Capitolo II: Identità europea, tra dibattito teorico e differenti approcci empirici.
3. Esplorare l'identità europea, tra approcci teorici e ricerca empirica Riflessioni sul dibattito in corso
3.2 Ricerche empiriche sull'identità europea: riflessioni metodologiche.
La mappatura e la sistematizzazione delle ricerche empiriche sull'identità europea e sui diversi risultati raggiunti da esse, esposta nei paragrafi 2.3.1 e 2.3.2 di questo capitolo, sono state utilizzate per riflettere sui principali punti di forza e di debolezza dei diversi approcci empirici applicati a questo specifico oggetto di studio, valutazione volta al fine di scegliere lo strumento più adatto allo sviluppo di questo progetto.
Le tante dimensioni che compongono l' “Europa”, elementi culturali, economici e politici confluiscono nella vita sociale degli europei, i quali sempre più, negli ultimi anni, hanno preso posizione, mostrato di avere fiducia e delle aspettative rispetto a specifiche politiche dell'Ue39, quindi nell'Europa “vissuta” in cui si realizza l'identificazione inconscia e implicita con norme e stili di vita comuni e si formano le solidarietà condivise (Leonardi 2012). Nonostante ciò l'identificazione con l'Europa sembra ancora determinata dai fraiming nazionali sull'integrazione europea e davanti alla domanda “cosa significa per te l'Ue?” la risposta più diffusa è “libertà di viaggiare, lavorare e studiare ovunque in Europa” (Eurobarometro 85, 2009), mentre le altre politiche e i diritti acquisiti sembrano meno conosciuti o non presi in considerazione e l'Europa non sembra percepita nella propria
39 Si tratta, ad esempio, di policy nei settori della politica estera, di difesa, della lotta contro il crimine e il terrorismo, o politiche ambientali sulle quali la maggioranza dei cittadini anche nei paesi dove l'identificazione col progetto europeo è debole, come Svezia e Austria, è favorevole.
88 quotidianità. L'europeizzazione della vita dei cittadini comunitari e il “senso” dato dall'identità europea non emergono in questi dati.
Come si è detto, l'uso di variabili proxy necessita concetti e definizioni di identità uniformi, adattabili ai diversi contesti che si studiano. La definizione di identità, e ancora di più quella di identità europea, non è cosi distinta e uniforme, ma varia sia in base al contesto (non solo nazionale) che in base a variabili individuali, legate all'appartenenza sociale, culturale ecc. Le definizioni scelte contraddistinguono, come si è detto, il senso di appartenenza nazionale, legano il concetto di identità alla territorialità e ricalcano il modello di identità nazionale al livello sovranazionale. Questo porta a non distinguere la valutazione sul progetto di integrazione politica e l'attaccamento “emotivo” all'Europa, non fa emergere il rapporto tra identità e legittimità dell'Europa e, se si considera che le questioni legate all'identità europea non sono temi su cui in genere si riflette o si è coinvolti normalmente, le opinioni che sono dedotte dalle risposte ottenute in questi studi potrebbero essere il risultato di idee che non si sono formate completamente.
L'analisi dell'identità europea, di un legame con l'Europa il cui significato non è uniforme e probabilmente ancora in costruzione, può essere approfondita nelle sue manifestazioni empiriche se collegata all' “Europa vissuta” e considerando il rapporto tra processi di identificazione, valori e stili di vita.
Nonostante i numerosi studi esistenti sul processo di integrazione europea, l'europeizzazione delle vite degli europei è ancora una questione poco conosciuta. I dati statistici sugli atteggiamenti e il supporto per l'Ue ci danno alcune informazioni in termini politici e culturali nei diversi contesti nazionali, ma non in termini sociali: le esperienze e le pratiche sociali degli individui nello spazio europeo sono tutt'ora una questione aperta e poco indagata.
Come si è detto, l'interpretazione “post-nazionale” si concentra sul processo di costruzione dell'identità dal basso indagando, attraverso metodi esplorativi, le pratiche sociali, le relazioni intersoggettive e comunicative che sono attivate dai suoi attori sociali nello spazio
89 transnazionale. Gli studi che adottano questa chiave di lettura confermano che le dinamiche di costruzione dell'identità originano da molteplici fattori, culturali, politici, istituzionali e dalle relazioni esperite nella quotidianità. Questi studi permettono di ipotizzare l'esistenza di un tipo di identità europea generalizzata che non si manifesti come espressione di omogeneità e di un'unica visione del mondo, ma piuttosto come un'identità che favorisce l'espressione della specificità, immaginabile solo come un'identità inclusiva, che non si contrappone e non compete con quella nazionale e regionale.
Alla luce degli approcci teorici e empirici che sono stati richiamati, dei limiti e delle potenzialità degli stessi, si ritiene che uno stimolo a ridefinire parte del bagaglio teorico e metodologico della sociologia, di fronte al processo di europeizzazione, derivi da quegli approcci che sperimentano una prospettiva teorica originale sull'identità europea, e la applicano a livello empirico, focalizzandosi sulle dimensioni micro e meso sociali, prendendo ad esame quelle forme di interazioni e pratiche sociali, sempre più indirette e mediate, e quei significati associati all'Europa che i cittadini dello spazio sociale europeo costruiscono e condividono.
Una chiave interpretativa innovativa per leggere come si struttura il “senso condiviso” d'Europa emerge dalla operativizzazione del concetto di “identità narrativa europea” attraverso l’analisi delle storie che vengono attribuite all’Europa (Eder 2009). Se si assume che il sentimento identitario europeo si costruisce socialmente nell’esperienza quotidiana e nelle interazioni con gli altri, l’identità riferita all'Europa può essere studiata, a livello meso sociale, investigando quei “luoghi” dove le diverse definizioni, concettualizzazioni e “immaginari” di Europa si articolano e circolano, come lo spazio comunicativo e discorsivo transnazionale, la sfera pubblica europea, le reti di relazioni sociali transnazionali. Se si ipotizza, inoltre, che la vita dei cittadini europei è sempre più regolata e negoziata a livello sovranazionale, e non solo locale e nazionale, e che essi fanno sempre più riferimento all’Europa come ambito in cui si strutturano le loro chances di vita, individuali e collettive,
90 tali narrazioni esprimono i valori e le norme sociali che gli europei costruiscono e che emergono dalle nuove forme di negoziazione e conflitto che si strutturano in Europa e che vanno a ridefinire i processi di inclusione ed esclusione alla base dell'identità europea.
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Capitolo III: La chiave di lettura narrativa dell'identità europea. L'identità costruita