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Questo è interessante, perché in fondo, le richieste veramente di sua competenza…

§2.4 LIBERACI DAL MALE

I: Questo è interessante, perché in fondo, le richieste veramente di sua competenza…

MdG: No, no, grazie al cielo… [cfr. Appendice]

La delicatezza con cui Mons. di Gregorio tratta dell’argomento è direttamente collegata al prob- lema dell’invadenza e del sensazionalismo:

Mons. di Gregorio: Non ne parliamo mai perché diventa un problema. Eh sì. Io molte volte dico, nelle prediche, che la grande lotta tra Dio e il demonio durerà fino alla fine del mondo e che il male che c’è è causato dal maligno. Però poi non vai a parlare di esorcismi… la gente non vede altro che quello. Io sto attento. Quando viene una che suppone che c’è qualcosa di serio, non dirgli che è indemoniato, perché magari lo diventa. Se ne convince, capisci, no? […] Non lo diventa, ma se tu gli dici “ti hanno fatto qualche fattura, un maleficio”, poi uno non vive più. Se invece c’è veramente, pazienza, sennò… Bisogna stare attentissimi a queste cose qui. [cfr. Appendice]

Le preoccupazioni di Mons. di Gregorio non sono del tutto infondate, anzi, nel corso della ricer- ca la questione degli attacchi diabolici è emersa più volte, soprattutto tra coloro che hanno ab- bracciato anima e corpo il cammino in comunità. Per alcuni gli attacchi cominciano subito dopo aver accettato la fede cristiana. Molti confermano questo punto. Ad esempio Giovanni, che ha militato per anni nel RnS e che considera la sua famiglia il luogo per eccellenza più vulnerabile alle aggressioni del maligno.

Giovanni: Si, sei attaccato tantissimo. Innanzitutto il più grosso attacco ce l’hai in famiglia, non da parte dei figli ma da parte dei suoceri… un altro attacco ce l’hai… a noi è successo che, quando abbi- amo ricevuto l’effusione insieme, si è allagata la casa mezz’ora prima, inspiegabilmente… si è rotto un tubo… allora… hai due strade: il caso; oppure sono forze che agiscono in modo contrario a quello

che devi fare. Oppure, altro attacco personale di coppia: cominciamo a litigare. Spesso se c’è un incon- tro importante litighiamo e subentra un nervosismo che magari… proprio in circostanze che doveva- mo essere presenti e in pace… e alle volte devi fare un annuncio così e non puoi essere così… […] Ti dico che noi non… stiamo attraversando un periodo difficile. […] E siamo andati proprio per dire ma… siamo andati da un sacerdote giovanissimo, un esorcista per chiedere se c’era qualcosa perché avevamo degli attacchi incredibili… invece lui, abbiamo pregato insieme, ha fatto il rito che si fa… ma ci ha detto “state tranquilli, non siete”. […] Perché esiste tutto un ambiente… un ambito di tradizioni e credenze popolari che… Sì ma noi ci crediamo. Crediamo che esistano. A volte penso che il male, il diavolo in sé, la persona, l’antagonista di Dio, allora, se non ci credi è contento. E nello stesso tempo è contento sia se ci credi sia se tu fai conto che non esista: è contento. Quello che non gli va, ci han det- to, è quando… capisci che c’è e lo prendi in giro.

Secondo Sara gli attacchi sono piccoli, continui e inficiano le relazioni tra umani:

Sara: L’hanno detto tutti, in mille modi. In mille modi. Verissimo. A me è successo nella famiglia. Per- ché appena mia madre cominciò a frequentare, iniziai a frequentare anche io e iniziarono i problemi in famiglia. Non che non ci fossero, ma è proprio come se BUM! — son venuti proprio fuori. Cioè, ti ricordi proprio la corrispondenza di questa cosa… Fissa. Fissa. Tant’è vero che la maggior parte delle volte che qualcuno ancora ricorda quei momenti è perché li mette in relazione con la chiesa, cioè con appunto l’iniziare a frequentare, perché comunque per noi è stato l’entrare nel Rinnovamento, e poi sicuramente iniziare uno stile di vita diverso. Il semplice ascoltare Radio Maria al mattino quando ti alzi, piuttosto che ti vedono pregare in casa, la Bibbia sul comodino. Qualcosa mo’ c’è! Qualcosa è cambiato, no? Piccole cose… alle volte questo dà fastidio. A me capita nelle cose delle relazioni umane, che sono immateriali, cioè quando qualcuno non riconosce il bene che gli vuoi, o magari si mettono quelle cosine di mezzo che fanno sì che ci sia divisione, no? Ti rendi conto dalle piccole cose e spesso io riesco a percepirle un pochettino prima, perché magari vedi già che quella persona, magari, non è oggettivamente particolare, però dopo c’è sempre qualcosa che s’inserisce, s’inserisce e poi trac! Cerca di frenare… anche lì sottometti tutto all’opera di Dio. Quando ti dico che ti “apre gli occhi”… Si passa proprio dalle più piccole cose, quelle cose che il mondo considera naturali, quella che può essere l’invidia, che può essere che ne so, l’accidia, la rabbia… tutte queste cose…

Per Gioia il problema sta nella poca conoscenza. Allora camminare nel RnS significa, prima di tutto, avere la possibilità di studiare, formarsi e imparare a discernere le manifestazioni, per poi sapersi difendere.

Gioia: Ci vuole un cammino spirituale molto forte, sì. Parlo per quanto riguarda noi. I sacramenti, giornalieri, andare a messa tutti i giorni, la preghiera, la confessione... essere anche accompagnati, gui- dati da un consigliere spirituale, da una guida spirituale, cioè… bisogna… perché poi sono facilmente attaccate queste persone, perché assorbono comunque poi, e quindi c’è bisogno di un cammino spiri-

tuale bello serio. Cioè, non che chiunque può fare certe cose. La divisione è l’arma più bella del demo- nio, è quello che distruggerà tutto.

Infine, quando discernere è troppo difficile, qualcuno ricorre a un doppio sistema esplicativo, medico e spirituale, finché uno tra i due non si riveli sufficientemente pertinente da escludere l’al- tro. È l’esperienza di Magda, nel periodo prossimo alle sue nozze cristiane:

Magda: Io ho avuto un periodo di depressione totale. Una cosa a cui non ho saputo dare nome. Ho avuto tantissime manifestazioni fisiche, allora: cutanee, sulla pelle… rush cutanei… orticaria, le mani piene di orticaria, poi… il dermografismo. Ora mi è passato però, nei giorni prima del matrimonio, bastava che tu facessi così [si tocca un avambraccio col dito] e ti usciva rosso. E sono tutte cose che, guarda caso, non hanno una causa scatenante. Capisci? Tu… se io …