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Fase Desk: strutture e process

3.3 Diario di famiglia

3.3.4 Modello di enunciazione televisiva

In che modo, in Diario, il patto dell’apprendimento entra in relazione e si fonda con il patto dell’ospitalità? In che modo Cozzi e la Parsi gestiscono la relazione fiduciaria con il pubblico?

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e Diario, così come Sos Tata e così come qualsiasi altra testualità televisiva che si prefigge finalità pedagogiche, si configura come un occasione d’incontro tra personaggi televisivi e pubblico, coinvolti in un processo comunicativo in cui l’attenzione va concentrandosi sia su quell’insieme di contenuti veicolati e scambiati, sia nel contatto, … nella valorizzazione di quel rapporto di fiducia che dall’epoca neotelevisiva in poi è andato divenendo esplicito. Cogliere la relazione, o meglio il modello comunicativo ad esso sotteso, in tale sede diviene ulteriormente importante (così come è stato per Sos Tata) perchè quel contenuto veicolato è prassi educativa, … è una forma di sostegno alla genitorialità.

Cozzi e la Parsi ricevono un mandato (che svolgono in uno studio dinnanzi ad un maxischermo), essi hanno il compito di “dover fa fare”, di dover stimolare l’argomentazione e la discussione, devono gestire un incontro tra genitori esercitando quella competenza che la loro professione reale sancisce (e che appare sovra impressa in diverse inquadrature - es.n°24/n° 31). Un competenza che vede la sua traduzione concreta (performanza) in parole, sguardi, atteggiamenti, … capacità di condurre e di mantenere un rapporto comunicativo coinvolgente. E sia Cozzi che la Parsi lo fanno manifestando molta professionalità. Utilizzano un linguaggio preciso, semplice e a certi momenti confidenziale … sono sicuri, decisi e accoglienti con i loro sorrisi. Le loro parole esprimono un fare assieme e una condivisione che riduce l’assimetricità conducendola a quei livelli minimi che qualsiasi evento educativo impone (inq.n°2, “… questa volta come avete visto, attraverso gli occhi, questi splendidi occhi di questo bambino … guardiamo una realtà oggi molto frequente”; inq.5 “oggi ragioniamo di questo”; inq.10, “lanciamo”; inq.29 “è questa la nostra preoccupazione” ). L’effetto-diretta contribuisce a conferire loro una forma di libertà che si ascrive all’improvvisazione, o meglio, alla possibilità che essi hanno di sfruttare qualsiasi parola, battuta, o situazione per alimentare l’argomentazione e condurla al suo sviluppo. Il lavoro sulla scaletta, infatti, in Diario è quasi minima in essa vengono stabiliti solo i momenti relativi alla visione della fiction e ai dibattiti in studio, in altre parole si da spazio a ciò che è interessante. La strategia di ripresa segue il dibattito, si configura prevalentemente come una strategia dell’intensità, concentrandosi quasi interamente su chi parla e chi ascolta, cercando di mettere in evidenza il loro volto attraversato dalle sensazioni o dalle emozioni provocate dalla

