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DELLA COMUNICAZIONE

2. MATERIALI E METODI

L’obiettivo generale dello studio era implementare un’indagine conoscitiva per verifica-re lo stato dell’arte verifica-relativamente alla partecipazione dei professionisti CONTARP all’attività di legislazione, normazione, comunicazione delle informazioni verificando, contemporaneamente, la possibilità di migliorarne alcuni aspetti e di incrementarne altri.

In particolare l’intento era quello di far emergere il ruolo ed il contributo dei professio-nisti in tali ambiti, nonché i “settori di eccellenza” eventualmente correlati alle realtà aziendali locali.

È stato quindi effettuato uno studio di osservazione, nel quale la popolazione in esame è costituita da un campione di professionisti individuati sia a livello regionale che centrale, su base volontaria. Infatti a tutti i professionisti è stato inviato tramite posta elettronica un que-stionario, la cui compilazione era libera. Le risposte ricevute hanno automaticamente for-mato il campione dell’indagine. I tempi di effettuazione dell’indagine sono riportati in Tabella 1.

Il questionario è stato formulato in modo da individuare tre aree tematiche:

- partecipazione ad attività legislativa (quesito 1);

- partecipazione ad attività normativa (quesito 2);

- partecipazione ad iniziative di comunicazione o diffusione delle informazioni su rischio e prevenzione (quesiti 8, 9).

Per ognuna delle tematiche è stato quindi chiesto di precisare i risultati e/o i prodotti frutto dell’attività, tramite domande a risposta chiusa; è stato poi chiesto di esplicitare i contenuti e le finalità dei documenti prodotti, i punti di forza e le difficoltà incontrate nello svolgi-mento delle attività, attraverso domande a risposta aperta (quesiti 5, 6 e 7).

Inoltre il quesito 4 chiedeva di specificare se la partecipazione ai gruppi di lavoro finalizzati ad attività di tipo legislativo e normativo fosse conseguente a rapporti istituzionali dell’INAIL con le parti coinvolte oppure a rapporti personali pregressi del professionista con le parti coinvolte. Le risposte alle domande chiuse sono state inserite in un file excel, sul quale sono state fatte tutte le elaborazioni di tipo descrittivo in forma anonima.

3. RISULTATI

3.1 Composizione del campione

Il questionario è stato compilato dal 18,3% dei professionisti. Il campione finale risulta costituito da professionisti afferenti a strutture localizzate, in base alle aree territoriali nord, centro, sud e isole definite dall’ISTAT, prevalentemente nel centro Italia (Figura 1): ciò rispecchia la distribuzione dei professionisti sul territorio, in quanto vi è una netta prevalen-za del loro numero nell’Italia centrale.

Nel complesso, quindi, nonostante la forte limitazione numerica delle risposte pervenute, il campione può essere considerato rappresentativo dell’intero territorio nazionale.

Considerando il numero di professionisti in forza presso le singole strutture, il maggior riscontro si è avuto da quelle situate nel Lazio (Contarp Centrale, Struttura Contarp presso la Direzione Centrale Prevenzione, Direzione Regionale Lazio) e in Toscana.

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

Tabella 1 - Sviluppo temporale delle attività svolte

Attività Giugno 2011 Luglio 2011 Agosto 2011 Settembre 2011

Invio e compilazione del questionario Costituzione campione Elaborazione dati

3.2 Partecipazione ad attività legislativa

La partecipazione all’attività legislativa è stata valutata chiedendo a quale attività il profes-sionista avesse preso parte tra:

- commissioni tecniche per l’elaborazione del Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro;

- comitati della Commissione Consultiva Permanente;

- gruppi di lavoro istituiti per l’elaborazione di decreti attinenti l’attività assicurativa (tabelle malattie professionali, Tariffa dei Premi, modalità di applicazione della Tariffa);

- consultazioni promosse dalle Commissioni consiliari dei Consigli Regionali o Provinciali;

- altro.

Vi era la possibilità di dare più di una risposta e di inserire, sotto la dizione “altro”, attività non indicate nell’elenco proposto, come ad esempio la partecipazione a commissioni inter-nazionali.

Dall’indagine effettuata risulta che il 56% dei responders non ha mai partecipato a gruppi di lavoro finalizzati alla produzione di documenti legislativi.

Regioni ISTAT

Nord Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna

Centro Toscana, Umbria, Marche, azio

Sud e Isole Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna L

Figura 1: Distribuzione geografica dei professionisti aderenti al progetto.

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

Figura 2: Attività CONTARP inerenti l’ambito legislativo.

