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MODELLI DI SGSL REDATTI CON LE PARTI SOCIALI, LORO EFFICACIA E PROBLEMATICHE DI VALUTAZIONE

MODELLI ORGANIZZATIVI, SGSL E RESPONSABILITÀ SOCIALE

3. MODELLI DI SGSL REDATTI CON LE PARTI SOCIALI, LORO EFFICACIA E PROBLEMATICHE DI VALUTAZIONE

3.1 Modelli di SGSL redatti congiuntamente con le parti sociali

Seguendo le linee strategiche pubblicate dal’ILO nel 2001, nel corso degli ultimi anni l’Istituto si è impegnato nello sviluppo di Linee di Indirizzo per Sistemi di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) specifici per diversi settori produttivi, con il decisivo apporto dei professionisti della CONTARP nelle sue componenti Centrali e Territoriali.

Tali Linee di Indirizzo costituiscono scopo qualificante di accordi stabiliti dall’Istituto con soggetti diversi: in alcuni casi Enti Paritetici, in altri associazioni datoriali e sindacali, con-sorzi di formazione o direttamente aziende di grande rilevanza nazionale.

Per tutte le imprese, la progettazione e l’implementazione di un SGSL risulta impegnativa sia per l’elevato coinvolgimento di risorse umane, sia per i costi iniziali, soprattutto per le notevoli capacità gestionali e organizzative che il progetto richiede. Le Piccole e Medie Imprese (PMI) possono vedere nell’implementazione di un SGSL un ostacolo insormonta-bile e rinunciarvi in partenza, senza tuttavia tenere conto dei benefici in termini di migliora-mento delle condizioni di lavoro e della riduzione del fenomeno infortunistico che da esso possono derivare. Gli strumenti che l’Istituto, con il contributo della CONTARP, ha elabo-rato, mirano proprio a rendere più agevole l’adozione di Sistemi di gestione da parte di spe-cifiche realtà produttive ed in particolare delle PMI. Non si tratta, come spesso auspicato da alcuni imprenditori, di fornire un “pacchetto chiavi in mano”, ma di indirizzare l’organizza-zione all’elaboral’organizza-zione di una Politica su misura e di obiettivi di sicurezza congrui ed effetti-vamente raggiungibili da parte dell’azienda stessa e, successieffetti-vamente, di fornire istruzioni pratiche per la redazione di procedure, documenti e moduli.

Attualmente sono state pubblicate Linee di Indirizzo per un SGSL integrato con la gestione ambientale per le aziende del settore energetico, per un SGSL per le aziende a “rete”, per il settore aeronautico (ala fissa), e per un SGSL per le Micro e Piccole Imprese, per la Cantieristica navale, con particolare riferimento alla gestione dei lavori in appalto, e per il settore della raccolta dei rifiuti. Basi comuni di progettazione delle diverse Linee di Indirizzo sono stati, oltre alla legislazione vigente, i requisiti delle norme certificabili (come la BS OHSAS 18001 e, in caso di integrazione con la gestione ambientale, la UNI-EN-ISO 14001), oltre alle indicazioni desunte dalle Linee Guida UNI-INAIL. I gruppi di lavoro hanno stabilito di strutturare gli elaborati in forma immediatamente applicabile, tipica dei Manuali di sistema, piuttosto che di quella più propria e caratteristica delle Norme Tecniche che fissano principi e requisiti, o di quella principalmente descrittiva delle Linee Guida.

Quindi sono stati identificati i processi gestionali necessari

all’applicazione/implementazio-ne degli obiettivi previsti delle Norme. Successivamente, per ognuno di tali processi, sono stati sviluppati uno o più capitoli di uso e adattamento immediato alla realtà e specificità aziendale. I gruppi di lavoro hanno integrato gli elaborati ponendo attenzione alle caratteri-stiche proprie dei cicli produttivi e dell’organizzazione aziendale, sviluppando specifica-mente, ad esempio, requisiti, procedure e ausili per l’implementazione.

