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Le chiavi interpretative dei processi sociali indagat

Capitolo IV: Tipi d'identità e dimensione locale L'Europa nel contesto toscano.

1. Le chiavi interpretative dei processi sociali indagat

La tesi centrale proposta in questo studio sostiene che la condivisione di narrazioni e di significati oggettivati sull'Europa contribuisca alla formazione del sentimento identitario europeo. La società europea in costruzione è uno spazio transnazionale e multiculturale in cui molteplici reti di relazioni sociali sono mediate e unite da narrazioni. Le storie, in cui si riflettono i valori, gli interessi e i significati di un ambiente sociale, sono capaci di tenere insieme le diverse esperienze, riferimenti e appartenenze, rafforzano le reti di relazioni sociali e generano solidarietà al loro interno. Questi “vincoli narrativi” danno luogo a un sentire comune che nasce dall'esperienza, perché l'identità si crea e si cementifica attraverso esperienza quotidiana stratificata, memoria, ripetitività, oggettivazione di senso e valori generalmente riconosciuti. Definendo il contesto europeo in termini narrativi, è possibile ricostruire quel vincolo a cui le storie danno vita che permette il riconoscimento tra gli europei che condividono tali narrazioni.

Questo inedito approccio di studio all'identità europea è sperimentato a livello empirico indagando le narrazioni di Europa che emergono, si costruiscono e circolano nello spazio micro e meso sociale europeo. Per comprendere come le storie prendono forma e sono condivise, sono state studiate le pratiche sociali, l'intersoggettività e i vissuti giornalieri che contribuiscono a strutturare i significati d'Europa.

Lo studio si concentra sull'esperienza quotidiana di cittadini comunitari che ha luogo in un contesto locale, un piano territoriale che permette di tenere insieme due dimensioni, il locale e il sovranazionale, postulate non più come separate ma intrecciate nella quotidianità vissuta dagli europei.

Sulla base dell'assunto che l'identità come narrazione circoli e si costruisca attraverso i rapporti intersoggettivi, sono state distinte quattro reti formali di relazioni sociali, individuate

154 tra persone collegate tra loro presso quattro differenti scuole secondarie toscane: docenti, studenti e genitori delle stesse classi di due licei e di due istituti tecnico-professionali localizzati in due contesti territoriali e socioeconomici diversi, l'area metropolitana fiorentina e il distretto industriale pratese.

All'interno delle quattro reti si sono raccolte le storie d'Europa che circolano tra i rispettivi membri, rintracciandovi le definizioni, i significati e i valori che vi sottintendono. Le concettualizzazioni e narrazioni di Europa emerse sono ricondotte alla tipologia elaborata (cfr. terzo capitolo, paragrafo 2.2), per rilevare i tipi di identità caratterizzanti il campione indagato. Attraverso lo studio empirico si sono riscontrati, infatti, diversi tipi di narrazioni condivise negli stessi network e tra network, storie locali, regionali e europee che si intrecciano, più forme di identità che coesistono e si intersecano e differenti componenti identitarie che si combinano.

Il rapporto tra identità e narrazioni viene indagato verificando da dove le narrazioni individuate provengono e come questi significati nascono e si strutturano: in quali “luoghi” circolano, quali sono le caratteristiche delle reti in cui sono rintracciati, da chi e attraverso quali pratiche sociali sono condivise. Lo studio dell'esperienza e dell'interazione quotidiana porta a riconoscere le determinanti strutturali e i processi sociali alla base della costruzione narrativa dell'identità. Indagare il processo di costruzione sociale dell'identità europea in questi termini significa dunque prendere in esame il processo di europeizzazione della vita quotidiana dei cittadini comunitari, cercando di rispondere alla domanda se l'Europa stia diventando uno spazio sociale percepito come “dato” e interiorizzato. Vengono evidenziate le determinanti di tale processo - sia a livello individuale, sia meso e macro sociale - e verificata l'influenza del contesto, della struttura sociale e istituzionale sul modo in cui i cittadini europei fanno esperienza e familiarizzano con l'Europa. Si ritiene importante leggere i processi di formazione dell'identità europea e di europeizzazione dell'esperienza quotidiana sia attraverso il percorso individuale, che attraverso l'intreccio di tale percorso con l’ambiente

155 sociale e relazionale, postulati come variabili che concorrono a influenzare il rapporto con la dimensione europea, così da tenere presente la relazione dialettica tra dimensione soggettiva e oggettiva nella costruzione di senso. Lo studio osserva, dunque, anche il processo di europeizzazione strutturale della società europea, esplorando l'impatto che le politiche e le istituzioni europee hanno su di essa.

