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Il film si apre con la storia di Immacolata. Lei ha una macelleria che però non va molto bene e deve dei soldi ad un uomo di nome Don Ciro Pappalardo, il quale è abituato a riscuotere i debiti di Immacolata con vari tipi di prestazioni sessuali.

Lei lo invita a pranzo a casa sua con la moglie. Immacolata fa partecipare al pranzo anche Marittella, una ragazza orfana di padre e di madre alla quale deve trovare un lavoro. Dopo mangiato, il marito di Immacolata esce per fare delle commissioni e Donna Sesina, la moglie di Don Ciro, si addormenta sulla poltrona. È allora che Immacolata fa andare Marittella e Don Ciro in camera da letto e dice alla giovane di essere gentile con lui, perché potrebbe trovarle un lavoro.

Immacolata esce ma dopo poco rientra perché sente la ragazza piangere e Don Ciro arrabbiarsi.

Consola la ragazza e poi la porta verso il letto, Don Ciro è sdraiato lì e lei mostra come stuzzicarlo prima con le mani e poi con la bocca. Proprio in quel momento Donna Sesina entra nella stanza e porta via di forza il marito.

Marittella denuncia alla polizia Immacolata per quanto accaduto e lei dovrà fare più di un anno di carcere.

A questo punto il film cambia soggetto e passa a parlare di Concetta.

Mentre questa lavora in una masseria, le vengono a riferire che il marito di Angelina la sta cercando e si porta dietro un coltello. Lei allora esce prima da lavoro, va a casa, prende una pistola e va al bar, dove quest’uomo è seduto con due suoi amici.

Vanno a parlare fuori. Lui le dà del maschiaccio e le dice che se continua a vedere la moglie le uccide tutte e due. Ma Concetta gli dice che lui è solo geloso, che lei sa soddisfare meglio Angelina e per questo vuole più bene a lei.

L’uomo tira fuori il coltello e Concetta gli spara ad un braccio.

Le due donne si trovano quindi a passare un periodo in galera come compagne di stanza. Immacolata esce prima e dopo qualche mese esce anche Concetta. Tra le due è nata una storia d’amore. Per il momento Immacolata vive con suo marito e sua figlia e Concetta vive da sola, ma le due sono abituate a dividere la stessa stanza e non sopportano il dover essere così lontane.

Le voci sulle due donne incominciano a girare e Pasquale, il marito di Immacolata, giura di uccidere la moglie pur di non far ricadere lo scandalo su tutta la famiglia.

A casa dunque aggredisce Immacolata prima verbalmente e poi con uno schiaffo e minaccia di ucciderla se non finisce subito questa storia. Lei si arrabbia e gli dice che lui non può permettersi di dirle quello che deve fare. Lui ha bisogno di lei, non lei di lui, quindi se non gli sta bene quello che lei fa può anche andarsene. La casa appartiene ad Immacolata.

Nel frattempo Concetta ha problemi a trovare lavoro, ne trova uno in una cittadina un po’ più lontana ma durerà solo una settimana.

Al suo ritorno Immacolata le comunicherà la decisione che ha preso: Concetta andrà a vivere da lei, tanto Pasquale sa già tutto e se la cosa non gli sta bene se ne può anche andare.

Così Concetta si trasferisce da Immacolata, le due dormono nel letto matrimoniale e al suo ritorno Pasquale si troverà il lettino preparato in salotto. La mattina dopo Immacolata corre dalla figlia che è caduta da una scala e Pasquale va a svegliare Concetta a colpi di cintura ma lei, come Immacolata in precedenza, gli ordina di non toccarla mai più. Concetta e Immacolata fanno una gita a Monte Vergine per chiedere una grazia alla Madonna per la bambina. Sulla via del ritorno Immacolata si sente male e vomita. Una sera Don Ciro si presenta di nuovo da Immacolata. La porta a cena fuori e Ciro vuole che il loro rapporto di prima ricominci. Lei però gli fa notare che l’ultima volta è finita in prigione, ma lui la rassicura: sono stati troppo incauti quella volta e non succederà più. Così vanno a letto insieme.

Quando Immacolata torna a casa trova Concetta che si è addormentata sul tavolo aspettandola. Quando si sveglia fa una scenata di gelosia, le chiede se è andata con un uomo e dice che lei non le vuole più bene. Immacolata dice che non è vero, la ama ancora. Lucia, la figlia di Immacolata, va in un collegio speciale dove oltre alla scuola ci sono anche dottori ed infermiere. Ha una gamba rotta. Immacolata dice che non ci sono speranze di una completa guarigione ma almeno di un miglioramento sì, però questo collegio costa molto.

Immacolata passa un’altra notte con Ciro, lui le propone di prendere in gestione la nuova macelleria che ha aperto e in cambio le darà il 50% dei profitti.

Ma Immacolata dice che non vuole chiudere il suo negozio perché lui dopo 6 mesi o un anno potrebbe stancarsi di lei e lasciarla a mani vuote.

Immacolata il giorno dopo torna a casa con delle buste. Ha comprato a Concetta un abito, delle scarpe e una borsetta. Le racconta dell’offerta di Ciro e dice di avere accettato e che

Ma Concetta non sembra entusiasta, dice di non saper fare quel mestiere.

Immacolata è rimasta in cinta di Don Ciro, ha dieci settimane di ritardo e vuole abortire. Per Ciro però è il primo figlio e lui lo vuole tenere a tutti i costi.

Disperata Immacolata racconta tutto a Concetta, le chiede di aiutarla a liberarsi del bambino.

Una sera, mentre Immacolata è alla macelleria, Concetta la raggiunge. Ha addosso il vestito che lei le ha regalato ed è tutta bagnata per via della pioggia. Con un bastone di legno colpisce Immacolata più volte e poi esce fuori, sotto la pioggia, a piangere.