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La lode è per l’anima di un autore ciò che è pei fiori la pia rugiada dell’alba

Nel documento Annuario 2017/2018 (pagine 74-76)

(Emilio Praga)

È ormai consuetudine per me relazio- nare sulle pagine di questo Annuario riguardo l’Incontro con l’autore, per- corso da me ideato nel 2011.

Questa volta però non tirerò somme né farò bilanci, non descriverò quanto fatto né racconterò la trama del ro- manzo scelto: questa volta voglio sem- plicemente dire GRAZIE a tutti coloro, e sono davvero tanti, che hanno con- tribuito al successo di questa iniziativa. GRAZIE a Laura, studentessa che mi ha chiesto di proporre storie “... che

parlino come noi”, che mi ha fatto co-

noscere i romanzi di Valentina D’Ur- bano, che mi ha spinto ad osare con una vicenda tormentata e forte come quella dell’amore autodistruttivo tra Beatrice ed Alfredo;

GRAZIE a tutti gli studenti che negli anni hanno seguito questo percor-

La scrittrice Valentina d’Urbano con le prof.sse Daniela Zanetti, promotrice dell’incontro, a sinistra, e Roberta Bernardi

DANIELA ZANETTI Docente di Materie letterarie

so, alle volte con diffidenza, altre con entusiasmo, altre ancora con curiosità; in molti di loro queste esperienze hanno messo radici, hanno sollevato interrogativi, hanno fornito argomenti e conoscenze che poi, nel percorso scolastico, sono tornate utili; molti di loro mi hanno suggerito autori o romanzi, qualcuno mi ha prestato libri affinché potessi leggere quello che veramente inte- ressa loro;

GRAZIE a Lisa, Karin, Davide, ex stu- denti che leggono i libri che consiglio e vogliono essere presenti all’incon- tro con l’autore; la loro presenza mi conferma che questo percorso ha la sua validità, che semina l’interesse e la partecipazione, che mette radici e dona i suoi frutti, che regala qualcosa che non si cancella con l’ottenimento del diploma;

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I PROTAGONISTI DELLA SCUOLA

GRAZIE ai genitori degli studenti che mi hanno chiesto in prestito i roman- zi di Valentina D’Urbano e Francesca Melandri, che hanno voluto leggerli ed essere presenti agli incontri; il loro apprezzamento mi è caro e prezioso, perché mi ha mostrato che il progetto può crescere e ampliarsi al di là delle mie aspettative;

GRAZIE a Roberta, preziosissima amica e collega, senza la quale nes- suno dei miei progetti vedrebbe mai la luce; il suo sostegno, la sua com- petenza, il suo aiuto pratico, la sua capacità di calmare la mia eterna preoccupazione per tutto e per tutti, hanno reso possibile il successo di ogni incontro;

GRAZIE al Preside, che non mi ha mai negato la sua approvazione e il suo sostegno, che ha suggerito l’incontro con Isabella Bossi Fedrigotti, uno dei più riusciti della rassegna; la sua sen- sibilità nei confronti di percorsi uma-

nistici non sfugge agli studenti e dona

un valore aggiunto a quanto faccio; GRAZIE a tutti coloro che hanno sem- pre snobbato questa attività, riven- dicando in qualche caso il diritto di averne la prerogativa, pur sapendo che è una mia creatura; il loro disap- punto mi ha convinto maggiormente del fatto che offrire più esperienze agli studenti non significa impoverir- li, ma, al contrario, navigare insieme nella stessa direzione.

GRAZIE a tutti gli autori che negli anni hanno accettato l’invito di incontrare

i nostri studenti, che hanno accettato il confronto, che hanno proposto le loro storie, che hanno raccontato le loro vite; GRAZIE quindi ad Alex Bel- lini, Alex Boller, Donatello Bellomo, Margherita Oggero, Isabella Bossi Fe- drigotti, Francesca Melandri, che con la loro presenza mi hanno aiutata a trasmettere ai nostri ragazzi il mera- viglioso dono della lettura.

GRAZIE a Valentina D’Urbano, giova- ne scrittrice che con simpatia e ironia ha animato l’ultimo incontro, offren- do numerosi spunti su cui riflettere e di cui i ragazzi hanno fatto tesoro; le vicende che ha narrato, profon- damente legate alla sua vita, hanno mostrato una letteratura capace di descrivere realtà difficili, crudeli, estremamente attuali, che hanno coinvolto e appassionato i nostri stu- denti.

GRAZIE a Piero, mio studente arguto e spesso critico, con cui tante volte mi sono confrontata in discussioni appassionate, che non ha mai vera- mente apprezzato le mie proposte di lettura e che mi ha fatto conosce- re l’autore che sarà il protagonista del percorso dell’anno scolastico 2018/2019; grazie soprattutto perché le sue osservazioni e i suoi preziosi suggerimenti mi hanno fatto capire che ormai il mio percorso Incontro

con l’autore non ha più veramente

bisogno di me, ma procede grazie al sostegno, all’aiuto e all’entusiasmo degli studenti... e questo, lo ammet- to, è proprio quello che speravo di costruire.

Valentina D’Urbano e la prof.ssa Daniela Zanetti

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Ogni volta che propongo alla collega e amica Roberta Bernardi di coinvol- gere qualcuna delle nostre cassi nel progetto La scuola alla Fenice, lei alza gli occhi al cielo e sospira: non certo perché il binomio ragazzi/lirica risul- ti quantomeno bizzarro, nemmeno perché il mondo agricolo e quello del tempio della lirica veneziano sembra- no non avere alcun punto di contatto. Sospira perché l’organizzazione di tale percorso è tutta un azzardo, nulla è certo fino all’ultimo istante, la logica della Fenice è basata uni- camente sul forse, magari, può darsi,

non le possiamo assicurare, quindi

fino all’ultimo istante non sappiamo se potremo assistere o meno all’ope- ra; sospira, ma sempre acconsente e il suo aiuto si rivela determinante fin dall’inizio, infatti riesce immancabil- mente nell’iscrizione online, proibitiva per chiunque non sia un abile nativo digitale, che si deve effettuare con la rapidità di un fulmine, dal momento che in pochi minuti dall’apertura del sito i posti disponibili si volatilizzano. Per l’anno scolastico 2017/2918 ab- biamo proposto alle IV A e IV B PT

La classe IV B PT con le prof.sse Daniela Zanetti (terza da sinistra) e Valeria Pedrotti (seconda da destra)

l’opera Die lustige Witwe (La vedova al-

legra) di F. Lehar, in un nuovo allesti-

mento realizzato in coproduzione con l’Opera di Roma, con maestro concer- tatore e direttore Stefano Montanari, per la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, con il mae- stro del coro Claudio Marino Moret- ti, l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice.

Dal momento che l’approccio più diretto all’opera lirica è sicuramente l’ascolto della musica, siamo partite proprio da quello, ascoltando in clas- se brani dell’opera, cercando di arri- vare quindi dalla musica alle parole, ricostruendo la trama e conoscendo progressivamente i vari personaggi, delineandone i caratteri e definendo- ne i ruoli. Abbiamo ascoltato e com- preso l’overture, le arie più famose, i dialoghi più determinanti.

Quando il 30 gennaio 2018 ci siamo quindi recati a Venezia, le aspettative dei nostri ragazzi erano davvero alte: dopo una vera e propria corsa tra calli e campielli per ottenere i tanto sospirati e per nulla scontati biglietti che ci avrebbero consentito la visione

Nel documento Annuario 2017/2018 (pagine 74-76)