poliomielite, difterite, tetano, pertosse, morbillo,
rosolia, parotite, varicella
In Italia, con lo scopo di contrastare il costante calo delle coperture vaccinali (CV) osservato negli ultimi anni, è stata introdotta la legge 119/2017, che ha portato a 10 vaccinazioni obbligatorie per i ragazzi di età compresa tra 0 e 16 anni. Tra le vaccinazioni previste dalla legge, 8 hanno lo scopo di prevenire le malattie trattate in questo paragrafo, mentre sono discusse più avanti l’haemophilus influenzae di tipo B e l’epatite B. Maggiori dettagli sugli effetti della legge e i dati sulle CV sono riportati nella scheda relativa alle coperture vaccinali nei bambini, all’interno del capitolo sulla qualità delle cure. Le malattie oggetto di questo paragrafo, è importante ricordare, possono incidere negativamente sulla fertilità o avere conseguenze sull’esito della gravidanza. Le donne in età fertile, qualora non immuni, dovrebbero pertanto, almeno un mese prima del concepimento, effettuare le due dosi previste dal vaccino quadrivalente morbillo-parotite-rosolia-varicella e il richiamo decennale per il vaccino trivalente difterite-tetano-pertosse.
Poliomielite
La poliomielite è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale causata da tre tipi di polio-virus (1, 2 e 3), appartenente al genere enterovirus. Il virus invade il sistema nervoso in poche ore, distruggendo le cellule neurali colpite e causando una paralisi flaccida che può diventare, nei casi più gravi, totale. Nella forma più grave, quella bulbare, il virus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria. Il poliovirus si moltiplica principalmente nella mucosa oro-faringea e nell’intestino e può diffondersi attraverso le feci ben prima che i sintomi della malattia siano evidenti. La trasmissione avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o per contatto diretto con soggetti ammalati o portatori sani. L’uomo rappresenta l’unico serbatoio naturale del virus e questo, insieme all’esistenza di un vaccino efficace, rende la poliomelite una malattia eradicabile. Grazie alla vaccinazione infatti la malattia è stata completamente eliminata in gran parte del mondo. L’Italia è stata dichiarata “polio free” nel 2002, così come l’intera regione europea. In Toscana non sono stati notificati casi di poliomielite in tutto il periodo di sorveglianza per il quale sono disponibili i dati (1994-2020).
Difterite
La difterite è una malattia infettiva acuta provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Una volta entrato nel nostro organismo, l’agente infettivo rilascia una tossina che può arrivare a provocare la necrosi di organi e tessuti. Nella forma classica, quella più diffusa nel mondo occidentale, il batterio colpisce la gola, il naso e le tonsille causando sia danno a livello locale che danni a distanza (principalmente neurologici) a causa del rilascio della tossina. Alcuni ceppi di C. diphtheriae non producono tossine (non tossigenici), e pertanto non sono considerati particolarmente patogeni. La difterite si trasmette per contatto diretto con una persona infetta o,
Malattie infettive
più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un paziente. Per quanto la malattia possa colpire a qualsiasi età, la difterite riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati. In Toscana non sono stati notificati casi di difterite in tutto il periodo di sorveglianza per il quale sono disponibili i dati (1994-2020).
Tetano
Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, presente in natura sia in forma vegetativa sia sotto forma di spore. Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative. Il germe in forma vegetativa produce una tossina che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. La tossina, infatti, attraverso il sangue e il sistema linfatico raggiunge il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi dolorosi diffusi. La somministrazione di tre dosi di vaccinazione antitetanica conferisce una protezione molto elevata, con un’efficacia superiore al 95%. La durata della protezione nel tempo è di almeno 10 anni ed è ulteriormente garantita dall’esecuzione dei richiami. Questa patologia ogni anno nella nostra regione è responsabile di un numero di casi esiguo, tuttavia la patologia, colpendo quasi esclusivamente anziani di età superiore ai 75 anni (persone quindi con un sistema immunitario compromesso), si caratterizza per un’elevata letalità. Nel 2020 è stato notificato 1 caso di malattia (0,03 ogni 100mila ab.) mentre nel 2019 erano stati 6 (0,16 ogni 100mila ab.); negli ultimi 10 anni si sono osservati da 3 a 10 casi ogni anno.
Pertosse
La pertosse è una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa, causata dal batterio
Bordetella pertussis. L’uomo è l’unico serbatoio noto del batterio. A differenza delle altre malattie
infantili, l’immunità conferita da una prima infezione non è definitiva, ma declina col tempo. La pertosse è diffusa in tutto il mondo, ma è ormai sotto controllo nei Paesi in cui è stata introdotta la vaccinazione universale nell’infanzia. Nelle popolazioni vaccinate, comunque, un numero importante di casi gravi si osserva ancora nei primi mesi di vita, quando la protezione vaccinale è ancora insufficiente ed i neonati sono esposti al contagio da parte di adulti o adolescenti che hanno perso l’immunità e possono essere portatori della malattia. I casi di pertosse notificati nel 2020 tra i toscani sono stati 25 (0,7 ogni 100mila ab.), in riduzione rispetto al 2019 ed anche al 2015-2019, quando il tasso si è attestato a 1,7 ogni 100mila abitanti. Nella nostra regione il tasso di notifica più elevato si registra tra i bambini sotto l’anno di vita, ed i casi registrati dopo i 14 anni risultano sporadici.