In particolare occorre evidenziare alcuni punti che individuano criticità caratteristiche di peculiari processi produttivi o dell’organizzazione aziendale e che potrebbero non solo costituire utile spunto di aggiornamento, ma anche oggetto di attenzione professionale nella verifica da parte dei professionisti CONTARP, quali ad esempio:

- Linee di Indirizzo SGI-AE, sistema integrato sicurezza-salute ambiente settore energia

• 3.3 Analisi e valutazione dei rischi ambiente

• 4.5.3 Gestione dei permessi di lavoro

• 4.5.4 Gestione terzi - qualifica

- Linee di Indirizzo SGSL-AR, per l’implementazione dei sistemi di gestione per la salu-te e sicurezza nelle imprese a resalu-te

• 3.3 Analisi valutazione dello stress lavoro-correlato

• 3.4 Analisi e valutazione rischi guida veicoli aziendali;

- Le Linee di Indirizzo SGSL - MPI hanno costituito un importante occasione per i pro-fessionisti CONTARP di scambio e di confronto tra culture d’azienda e di gestione variegate, ma tutte caratterizzate dalla ridotte dimensioni delle imprese cui sono indiriz-zate. Ogni punto delle Linee Guida UNI INAIL e ogni requisito della BS OHSAS 18001/2007 è stato dibattuto, analizzato, fino a esaminarne le modalità di effettiva appli-cazione per le piccole e micro-imprese. Importante è stata, inoltre, la redazione di una nutrita serie di allegati, formulari e moduli studiati per rendere esaustiva, e al contempo agile, l’adozione del SGSL nella pratica aziendale delle PMI.

- Le Linee di Indirizzo SGSL-R per la Gestione Rifiuti e Igiene Urbana dedicano spa-zio alla gestione del rischio da agenti biologici, all’uso e alla manutenspa-zione di macchine portatili, al prevalente lavoro su strada.

Ognuna delle Linee di Indirizzo è stata corredata di una tavola di confronto tra le varie Norme e Linee Guida applicate, utile sia per il lavoro dei gruppi misti che hanno partecipa-to alla redazione, sia nell’applicazione. Si riporta in tabella un estratpartecipa-to del lavoro attualmen-te in corso per l’allineamento delle principali fonti fra le Norme di riferimento (BS OHSAS 18001, UNI 14001, Linee Guida UNI-INAIL, ecc.).

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

3.2 SGSL elaborati in ambiti locali e loro efficacia in termini di incentivi

Fin dal 2002, con i bandi per incentivi alla prevenzione per le PMI3, l’INAIL ha individua-to nei SGSL strumenti validi da incentivare poiché, se adottati e implementati correttamen-te, hanno dimostrato di migliorare notevolmente l’efficacia prevenzionale delle azioni poste in essere da un’azienda. Ai finanziamenti periodici si aggiunge lo strumento della riduzione annuale per prevenzione del tasso medio di tariffa dei premi, tramite il quale l’Istituto pre-mia con uno sconto, denominato “oscillazione per prevenzione”, le aziende operative da almeno un biennio che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurez-za e di igiene nei luoghi di lavoro4. L’aver implementato e mantenuto, anche in attuazione

3 Ai sensi del D.Lgs. 38/2000: Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144 e del D.Lgs. 81/2008:

Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e successive modifiche e integrazioni.

4 D.M. 12/12/00: Nuove tariffe dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie profes-sionali delle gestioni: industria, artigianato, terziario, altre attività, e relative modalità di applicazione, art. 24, così come ridefinito dal D.M. 03/12/10: Riscrittura a tariffa vigente dell’articolo 24 del decreto ministeriale 12 dicem-bre 2000.

di accordi tra INAIL e Organizzazioni delle Parti Sociali o Organismi del Sistema della Bilateralità, un SGSL, sia esso certificato da organismi accreditati o anche “solo” rispon-dente ai criteri definiti dalle Linee Guida UNI-INAIL, o da standard e da norme riconosciu-ti a livello nazionale e internazionale, cosriconosciu-tituisce un intervento di parriconosciu-ticolare rilevanza che permette all’impresa di ottenere uno sconto del tasso di premio variabile dal 7 al 30 % in base alle dimensioni aziendali.

