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Gli strumenti ora descritti, focalizzati su microfinanza e microcredito, sono tasselli inseriti all’interno di un più vasto mosaico di politiche e strumenti comunitari a supporto e sostegno del tessuto produttivo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese,227 le quali costituiscono la spina dorsale dell’economia dell’Unione europea a 28 Stati membri. Infatti, ai dati del 2013, circa 88.800.000 persone, circa i 2/3 dei lavoratori totali, lavorano per conto di PMI, le quali generano circa 58 centesimi su ciascun euro di valore aggiunto prodotto.228

Ad esempio, ritornando allo sportello garanzie di Progress Microfinance, esso è stato realizzato sulla base del già esistente sportello garanzie dello strumento finanziario di garanzia “Small & Medium Enterprises Guarantee Facility” (SMEG) rivolto alle piccole e medie imprese (PMI),229 implementato all’interno del Programma comunitario230 per la competitività e l'innovazione del periodo

2007-2013, ossia il “Competitiveness and Innovation Framework Programme”

(CIP).231 Attualmente, tale fondo SMEG è stato sostituito dai fondi di

226

Ibidem.

227 Si suggerisce di visionare il seguente portale online: Commissione europea, Portale europeo

per le piccole e medie imprese, [vedasi in sitografia].

Si riporta pure il documento: FEBEA, Increasing the access to finance in Europe. febea – General

Assembly Fribourg, 12 May 2014, [vedasi in sitografia].

228

Dati tratti da: Commissione europea (2014 j), p. 6.

229 Fondo europeo per gli investimenti, Competitiveness and Innovation Framework Programme

(CIP) - EU Guarantees (SMEG), [vedasi in sitografia].

230

Si segnala il seguente link di approfondimento: Europe Direct Frosinone, Programmi

comunitari. Cosa sono, [vedasi in sitografia].

231 Si rimanda alla seguente decisione comunitaria, ora abrogata: Parlamento europeo, Consiglio

dell’Unione europea (2006 b). Si vedano inoltre i link:

Commissione europea, Il programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP), [vedasi in sitografia];

Commissione europea, CIP. Financial Instruments, [vedasi in sitografia].

Nella seguente pubblicazione viene espressamente citata la possibilità di usare lo strumento SMEG per ottenere garanzie su microcrediti: Commissione europea (2011 a), p. 4.

garanzia europei “COSME - Loan Guarantee Facility” (LGF)232 e “InnovFin SME Guarantee Facility”233

, gestiti Fondo europeo per gli

investimenti (cioè l’European Investment Fund (EIF)) e a valere sul

periodo di programmazione 2014 -2020.234 Tali fondi forniscono garanzie o controgaranzie agli intermediari finanziari sui prestiti che essi concedono alle PMI e, di conseguenza, possono trovare applicazione anche nell’ambito dei microprestiti .235

Un ruolo fondamentale viene svolto d ai Fondi strutturali e di

investimento europei,236 detti “fondi SIE”237: il Regolamento (UE) N.

1303/2013238 contiene la disciplina comune ai vari fondi strutturali, mentre altri regolamenti integrano il quadro normativo disciplinando specificatamente ciascun fondo.

232 Fondo europeo per gli investimenti, COSME - Loan Guarantee Facility (LGF), [vedasi in

sitografia].

233

Fondo europeo per gli investimenti, InnovFin SME Guarantee Facility, [vedasi in sitografia].

234 A tal proposito si rimanda al seguente riferimento normativo, che prende il posto del

precedente: Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 c). Si visionino pure i seguenti link:

Fondo europeo per gli investimenti, Competitiveness and Innovation Framework Programme

(CIP) - EU Guarantees (SMEG), [vedasi in sitografia];

Commissione europea, Entrepreneurship and SMEs. Cosme. Europe’s programme for small

and medium-sized enterprises, [vedasi in sitografia].

235 Per ulteriori dettagli si rinvia alle due pagine web, riportate pocanzi nelle note al testo, sui fondi

di garanzia comunitari “COSME - Loan Guarantee Facility ” (LGF) e “InnovFin SME

Guarantee Facility ”.

236

Si riporta il riferimento normativo, cioè il Regolamento (UE) N. 1303/2013 (Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 f)).

Alcuni ritocchi al Regolamento (UE) N. 1303/2013 sono stati apportati dal Regolamento (UE) N.

2015/1839 (Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2015 b)).

