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MALATTIE PROFESSIONALI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI TRA I LAVORATORI MARITTIMI: RAPPRESENTAZIONE DEI DATI E INDAGINE

4. MALATTIE PROFESSIONALI

Nel 2010, tra gli assicurati INAIL si è assistito ad un forte aumento delle denunce di tecnopa-tie (+22%, da 34750 del 2009 a 42350 casi), indicativo di emersione della sottonotifica (cd.

malattie nascoste o perdute) e frutto di maggiore consapevolezza e concreto accesso alla tutela assicurativa. In particolare, sono aumentate da 10000 del 2006 a 26000 del 2010 le malattie muscolo-scheletriche da sovraccarico biomeccanico e movimenti ripetuti. E tra i marittimi?

L’IPSEMA ha fornito i dati sulle malattie professionali di tutti i propri compartimenti maritti-mi, estratti e ordinati per codice assistito e anno pratica. La Tabella 1 contiene un’elaborazio-ne delle denunce e delle malattie definite con postumi un’elaborazio-negli anni 2005-09, da cui si rileva che anche nel settore marittimo l’evento tecnopatia è in grande crescita (+66%), mentre non altret-tanto può dirsi per gli indennizzi in capitale e le rendite (PO diretta e SO a superstite) che, dopo un aumento sino al 2007, mostrano poi un’inversione del trend toccando i valori più bassi. È tuttavia da osservare che, rispetto alla quantità di denunce, il numero di indennizzi è di rilievo. La casistica riguarda quasi esclusivamente il genere maschile (solo cinque denunce di lavoratrici); i marittimi di origine straniera sono interessati mediamente per lo 0,6%.

Tabella 1 - Casi denunciati e casi definiti con postumi negli anni 2005-2009 - Italia

Anno N. Patologie N. Casi con danno N. Casi con danno 6-15% N. Casi con danno Totale Denunciate 0,1 - 5% (Indennizzo in capitale) > 16% (Rendita)8 indennizzi

2005 266 4 63 79 PO e 8 SO 150

2006 325 5 71 100 PO e 13 SO 184

2007 389 10 96 117 PO e 7 SO 220

2008 365 9 90 64 PO e 7 SO 161

2009 441 15 56 39 PO e 7 SO 102

Totale 1786 43 376 399 PO e 42 SO 817

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

7 Dalla Commissione medica permanente di primo grado presso le Capitanerie di porto.

8 Trattasi del numero di tecnopatie associate ad una rendita.

Le rendite a superstiti rappresentano il 5,1% dei casi indennizzati, con un picco del 7,1%

nel 2006.

Il Compartimento marittimo con maggiore numero di malattie professionali è quello di Napoli con il 60% del carico totale. Il Compartimento di Palermo registra il 13,4% dei casi (240). I dati nazionali forniti sono purtroppo incompleti di informazioni e specificamente della codifica nosologica, non permettendone pertanto un compendio.

Con riguardo al Compartimento di Palermo, è stato possibile effettuare uno studio sulle ren-dite gestite per malattia professionale, acquisendo i dati a partire dal 2000 (anno di istituzio-ne della Direzioistituzio-ne Compartimentale di Palermo) e aggiornati al giugno 2011. Le informa-zioni mancanti sono state integrate attraverso un esame diretto dei singoli fascicoli. Le ren-dite riportate nel prospetto sono suddivise in dirette e destinate ai nuclei superstiti.

L’analisi dei singoli casi ha permesso di fare anche alcune osservazioni sugli attuali orienta-menti che conducono al riconoscimento delle patologie di origine professionale, nonché sulle difficoltà istruttorie e valutative, di cui al paragrafo successivo.

La scarsa significatività del fattore geografico potrebbe rendere il campione “territoriale”

preso in esame rappresentativo del fenomeno nazionale. Il Compartimento di Palermo gestisce 54 rendite dirette (percentuale di riduzione dell’integrità psicofisica superiore a 16%) e 12 rendite a superstiti. Tutte le rendite sono riferite ad assicurati di sesso maschile.

La Tabella 2 mostra la tipologia di tecnopatia tra le rendite dirette. Appare evidente la pre-valenza di ipoacusie tra le malattie indennizzate.

