• Non ci sono risultati.

Super-diversità linguistica

3.2 Competenza linguistica, plurilinguismo e multilingualism

3.2.1 Livelli di competenza

I livelli di competenza linguistica sono quelli individuati in modo dettagliato dal Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER)236 e sono appunto livello A, B, C. A sarebbe la “massima competenza”

caratterizzata da: «oral as well as literacy skills distributed over a variety of genres,

registers and styles, both productively (speaking and writing skills) and receptively (understanding oral and written messages), and in formal as well as informal social arenas»237. B è il secondo livello, di competenza parziale, sono comprese «very well developed skills, but they do not cover the broad span that characterized the first category, of genres, registers, styles, production and reception, and formal and informal social arenas. Thus, our subject can read relatively complex texts, but not 234 J. Blommaert, The Sociolinguistics of Globalization, Cambridge University Press, New York,

2010, p. 103 235 Cfr. ibidem

236 In inglese CERF (Common European Framework of Reference for Languages), parte del progetto Language Learning for European Citizenship articolatosi tra il 1989 e il 1996, consiste di sei livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2) e di tre livelli intermedi (A2+,B1+, B2+), nel suo insieme si tratta del cosiddetto Framework.

write similar texts; he can understand most of the spoken varieties but not make himself understood in speaking them; or he can use the language resources rather fluently as an embedded language in another one»238.

Il terzo livello è C, quello delle “competenze minime”, nel quale «our subject

can adequately produce and/or understand a limited number of messages from certain languages, confined to a very restricted range of genres and social domains: shopping routines, basic conversational routines and stock expressions»239.

Infine, in questo caso considereremo anche un quarto livello di competenza che è quello in cui si è in grado di riconoscere una lingua ma non si è in grado né di formulare né di comprendere il significato delle espressioni formulate in una data lingua.240

Nel caso di un contesto super-diverso e in presenza di un repertorio individuale super-diverso, questi quattro livelli di competenza non riguardano solo la valutazione di un certo bagaglio linguistico relativo in un'unica lingua, ma possono servire anche come classificazione per fare un quadro complessivo del repertorio (plurilinguistico) in uso in un dato momento da parte di un determinato individuo.

In questo senso, nel repertorio individuale super-diverso è molto probabile che ci siano un alto numero di lingue, ognuna collocabile in uno dai quattro livelli di competenza. Come abbiamo visto nella prima parte della nostra ricerca, però, la differenziazione delle diversità che porta alla situazione limite definibile come super- diversità, comporta innanzitutto una differenziazione tra gli individui che ne fanno parte così che, a livello teorico, nello stesso luogo potrebbero coesistere repertori individuali così diversi da essere opposti.

Ossia, non si può escludere che anche in un contesto super-diverso esistano individui con un repertorio linguistico composto esclusivamente da elementi relativi al primo livello di competenza e da elementi appartenenti esclusivamente al quarto livello di competenza241.

238 Ibidem 239 Ibidem 240 Cfr., ibidem

241 Occorrenza che verrebbe ulteriormente “complicata” se il primo livello di competenza fosse relativo a una lingua immigrata e gli elementi ricadenti nel quarto livello di competenza fossero relativi, al contrario, alla lingua “ospite”.

Al contrario, ci possono essere casi di repertori “totalmente super-diversi”, in cui gli individui hanno repertori molto plurilinguistici con una distribuzione più o meno omogenea delle competenze in tutti e quattro i livelli sopraelencati.

Ovviamente è più probabile che in ambienti super-diversi, nella maggior parte dei casi, i repertori individuali convergano verso un centro in cui la distribuzione delle competenze in un numero limitato di lingue sia distribuito in modo irregolare tra i quattro livelli in modo che non tutti i contenitori risultino “pieni”.

Ad esempio, tra le tante configurazioni possibili si potrebbe verificare la presenza di un repertorio individuale caratterizzato da una competenza di primo livello, una di secondo livello, un numero variabile di competenze di quarto livello, e nessuna di terzo livello; oppure, ancora, una configurazione secondo la quale a una competenza di primo livello ne corrisponda una ulteriore di terzo livello e svariate di quarto livello, mentre potrebbe non essere stata maturata nessuna competenza linguistica di secondo livello.242

Il discorso diviene ancora più complesso se si considera anche il fattore tempo, inteso come età “linguistica” o età dell'apprendimento linguistico. In questo caso, i diversi livelli di competenza linguistica smettono di avere un valore assoluto, come potrebbero avere nel caso di un individuo adulto con un repertorio linguistico “maturo”, e tornano ad avere un carattere dinamico che li riporta a funzionare esattamente come i livelli del framework.

In quest'ottica, risorse linguistiche originate nell'area individuata dal quarto livello di competenza (addirittura inferiori a un livello A1 del framework) possono gradualmente evolvere verso competenze di livello più alto e addirittura, in casi eccezionali, diventare competenze di primo livello.

I livelli previsti dal framework, non restituiscono però l'importanza sociale che in un contesto super-diverso può assumere la competenza di “riconoscimento” linguistico (non presente nel framework) oppure la conoscenza del significato di singole unità linguistiche isolate (competenza sempre al di sotto del livello A1).

Inoltre, ciò che il sistema di classificazione delle competenze linguistiche non può restituire nella sua totalità e soprattutto nella sua complessità, è il sistema di

242 Non si può escludere addirittura casi limite in cui le competenze siano distribuite secondo uno schema del tipo: 2-4; 2-3 o addirittura 3-4.

relazioni e di integrazione che contraddistingue le risorse linguistiche una volta che entrano a far parte e contribuiscono a costruire un repertorio individuale super- diverso.

Sotto questo aspetto, la funzione comunicativa propria di ogni frammento linguistico entra a far parte di un set di risorse e strumenti dell'individuo consentendogli di orientarsi, interagire e “sopravvivere” alla super-diversità, diventando anche lui stesso super-diverso.243