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Grafico 5.3 – Andamento in serie storica della variabile ls (dati grezzi e interpolati)

6. Life-satisfaction e modelli comportamentali: il medio e il lungo periodo Nello studio sul rapporto tra crescita economica e condizione umana, Richard Easterlin

6.3 Pazienti di medio-lungo periodo: una valutazione d’impatto

6.3.2 La definizione del modello comportamentale

La formula [1] è una versione aggiornata dell’equazione usata per rappresentare il modello comportamentale che lega life-satisfaction a quattro sue componenti elementari.

[1]

Delle due variabili dedicate al benessere fisico - e – presenti nella [1], una sola è rilevante per questa parte del lavoro40 ovvero una dummy con la quale si è valutato se, a prescindere dal miglioramento generale della salute che si è verificato dopo il primo anno di terapia, si sono manifestati degli episodi tali da far pensare a una ricaduta o una condizione di transitorio malessere (ricovero in ospedale e/o inattività a causa della salute). In assenza di questi eventi la dummy assume valore ‘1’.

Con riferimento a i dati esaminati (tabella 6.7) mostrano come i due gruppi messi a confronto non sono statisticamente differenti (P-value=0,3954) anche se c’è una debole indicazione che quanti appartengono al campione sperimentale (TG) godano di condizioni lievemente migliori.

La seconda (terza) componente della [1] ( ) si riferisce al benessere materiale ed ha un range compreso tra ‘0 e 10’. È una variabile metrica discreta che per le sue caratteristiche può

39 Per la scelta del livello soglia ci siamo avvalsi di due criteri: A - che al di sopra e al di sotto di tale livello fossero

presenti almeno il 10% del totale delle osservazioni del campione (21) per ciascun gruppo; B - che la soglia fosse significativa al livello concettuale e statistico ovvero che fosse tale da evidenziare delle differenze tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo.

40 Nella [1] la variabile benessere fisico è stata suddivisa in due parti, la prima è legata al miglioramento delle condizioni

intervenuto nei primi dodici mesi di cura, mentre la seconda si ricollega ad un eventuale ulteriore miglioramento o comunque alla situazione medica dell’intervistato. Nella [1] il termine 𝑓 sarebbe stato, in teoria, da evidenziare come una costante (∆ls=1,652) dato che questo esperimento riguarda solo pazienti in cura da almeno dodici mesi. Per costoro, infatti, è stato ipotizzato il raggiungimento di condizioni di salute stabili e sufficientemente buone dopo il primo periodo di terapia. Nel momento in cui abbiamo stimato i coefficienti del modello base il parametro b1 della variabile fwb1 è risultato pari a 0,665 mentre oltre i dodici mesi di cura fwb1 è costante con un

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essere analizzata con gli strumenti propri delle variabili continue come è stato già fatto nel caso della life-satisfaction.

Tabella 6.7 - Le componenti del benessere globale: gruppo sperimentale e di controllo

*** p<1% ** p<5%

Diversamente dal benessere fisico il benessere materiale riferito ai due gruppi messi a confronto41 risulta differente in modo statisticamente significativo. In particolare il valore medio della variabile mwb del gruppo sperimentale è superiore di 1,12 unità (31,4%) rispetto a quanto si verifica per il gruppo di controllo (tabella 6.7). D’altra parte anche la distribuzione presenta un evidente differenza una volta fissato il livello soglia sul punto ‘4’. È interessante notare che il livello soglia è posizionato al di sotto del valore mediano ‘5’ e ciò si deve imputare al fatto che, nel caso del gruppo di controllo, il valore modale è molto basso, addirittura ‘2’ e che, in generale, la misura del benessere materiale (soggettivo o meno) risente sempre di un atteggiamento prudente da parte dei rispondenti, a prescindere dalle reali condizioni economiche in cui ci si trova.

Esiste, dunque, una differenza davvero notevole in termini di benessere economico o materiale tra i due gruppi, a prescindere dall’indicatore che si voglia usare per misurare la condizione economica personale42.

La variabile successiva (benessere psichico - pwb), più simile a una variabile politomica ordinale (con risposte del tipo - sempre, spesso, ecc.), risulta accostabile per le sue caratteristiche a una variabile discreta43. In questa analisi finale dei dati, per evitare qualsiasi equivoco di natura metodologica, è preferibile studiarne l’andamento senza far riferimento al valor medio,

41 Variabile costruita a partire dalla soddisfazione per la propria condizione finanziaria su una scala ‘1-10’.

42 A titolo di esempio il 24,4% del gruppo sperimentale ha dichiarato di avere un reddito compreso tra 10.000 e 40.000

Kwacha (tra 50 e 200 € al cambio del 2011) contro il 10,9% del gruppo di controllo nel quale non abbiamo raccolto indicazioni di redditi superiori ai 40.000 Kwacha diversamente da quanto avviene nel gruppo sperimetale (5,7%). Anche nel caso del possesso di beni durevoli (mobili, elettrodomestici, mezzi di trasporto) abbiamo verificato differenze consistenti.