La valutazione tecnica delle domande di finanziamento o di riduzione del tasso medio di tariffa ed il necessario supporto tecnico hanno coinvolto i professionisti CONTARP in varie realtà aziendali, dando loro la possibilità di sperimentare, anche dal punto di vista dell’imprenditore e dei suoi collaboratori, le difficoltà create dalle impostazioni concettuali e organizzative che l’adozione di un SGSL richiede.

3.2.1 Aspetti relativi ai SGSL emersi nella valutazione delle richieste di finanziamento e delle domande di riduzione del tasso medio di tariffa dei premi

La disanima dei dati relativi ai Bandi di finanziamento, che si sono succeduti negli anni, ha dimostrato una significativa evoluzione, dalla iniziale scarsa attenzione rivolta dalle PMI all’adozione dei SGSL, a un interesse sempre più significativo.

I risultati delle verifiche tecniche, infatti, hanno messo in evidenza ancora una volta che, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni, valeva ancora la lettura fuorviante data al problema della sicurezza come puro adempimento degli obblighi di legge, mentre non rientrava pienamente fra gli obiettivi strategici la necessità di dotarsi di un idoneo siste-ma organizzativo e di gestione che privilegi la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

È opportuno evidenziare che, tra i progetti realizzati, le Linee Guida UNI-INAIL-Parti Sociali sono state il riferimento preferito dalle aziende, segno della migliore adattabilità del modello di gestione proposto da queste Linee Guida alla realtà delle PMI. Analoghe considerazioni emergono dalla valutazione tecnica delle domande di riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione. Da una situazione riscontrata nel 2002, quando era dif-fuso il fraintendimento sullo standard o sulle linee guida utilizzati per l’implementazio-ne (addirittura in alcuni casi è dichiarato come riferimento il documento di valutaziol’implementazio-ne dei rischi), si è passati a una sempre più soddisfacente conoscenza del concetto stesso di Sistema di Gestione.

Sia nel caso degli incentivi alle imprese per la sicurezza sul lavoro, sia nel caso della ridu-zione del tasso medio di tariffa per prevenridu-zione, al fine di ovviare alle problematiche delle aziende, occorre mettere in atto strategie efficaci sia all’interno che all’esterno dell’Istituto.

È, infatti, necessario valorizzare l’interazione tra la CONTARP Centrale, che definisce le linee guida e i criteri per la valutazione tecnica, e le CONTARP Territoriali, che effettuano queste valutazioni. Ciò è realizzabile potenziando lo scambio reciproco sulle criticità preve-dibili, facendo tesoro delle esperienze pregresse sul campo e adottando modalità uniformi di trattazione su tutto il territorio. Le azioni da intraprendere verso l’esterno sono necessa-riamente di carattere formativo ed informativo, non solo sulle opportunità economiche offerte dall’Istituto, ma anche e soprattutto sui requisiti indispensabili per l’accesso ai bene-fici proposti. È pertanto auspicabile il potenziamento di queste iniziative, anche sulla base di linee guida univoche provenienti dalla struttura centrale dell’Istituto, da personalizzare poi sulla base delle peculiarità territoriali.

La CONTARP tra rischi lavorativi e tutela della sicurezza

3.2.2 Attuazione di SGSL sul territorio: esempi concreti

Le iniziative di seguito esaminate, sono state poste in essere dall’INAIL in ambito locale, con il supporto della CONTARP, per individuare i punti di forza e di debolezza dell’imple-mentazione di Sistemi di Gestione.

Attraverso un protocollo stipulato tra la Direzione Regionale INAIL Toscana, la Provincia di Pisa ed il Distretto conciario di Santa Croce , è stato progettato e sperimentato un Modello di SGSL basato sulle Linee guida UNI-INAIL, calibrato sulla realtà produttiva delle aziende del settore (che contano in media 14 dipendenti), poi diffuso, con corsi di for-mazione, per promuovere la conoscenza dei SGSL tra gli addetti del settore. I professionisti CONTARP hanno elaborato un modello flessibile di SGSL adattabile alle diverse tipologie di aziende, che difficilmente coprono l’intero ciclo produttivo della concia. Il Manuale rea-lizzato comprende rimandi pratici per la redazione delle procedure cui l’azienda può attin-gere per implementare il proprio Sistema di Gestione. La realizzazione di un corso per pro-gettisti SGSL è stata giudicata indispensabile per fornire le basi per l’implementazione anche in realtà piccole o piccolissime.