237

Essi sono (Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 f), art. 1): il Fondo

europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) ed il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Per ulteriori approfondimenti sul tema, si veda:

Commissione europea, Fondi strutturali e di investimento europei, [vedasi in sitografia];

Commissione europea, Climate Action. EU funds. The multi-annual financial framework 2014-

2020, [vedasi in sitografia];

Commissione europea, Politica regionale. I Fondi strutturali e di investimento europei, [vedasi in sitografia];

Commissione europea, Politica regionale. Documenti ufficiali. Regolamenti per i Fondi

strutturali e di investimento europei 2014-2020, [vedasi in sitografia].

I Fondi strutturali e di investimento europei ‹intervengono, mediante

programmi pluriennali, a complemento delle azioni nazionali, regionali e locali, per realizzare la strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva ›239, ‹tenendo conto dei pertinenti orientamenti integrati Europa 2020 ›240. I fondi SIE mirano alla realizzazione di undici obiettivi tematici,241 che sono tradotti in priorità specifiche per ciascun fondo SIE242 e si inseriscono all’interno di un “Quadro Strategico Comune” (QSC)243

che promuove ‹lo sviluppo

armonioso, equilibrato e sostenibile de ll'Unione›244 Europea e stabilisce gli ‹orientamenti strategici per agevolare il processo di

programmazione e il coordinamento settoriale e territoriale degli interventi dell'Unione nel quadro dei fondi SIE e con altre politiche e altri strumenti pertinenti›245 dell'UE.

All’interno delle linee strategiche e degli obiettivi della UE, la strategia, le priorità e le modalità di impiego efficace ed efficiente dei

fondi SIE a beneficio di uno Stato membro vengono stabilite attraverso

un “Accordo di Partenariato” (AP)246, documento frutto di un percorso di valutazione e di dialogo tra Commissione europea e ciascun Stato membro in cui si stabiliscono strategie e priorità d’intervento di ogni nazione appartenente all’UE riguardo l’impiego delle risorse

239 Ivi, Unione europea, art. 4, par. 1. 240

Ibidem.

241 Ivi, art. 9. 242 Ibidem.

243 Ivi, art. 10, par. 1-2-3.

Si rimanda anche a:

Ministero della salute, Quadro Strategico Comune 2014-2020, [vedasi in sitografia];

Rete rurale nazionale, Quadro Strategico Comune (QSC) per il 2014–2020, [vedasi in sitografia].

244

Citazione tratta da: Ivi, art. 10, par. 1.

245 Citazione tratta da: Ibidem. 246 Ivi, art. 2, n. 20) e artt. 5, 14-17.

Si visioni anche:

Capacità Istituzionale, Sette cose da sapere sull'Accordo di Partenariato, [vedasi in sitografia];

 Agenzia per la Coesione Territoriale – ex Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, Programmazione 2014-2020. Accordo di Partenariato 2014-2020. La Storia, [vedasi in sitografia];

comunitarie attribuite, al fine di perseguire i target propri della strategia Europa 2020 (Bruzzo, 2014). Gli interventi finanziati dai fondi strutturali sono attuati mediante Programmi operativi (PO)247, di ambito nazionale, regionale od interregionale, composti da assi prioritari248 e amministrati da un’apposita autorità di gestione249.

Dentro questa cornice generale di collaborazione ed integrazione fra i vari strumenti europei, i fondi strutturali ed i programmi comunitari messi in essere, per quanto concerne il microcredito le norme comuni ai vari fondi strutturali prevedono ‹un coordinamento efficace tra il

programma dell'Unione europea per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI) e il sostegno fornito dai fondi SIE nel quadro degli obiettivi tematici Occupazione e inclusione sociale ›250, tra cui ‹il coordinamento tra il sostegno dei fondi SIE per il lavoro autonomo, l'imprenditorialità, la creazione di imprese e le imprese sociali e il sostegno dell'asse Microfinanza e imprenditorialità sociale del programma EaSI›251. In accordo con ciò, anche il Regolamento (UE)

1296/2013 che disciplina il programma EaSI afferma che le attività

realizzate nell'ambito del suddetto programma devono essere coerenti e complementari con gli altri programmi e le altre azioni dell'Unione

europea tra cui i fondi SIE e, in primis fra essi, il Fondo sociale europeo (FSE)252.253 Le azioni ammissibili dal programma EaSI possono inoltre essere implementate congiuntamente ad altri strumenti dell’UE

247

Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 f), art. 2, par. 1, n. 6) e artt. 96-99.

248 Ivi, art. 96, par. 1 e par. 2, lett. b)-c) e d), n. ii). 249 Ivi, artt. 123-124-125.

250

Citazione tratta da: Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 f), Allegato I, art. 4.7, par. 1.

251 Citazione proveniente da: Ibidem. 252 Si rinvia a:

Commissione europea, Fondo sociale europeo, [vedasi in sitografia];

 Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 g).