In Figura 2 sono riportate le attività svolte da coloro che hanno partecipato ai diversi grup-pi. Le tematiche maggiormente interessate sono essenzialmente legate alla sicurezza e salu-te dei lavoratori; solo il 18% consissalu-te in salu-tematiche legasalu-te alle funzioni assicurative dell’Istituto e quindi relative alla gestione delle malattie professionali o della Tariffa dei Premi.

Va sottolineato che alcune attività, come la partecipazione ai gruppi per l’elaborazione del Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro e la partecipazione ai comitati della Commissione Consultiva Permanente, risultano essere svolte quasi esclusivamente da pro-fessionisti in forza presso la CONTARP Centrale o presso la Direzione Centrale Prevenzione. Parimenti, la partecipazione alle consultazioni promosse dalle Commissioni consiliari dei Consigli Regionali o Provinciali, sono di esclusiva pertinenza delle strutture regionali.

3.3 Partecipazione ad attività normativa

La partecipazione della CONTARP all’attività normativa è stata intesa come partecipazione a gruppi di lavoro per la realizzazione di:

- buone prassi;

- linee guida approvate in sede di conferenza permanente di cui all’art. 1 c.1 lett. z) del D.Lgs. 81/2008;

- protocolli applicativi redatti con enti locali;

- norme tecniche.

Vi era la possibilità di dare più di una risposta e di inserire, sotto la dizione “altro”, specifi-che attività non indicate nell’elenco proposto.

In questo caso il 44% dei responders, per la maggior parte afferenti a strutture del sud Italia (83% dei responders meridionali) dichiara di non aver mai partecipato a questo tipo di

Figura 3: Attività CONTARP inerenti la collaborazione con enti normativi.

gruppi di lavoro. La partecipazione alla redazione di norme tecniche (Commissioni e gruppi di lavoro UNI, CEI, UNICHIM, ecc..), risulta essere l’attività maggiormente segnalata (31%), seguita da quella relativa alle consultazioni promosse dalle Commissioni consiliari dei Consigli Regionali o Provinciali.

Da sottolineare che, mentre quest’ultima attività risulta ad esclusivo appannaggio delle strutture territoriali, la partecipazione a enti di normazione è quasi esclusivamente a carico dei professionisti in forza presso al CONTARP Centrale.

È stata inoltre segnalata la partecipazione ad altre tipologie di attività (31%) sempre però rientranti nella sfera normativa: in particolare molto sentita è la partecipazione a gruppi di lavoro tecnici per la redazione di linee guida diverse da quelle approvate in sede di Conferenza permanente Stato- Regioni o di appendici tecniche di altri documenti. Da sotto-lineare che la partecipazione a questo tipo di attività è stata molto segnalata da professioni-sti in forza presso strutture territoriali.

3.4 Elaborati prodotti e risultati

Per avere percezione degli esiti della partecipazione ai suddetti gruppi di lavoro, è stato chiesto di elencare la tipologia di prodotto e/o risultato finale (decreto, linea guida, …) e la tematica trattata.

Nell’elencazione sono state comprese anche le revisioni e le bozze (ad es. di norma o decre-ti) non ancora ufficialmente promulgate ma considerabili concluse dal punto di vista del gruppo di lavoro tecnico.

Dall’indagine, i cui risultati sono riassunti in Figura 4, emerge che per quasi il 50% il lavo-ro svolto consiste nella redazione di linee guida o appendici tecniche (24%) o norme tecni-che (24%).

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

Figura 4: Tipologia di prodotto e/o risultato finale.

Nonostante l’esiguità delle risposte sono emerse diverse aree in cui la CONTARP si distin-gue, tra cui ad esempio quella relativa al rischio di esposizione a silice libera cristallina e quella relativa alla messa a punto e uso di metodi analitici.

3.5 Modalità di incarico

Dall’indagine emerge che, per circa il 61% dei casi (risposta multipla), la presenza del pro-fessionista in rappresentanza dell’Istituto in gruppi costituiti a livello nazionale o in enti di normazione scaturisce da una richiesta di partecipazione giunta all’Istituto, in seguito alla quale, il professionista è stato individuato ed incaricato.

Per il restante 38% dei casi, invece, la partecipazione è frutto di conoscenze o contatti diretti che il professionista ha instaurato con l’Ente organizzatore; in tal caso, quindi, è stato il pro-fessionista stesso a proporre presso l’INAIL la propria partecipazione al gruppo di lavoro.

3.6 Partecipazione ad attività formative-informative

Per quanto riguarda le attività formative è stato chiesto di segnalare le aree di intervento nel cui ambito si è lavorato tra:

• iniziative per la riduzione di infortuni e malattie professionali;

• iniziative per la divulgazione dei meccanismi assicurativi;

• iniziative per la promozione della cultura della sicurezza.