Tabella 2 - Tipo di patologia (Rendite dirette)

Patologia Numero

Ipoacusia 47

Patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico 4

Asbestosi pleurica con BPCO, Bronchite cronica, Mesotelioma pleurico, Carcinoma epiglottide,

Carcinoma laringeo, Carcinoma corde vocali 1

(per patologia)

Totale 57

Il totale non corrisponde a 54 in quanto alcune rendite sono costituite per più di una tecnopa-tia (presenza di danni detti “policroni”). L’età media degli assicurati alla data di decorrenza della rendita è di 59 anni. Cinque di tali rendite sono state costituite a seguito di sentenza del Giudice del Lavoro. La riduzione media dell’integrità psicofisica delle ipoacusie è pari al 19%.

Le figure maggiormente interessate al fenomeno tecnopatico sono lavoratori della sala mac-china (Direttore di macmac-china, motorista, meccanico, operaio). L’ambiente chiuso e di dimensioni ridotte della sala macchine, con presenza di fattori di rischio quali rumore e amianto giustifica la distribuzione di frequenza delle qualifiche mostrate in Tabella 3.

Tabella 3 - Qualifiche

Qualifica Totale Ipoacusia

Direttore di macchina 15 14

Capo operaio - meccanico - motorista 8 7

Motorista - Macchinista - Ottonaio 6 6

Primo ufficiale 6 5

Elettricista 3 3

Marinaio 3 1

Fuochista ingrassatore 2 2

Primo ufficiale di macchina 2 2

Comandante - Capitano di lungo corso 1 1

Primo elettricista (Macchina) 1 1

Fuochista 1 1

Meccanico 1 1

Sottoufficiale polivalente 1 1

Cassiere - barista 1 0

Carbonaio 1 1

Motorista pesca costiera e mediterranea 1 1

Nostromo - Secondo nostromo di coperta 1 0

Totale 54 47

Le patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico comprendono due casi di loartrosi e discopatia riferiti a un marinaio e a un direttore di macchina, e un caso di spondi-loartrosi in un marinaio, tutti imbarcati a bordo di aliscafi (3 rendite costituite a partire dal 2009 su 8 totali). La navigazione a bordo di aliscafi viene ritenuta in sede di valutazione medico-legale idonea a sottoporre i lavoratori a vibrazioni e microtraumi in grado di gene-rare le tecnopatie in questione. Un caso di discopatia indennizzato è riferito a un cassiere-barista soggetto a rischio da spostamenti ripetuti di carichi pesanti. Il caso di asbestosi pleu-rica con BPCO è riferito a un Direttore di Macchina, mentre il mesotelioma pleurico è a carico di un elettricista. Il caso relativo al carcinoma laringeo riguarda un Direttore di Macchina ed è stato messo in correlazione con l’esposizione ad asbesto. L’esposizione ad asbesto assieme a un’esposizione ad idrocarburi è stata ritenuta responsabile del carcinoma all’epiglottide di un meccanico/motorista impiegato a bordo di una nave “anti-inquinamen-to” addetta all’aspirazione di idrocarburi in mare. Infine, il caso di carcinoma alle corde vocali è riferito a un nostromo “addetto al carico e scarico automezzi” ed è messo in rela-zione all’esposirela-zione ai gas di scarico degli autoveicoli. Passando alle rendite a superstiti, la distribuzione per tecnopatia, presentata in Tabella 4, mostra tutte patologie a carico dell’apparato respiratorio, valutate come asbesto-correlate.

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

Tabella 4 - Tipo di patologia (Rendite a superstiti)

Patologie Numero

Mesotelioma pleurico 10

Adenocarcinoma polmonare; K neuroendocrino a piccole cellule 1 (per patologia)

Totale 12

L’età media degli assicurati alla data di decorrenza della rendita era di 65 anni. Per 5 (tutti casi di mesotelioma pleurico) dei 12 casi era precedentemente presente una rendita diretta per la medesima tecnopatia, con grado medio di riduzione dell’integrità psicofisica del 55%. Interessante è che per 3 di questi (età al decesso tra 61 e 71 anni) si è rilevata una sopravvivenza compresa tra i 2 e 4 anni dal riconoscimento della tecnopatia, circostanza in genere non riscontrata nella casistica INAIL.