Sul ruolo del Fondo sociale europeo, in sé e in qualità di fondo strutturale, per supportare e sovvenzionare iniziative di microcredito, si tornerà abbondantemente più avanti nel corso della presente opera. Nel mentre, si cita il documento: Fondo sociale europeo (2012).

per conseguire obiettivi in comune.254 Si vede come si sia creata da un lato una stretta interrelazione fra i vari fondi e le varie fonti di finanziamento europee, e dall’altro una sinergia fra i fondi strutturali e di investimento e le risorse legate alla microfinanza ed al microcredito. Il predetto Fondo sociale europeo ed il Fondo europeo di sviluppo

regionale (FESR)255 rivestono un ruolo rilevante poiché possono cofinanziare strumenti rotativi (detti revolving) connessi alla microfinanza.256 Ad esempio, si fa notare come, di fatto, in Italia la maggioranza dei programmi regionali sia finanziata, in toto oppure in parte più o meno consistente, proprio da fondi comunitari: in primo luogo, attraverso le risorse messe a disposizione proprio dal Fondo

sociale europeo (FSE); in secondo luogo, anche da altre fondi come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

Il Fondo sociale europeo ha come scopi primari quelli di ‹sostenere

l'occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti ›257, grazie a una dotazione di circa 10 miliardi di euro annui258. In particolare, fra gli obiettivi elencati in dettaglio, vi sono:259

 facilitare l'occupazione per le persone in cerca di lavoro e d inattive;

 integrare i giovani nel mercato del lavoro;

 favorire l'attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le PMI, le microaziende e le imprese con un forte accento sull’innovazione;

 favorire l’inclusione attiva e l’occupabilità;

254

Ivi, art. 6.

255

Si indirizza su:

Commissione europea, Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), [vedasi in sitografia];

 Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 e).

256

Commissione europea (2012 a), p. 8.

257 Citazione tratta da: Commissione europea, Fondo sociale europeo. Cos’è l’FSE?, [vedasi in

sitografia].

258 Si veda: Ibidem. 259

Le informazioni a seguire sono tratte da: Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 g), art. 3, par. 1, lett. a), n. i)-iii), lett. b), n. i)-vi), lett. c), n. iii)-iv).

 avversare le discriminazioni e promuovere pari opportunità;

 migliorare l'accesso a servizi che siano sostenibili, accessibili e di qualità;

 promuovere l'imprenditorialità sociale e l'integrazione professionale nelle imprese dell'economia sociale e solidale;

 agevolare strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo ;

 rafforzare l’accesso paritario alla formazione permanente a tutte le età, nei contesti informali, non formali e formali;

migliorare l'aderenza, il contatto e la partnership tra i sistemi d'istruzione e il mercato del lavoro.

Grazie alle risorse ricavate da bilancio UE e dal Fondo sociale europeo è stata inoltre lanciata l’“Iniziativa a favore dell’occupazione

giovanile” (IOG)260, che è inquadrata come azione specifica all’interno del FSE261 ed è volta a sostenere le regioni degli Stati membri più colpite dalla disoccupazione giovanile nel contrasto a tale fenomeno.262 Le misure attuate da ciascun Stato membro sono state definite in accordo con il piano generale di implement azione stabilito dalla

Commissione:263 tra esse, vi sono interventi finalizzati a consentire ai giovani coinvolti di frequentare periodi di tirocinio o di apprendistato, di vivere la propria prima esperienza di lavoro, di avviare una propria attività imprenditoriale e a frequentare corsi di istruzione e formazione professionale di qualità264. L’Italia, dato il tasso particolarmente elevato

260 Si vedano:

 Commissione europea (2014 k);

Consiglio europeo, Consiglio dell'Unione europea, Iniziativa a favore dell'occupazione

giovanile, [vedasi in sitografia].

 Si visionino pure, per approfondire:

 Consiglio dell’Unione europea (2013);

 Commissione europea (2014 f). 261 Ivi, p. 10. 262 Si veda: Ivi, pp. 7-8. 263 Ivi, p. 8. 264 Si legga: Ivi, p. 10.

di disoccupazione giovanile,265 è uno dei paesi membri principalmente beneficiari ed ha approvato un apposito Programma operativo nazionale (PON) denominato “Iniziativa Occupazione Giovani ” per implementare l’Iniziativa per l’Occupazione Giovanile (IOG)266

e gli interventi correlati del FSE: tale PON è stato attuato nell’ambito dell’obiettivo dei fondi strutturali “Promuovere un'occupazione sostenibile e di

qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori ”267, e specificatamente della priorità del FSE “Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro

dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni”268, ed è finalizzato allo scopo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione ”269

