of Being (1980). Secondo Rogers la natura

umana è fondamentalmente buona, e tutto ciò che porta l’uomo a soffrire o a causare sofferenza ad altri è una forma di distorsione della propria natura. La sua teoria si basa sulla nozione di una forza vitale presente in ogni essere vivente (dagli esseri umani ai vegetali), la cosiddetta “tendenza attualizzante” (the actualizing theory), che è come un motore o un serbatoio pieno di potenzialità inimmaginabili. La persona “sana”, secondo lui, ha le seguenti caratteristiche: ha apertura all’esperienza (che è l’opposto dell’atteggiamento difensivo), ha la capacità di vivere nel qui-ora, ha fiducia nei riguardi del proprio sentire istintivo, si sente libero di fare delle scelte e di prendersene la responsabilità, e ha creatività. Secondo il suo approccio terapico, il cliente non viene guidato ma semmai accompagnato dal terapeuta nei suoi processi di comprensione e cambiamento (non a caso il primo nome che Rogers aveva scelto per la sua idea di terapia era “non-directive therapy”). Le condizioni necessarie e sufficienti per essere un buon terapeuta, secondo Rogers, sono: 1. Congruence -- genuineness, honesty with the

client; 2. Empathy -- the ability to feel what the client feels; 3. Respect -- acceptance, unconditional positive regard towards the client. Per una presentazione biografica e una raccolta dei suoi scritti vedi

H. KIRSCHENBAUM and V. L. HENDERSON, eds., The Carl Rogers Reader. Selections from the Lifetime

Work of America's Preeminent Psychologist, author of On Becoming a Person and A Way of Being

l’annichilazione totale ad una pratica professionale basata sull’amore perfetto, mi sembrò se non altro ironico”, disse68

.

Bill lavorò con Rogers fino al 1949, quando ottenne il suo dottorato di ricerca in psicologia con uno studio riguardante le reazioni neuro-fisiologiche della psicoterapia rogersiana. Rimase quindi due anni presso l’ospedale Michael Reese di Chicago, lavorando principalmente con il test di Rorschach, e poi si trasferì a Washington D.C. per frequentare la Scuola di Psichiatria.

Terminata la Scuola lavorò un anno al Dipartimento di Psicologia dell’Institute of Living di Hartfort nel Connecticut, e poi si spostò a New York, per lavorare al Dipartimento di Neurologia della Cornell University come dirigente psicologo nel programma di studio sull’ecologia umana diretto da Harold G. Wolff, uno dei fondatori della medicina psicosomatica.

Nel 1958 ricevette l’offerta di lavorare come professore associato presso il Presbyterian Hospital della Columbia University, nella facoltà di psichiatria del Collegio di Medicina e Chirurgia dell’università.

Poco dopo aver cominciato a lavorare al Presbyterian Hospital, Bill fu informato che l’università aveva ricevuto dei fondi dall’Istituto Nazionale per i Disturbi Neurologici per svolgere una ricerca riguardo le deficienze sensoriali e neurologiche dei neonati, e che era necessario individuare una persona che potesse svolgere questo programma di studio. Fu allora che, grazie ad un amico comune che fece da mediatore, Bill conobbe Helen, ed Helen venne assunta per questo incarico.

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