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microcredito in Italia, p. 156; Iniziative regionali di microcredito , p. 159; Il microcredito promosso dalla Regione Lazio , p. 165; Vincoli all’accesso al microcredito e prospettive future, p. 173.

Il microcredito in numeri in Italia

Nell’introdurre il presente capitolo, si propone di seguito un breve quadro del microcredito in Italia, servendosi di numeri e cifre per meglio delinearlo. I dati riportati si riferiscono ad un periodo che precede l’introduzione della disciplina nazionale, già presentata nel precedente capitolo. L’operatività di tale disciplina comporterà molteplici effetti che saranno certamente non irrilevanti nel settore: si pensi al ruolo che potranno svolgere gli operatori non bancari di Mc, oppure all’importanza che potrà avere il canale per erogare Mc che si è attivato grazie alle garanzie concesse attraverso il Fondo nazionale di

garanzia a favore delle PMI.721 Parimenti, molto di ciò che prima veniva comunemente considerato come microcredito ora non lo è più, poiché rimane fuori dai paletti posti dalle norme; in alcuni casi, si potrebbe forse pure fare il discorso opposto. Il mondo microfinanziario sovente non si presta ad una facile lettura “numerica”, a causa sia della frammentarietà degli attori coinvolti e dei pres titi erogati, sia della connotazione spesso “periferica”, se non “sommersa”, dei soggetti finanziatori e dei soggetti beneficiari di Mc. Di conseguenza, i seguenti dati vogliono consentire al lettore di farsi un ’idea circa la rilevanza del

721 Si ricorda che al 30 settembre 2015, a poco più di quattro mesi dall’inizio dell’operatività del

Fondo nazionale per le operazioni di Mc, sono stati concessi attraverso tale iter 271 microcrediti

per oltre € 5.800.000 erogati. Si veda: Ministero dello sviluppo economico - Direzione generale per gli incentivi alle imprese, Fondo di garanzia per le PMI. Report al 30 settembre 2015, [vedasi in sitografia].

Mc in Italia, almeno per quanto concerne il periodo immediatamente precedente all’operatività della già citata disciplina nazionale. La scelta di presentarli dopo aver trattato tutta la disciplina e l’impianto istituzionale inerente il microcredito è voluta, in modo da co nsentire al lettore una loro lettura più critica e consapevole.

Dai dati disponibili al 31 dicembre 2012,722 risultavano essere od esser stati operativi sul territorio italiano 248 programmi di Mc, che hanno erogato complessivamente 688,84 milioni di euro a 68.989 beneficiari. Ne deriva che il valore medio di ciascun microcredito erogato è stato quindi di poco inferiore agli € 10.000.723

A fine 2011 risultava esser stato concesso microcredito a 56.571 beneficiari, per un totale di 572,88 milioni di euro; quindi, nel solo 2012, il numero complessivo di beneficiari di Mc si è accresciuto del 21,95%, mentre il valore totale dei finanziamenti erogati è aumentato del 20,24%.724 La diffusione del Mc in Italia appare quindi essere in forte crescita.

Sui 248 programmi di Mc censiti nel corso degli anni sul territorio nazionale, al 31 dicembre 2012 ne risultavano attivi 172, 29 dei quali sorti proprio durante il 2012.725 Tenendo presente nelle riflessioni a seguire il solo 2012 come arco temporale di riferimento,726 questi programmi hanno finanziato nel loro insieme i progetti presentati da 12.418 beneficiari, di cui oltre 8.500 costituiti da singole persone fisiche, 315 da singole persone giuridiche, circa 2.600 da singole persone fisiche o giuridiche727 e 817 da gruppi di due o più persone fisiche; in totale, sono stati erogati come microcredito € 115.900.000.728

722 Le informazioni a seguire sono tratte da: CamCom Universitas Mercatorum, Borgomeo C. (a

cura) (2014). 723 Ivi, pp. 78-81. 724 Ivi, pp. 79-81. 725 Ivi, p. 78. 726

Le informazioni che seguono sono tratte da:

 CamCom Universitas Mercatorum, Borgomeo C. (a cura) (2014);

 D’Angelo D. (2015 a), [vedasi in sitografia].

727 Dai dati disponibili non è possibile stabilire esattamente quali fra le suddette 2600 unità siano

persone fisiche e quali persone giuridiche.

