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RISULTATI E DISCUSSIONE

CHE EFFETTUANO ANALISI DI SILICE CRISTALLINA MEDIANTE DRX

3. RISULTATI E DISCUSSIONE

Al proficiency testing hanno partecipato 22 laboratori, sia pubblici che privati, distribuiti sul territorio nazionale.

Per ogni campione test sono stati confrontati i risultati forniti dai laboratori partecipanti (Xlab) con il valore vero (Xref), determinando le seguenti grandezze definite nella ISO 17043:

Differenza:

Differenza percentuale:

Z-score:

Per il calcolo dello Z-score si è assunto che la deviazione standard (σref) sia pari all’11% del valore vero (Xref) in accordo con gli schemi WASP e ALASCA.

Sono state quindi applicate le categorie di performance e i criteri di classificazione usual-mente adottati per lo Z- score e cioè:

|z|≤ 2,0 performance soddisfacente

2,0 < |z| < 3,0 performance da verificare (necessari approfondimenti)

|z|≥ 3,0 performance insoddisfacente

La Figura 2, che riporta in grafico l’insieme dei valori di Z-score per tutti i laboratori parte-cipanti, fornisce una idea di insieme degli esiti del PT.

Inoltre per ogni laboratorio sono stati calcolati, in accordo con lo schema ALASCA, l’indi-ce di performanl’indi-ce IPA, il bias b (in perl’indi-centuale) e la dispersione intralaboratorio d (in per-centuale) utilizzando le seguenti formule:

Indice di performance:

Bias:

Dispersione:

Si può facilmente verificare che tra le tre grandezze esiste la relazione: IPA=b2+d2.

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

)

L’IPA è una grandezza che, calcolata su almeno 4 proficiency testing consecutivi, permette il ranking dei vari laboratori partecipanti. Nel caso di un unico PT si può solo far notare come più è basso il valore dell’indice IPA, migliore è la perfomance del laboratorio.

Ipoteticamente, ad un laboratorio che abbia fornito, per i tre filtri, risultati che si siano tutti discostati di meno dell’11% dal valore vero (pari alla σrefpresa a riferimento) sarebbe asso-ciato un valore di indice IPA inferiore a 121.

Bias e dispersione intralaboratorio consentono di valutare quanto la differenza tra i valori forniti dal laboratorio e i valori veri dipenda dalla relativa accuratezza e precisione.

Le grandezze b e d sono riportate graficamente in Figura 3.

Nel presente PT gli IPA calcolati per i vari laboratori hanno un valore medio di circa 1000, con valori minimi e massimi tra 60 e 6000: la distribuzione dei valori IPA può essere valu-tata sempre in base alla Figura 3 e tenendo conto della relazione che lega IPA, b e d.

Per la prova condotta i valori medi di bias e dispersione intralaboratorio, espressi in percen-tuale, sono risultati pari a 1,94 e 8,79 rispettivamente. È interessante confrontare tali valori con quelli di letteratura, ove disponibili. Nell’ambito del circuito ALASCA, per un insieme di 12 prove (12 round) effettuate si sono ottenuti i seguenti valori : b=0,7% e d=4.9%

(Frèville & Kauffer, 2006). Nelle prove WASP la dispersione intralaboratorio calcolata in 14 prove per laboratori che usano metodi di analisi diretti è risultata pari a 8,5%5(Stacey et al., 2003). Nel confrontare i valori di dispersione tra i due circuiti e il presente, bisogna tenere conto che questa tende ad aumentare all’aumentare dei laboratori partecipanti6 e a diminuire all’aumentare del numero di prove.

Figura 2 - Valori di Z-score per i laboratori partecipanti al PT.

5 Nel caso del circuito WASP, dal momento che il valore vero viene assegnato come “consensus values from par-ticipants”, il valore medio del bias è per definizione pari a zero.

6 Relativamente all’impiego della DRX, il numero di laboratori partecipanti è pari a 16 per il WASP e a 7 per ALASCA rispetto ai 22 del presente PT.

La rappresentazione grafica congiunta dei valori di bias e dispersione in Figura 3 attesta che circa metà dei laboratori partecipanti hanno conseguito valori di b e d piuttosto contenuti (d≤10 e ׀b׀≤20) il che è indice di un buon livello di performance.

4. CONCLUSIONI

In considerazione delle evidenti implicazioni che le misure di igiene occupazionale rivesto-no nel processo di valutazione del rischio, è chiara la necessità di riuscire a controllare tutti i fattori che hanno influenza sul risultato di una misura. Come avviene in applicazione ad altri ambiti analitici i proficiency testing sono strumenti importanti per il controllo della qualità esterna di laboratori che effettuano analisi di campioni di polveri contenenti SLC prelevati nell’atmosfera degli ambienti di lavoro.

Si auspica che il PT realizzato e descritto nel presente lavoro, che, come è nello spirito di questi interconfronti, si intende riproporre in successive edizioni, possa aver contribuito ad aumentare la consapevolezza dei laboratori partecipanti rispetto a eventuali criticità relative all’analisi di questo inquinante.

BIBLIOGRAFIA

Workplace Analysis Scheme for Proficiency (WASP)- Information for Participants. 11th WASP Participant Handbook. Ed. February 2011.

P. Stacey et al.: “The performance of Laboratories Analysing α-quartz in the Workplace Analysis Scheme for Proficiency (WASP)”. Ann. Occup. Hyg., Vol 47, No. 4, pp. 269-277, 2003.

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

Dispersione (%)

0 5 10 15 20 25

-880 -770 -660 -550 -440 -330 -220 -110

B 0 Bias 0

(%) 1 )

0 20 30 40 50 60 70 80

Figura 3 - Dispersione intralaboratorio VS bias per i laboratori partecipanti al PT.

L. Frèville, E. Kauffer: “Analyse de la silice cristalline dans l’air des lieux de travail.

Résultats des essais d’aptitude” INRS, Hygiene et securitè du travail. Cahiers de notes doc-umentaries-1er trimester 2006-202, pp 31-39.

M.C. Arroyo Buezo, J.M.Rojo Aparicio: “Investigaciones sobre material particulada: pri-mera prueba interlaboratorios para determinaciones de polvo y silice cristallina”. Centro Nacional de Verificacion de Maquinaria. INSHT, N°22-2002, pp 13-18.

UNI CEI EN ISO/IEC 17043: Valutazione della conformità. Requisiti generali per prove valutative interlaboratorio. Ed. Aprile 2010.

HSE health and Safety Laboratory MDHS 101: Methods for the determination of hazardous substances - Crystalline silica in respirable airborne dusts Direct-on-filter analyses by infrared spectroscopy and X-ray diffraction. Ed. February 2005.

Metodo UNICHIM N. 2398: Ambienti di lavoro. Silice libera cristallina in polveri respira-bili. Analisi diretta su filtro per diffrazione dei raggi X. Ed. 2011.

ISO 13528: Statistical method for use in proficiency testing by interlaboratory compar-isons. Ed. 2005.

RISCHI ERGONOMICI PER I LAVORATORI ADDETTI