Per la loro funzione nel processo di costruzione e trasmissione di significati, è assegnata centralità interpretativa alle reti di relazioni sociali. Ogni individuo quando si relaziona con gli altri e con un ambiente sociale plasma e modifica le proprie e le altrui concettualizzazioni. Il legame relazionale e dialogico porta alla condivisione di pratiche e di valori generando fiducia e azioni collettive che sono alla base di sentimenti identitari. I legami, costituiti da relazioni interpersonali sia deboli che forti e radicate, strutturano la società europea, consentono processi di intermediazione e un'azione critica e sul senso condiviso, garantendo la tenuta e l'integrazione delle relazioni sociali stesse. I contesti relazionali assumono un ruolo determinante, inoltre, in termini di capitale sociale: risorse che derivano dal possesso di relazioni di mutua conoscenza e riconoscimento che conducono a forme di solidarietà e di reciprocità (Pizzorno 1999). Il trasferimento di risorse e capitale cognitivo, declinato sotto forma di racconti di esperienze, fiducia, informazioni, sostegno morale e materiale, contribuisce a configurare i tessuti relazionali, il tipo di rapporti che si intrattengono e influiscono sui contenuti di Europa che si definiscono.

Come sarà dimostrato nei paragrafi che seguono, raccogliere le molteplici storie che compongono la trama d'Europa ha permesso di comprendere il senso dato dagli intervistati alla realtà che li circonda e all’esperienza che dell'Europa fanno, rintracciando come questi contribuiscono alla costruzione identitaria riferita all'Europa. Le storie e le concettualizzazioni76 d'Europa rivelano le categorie e le mappe concettuali con le quali essi si

76 La concettualizzazione è la rappresentazione astratta della conoscenza che abbiamo del mondo e svolge il compito di organizzazione mentale (Marradi 1984). Concettualizzare significa sviluppare idee astratte dall’esperienza. E' la nostra comprensione cosciente (non necessariamente vera) del mondo, perchè l’uomo

156 orientano, e le caratteristiche attribuite all'Europa mettono in luce gli schemi di riferimento e gli universi valoriali ad essa riferiti.

L'analisi dei contenuti emersi dalle interviste e dai focus group ha permesso di identificare le diverse rappresentazioni sociali77 d'Europa. Già l'uso di differenti linguaggi e ordini simbolici tra gli intervistati ha mostrato che le narrazioni raccolte provengono e prendono spunto da differenti ambienti di riferimento78. Il linguaggio, elemento di mediazione nel rapporto individuo-società, concorre, attraverso le pratiche e gli scambi comunicativi, a costruire i contesti sociali e le rappresentazioni della realtà. Esso è sia strumento personale per esprimersi, sia mezzo che si condivide con gli altri, utilizzato per trasmettere, assegnare o tradurre significati (Montesperelli 2001). Anche attraverso i diversi stili espressivi è stato possibile cogliere le differenti valutazioni soggettive della realtà europea, le diverse abilità e competenze nel raffigurare ciò di cui si sta parlando. Le competenze linguistiche e l'uso di forme linguistico-espressive risultano influenzate dalla cultura della classe di origine e dai percorsi educativi intrapresi nella propria carriera scolastica (Bourdieu e Passeron 1971), fattori che sono emersi sempre con maggiore evidenza nel procedere delle interviste.

L'espressione verbale, l'enfasi e i toni rappresentano il trasporto e il grado di coinvolgimento nel trattare l'argomento, e sono anch'esse espressioni veicolanti significato. L'attenzione al linguaggio e all'intensità verbale sono stati uno strumento analitico costante in questi studio. I diversi contesti sociali da cui prendono origine le storie sono tra i fattori che più incidono sui significati associati all'Europa e sui riferimenti identitari. La socializzazione induce a interiorizzare gli “automatismi pratico-cognitivi” (Ghisleni 2004) che fanno parte della attraverso i concetti prevede e comprende la realtà e, per classificarla, organizza la realtà ricorrendo a categorie concettuali. La concettualizzazione si esplicita e si concretizza in mappe concettuali, reti semantiche e associazioni logiche e cognitive (Montesperelli 2001).

77 Rappresentazioni sociali intese come “una forma di conoscenza, socialmente elaborata e condivisa, avente un fine pratico e concorrente alla costruzione di una realtà comune ad un insieme sociale” (Jodelet 1989, p. 48). 78 Non solo le informazioni, ma anche il lessico che è stato utilizzato durante le interviste è un indicatore della collocazione in uno “spazio socioculturale”. Come documentato in numerose ricerche, vi sono differenze significative nei modi di esprimersi degli appartenenti alle diverse classi sociali: determinate parole e espressioni ricorrono con frequenza diversa a seconda della collocazione sociale dei parlanti e, in generale, la ricchezza lessicale aumenta significativamente salendo la scala sociale, come pure varia la frequenza d'uso di forme grammaticali e sintattiche più elaborate (Bagnasco et alii 2012).

157 cultura condivisa, in virtù dei quali il rapporto con l'Europa diviene familiare. Tra le principali agenzie di socializzazione intervenienti nel rapporto con l'Europa sono presenti la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro ed i media. Tali agenzie, insieme a esperienze e pratiche sociali legate alla dimensione internazionale - che dipendono dai tipi di percorsi e di carriere individuali - influiscono sulla relazione con l'Europa andando a condizionarne sia una componente emotiva che cognitiva (Ibid.): la componente emotiva si riferisce a sentimenti e atteggiamenti verso l'Europa, sia di apertura, che, al contrario, atteggiamenti di chiusura e avversione, entrambi rilevati nelle interviste; la dimensione cognitiva fa leva sulle abilità intellettuali come il pensiero, la memoria e la percezione, che determinano le narrazioni d'Europa.