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e discussione. L’intero programma dunque, si sostanzia dei primi piani di chi parla, di piani di ascolto, di piani d’insieme … tutte inquadrature ben articolate tra loro che seguono uno stesso andamento ( primo piano dei conduttori o di uno dei conduttori; piano di insieme; primo piano di qualcuno del pubblico che parla; piano d’insieme; primo piano di uno dei conduttori; primo piano dell’altro conduttore; piano d’insieme; primo piano di qualcuno di pubblico che parla): la parola dei conduttori, infatti, prima di passare al pubblico, manifesta questo suo movimento servendosi di un’inquadratura d’insieme. Inquadrature, queste ultime, che esprimono il movimento di una parola che nel rimbalzare e circolare continuamente tra esperti e genitori in studio, creano un dialogo composito e costruttivo. Altre, invece, acquisiscono un carattere pedagogico là dove vanno a focalizzarsi sul particolare della mano di Cozzi che scrive alla lavagna. Un’immagine in un certo senso informativa e pedagogica in quanto conduce lo sguardo di chi sta a casa, a un qualcosa che serve per capire ulteriormente il discorso (inq. 8/11/14/28/34/39). Senza dimenticare poi le interpellazioni mandate allo spettatore, come le didascalie riguardanti la presentazione dei due conduttori, o ancora meglio, come la didascalia concernente il quesito che dopo circa tre minuti, dall’inizio del programma (nel nostro caso “Il mondo raccontato da internet ha sostituito l’orco delle favole?), compare in sovrimpressione quasi come a interrogare e invogliare il pubblico a casa, a fornire una risposta in seguito attraverso il sito internet (cfr.inq.7/8/9). I partecipanti in studio divengono emblema della molteplicità di spettatori che seguono Diario da casa. Figure vicarie, che nel ricoprire un ruolo centrale, all’interno della discussione rappresentata, esprimono l’esigenza di partecipazione attiva che tale testualità prevede e delinea per i suoi telespettatori.

Una forma di partecipazione che assume consistenza concreta grazie al sito internet di Diario. Al termine di ogni trasmissione, dall’inizio della seconda serie in poi, Cozzi, come un buon padrone di casa, saluta e ricorda ai telespettatori a casa, che chi volesse continuare la discussione può, connettendosi al sito internet, mettersi in contatto con lui e la Parsi, esprimere le proprie opinioni, i propri punti di vista, … e continuare, in maniera più attiva il confronto.

Concludendo, dunque, non possiamo che affermare il fatto che Diario attiva un forma di comunicazione che prevalentemente ritorna sul Destinatario. Un processo

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e rivelato, soprattutto dal punto di vista espressivo, dall’uso delle soggettive (inquandrature) finalizzate a collimare quella distanza che separa lo spettatore in studio e il pubblico a casa, attraverso l’attivazione di un processo di identificazione che quest’ultimo compie facendo propri i punti di vista che in studio vanno costruendo il dialogo. L’attivazione di un processo comunicativo, dai risvolti pedagogici, che fa della parola del destinatario, nonché dello spettatore a casa, la protagonista sulla quale va costruendosi un intervento di sostegno alla genitorialità .

3.3.4.1 L’importanza del dialogo e del confronto: il sito internet di Diario

La multimedialità è un aspetto che sicuramente caratterizza Diario. Non si può parlare di alta-multimedialità ma essa è comunque presente e si traduce sia nell’utilizzazione delle fiction che nel sostenerlo dal punto di vista comunicativo non fa che accentuarne quella spettacolarità che ne determina l’accesso sul canale generalista (così come lo studio notturno per esempio), sia nel collegamento ad un sito internet. Due aspetti di una multimedialità che in un certo senso possiamo considerare positive anche dal punto di vista pedagogico. Per ciò che concerne le fiction per i motivi già resi noti nell’altro paragrafo, per quanto riguarda il sito, invece, le motivazioni vanno a confluire nel tentativo di promuovere un contatto effettivo con il pubblico di Diario. Un rapporto diretto.

Il sito è molto semplice e sobrio. La musica della sigla di Diario accompagna la visione, sulla destra tutta un serie di accessi riguardanti informazioni relative: ai conduttori, alle diverse edizioni, ai casi dei quali è possibile reperire un riassunto, nonché le fiction, le novità sulle attività della Parsi, il credits, … la posta. Tutta una serie di informazioni che aiutano sia a familiarizzare con il programma, sia a prendere contatti e partecipare con i conduttori.

La posta di Diario funziona, diversi genitori scrivono a Cozzi e alla Parsi, per raccontare di se, della propria realtà, dei propri problemi … per “dire la loro” ed esprimere se stessi come soggetti consapevolmente coinvolti nell’assolvimento del loro ruolo. Naturalmente gli interventi sono esigui e circoscritti in rapporto al territorio italiano, sicuramente tanti genitori che potrebbero e che vorrebbero confrontarsi con i due esperti non riescono o addirittura non conoscono Diario. La