Vi era la possibilità di dare più di una risposta e di inserire, sotto la dizione “altro”, specifi-che attività non indicate nell’elenco proposto.

Il 14,7% dei responders, per lo più dell’Italia meridionale ha dichiarato di non avere mai preso parte ad attività di questo tipo.

Come si evidenzia dalla Figura 5, tutte le attività proposte risultano svolte in maniera pres-soché uniforme e, compresa la divulgazione dei meccanismi assicurativi, in prevalenza dalle strutture territoriali.

I canali di comunicazione preferiti sono quelli della giornata formativa o dei prodotti carta-cei (entrambi 30%); in alternativa vengono anche utilizzati altri tipi di prodotti come calen-dari, volantini, schede varie, ecc. (14%); molto scarso è risultato fino ad ora l’uso di inter-net canale che, però, è attualmente in fase di sviluppo attraverso la costituzione sul sito isti-tuzionale di aree dedicate ad argomenti prettamente tecnici in materia di salute e sicurezza sul lavoro i cui contenuti saranno curati dai professionisti CONTARP.

3.7 Domande a risposta libera: caratterizzazione dell’attività svolta

Una parte del questionario conteneva dei quesiti a risposta libera (5, 6 e 7) in cui si chiede-va di riassumere le finalità del lavoro svolto, i prodotti ottenuti, il contributo particolare for-nito in qualità di tecnico CONTARP ed infine le eventuali difficoltà e criticità riscontrate.

Solo il 50% dei professionisti che hanno inviato il questionario ha compilato le domande a risposta libera. Dall’analisi dei questionari è emerso che l’attività dei tecnici CONTARP si spalma su diverse tematiche della sicurezza; di seguito si riassumo quelle maggiormente descritte.

- Promozione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro attraverso giornate informa-tive e/o la redazione di materiale informativo (opuscoli, calendari, etc.) e attraverso la definizione tecnica dei parametri di valutazione per l’erogazione di finanziamenti alle aziende da parte dell’Istituto.

- Valutazione del rischio negli ambienti di lavoro sia attraverso l’analisi dei cicli produtti-vi, sia attraverso l’esecuzione di monitoraggi ambientali e personali nei luoghi di lavoro e/o la verifica della sicurezza di apparecchiature e macchine da lavoro.

Figura 5: Principali aree di intervento

- Redazione di linee guida e/o indicazioni operative per la valutazione del rischio, e orga-nizzazione e somministrazione di corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

- Partecipazione a gruppi di lavoro per l’implementazione e la revisione di leggi e norme tecniche.

È inoltre emerso che ciò che consente al tecnico CONTARP di svolgere al meglio la pro-pria attività è soprattutto l’esperienza maturata sul campo, attraverso i diversi accessi in aziende e unità produttive effettuati nel corso degli anni che hanno determinato una cono-scenza approfondita dei cicli produttivi e delle lavorazioni in numerosi e diversi settori;

peculiarità del professionista è inoltre la conoscenza ormai consolidata del panorama legi-slativo e normativo in materia.

Tutte le attività sopra descritte non sono state esenti da alcune difficoltà segnalate dai pro-fessionisti. In particolare molti hanno lamentato difficoltà comunicative all’interno dei gruppi di lavoro spesso troppo vasti ed eterogenei nonché, cosa a nostro avviso più grave, difficoltà di comunicazione tra i tecnici CONTARP e le diverse strutture dell’Istituto con conseguente “sottoutilizzo” delle potenzialità del professionista.

Infine all’interno della maggior parte dei gruppi di lavoro è emersa la difficoltà di concilia-re l’esperienza e il sapeconcilia-re “tecnico” con questioni di tipo sociale, politico ed economico.

3.8 Considerazioni finali

In conclusione, l’analisi del campione ha evidenziato che gli sforzi dei professionisti CON-TARP nei confronti del sostegno legislativo, della formazione, della comunicazione sono soprattutto di coloro che hanno in precedenza avuto modo di lavorare negli ambiti indagati.

Di contro il 12% dei professionisti che dichiara di non avere mai partecipato ad attività di formazione, normazione o legislazione ha partecipato al sondaggio, forse intendendo in tal modo segnalare il proprio interesse e la propria disponibilità al riguardo. Va inoltre segnala-to che il 61% dei responders ha partecipasegnala-to sia a gruppi di lavoro finalizzati all’emanazione di atti legislativi o normativi che a progetti di diffusione della cultura della sicurezza; il 24% si dichiara impegnato unicamente in attività di formazione/informazione. Si può per-tanto ipotizzare che la partecipazione ad attività di tipo legislativo e normativo faccia poi nascere l’esigenza di trasmettere le conoscenze acquisite per metterle al servizio della comunità.