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La salute dei toscaniUso e abuso di sostanze illegali e gioco d’azzardo

Nel documento 2021 Welfare e salutein Toscana (pagine 98-102)

Gli ultimi dati aggiornati in merito al consumo di sostanze illegali risalgono al 2019 e sono stati raccolti dalla rilevazione ESPAD, perciò si riferiscono alla popolazione studentesca europea, italiana e toscana. L’indagine ESPAD europea, rivolta esclusivamente a studentesse e studenti di 16 anni, rileva che il 17% della popolazione adolescente in esame ha fatto uso di droghe illecite almeno una volta nella vita, con una frequenza maggiore tra i maschi (19%) rispetto alle femmine (14%). Le persone 16enni italiane registrano una percentuale molto più elevata, con il 28% di 16enni che ha consumato sostanze almeno una volta nella vita: 31% tra i maschi e 24% tra le femmine. Guardando ai dati ESPAD Italia del 2019, che coinvolgono la popolazione studentesca tra i 15 e i 19 anni, emerge che in Italia il 34% ha fatto uso di almeno una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita, il 26% nei 12 mesi precedenti la rilevazione e il 16% nei 30 giorni prima (tabella 1). In tutti i casi si riscontra un uso nettamente più frequente tra i maschi (rispettivamente 37%, 29% e 19%) che tra le femmine (rispettivamente 30%, 22% e 12%). La Toscana registra percentuali più elevate di utilizzo rispetto a tutti i comportamenti e ricalca la distribuzione italiana rispetto alle tendenze di genere, con un consumo prevalente tra i maschi. L’indagine ESPAD 2019 stima che in Toscana il 37% degli studenti e delle studentesse abbia consumato almeno una sostanza almeno una volta nella vita, il 29% di averne fatto uso nel corso degli 12 mesi precedenti all’indagine e il 18% nei 30 giorni prima.

Tabella 1. Consumo di almeno una sostanza psicoattiva illegale per periodo, genere ed età – Valori percentuali – Toscana e Italia, anni 2018 e 2019 – Fonte: ESPAD Italia

Periodo Gruppo Toscana2019 Italia2018

Nella vita Maschi 39,6 37,3 Femmine 34,1 29,6 15-17 anni 26,1 -18-19 anni 52,8 -Totale 36,9 33,6 Nell’ultimo anno Maschi 31,5 29,2 Femmine 25,9 21,8 15-17 anni 21,5 -18-19 anni 39,5 -Totale 28,8 25,6 Nell’ultimo mese Maschi 20,3 18,5 Femmine 15,7 12,3 Totale 18,1 15,5

La cannabis rimane, come per le sorveglianze degli anni precedenti, la sostanza psicoattiva illegale più diffusa, seguita dai cannabinoidi sintetici, dalla cocaina, dagli stimolanti, dagli allucinogeni e infine dagli oppiacei (dati non mostrati).

Concentrandosi brevemente sul dettaglio dei consumi emerge che in Toscana la cannabis è stata assunta dal 36% del campione intervistato almeno una volta nella vita (contro il 33%

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italiano) e il 29% ne ha fatto uso nei 12 mesi precedenti alla rilevazione (percentuale superiore anche qui al dato italiano, pari al 26%) (tabella 2). Entrambi i consumi, sia quello regionale che nazionale, registrano una frequenza maggiore tra i maschi e i soggetti maggiorenni.

Tabella 2. Consumo di cannabis per periodo, genere ed età – Valori percentuali – Toscana e Italia, anni 2018 e 2019 – Fonte: ESPAD Italia

Periodo Gruppo Toscana 2019 Italia 2018

Nella vita Maschi 39,1 36,8 Femmine 33,6 29,4 15-17 anni 25,6 23,9 18-19 anni 52,4 46,9 Totale 36,4 33,2 Nell’ultimo anno Maschi 31,1 29,2 Femmine 25,7 21,7 15-17 anni 21,1 19,5 18-19 anni 39,2 34,5 Totale 28,5 25,5

