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Il film apre raccontando la tradizione cinese della festa del poeta Qu Yuan. Egli è il più grande poeta della letteratura cinese e viene festeggiato facendo galleggiare delle candele sull’acqua.

All’inizio del film Shun Li, la protagonista, insieme ad altre donne fa questo rito nella vasca da bagno, un uomo cinese entra e le insulta.

Shun Li lavora in una fabbrica dove cuce a macchina. Un giorno uno dei capi la convoca in ufficio e le dice che tra due settimane sarebbe andata a Chioggia, una cittadina vicino Venezia, a lavorare in un bar.

Senza alcun potere di scelta, Li acconsente.

Da una lettera che scrive al figlio si capisce che lui vive ancora in Cina col nonno e che il più grande sogno e principale obiettivo di Li è quello di far venire il piccolo in Italia con lei.

A Chioggia, come prima a Roma, vive in casa con altre persone cinesi e divide la stanza con una ragazza.

Il lavoro al bar all’inizio è difficile perché lei non parla bene italiano, è la prima volta che fa un lavoro in Italia in cui sta al pubblico. Gli uomini del bar la deridono all’inizio e lei si sente molto triste.

Tra gli uomini del bar ci sono 3 amici in particolare: uno chiamato l’avvocato, che non ha una buona opinione delle persone cinesi, uno chiamato Coppe e poi c’è Bepi, detto il poeta. Quest’ultimo è un immigrato slavo, ma abita ormai a Chioggia da trent’anni e nessuno direbbe che viene da un altro paese. Sia Coppe che Bepi sono pescatori.

Piano piano i pregiudizi verso Li si affievoliscono, lei impara meglio l’italiano (o per meglio dire, il chioggiano) e gli uomini del bar sono gentili con lei. L’unico un po’ più diffidente è Davis, un uomo un po’ rozzo che invece di occuparsi di moglie e figlio se ne va sempre in giro col suo amico sulla barca. Ha un’attività illegale dove girano molti soldi, anche se non si capisce bene di cosa si tratti.

Piano piano tra Li e Bepi nasce un’amicizia. I due hanno molto in comune: sono entrambi stranieri e anche la famiglia di Li viene da una generazione di pescatori. Tra l’altro, sebbene il soprannome “il poeta” sia solo scherzoso, si capisce che a Bepi la poesia piace molto ed anche a Li, infatti lo invita a casa sua per quando ci sarà la festa del poeta Qu

Il primo ad intuire l’interesse che sta nascendo tra i due è Coppe. Nonostante il tono che potrebbe sembrare accusatorio, in realtà lui assicura a Bepi che potrebbe confidarsi e lui sarebbe muto come una tomba, ma Bepi si arrabbia e dice che non c’è niente da dire. Una mattina, mentre tutti sono in chiesa, Bepi fa venire Li a casa sua e le fa chiamare il figlio. Sia lei che il piccolo sono contentissimi, anche se sul viso di Li rimane una traccia di tristezza.

Bepi allora porta Li a pescare. Lui ha un casone di legno in mezzo alla laguna, una sorta di palafitta dove tiene le reti e tutto l’occorrente per la pesca. Mentre sono lì, Li spiega a Bepi come funziona la sua vita: “Io lavoro e aspetto. Lavoro e così pago. E un giorno la notizia. E il capo fa venire mio figlio. Ma non so quando. Decidono loro quando.” (Io sono li, A. Segre, Italia/Francia 2011).

Li non esprime mai a parole la sua tristezza, ma ogni volta che rimane in silenzio essa si percepisce chiaramente. In quel momento i due si abbracciano e restano così per un po’. Tornata a casa Li racconta alla sua compagna di stanza che cosa è successo e lei la mette in guardia. Ai capi non piace che loro abbiano amicizie con gli italiani e questo potrebbe ritardare la famosa “notizia”, l’arrivo del figlio.

Anche la comunità chioggiana da parte sua si frappone tra i due. Davis ha visto Li e Bepi al casone e gli altri uomini del bar (a parte Coppe) insinuano che Li stia traendo Bepi in inganno, che voglia sposarlo per poi avere tutti i suoi beni e consegnarli alla mafia cinese. I capi di Li parlano con lei e le dicono chiaramente che non deve vedere più Bepi. Dicono che per colpa sua a Chioggia girano troppe voci e la gente poi inizia ad avere una cattiva opinione dei cinesi. Se non smetterà di vedere Bepi, Li verrà trasferita e dovrà ricominciare a pagare il suo debito da capo. A queste parole Li non può che rassegnarsi e fare come i suoi capi comandano.

Racconta questa cosa a Bepi e gli spiega che non può più vederlo, Bepi non può controbattere, ma sprofonda nella tristezza.

In una scena ha anche una forte colluttazione con Davis. Li viene trasferita e lascia un biglietto a Bepi in cui lo saluta.

Passa un po’ di tempo e Li sta lavorando presso un magazzino di abbigliamento, quando il ragazzo cinese che lavorava con lei al bar si presenta da lei e le porta suo figlio. Li è contentissima ma non capisce cosa sia successo. Il suo tempo ancora non era finito. Per cercare di capire, torna a Chioggia e cerca come prima cosa la sua compagna di stanza, ma non la trova. Si dice che abbia lasciato dei soldi e sia scappata. Sebbene non sia mai stato detto esplicitamente si capiva che Lian faceva la prostituta.

Li le è molto grata e sa che ha fatto la cosa migliore anche per se stessa.

A questo punto Li cerca Bepi, ma Coppe le dice che non c’è più, Bepi è morto e le ha lasciato una lettera d’addio. Dice che le lascia il casone e che vorrebbe un funerale simile alla festa del poeta Qu Yuan. Li e Coppe lo accontentano e danno fuoco al casone.

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