I soggetti promotori di programmi di Mc729 si possono suddividere in quattro categorie:

 soggetti privati non bancari (associazioni, fondazioni non bancarie, Mag, operatori non bancari);

 istituzioni bancarie o comunque afferenti a tale ambito (es. fondazioni bancarie);

 enti religiosi;

 soggetti pubblici (statali, regionali o locali).

La maggior parte dei programmi attivi a fine 2012 sono stati promossi da soggetti privati non bancari (53) e da soggetti pubblici (51), che hanno concesso nell’arco dell’anno microfinanziamenti per rispettivamente quasi 42 milioni e circa 39 milioni di euro. Riguardo al tipo di promotore, 4.048 sono stati i beneficiari raggiunti da programmi di Mc promossi da soggetti privati non bancari, 2.914 e 2.612 quelli serviti da programmi avviati rispettivamente da istituti bancari e da enti religiosi, 2.844 coloro che hanno beneficiato di programmi promossi da soggetti pubblici.730 Sempre considerando il solo 2012, circa la proprietà dei capitali che sono stati effettivamente impegnati per la concessione di microcredito, gli istituti di credito risulta vano preponderanti come soggetti finanziatori rispetto sia ai fondi pubblici sia a quelli privati non bancari : sul volume totale dei prestiti erogati, quasi 99 milioni di euro provenivano da capitali appartenenti agli istituti di credito, circa 16 milioni di euro da fondi pubblici e € 1.020.000 da capitali di privati non appartenenti al mondo bancario .731 Analizzando i beneficiari e considerando sempre il volume dei prestiti erogati, le persone singole risulta vano preminenti con circa 64 milioni di euro ricevuti, mentre quelle giuridiche hanno ricevuto microcredito

729 Il soggetto promotore di un programma di Mc ‹è colui che curala progettazione e si occupa

della fase di avvio dell’iniziativa di microcredito›. Citazione da: CamCom Universitas

Mercatorum, Borgomeo C. (a cura) (2014), p. 68.

730

CamCom Universitas Mercatorum, Borgomeo C. (a cura) (2014), pp. 68-69.

per soli € 8.750.000; il microcredito erogato a persone sia fisiche che giuridiche, invece, ha avuto volume di poco sopra i 40 milioni di euro. Il prestito di gruppo in Italia pare marginale, a vedere i dati disponibili, poiché su 116 milioni di euro erogati nel 2012 meno di 3 milioni hanno sovvenzionato i progetti presentati da gruppi di due o più persone; parimenti, su 172 programmi attivi di Mc solo 19 risultavano dedicati nello specifico a questo target, di cui 9 nati proprio durante il 2012 e quindi molto recenti. Viceversa, ben 106 programmi risultavano esser destinati a sole persone fisiche, 9 alle sole persone giuridiche, gli altri 38 indistintamente a persone sia fisiche sia giuridiche.732

I programmi di microcredito che risulta vano attivi mostrano un quadro diversificato circa il loro respiro territoriale , poiché gran parte di essi ha dimensione regionale (45) o provinciale (81) , solo 16 hanno respiro nazionale e 30 sono quelli limitati ad un singolo comune. Tale frammentarietà strutturale del settore microcreditizio italiano non sembra possa variare in modo cospicuo nel breve termine poiché, su 29 programmi nati nel corso del 2012, 1 risultava di rilevanza nazionale, 9 regionale, 15 erano limitati ad un ambito provinciale e 4 ad uno meramente comunale.733

Tuttavia, il ruolo più rilevante è stato ricoperto proprio dalle iniziative di Mc più ampie sotto il profilo territoriale: i programmi di rileva nza nazionale hanno finanziato 5.927 dei 12.418 beneficiari sovvenzionati in Italia nel corso del 2012, per un totale di € 37.160.000 concessi, mentre circa 3.600 sono stati finanziati da programmi di ambito regionale, per € 58.650.000 erogati. I programmi a carattere provinciale e comunale, seppur più numerosi, hanno finanziato rispettivamente solo 2.094 e 786 beneficiari, per un volume di denaro prestato pari a 16,92 milioni di euro i primi e poco più di 3 milioni di euro i secondi.734 Di conseguenza, i microfinanziamenti erogati da programmi di respiro

732 Ivi, pp. 71-72. 733

Ivi, pp. 73-74.

regionale appaiono essere i più rilevanti sia come ammontare medio del singolo prestito che come valore complessivo erogato .