. L’“Iniziativa Occupazione Giovani”, in Italia come negli altri Stati membri, è stata attuata operativamente nel biennio 2014-2015, concentrando tutte le risorse disponibili nei primi due anni del presente periodo di programmazione 2014 -2020 allo scopo di massimizzare gli effetti dell’iniziativa e generare ricadute durature negli anni a venire.270 Si accenna, infine, anche al Programma quadro dell’UE per la ricerca

e l’innovazione per il periodo 2014-2020, detto Horizon 2020271

: esso viene gestito direttamente dall’Unione europea tramite la Commissione

europea e, insieme al COSME, è probabilmente uno dei due programmi

comunitari di maggior rilevanza per quanto concerne i finanziamenti

265 Considerando solo i giovani tra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione a livello nazionale

risultava al 41,1% nel secondo trimestre del 2015. Elaborazioni: Istituto nazionale di statistica (ISTAT), Tasso di disoccupazione, [vedasi in sitografia].

266

Si vada al link: Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Notizie. PON Iniziativa

Occupazione Giovani, [vedasi in sitografia].

267 Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 f), art. 9, par. 1, n. 8). 268 Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 g), art. 3, par. 1, lett. a), n. ii). 269 Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea (2013 f), art. 89, par. 2, lett. a) e art. 90. 270

Si rinvia a:

 Commissione europea (2014 k), pp. 12-13;

Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Notizie. PON Iniziativa Occupazione Giovani, [vedasi in sitografia].

271 Si indicano i seguenti riferimenti:

Commissione europea, Horizon 2020, [vedasi in sitografia];

 APRE, [vedasi in sitografia];

diretti alle imprese, in particolare alle PMI. Horizon 2020 mette a disposizione di imprese, centri di ricerca ed università qua si 80 miliardi di euro di fondi comunitari tra 2014 e 2020, a cui si aggiungono le risorse apportate dai privati interessati.272 Horizon 2020 agisce mediante differenti canali, che in sintesi si possono riassumere in:273

 sovvenzioni ad imprese e a progetti di ricerca ed innovazione ;

strumenti finanziari, tra cui sono previsti sia meccanismi di Equity

Facility tesi a fornire capitale di rischio da investire direttamente

nelle singole imprese, sia meccanism i di concessione di Debt

Facility volti ad erogare prestiti e garanzie a singole aziende

beneficiarie per investimenti in ricerca e innovazione (R&I), oppure a fornire controgaranzie ad intermediari finanziari che accordano prestiti ai beneficiari finali. Gli strumenti finanziari sono gestiti, attraverso la Banca europea per gli investimenti (BEI) ed il Fondo

europeo per gli investimenti (FEI), mentre i finanziamenti saranno

concessi tramite degli intermediari finanziari ;

 assistenza tecnica e formazione.

Date le somme di denaro in gioco, il microcredito appare di fatto estraneo al programma Horizon 2020, anche con riferimento alla possibilità di usare il Mc per fornire risorse che vadano a coprire le quote di investimento eventualmente non ricomprese nelle sovvenzioni e nei cofinanziamenti comunitari: il tipo di progetti e la mole di risorse mosse da Horizon 2020 si rivolge a progetti di innovazione e ricerca di dimensioni e respiro ben più ampie. Più concrete sembrano le possibilità di ottenere da Horizon 2020 finanziamenti per sviluppare progetti e ricerche , possibilmente di respiro sovranazionale, tesi ad aumentare l’accesso al credito ed alla microfinanza, supportando la

272 Le precedenti informazioni sono tratte da:

Commissione europea, What is Horizon 2020?, [vedasi in sitografia];

Ente nazionale per il microcredito, Le imprese crescono e si rinnovano con COSME e

HORIZON 2020, [vedasi in sitografia].

creazione di società innovative ed inclusive:274 in questo caso i problemi sono di carattere organizzativo, ossia riuscire a mettere insieme partnership adeguate e predisporre progett i tali che possano essere sovvenzionati dal presente programma.

Merita infine una menzione la Council of Europe Development Bank (CEB)275, una banca che, ‹attraverso la fornitura di finanziamenti e

supporto tecnico per progetti ad alto impatto sociale nei suoi stati membri, promuove attivamente l’inclusione sociale e rafforza l’integrazione sociale in Europa›276

. Tra i vari progetti finanziati, ve ne sono stati anche alcuni inerenti la microfinanza ;277 in particolare, riguardo all’Italia, si ricorda un finanziamento agevolato di 6 milioni di euro a beneficio di PerMicro nel 2013278.