Il 18% della popolazione studentesca toscana ha inoltre dichiarato di aver fatto uso di cannabis nei 30 giorni precedenti alla rilevazione e il 4% di averla assunta 20 o più volte nel mese (dati ESPAD 2019 non mostrati). Il consumo di questa sostanza è prevalentemente occasionale e limitato tra 1 e 9 episodi annuali per il 58% della popolazione intervistata, è invece più frequente per il 29% di essa, raggiungendo più di 20 assunzioni durante l’anno (dati ESPAD 2019 non mostrati). Inoltre l’89% di coloro che hanno consumato cannabis nei 12 mesi precedenti alla rilevazione non ha assunto altre sostanze illegali, il 5% un’altra, il 6% almeno altre due. Relativamente ai cannabinoidi sintetici (il c.d. spice), seconda sostanza illegale più diffusa, dalla rilevazione ESPAD emerge che nel 2019 il 6% delle studentesse e degli studenti in Toscana ne ha fatto uso almeno una volta nella vita (proporzione minore rispetto al 9% italiano), il 3% nei 12 mesi precedenti all’indagine (contro il 5% nazionale) e l’1% nei 30 giorni prima (a fronte del 2% italiano) (dati non mostrati). La cocaina risulta provata almeno una volta nella vita dal 3% del campione studentesco toscano e consumata dal 2% di esso nei 12 mesi precedenti all’indagine e lo 0,4% nei 30 giorni prima, con una maggiore frequenza tra i ragazzi e i maggiorenni. Si tratta di percentuali perfettamente sovrapponibili a quelle del consumo nazionale. Rispetto alle sostanze stimolanti (quali amfetamine, ecstasy, GHB, MD e MDMA) emerge che in Toscana sono stati consumati almeno una volta nella vita da quasi il 3% della popolazione studentesca e durante i 12 mesi precedenti alla rilevazione dal 2% di essa, proporzioni molto simili a quelle italiane. In Toscana il 2% dei soggetti adolescenti ha provato almeno una volta nella vita allucinogeni, l’1% di loro li ha consumati nei 12 mesi precedenti alla rilevazione e meno dell’1% nei 30 giorni prima. Tutte queste percentuali sono aderenti alle stime nazionali. Il consumo di queste sostanze riguarda soprattutto ragazzi e soggetti maggiorenni. Infine le percentuali di consumo di oppiacei risultano molto basse e

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in Toscana ESPAD stima che l’1% del campione li abbia provati almeno una volta nella vita e meno dell’1% ne abbia fatto uso nei 12 mesi precedenti all’indagine e ancora meno nei 30 giorni prima, proporzioni di poco inferiori a quelle italiane.

Tabella 3. Consumo di sostanze almeno una volta nella vita, per genere – Valori ogni 100 ragazzi tra i 15 e i 19 anni d’età – Toscana, anno 2019 – Fonte: ESPAD Italia

Sostanza Maschi Femmine Totale

Cannabis 39,1 33,6 36,4 Cocaina 3,7 2,1 2,9 Eroina 1,4 0,7 1,1 Allucinogeni 2,7 1,4 2,1 Stimolanti 2,9 2,0 2,5 Almeno una illegale 39,6 34,1 36,9 NPS 11,7 8,0 9,9 Cannabinoidi sintetici 6,8 4,6 5,7 Sostanze sconosciute 1,7 1,1 1,4 Alcol 86,9 86,6 86,7 Energy drink 75,8 63,2 69,6 Ubriacature 41,6 44,2 42,9 Tabacco 54,7 60,4 57,5 Sigarette elettroniche 49,9 34,5 42,4 Psicofarmaci (totale) 7,8 17,9 12,7 Farmaci attenzione 2,7 5,9 4,2 Farmaci diete 0,8 4,4 2,6 Farmaci dormire 5,6 12,8 9,1 Farmaci umore 1,7 4,4 3,0 Gioco d’azzardo 54,0 36,5 45,5 Videogame 97,4 89,5 93,5

Guardando alla sostanza illegale più assunta, la cannabis, possiamo notare dai risultati dell’indagine ESPAD #iorestoacasa 2020 che ne ha fatto uso durante il lockdown il 6% della popolazione studentesca italiana. Il consumo è stato più diffuso tra i ragazzi (7%) rispetto alle ragazze (6%) e l’assunzione è stata più frequente tra i soggetti maggiorenni (8%) rispetto a quelli minorenni (4%). L’1% del campione intervistato durante il lockdown tra maggio e marzo 2020 ha dichiarato, inoltre, di consumare frequentemente cannabis (10 o più volte in un mese).

L’abuso, l’uso prolungato e la dipendenza da sostanze psicotrope provocano conseguenze sanitarie per patologie sia acute che croniche, con conseguenti accessi nei Pronto soccorso, ricoveri, trattamenti sanitari o decessi per overdose.

Riguardo gli eventi acuti correlati alla droga, gli accessi ai PS nel 2020 da parte di persone under 65enni sono stati 646 (su un totale di 1 milione di accessi l’anno). Il dato è in calo del 32% rispetto al 2019, quando gli accessi furono 948, ma l’entità della diminuzione è in linea

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con il calo generale degli accessi in PS registrato durante la pandemia (un terzo di accessi in meno nel 2020 rispetto al 2019). Il 70% degli accessi è effettuato da uomini e il 13% ha esitato in un ricovero. Il tasso di accessi ai PS diminuisce dal 2011, quando era pari al 35,5 per 100mila abitanti, e tocca nel 2020, complice l’effetto della pandemia, il 17,5 per 100mila. Il tasso di accesso limitato alla sola popolazione under 65 è pari a 23,6 per 100mila, i tassi più elevati si rilevano nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 40 anni, con poco più di 40 accessi ogni 100mila abitanti, seguono i 40-49enni con 24 accessi per 100mila.