Anche per le rendite a superstiti la maggioranza dei casi è relativa a mansioni di macchina (Tabella 5). Pure mansioni di coperta (maestro di casa) e/o non specificatamente di sala macchine (elettricista) sono riconosciute a rischio di amianto per la genesi del mesotelioma pleurico.

Tabella 5 - Qualifiche

Qualifica Numero

Elettricista 3

Fuochista ingrassatore 2

Operaio polivalente (Macchina); Maestro di casa (cucina e famiglia); Direttore di macchina;

Fuochista; Marinaio; Giovanotto I Sup. 20 (Macchina); Direttore macchina pesca oltre gli stretti 1 (per qualifica)

Totale 12

La categoria di naviglio viene generalmente attribuita in ragione della nave di ultimo imbar-co. In circa il 66% delle rendite (dirette e a superstiti) trattasi di navi passeggeri o di navi da carico.

Direttamente presso la Sede Compartimentale di Palermo sono stati conteggiati gli inden-nizzi in conto capitale (danno permanente 6-15%) erogati per malattia professionale nel triennio 2008-2010. In complesso si tratta di 40 indennizzi, il cui trend temporale mostra un netto aumento del numero, che passa da 9 del 2008 a 21 del 2010. Come per le rendite la maggior parte degli indennizzi (35 casi) è relativo ad ipoacusie. I rimanenti casi riguardano placche pleuriche (2 casi), discopatie e spondiloartrosi (2 casi) e un caso di epitelioma alla regione temporale associato all’esposizione prolungata a luce solare.

Per completezza di informazione, studi e dati di letteratura individuano i seguenti fattori di maggiore rischio per la salute del personale navigante: a) rischi derivanti dalle radiazioni ottiche non ionizzanti: in particolare l’esposizione a raggi UV riguarda soprattutto i

maritti-mi che lavorano per molte ore in coperta. Gli organi interessati sono occhi e pelle. I danni a carico della pelle possono consistere in effetti acuti quali gli eritemi solari e in danni cronici quali fotoinvecchiamento e fotocarcinogenesi della cute. I tumori cutanei più comuni sono le cheratosi solari, gli epiteliomi (o carcinomi) spinocellulari e basocellulari e i melanomi. I danni all’occhio comprendono la fotocheratocongiuntivite, danni del cristallino con possibi-le accepossibi-lerazione dell’insorgenza di cataratta e danno retinico; b) rischio da rumore: i locali con elevati livelli di rumore sono individuati nella sala macchina, la cabina di pilotaggio, la lavanderia, ma anche altri ambienti come i corridoi e gli alloggi possono essere inquinati da rumore che si propaga dalle sorgenti (motori, macchinari, ecc.) attraverso i condotti di ven-tilazione o a causa dello stesso sistema di venven-tilazione che diventa a sua volta fonte di rumore durante il passaggio dell’aria o per effetto dei ventilatori; c) rischi da vibrazioni meccaniche al corpo intero (WBV): fonti di vibrazioni sono l’azione del mare e del moto ondoso, l’apparato propulsivo (particolarmente l’elica), i macchinari e gli utensili di bordo.

Limitazioni ergonomiche e posturali derivanti dal lavoro in spazi confinati ristretti costitui-scono fattori peggiorativi; d) rischi da contagio di malattie infettive: da virus, batteri o altri microrganismi; da alimenti (non idonea conservazione e/o cottura, poca igiene, consumo cibi crudi, ecc.); parassitosi (es. acaro della scabbia); e) rischi collegati ad errate abitudini alimentari: inadeguato apporto di energia e nutrienti, consumo di bevande alcoliche.

Sono associabili in via ipotetica patologie osteoartromuscolari, considerate come malattie professionali emergenti, mentre si registrano con notevole frequenza in qualità di malattie comuni del marittimo interessando particolarmente il rachide con discopatie e spondiloar-trosi (più del 50% rispetto a tutte le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico rilevate nel periodo 2004-2007). Presso la Sede Compartimentale di Palermo si osserva che circa l’80%

delle patologie comuni tra i marittimi sono di natura osteoartromuscolare.