Altro esempio riguarda l’implementazione di un SGSL semplificato a Forlì, promosso dalla AUSL locale, che ha creato un gruppo di lavoro coinvolgendo rappresentanti di organizzazioni sia pubbliche sia private del territorio, oltre che dei professionisti CONTARP, per ovviare alle difficoltà nell’applicazione del modello di SGSL secondo le Linee Guida UNI-INAIL nelle pic-cole e piccolissime imprese. Il modello di SGSL semplificato è stato sottoposto ad un gruppo di imprese volontarie operanti in settori diversi, per effettuare la “sperimentazione sul campo”. Il Modello comprende, tra l’altro, sette “procedure”, elaborate per facilitare il Datore di Lavoro.

Degna di nota, infine, è la “Guida Operativa” per un SGSL, redatta congiuntamente dalla Direzione Regionale INAIL Veneto e da CONFINDUSTRIA Veneto. Lo sforzo editoriale e la completezza degli strumenti operativi a corredo dell’opera la rendono usufruibile da parte di un’ampia platea di aziende. Particolare attenzione è stata rivolta alle fasi procedura-li, ben spiegate e corredate da un’ampia modulistica, adattabile alle diverse realtà organiz-zative. Si tratta solo di alcune iniziative che sono state prese ad esempio in quanto note agli autori. In realtà anche in altre regioni, come ad esempio in Umbria e nelle Marche, diverse iniziative sono state poste in campo sul tema.

3.2.3 Criticità e prospettive future

L’esperienza sul campo dei professionisti CONTARP ha fatto emergere delle criticità, sia interne all’Istituto, sia nei rapporti con l’esterno, dalle quali possono però scaturire delle pro-spettive di sviluppo volte a rendere più proficua l’azione prevenzionale dell’INAIL. Lo svilup-po della cultura della Salute e Sicurezza deve essere promosso con interventi formativi sul ter-ritorio per diffondere e radicare il concetto che i Sistemi di Gestione, che, superati i costi di avvio, apportano effettivamente dei benefici alle aziende in termini organizzativi/gestionali e quindi economici. Occorre far leva sull’interesse iniziale manifestato verso i SGSL dalle imprese per far sì che i Sistemi di Gestione siano effettivamente calati nelle realtà aziendali e condivisi da tutti i lavoratori. Oggettivo fattore di successo è il “follow-up”, ovvero il seguire le aziende a distanza nel tempo per verificare l’effettivo mantenimento dei SGSL implementati. È nostra opinione che i professionisti della Consulenza debbano essere coinvolti già nelle fasi propedeutiche alla stesura dei protocolli per contribuire a chiarire al meglio alle parti coinvolte

sia le finalità dell’applicazione di un sistema di gestione che il tipo di coinvolgimento richiesto alle aziende. È necessario inoltre definire compiutamente il ruolo del professionista CON-TARP, spesso considerato dall’imprenditore come una sorta di auditor, e dell’INAIL, a volte confuso con un ente di certificazione. Nell’ottica di un miglioramento della collaborazione tra CONTARP Centrale e Territoriale è poi auspicabile l’avvio di iniziative volte a valorizzare le esperienze locali per la redazione di modelli modulati sulle caratteristiche complessive dell’impresa (dimensioni, tipologie produttive, cicli tecnologici, struttura dell’organizzazione, ecc.) che intende adottarle. Occorre infine porre in essere un’efficace integrazione e condivisio-ne delle conoscenze e dei prodotti realizzati dalla CONTARP, per rafforzare l’efficacia di azio-ne sul territorio evitando sovrapposizioni e ottimizzando così tempi e risorse. Il coinvolgimento attivo dei professionisti CONTARP nelle attività di consulenza alle imprese ed alle PMI, pre-vedibilmente sempre crescente stanti anche le prerogative dell’INAIL previste dal D.Lgs.

81/2008, richiederà una riorganizzazione del lavoro, in particolare, ma non solo, a livello regio-nale, al fine di conciliare le nuove richieste di intervento con le attività finora svolte.