Varicella
La varicella è una malattia infettiva provocata dal virus varicella zoster (VZV). È altamente contagiosa ed è trasmessa per via aerea e contatto diretto, ma anche per via verticale tra madre
La salute dei toscani
Malattie infettivee figlio durante la gravidanza. Le complicanze della varicella sono rare nei bambini sani e si verificano per lo più nelle persone immunodepresse, nei neonati e negli adulti. Tra gli adulti la complicanza più comune è la polmonite. L’infezione contratta in gravidanza può determinare gravi conseguenze per il feto se acquisita precocemente, per il neonato e per la madre nella fase perinatale. Nel 2020 la varicella è stata responsabile di 227 infezioni tra i toscani in sensibile diminuzione rispetto al 2019, tabella 1. La malattia colpisce più frequentemente i bambini piccoli (entro i quattro anni di età), tuttavia le infezioni si registrano anche nella popolazione adulta, che come anticipato è più a rischio di incorrere in gravi complicanze. Il trend rivela un’imponente diminuzione di casi, passati dai circa 12mila del 1994 a meno di 1.000 infezioni annue dal 2013, fino a raggiungere il valore minimo della serie nel 2020. Questo risultato è stato raggiunto principalmente per merito dell’introduzione del vaccino universale anti-varicella, rispetto al quale la Toscana nel 2008 è stata una tra le prime regioni in Italia ad offrirlo gratuitamente ed attivamente. Le CV per varicella si sono successivamente consolidate su valori elevati tra le coorti dei nuovi nati, in seguito alla Legge nazionale del 2017.
Morbillo
Il virus del morbillo è una delle più frequenti febbri eruttive, si trasmette esclusivamente nell’uomo ed è raramente causa di complicanze. Tuttavia, quando si verificano, le complicanze sono principalmente dovute a infezioni batteriche quali otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti. In caso di guarigione dalla malattia si ha un’immunizzazione definitiva. A causa delle basse coperture vaccinali l’OMS ha promosso nei Paesi membri un piano strategico per la riduzione della mortalità per morbillo e l’interruzione della sua trasmissione, che in Italia è stato recepito nel 2003 con la definizione del “1° Piano di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita”, poi rinnovato nel 2011. Nonostante tale impegno, nel 2017 si è verificato in Italia e in Europa un outbreak di morbillo che ha colpito 4.991 persone in Italia e 363 in Toscana. Il numero più elevato di casi si registra tra gli adulti, in particolare nella fascia compresa tra 25 e i 44 anni, quella più a rischio di sviluppare gravi complicanze, tuttavia il morbillo colpisce con maggiore frequenza, in termini di tassi, i bambini sotto i 4 anni di età. Nel 2020 il numero di infezioni segnalate tra i residenti toscani sono state 7 (0,2 casi ogni 100mila abitanti), in forte diminuzione rispetto al 2019 e 2015-2019, tabella 1.
Parotite
Il segno più evidente della parotite è il rigonfiamento delle ghiandole parotidi, con conseguente dolore durante la masticazione e la deglutizione. La malattia può decorrere in forma asintomatica o subclinica nel 30% dei casi. Negli adulti le complicanze sono più frequenti che nei bambini, tra queste l’orchite, che colpisce il 30-40% dei maschi adulti. Le infezioni da virus parotitico contratte nel primo trimestre di gravidanza sono associate inoltre ad un aumento dell’abortività. Nel 2020 in Toscana sono stati registrati 18 casi di parotite, in diminuzione rispetto al 2019 e al 2015-2019, tabella 1.
Malattie infettive
Rosolia
La rosolia è solitamente una patologia benigna che presenta raramente complicanze. Nel caso in cui venga contratta in gravidanza, può tuttavia provocare aborto spontaneo o anomalie gravi del feto o dell’embrione. Fino al 90% dei neonati nati da donne con rosolia nel primo trimestre possono avere manifestazioni cliniche transitorie o permanenti, talora misconosciute: sordità, cataratta, glaucoma congenito, cardiopatia congenita, basso peso alla nascita, diarrea cronica, trombocitopenia, ittero, etc. In Toscana nel 2020 è stato segnalato 1 caso di malattia, mentre nel periodo 2015-2019 sono state segnalate 9 infezioni (zero nel solo 2019), tabella 1.