43 È necessario precisare che gran parte dell’analisi fatta nei primi paragrafi di questo capitolo ha avuto come

presupposto l’affinità di questa variabile politomica con una variabile discreta. 3,565 2,771 4,683 2,320

T-test P Value 0,0015 ***

Freq. Perc. Freq. Perc.

Fino a 3 1 59 64,1% 39 31,7%

Da 4 a 10 2 33 35,9% 84 68,3%

Totale 92 100,0% 123 100,0%

Test χ2 (gradi di libertà=1) P Value 0,0000 *** 22,306 Gruppo di controllo sperimentale 3,215 Distribuzione con livello soglia

Media e Dev. St.

Material Well-being

Freq. Perc. Freq. Perc.

Fino a uno 1 55 59,8% 50 40,7%

Due 2 37 40,2% 73 59,3%

Totale 92 100,0% 123 100,0%

Test χ2 (gradi di libertà=1) P Value 0,0055 *** 7,710 Gruppo di controllo sperimentale Psychic Well-being

Distribuzione con livello soglia Freq. Perc. Freq. Perc.

Con problemi di salute 0 24 26,1% 26 21,1%

Senza problemi di salute 1 68 73,9% 97 78,9%

Totale 92 100,0% 123 100,0%

Test χ2 (gradi di libertà=1) 0,722 P Value 0,3954 Gruppo

di controllo sperimentale

Physical Well-being

Distribuzione

Freq. Perc. Freq. Perc.

Zero-uno 1 42 45,7% 73 59,3%

Da due a quattro 2 50 54,3% 50 40,7%

Totale 92 100,0% 123 100,0%

Test χ2 (gradi di libertà=1) P Value 0,0463 ** 3,969 Gruppo di controllo sperimentale Negative Well-being

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diversamente da come è stato fatto nel caso del benessere materiale, considerandone la sola distribuzione a partire da un livello soglia (tabella 6.7).

L’ultima componente del benessere globale, quella negativa (nwb), è, ancora una volta, politomica ordinale. Anche in questo caso vale quanto indicato in precedenza a proposito del benessere psichico (il suo andamento è assimilabile a una variabile discreta). Come nel caso del precedente la differenza tra i due gruppi risulta, ancora una volta, significativa (P-value: 0,0463).

Per utilizzare un linguaggio vettoriale potremmo dire, infine, che i quattro assi (benessere fisico, materiale, psichico e negativo) che determinano la direzione della risultante (benessere globale) non sono ortogonali (c’è una debole correlazione tra le variabili) e, la metrica delle variabili esplicative (i coefficienti di regressione) è variabile così che per aggregare le singoli componenti del benessere bisogna ricorrere a sistemi di ponderazione differenti. Questa conclusione ci porta a dire che non è sempre opportuno effettuare aggregazioni puramente statistiche per avere una misura multi-dimensionale del benessere, ma è spesso preferibile affiancare al livello dell’indicatore (life-satisfaction nel nostro caso) altre misure del benessere di tipo elementare (materiale, fisico, ecc.).

L’utilizzo di una variabile di sintesi come il benessere soggettivo, inoltre, può mostrare degli aspetti del comportamento degli individui che sfuggono ad una contabilità del benessere fondata su una metrica ortogonale, tradizionale. La realtà è articolata e anche gli strumenti di policy devono tenere conto di condizioni individuali differenti e di reazioni differenti. Il saggio di Scitovsky (1976, 2007) cui abbiamo già fatto più volte riferimento in precedenza, ha permesso di comprendere come gli obiettivi della vita, la destinazione sconosciuta verso la quale l'uomo avanza (Bury, 1920) non sono legati solo al benessere materiale ma anche ad altri fattori.

Questi fattori dipendono da una “varietà di occasioni di contatto umano” che spesso non hanno un valore di mercato e che possono essere acquisite anche da persone che si trovano in condizione di fragilità o di relativa indigenza. Un requisito necessario per lo sviluppo economico, umano e sociale duraturo sembra essere l’esistenza di una “energia di attivazione” e tale fattore non è correlato con il benessere materiale che, secondo Scitovsky (1974, 2007), potrebbe addirittura causarne la distruzione quando diventa eccessivo comfort. La life-satisfaction, pertanto, non è necessariamente un indicatore di benessere materiale quanto della “energia di attivazione” presente in un sistema44 (società) e in individuo, una energia che produce benessere olistico.

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