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Malattie croniche

Nel documento 2021 Welfare e salutein Toscana (pagine 88-92)

Il progressivo aumento degli anziani e i miglioramenti ottenuti nell’aspettativa di vita di un malato, grazie all’efficacia dei percorsi diagnostici e terapeutici, hanno fatto sì che il numero di malati cronici nella popolazione sia progressivamente aumentato negli anni passati.

I malati cronici in Toscana sono poco meno di un milione e mezzo (stime ISTAT da Indagine Multiscopo 2020), pari al 39,7% della popolazione e sostanzialmente in linea con la media italiana (40,9%) (tabella 1). Le patologie più frequenti in Toscana, tra quelle censite, sono l’ipertensione arteriosa e l’artrosi/artrite, rispettivamente al 17,6% e al 15,1%. Si conferma l’aumento delle persone che hanno più di una malattia cronica, rispetto a chi ne ha soltanto una, e la condizione cronica più frequente è ancora la multimorbosità (20,2%). Il Ministero della Salute, già dal 2016, con con il Piano nazionale della Cronicità, ha modificato i criteri e le linee guida di presa in carico della cronicità, riorientando i servizi sanitari e sociosanitari alla complessità clinica complessiva della persona, piuttosto che alla gestione delle singole patologie.

Tabella 1. Malattie croniche – Numero casi e prevalenza standardizzata per età per 100 abitanti – Toscana e Italia, anno 2020 – Fonte: ISTAT

Malattia Toscana Italia

N. malati (in migliaia) % standardizzata % standardizzata

Ipertensione 651 17,6 18,3 Artrosi, artrite 556 15,1 14,7 Malattie allergiche 372 10,1 11,6 Osteoporosi 292 7,9 8,1 Diabete 207 5,6 5,9 BPCO 189 5,1 5,8 Malattie del cuore 158 4,3 4,2 Disturbi nervosi 142 3,9 4,7 Ulcere 86 2,3 2,4 Almeno una 1.466 39,7 40,9 Una soltanto 720 19,5 20,1 Almeno due 746 20,2 20,8

Una presenza così elevata di malati cronici nella popolazione si traduce in un maggior impegno, soprattutto da parte dei servizi territoriali, nella gestione quotidiana della malattia. Standardizzando il dato per età, il trend degli ultimi 12 anni è comunque abbastanza stabile (figura 1), con il dato toscano che oscilla intorno alla media nazionale (più stabile). La nostra regione è tra quelle con meno malati rispetto alla popolazione nel 2020, in 5° posizione dopo Trentino-Alto Adige (36,3% di malati cronici), Calabria (37,4%), Campania (38,6%) e Sicilia (39,1%). Come noto, ISTAT raccoglie l’informazione riportando condizioni di salute

Malattie croniche

autoriferite dall’intervistato, in assenza della formulazione di una diagnosi clinica, pertanto la precisione delle stime che derivano da questa modalità di rilevazione non consente di interpretare come significative le modeste oscillazioni osservate nel trend recente.

Figura 1. Malati cronici – Prevalenza standardizzata per età per 100 abitanti – Toscana e Italia, periodo 2009-2020 – Fonte: ISTAT

40,4 41,1 40,7 37,4 39,6 39,5 37,6 38,6 40,1 40,9 41,9 39,7 38,8 38,6 38,6 38,7 38,0 38,9 38,3 39,1 39,9 40,8 40,9 40,9 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Toscana Italia

Aumentano del 2% rispetto all’anno precedente i malati che si considerano comunque in buona salute. Nel 2020 il dato sale al 46,5%, leggermente inferiore alla media nazionale (47,3%) (figura 2). Il valore della nostra regione, pur in linea con il dato nazionale, è distante di circa 10 punti percentuali da quello delle regioni che guidano la graduatoria (Trentino- Alto Adige e Valle d’Aosta), evidenza di un ampio margine di miglioramento possibile nell’assistenza alla cronicità volta a migliorare la convivenza con la malattia e la qualità della vita delle persone.

Figura 2. Malati cronici in buona salute – Persone che si dichiarano comunque in buona salute nonostante la malattia per 100 malati cronici – Regioni e Italia, anno 2020 – Fonte: ISTAT 30,1 39,4 39,5 40,0 40,8 44,1 44,3 46,4 46,5 47,3 48,0 48,2 48,9 49,9 50,4 51,2 52,8 52,9 53,6 56,2 57,4 Calabria Basilicata Molise Sicilia Campania Marche Sardegna Piemonte Toscana Italia Liguria Lazio Abruzzo Puglia Veneto Lombardia Umbria Emilia−Romagna Friuli−Venezia Giulia Valle d’Aosta Trentino-Alto Adige

La salute dei toscani

Disabilità

Nel 2001 l’OMS ha definito la disabilità come la risultante di una relazione complessa tra condizioni di salute, fattori ambientali e personali. La malattia è sì origine di menomazioni sul piano delle funzioni e delle strutture corporee, ma i fattori personali e ambientali possono modificarne gli esiti disabilitanti, condizionando le limitazioni nello svolgimento di attività o nella partecipazione sociale. Dal punto di vista assistenziale lo scopo è dare una visione globale della persona mirando al raggiungimento della massima autonomia possibile.