Riguardo alla diffusione geografica del microcredito, sempre nel solo 2012, sono stati erogati in ciascuna delle regioni Calabria, Toscana e Piemonte oltre 3.500 singoli microcrediti, seguite da Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sardegna con oltre 2.000 progetti finanziati in ognuna. Tra le regioni con meno beneficiari, il numero di destinatari di Mc è stato inferiore a 500 nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Trentino -Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Molise, Puglia, Campania.735

I dati sull’entità media di ciascun microcredito erogato sono rilevanti. Su 172 programmi attivi e 12.418 beneficiari raggiunti nel 2012:736

 69 programmi hanno erogato prestiti fino a € 5.000 e raggiunto circa 2.000 utenti, per una somma globale di oltre 4 milioni di euro;

 24 programmi hanno concesso finanziamenti sino a € 10.000 e servito 4.750 beneficiari, per un totale di 21 milioni di euro circa;

 48 programmi hanno concesso prestiti fino a € 25.000 e raggiunto oltre 3.200 utenti, per complessivi quasi 50 milioni di euro;

 31 programmi hanno erogato finanziamenti pure eccedenti € 25.000 e servito circa 2.400 beneficiari , per quasi 41 milioni di euro totali. Si noti che, con la nuova disciplina, la gran parte dei finanziamenti di importo superiore gli € 25.000 sopra riportati non rientrerebbe più nella vigente definizione di microcredito propriamente detto.

Considerando invece lo scopo di ciascun microcredito concesso:737

 19 programmi hanno erogato prestiti per fabbisogni finanziari indistinti (riguardanti famiglie, lavoratori, prevenzione all’usura, etc.), servendo quasi 6.900 beneficiari per oltre 43 milioni di euro;

735 CamCom Universitas Mercatorum, Borgomeo C. (a cura) (2014), pp. 72-73. 736

Le informazioni a seguire sono contenute in: Ivi, pp. 74-75.

 53 programmi hanno concesso finanziamenti finalizzati ad avviare una start-up o a sostenere un’attività economica già esistente, raggiungendo 2.455 utenti per un totale di circa 51 milioni di euro;

 7 programmi si sono concentrati sul finanziare gli studi di studenti universitari, supportando 1.794 studenti con una somma globale pari a 8 milioni di euro;

 19 programmi hanno erogato prestiti per vari dei predetti scopi, servendo 1.294 utenti per complessivi 13,55 milioni di euro.

In sintesi, il profilo più frequente del beneficiario di microcredito in tale anno è stato quello di una persona singola, resident e nelle regioni Calabria, Piemonte o Toscana, la quale ha richiesto un prestito fino a € 5.000 per superare difficoltà finanziarie legate al bilancio familiare.738 Dei 172 programmi di microcredito attivi a fine 2012, 78 offrivano pure servizi non finanziari (assistenza e consulenza di altro genere) ai propri beneficiari: il 45% sul totale.739 Considerando unicamente i programmi che concedevano Mc all’impresa, la percentuale di quelli che erogavano anche servizi non finanziari rimane al 45%, mentre sale lievemente al 48% se si considerano solo i programmi che soddisfavano fabbisogni finanziari indistinti.740 Di conseguenza, il 55% dei programmi attivi nel 2012 sarebbe attualmente costretto a variare il proprio modus operandi per offrire al beneficiario di Mc almeno due dei sette tipi di servizi di assistenza e monitoraggio che la legge prevede.741

Concludendo, il microcredito ha permesso di creare in Italia tra il 2011 ed il 2013 circa 20.000 posti di lavoro, secondo un recente rapporto dell’Ente nazionale per il microcredito.742

738 Ivi, p. 68.

739 Se non si considerano i 7 programmi che erano mirati a sostenere gli studenti nel loro percorso

di studi ed erogavano loro solo servizi finanziari, contando solo i rimanenti 165 programmi attivi la percentuale sopra calcolata sale al 47% sul totale. Si legga: CamCom Universitas Mercatorum, Borgomeo C. (a cura) (2014), p. 102.

740 Ivi, pp. 102-104.

741 Si rimanda a: Ministero dell'economia e delle finanze (2014), art. 3, co. 1. 742

Si indirizza a: Ente nazionale per il microcredito, Adnkronos. Lavoro: ENM, da microcredito