I dati per l’analisi della spesa sociale sul territorio regionale toscano fanno riferimento alla Rilevazione censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni singoli o associati, svolta a livello comunale su tutto il territorio italiano dal 2003. L’indagine rileva gli impegni di spesa in conto corrente di competenza dei Comuni e associazioni di Comuni per l’erogazione dei servizi e degli interventi socio-assistenziali. La spesa considerata è quella effettivamente sostenuta dai Comuni, dunque al netto delle compartecipazioni degli utenti e del Servizio sanitario nazionale, e vi sono incluse le spese per personale, affitto di immobili/attrezzature e acquisto di beni e servizi. Le spese riguardano tre differenti macro-aree:
• interventi e servizi - servizio sociale professionale, integrazione sociale, interventi e servizi educativo-assistenziali e per l’inserimento lavorativo, assistenza domiciliare, servizi di supporto;
• trasferimenti in denaro - contributi economici erogati direttamente agli utenti o ad altri soggetti affinché forniscano servizi;
• strutture - spese per le strutture residenziali o semiresidenziali gestite direttamente dal Comune o affidate in convenzione a soggetti esterni.
Tali dati hanno il pregio di fornire una vasta panoramica degli interventi sociali e sociosanitari e delle risorse attivate e disponibili sul territorio regionale, ma hanno il limite, dovuto alla complessità della rilevazione e al conseguente volume di necessari controlli, di essere rilasciati con una tempistica assai dilatata rispetto al momento della raccolta. Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi al 2018, la spesa per interventi e servizi sociali dei comuni della Toscana ammontava a 511 milioni di euro, il 6,8% di ciò che viene speso complessivamente in Italia (7,4 miliardi di euro). L’andamento nel tempo mostra una pressoché costante crescita nel periodo 2003-2010, con un picco di 513 milioni di euro ed una successiva diminuzione. Il confronto 2003-2018 lascia comunque un saldo positivo di quasi 100 milioni di euro (415 contro 511 mln di euro). L’incidenza della spesa sulla popolazione di riferimento colloca la Toscana costantemente al di sopra della media italiana e con 137 euro pro capite nel 2018 (media Italia: 124 euro) la nostra regione si posiziona al centro di un’ipotetica graduatoria tra le regioni, in un vasto range che va dai 392 euro pro capite del Trentino–Alto Adige ai 22 euro pro capite della Calabria.
L’area di utenza famiglia e minori assorbe il 39,3% delle risorse (201 mln di euro), seguita dagli anziani (22,9%, 117 mln di euro) e dalla disabilità (20,8%, 106,5 mln di euro). Su questi tre ambiti, in sostanza, viene concentrato l’83% della spesa totale; il restante è impegnato nelle aree di utenza povertà e disagio adulti (6,9%, 35 mln di euro), multiutenza (5,7%, 29 mln di euro), immigrati e nomadi (4,2%, 22 mln di euro) e dipendenze (0,2%, 1 mln di euro).
Spesa sociale
Figura 1. Spesa dei Comuni per interventi e servizi sociali – Euro spesi per abitante – Toscana e Italia, periodo 2003-2018 – Fonte: ISTAT
117 137 90 124 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2018 Toscana Italia
Figura 2. Spesa dei Comuni per interventi e servizi sociali per area di utenza – Milioni di euro spesi – Toscana, periodo 2003-2018 – Fonte: ISTAT
0,0 15,0 30,0 45,0 60,0 75,0 90,0 105,0 120,0 135,0 150,0 165,0 180,0 195,0 210,0 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2018
famiglie e minori disabili dipendenze anziani immigrati povertà multiutenza
L’incidenza della spesa sui target di riferimento evidenzia alcuni aspetti (tabella 1):
• la Toscana si rivela virtuosa, nel confronto con la media nazionale, per le risorse messe in campo nelle aree di utenza “famiglia e minori” e, soprattutto, “anziani”, mentre in quelle relative alla disabilità e alla povertà le percentuali di impiego sono leggermente al di sotto del dato medio italiano.
• Sono largamente visibili gli impegni sui target “famiglia e minori” (231 euro pro capite) e “anziani” (124 di euro pro capite), i due principali comparti della spesa sociale, aree nelle quali la Toscana si discosta in maniera vistosa dal dato italiano.
• La spesa per la disabilità, data anche la complessità degli interventi e la multidisciplinarietà/ multiprofessionalità insita negli stessi, ha di gran lunga il valore relativo più elevato (3.243 euro per persona con disabilità) e mostra un’evidente crescita rispetto al 2003 sia come entità totale (da 67 a 107 milioni di euro) che come valore pro capite.
• La spesa per immigrati, pur aumentata in valore assoluto da 9 a 20 milioni di euro, ha visto diminuire il proprio impatto pro capite (da 63 a 53 euro) date la crescita della popolazione di riferimento negli ultimi anni e quella dei servizi di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo.
Le
risorse
del
sistema
Spesa sociale
Tabella 1. Spesa dei Comuni per interventi e servizi sociali per area di utenza – Euro spesi per abitante* – Toscana e Italia, anno 2018 – Fonte: ISTAT
Territo-rio Famiglie e minori Disa-bili Anzia-ni Immi-grati Pover-tà Multiu-tenza
Toscana 231 3.243 124 53 16 8
Italia 184 3.212 94 68 15 7
* I valori pro-capite sono il rapporto tra la spesa e la popolazione di riferimento per ogni area di utenza. “Famiglia e minori”: n. componenti di famiglie con almeno un minore al Censimento. “Disabilità”: n. persone con disabilità che vivono in famiglia (da Indagine Multiscopo sulle “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari”) e ospiti nelle strutture residenziali (da “Rilevazione sui presidi residenziali socio-assistenziali”. “Dipendenze”: popolazione residente over 15. “Anziani”: popolazione residente over 65. “Immigrati e nomadi”: n. stranieri residenti. “Povertà e disagio adulti”: popolazione residente 18-65 anni. “Multiutenza”: popolazione residente.
La principale fonte di finanziamento della spesa sociale degli enti territoriali toscani sono le risorse proprie dei Comuni e delle associazioni di Comuni, pari al 62,3% (dato nazionale 57,1%). Seguono, in ordine di importanza, i fondi regionali vincolati per le politiche sociali, che finanziano il 13,6% della spesa sociale dei Comuni, il fondo indistinto per le politiche sociali (8,7%), i fondi vincolati statali o dell’Unione europea (8,5%), gli altri enti pubblici (4,9%) e i privati (0,8%). Sommando quindi le quote relative al fondo indistinto per le politiche sociali ai fondi statali ed europei si deduce che solo il 17,2% della spesa impiegata per i servizi sociali è finanziata a livello centrale, mentre la maggior parte delle risorse provengono direttamente dal livello regionale o sub-regionale.
Nel 2018 il 55,4% delle risorse per il welfare locale è stata gestita da singoli Comuni toscani; una percentuale in continua riduzione negli anni (era il 70,9% nel 2006 e mai era scesa sotto il 60% prima del 2017) a riprova dell’avanzare del fenomeno dell’associazionismo tra enti. In particolare, nel tempo si è rafforzata in Toscana la quota gestita dai Consorzi (dal 10,6% del 2009 al 21,3% del 2018) e quella gestita dalle AUSL, che nell’ultimo anno si è attestata al 13,6%.