La definizione di disabilità non è universale ed esistono più tipologie di certificazione (con relative banche dati) che non sono mutualmente esclusive. Ad oggi, qualsiasi tentativo di quantificazione del fenomeno deve necessariamente passare attraverso l’integrazione di più fonti. In questo senso si procederà partendo dal numero dei soggetti con disabilità “attesi” in Toscana (sulla base delle stime ISTAT ed EUROSTAT), per poi raffrontare questa misura con i dati INPS sulle prestazioni agli invalidi civili.

Dai dati ISTAT, è possibile oggi desumere una stima annuale sulle persone con limitazioni funzionali gravi in Toscana e in Italia, nonché i relativi tassi di disabilità per classe d’età. In tabella 1 è possibile osservare la stima delle persone con limitazioni funzionali gravi in Toscana dal 2015 al 2019. È utile precisare che sono considerate con disabilità le persone che vivono in famiglia e dichiarano di avere delle limitazioni gravi, a causa di motivi di salute perduranti da almeno 6 mesi, nelle attività svolte abitualmente. Si osserva che tale universo, complice il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento delle persone che convivono con patologie potenzialmente invalidanti, è in crescita negli anni e nel 2019 ha raggiunto quasi le 200mila unità. Applicando i tassi di limitazione funzionale grave per classe di età osservati nel 2019 alla popolazione toscana residente al 1° gennaio 2021, si ottiene una stima di 196mila persone con disabilità attese (circa il 5,3% della popolazione) residenti a domicilio. Una stima ottenuta in maniera analoga per l’Italia è pari a circa 3 milioni e 150mila (il 5,2% della popolazione). Attingendo alla stessa fonte, è possibile descrivere la popolazione con disabilità nel 2019. Innanzitutto, è necessario evidenziare una netta prevalenza femminile - il 56% in Toscana e il 58% in Italia - e un’età piuttosto avanzata, dato che nella nostra regione circa il 68% sono over 65 e oltre la metà ha 75 anni o più (tabella 2).

Tabella 1. Persone con limitazioni funzionali gravi di 6+ anni – Prevalenza standardizzata per età per 100 abitanti e stima dei prevalenti – Confronto Toscana-Italia - Anni 2015-2017-2019 – Fonte: ISTAT

Anno Prevalenza standardizzata x100 ab. Persone con limitazioni funzionaliin Toscana (in migliaia)

Italia Toscana

2015 5,1 5,0 189 2017 5,2 5,1 191 2019 5,2 5,3 196

Disabilità

Tabella 2. Persone con limitazioni funzionali gravi di 6+ anni per classe di età – Prevalenza standardizzata per età per 100 abitanti e stima dei prevalenti – Confronto Toscana-Italia – Anno 2019 – Fonte: ISTAT

Classe d’età Prevalenza standardizzata x100 ab.

Persone con limitazioni funzionali (in migliaia)

Toscana Italia Toscana Italia

6-44 1,3 1,4 22 393 45-64 3,9 4,2 43 750 65-74 6,7 7,7 31 516 75+ 21,1 21,9 100 1.492 Totale 5,3 5,2 196 3.150

Ribadiamo che si tratta di soggetti che hanno auto-dichiarato la loro condizione di difficoltà rispetto allo svolgimento di alcune attività o nella partecipazione sociale, non necessariamente certificati ai sensi della L.104/92 (assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate) o L.118/71 (norme in favore dei mutilati ed invalidi civili).

Oltre alle stime campionarie, alcune importanti informazioni sulla disabilità possono essere acquisite da fonti amministrative, tra le quali la più adeguata e attendibile è quella delle indennità di accompagnamento INPS per gli invalidi civili totali e parziali (ex L. 118/71). Al

31 dicembre 2020 sono erogate in Toscana oltre 109.700 indennità di accompagnamento a

invalidi totali e parziali, di cui circa 101mila a invalidi totali. Tra queste ultime, l’80% (81.256 persone) sono destinate ad anziani e il 19,6% a 0-64enni (19.749). Trattandosi di invalidi totali, dunque di un’accezione di disabilità teoricamente più ristretta di quella adottata da ISTAT, possiamo assumere questa come una buona misura di approssimazione, almeno per quelle gravi (tabella 3).

Tabella 3. Beneficiari di indennità di accompagnamento INPS in Toscana per categoria di beneficiari e classe d’età – Valori assoluti e valori percentuali – Anni 2020 – Fonte: INPS

Beneficiari indennità Valori assoluti Valori percentuali

0-64 anni 65+ anni Totale 0-64 anni 65+ anni Totale

Ciechi civili 1.556 5.792 7.348 21,2 78,8 100,0

Sordomuti 1.621 639 2.260 71,7 28,3 100,0

Invalidi totali 19.749 81.256 101.005 19,6 80,4 100,0

Invalidi parziali 7.987 249 8.236 97,0 3,0 100,0

Totale 30.913 87.936 118.849 26,0 74,0 100,0

Per fornire anche un quadro dei flussi annuali, l’archivio INPS dell’invalidità civile riferisce di circa 9-10mila accertamenti annuali nel periodo 2015-2020, per un totale di oltre 58mila soggetti 0-64 anni accertati, oltre un terzo dei quali in situazione di gravità (21.689 complessivi). Da notare che il calo registrato nel 2020 (tabella 4) è dovuto ad un periodo di sospensione delle visite per l’accertamento sanitario degli stati di invalidità e disabilità, determinata dalla fase emergenziale legata alla crisi epidemiologica da Covid-19.

La salute dei toscani

Nel documento 2021 Welfare e salutein Toscana (pagine 88-92)