Le diagnosi più frequenti sono l’abuso di droghe senza dipendenza (33,8%, tra i maschi 36,6% e tra le femmine 27,2%) e l’avvelenamento da sostanze psicotrope (31,1%, tra i maschi 25,5% e tra le femmine 44,2%). L’avvelenamento da analgesici, antipiretici e antireumatici si è verificato nel 15,9% dei casi, tra gli uomini 16,4%, tra le donne il 14,9% (figura 1). I ricoveri attribuibili a sostanze psicotrope nel 2020 sono stati 1.247. Si tratta di una riduzione del 17% dai 1.496 ricoveri osservati nel 2019, in linea con la riduzione osservata tra i ricoveri in regime ordinario negli ospedali toscani (esclusa lungodegenza) per effetto della pandemia da Covid-19, anch’essa pari al 17%. Il 66% dei ricoveri riguarda uomini. L’età media è stabile nel tempo e nel 2020 è pari a 38,8 anni, in entrambi i generi. Nell’insieme, i ricoveri per queste cause concentrano nell’abuso di droghe senza dipendenza (42,8% dei ricoveri) e nella dipendenza da droghe (41,4%) la maggior parte delle diagnosi di dimissione, in linea con quanto osservato nel periodo 2015-2019. Se rapportati alla popolazione residente tra i 15 e i 64 anni, i ricoveri per cause correlate all’uso di droghe sono stati 54 ogni 100mila abitanti d’età 15-64 anni. Standardizzando il dato per età (utilizzando la popolazione standard europea come riferimento), rileviamo una diminuzione generale del trend dal 2014 (quando era pari a 82 ricoveri ogni 100mila) al 2020, quando il tasso standardizzato è stato pari a 57 per 100mila, complice la pandemia da Covid-19 (nel 2019 era 67 per 100mila).

Dalla piattaforma geoverdose.it possiamo estrarre i dati di mortalità per overdose. Nel 2020 in Toscana si sono verificati 18 decessi, l’8,5% dei decessi per overdose avvenuti in Italia, pari a 7,7 per milione di abitanti, rispetto alla media italiana di 5,4 per milione di abitanti. I decessi toscani 2020 sono il 28% in meno rispetto all’anno precedente (-18% in Italia). Il 94,4% dei deceduti erano uomini e l’età media è pari a 38,4 anni, in linea con i dati italiani. La sostanza più frequentemente responsabile dell’overdose è l’eroina (33,3% dei casi), seguita da cocaina (27,8%), come in Italia. Inoltre, il 16,7% dei deceduti era di origine straniera (18,5% in Italia), il 61,1% è deceduto da solo (63% in Italia) e il 56% al momento della morte si trovava in un luogo chiuso (76% in Italia).

In Italia nel 2017 (ultimo anno disponibile) gli utenti in carico presso i servizi per le dipendenze (SerD) erano poco meno di 130mila. Di questi l’utenza incidente (nuovi utenti) era pari al 16% e il 14% erano femmine. In Toscana nel 2020 i soggetti in trattamento per tossicodipendenza presso i SerD sono stati 16.410 (2019: 17.269) con una quota di utenza incidente pari al 14,3% del totale, inferiore a quella del 2019, pari al 19,3%. Le donne sono il 18,7% del totale (20% fra i prevalenti; 19,2% fra gli incidenti). L’utenza in carico è composta per il 21% da persone di età inferiore ai 30 anni, per il 54% da 30-49enni e il 25%

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da over50enni. Nel 2020 il 17,3% degli utenti è rappresentato da cittadini stranieri (2.839 persone) rispetto al 12,3% registrato nel 2019 (2.121 persone).

Per quanto riguarda le conseguenze sanitarie si osserva una riduzione importante nel 2020 degli eventi infausti droga correlati, causata dal periodo di restrizioni dovute al contenimento della diffusione della pandemia di Covid-19. Per lo stesso motivo sia gli ingressi ai Pronto soccorso che l’utenza dei SerD registrano nel 2020 un decremento sostanziale rispetto all’anno precedente.

Figura 1. Accessi al Pronto soccorso per cause correlate alla droga e genere – Distribuzione percentuale degli accessi per causa – Toscana, anno 2020 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flusso informativo PS 36,6 16,4 25,5 0,9 20,6 27,2 14,9 44,2 0,0 13,7 33,8 15,9 31,1 0,6 18,6

Maschi Femmine Totale Abuso di droghe senza dipendenza Avvelenamento da analgesici, antipiretici e antireumatici Avvelenamento da sostanze psicotrope

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